venerdì 28 novembre 2008

IL MEDICO USCITO DAL SILENZIO

Da recordman di aborti a primo obiettore di coscienza serbo. La parabola di Stojan Adasevic
TEMPI 24 Novembre 2008
di Lorenzo Fazzini

Bimbo scampato ad un aborto chirurgico; medico conosciuto in tutto il paese come «recordman» di interruzioni di gravidanza (anche 35 operazioni al giorno, 9 ore quotidiane di «mortifera» sala operatoria); quindi cristiano ortodosso e attivista pro life convertito da San Tommaso d’Aquino. Se non fosse vera, la vicenda di Stojan Adasevic parrebbe uscita dalla fervida mente di uno sceneggiatore ipercattolico abituato a copioni strappalacrime. E invece la storia di questo medico serbo di Belgrado è tutt’altro che cinematografica. «Non voglio discutere i miei convincimenti teologici o quello che ho sognato, ma solo parlare dei fatti puramente materiali, come i metodi tecnici usati nelle interruzioni di gravidanza» ha scritto Adasevic su Saint Lazarus, pubblicazione della Chiesa ortodossa serba. Adasevic è cresciuto alla scuola marxista

PARLA BOBBY IL FRATELLO DI TERRY SCHIAVO:DATE A NOI ELUANA

Da ILSUSSIDIARIO
giovedì 27 novembre 2008

Eluana come Terri Schiavo. Fin dal giorno della sentenza, il dibattito sul caso Englaro è stato attraversato da questo continuo paragone: un accostamento forse improprio, per quanto riguarda alcuni aspetti più strettamente legali, ma che certo aiuta ad evocare e a far presagire quella che potrebbe essere la sorte che attende Eluana. Come per Terri, una morte per fame e per sete, resa “dolce” (!) dalla somministrazione di forti dosi di morfina.

mercoledì 26 novembre 2008

IL MEDIOEVO DIMENTICATO DEI PADRI DELLA CHIESA

CANNES PREMIA ROSE,UNA VITA CON I MALATI DI AIDS NEL CUORE DELL'AFRICA

GIOVEDI’ 4 DICEMBRE ore 20.45 nel salone della Collegiata si terrà la presentazione delle Tende 2008-2009 dal titolo “Lo sviluppo ha un volto”, con la partecipazione del regista Emmanuel Exitu premiato a Cannes da Spike Lee per il documentario Greater-Defeating HIV, sulla vita al Meeting Point di Kampala di Rose e delle sue donne. Durante la serata verrà proiettato anche il film.
Pertanto non sarà celebrata la S. Messa della Comunità.

sabato 24 maggio 2008

Rose ha il volto scavato dalla fatica, ma lo sguardo lieto di chi ha speranza. Le sue parole, i suoi sorrisi, i suoi gesti ci introducono nella vita delle donne e dei bambini di Kampala, toccati da quel male che in Africa assume sempre più i connotati di una strage, l'HIV.
Ma è lei, "zia" Rose, "mamma" Rose, come la chiamano nel villaggio, la vera protagonista di "Greater-Defeating HIV", il documentario scritto e diretto da Emmanuel Exitu, vincitore a Cannes del premio Babelgum (premiato in persona da Spike Lee).

martedì 25 novembre 2008

CLICCATE QUI SOTTO POTETE VEDERE ED ASCOLTARE TUTTO L'INCONTRO

Il tuo lavoro è un opera |

PERSONA TORNI AL CENTRO DEL LAVORO

La crisi finanziaria partita dagli Stati Uniti e che sta investendo le economie mondiali 'e' soprattutto una crisi dell'umano i cui esiti sono scaturiti da una concezione di lavoro che si e' posta come unico orizzonte il profitto fine a se stesso e i risultati a breve termine'.

E' quanto ha affermato nel corso dell'assemblea generale della Compagnia delle Opere, ribattezzata 'Il tuo lavoro e' un'opera', il suo presidente Bernard Scholz, secondo cui, nell'attuale situazione occorre 'rimettere la persona al centro del lavoro'.

UOMO PUO' SCEGLIERE TRA DIO E IL DIAVOLO TRA PERDONO E VENDETTA

Pubblicato il Novembre 23, 2008 di straniero
(ASCA) - Citta’ del Vaticano, 22 nov - Gli uomini e le donne hanno ”la facolta’ di scegliere con chi vogliamo allearci: se con Cristo e con i suoi angeli oppure con il diavolo e con i suoi adepti, per usare lo stesso linguaggio del Vangelo.

Sta a noi decidere se praticare la giustizia o l’iniquita’, se abbracciare l’amore e il perdono o la vendetta e l’odio omicida”: lo ha ricordato questa mattina papa Benedetto XVI, durante in udienza circa duemila pellegrini della dicoesi di Amalfi-Cava dei Tirreni, nella quale ha commentato il brano evangelico del giudizio universale.

CARRON:C'E' UN MISTERO DIETRO OGNI VITA

Un’evidenza che dà valore alla vita, a ciascuna vita, qualunque sia la sua condizione. « Nessuna vita – ha ricor­dato don Carron – ha un valore minore perché de­bole o fragile, perché cia­scuna vita è in rapporto col Mistero » .

DA LECCO
Lasciarsi provocare dalla realtà, metten­dosi di fronte ' a ciò che capita nella vita'. Con questo atteggiamento, i lecchesi hanno incontra­to l’altra sera il presidente della Fraternità di Comu­nione e Liberazione, Ju­lian Carron, invitato in città per parlare a una scuola di comunità sul ca­so di Eluana Englaro. L’in­contro è partito proprio da un volantino di giudizio sulla vicenda, intitolato «Caso Eluana. Carità o vio­lenza? », scritto a partire da una riflessione di don Giussani sulla « fatica del vivere » .

lunedì 24 novembre 2008

INDAGINE SU GESU'

domenica, 23 novembre 2008
di Antonio Socci
“Indagine su Gesù”
Cari amici,

molti di voi mi hanno scritto per saperne di più del mio libro “Indagine su Gesù” che la Rizzoli manderà in libreria dal 26 novembre. E’ un’impresa a cui lavoravo da anni così ho colto l’occasione anche per rispondere a tante corbellerie che in questi tempi sono state date alle stampe sull’argomento

IL SUICIDIO IN DIRETTA SU INTERNET DI UN DICIANNOVENNE AMERICANO

di Francesco Ognibene
Tratto da Avvenire del 23 novembre 2008

La solitudine più amara è quella che si consuma in mezzo alla folla. Non c’è di peggio del sentirsi trasparenti tra volti ignoti, gente anonima che nemmeno immagina quanto sia insostenibile la sofferenza trascinata come un giogo in mezzo a un prossimo indifferente.
Si grida un dolore – l’abbandono, l’affetto perduto, il futuro fattosi buio – ma nessuno sente.

SILVIA












Ciao Silvia sei bellissima un bacione dagli amici
Caggioni

PERCHE' L'UBBIDIENZA E' UN BENE NECESSARIO

Senza l'autorità non si può vivere
di Massimo Camisasca
Superiore generale
della Fraternità Sacerdotale dei Missionari
di San Carlo Borromeo
L'Osservatore Romano - 22 novembre 2008

Il rapporto con l'autorità e, più in generale, l'esperienza dell'obbedienza, sono ritenute oggi da molti impossibili a vivere o addirittura un male da rifuggire. Questo vale non solo nel mondo dell'educazione, della famiglia e del lavoro, ma anche talvolta all'interno della Chiesa.

Non sarebbe più facile vivere senza autorità?

Non sarebbe più bello obbedire soltanto a ciò che istintivamente può sembrarci utile e opportuno, di momento in momento?

sabato 22 novembre 2008

LE IMMAGINI PARLANO A VOLTE PIU' DELLE PAROLE






Cosa propone la nostra societa'?


Come li aiutiamo ?

Vogliamo dargli una mano?
NO! NON COSI'!!!!
BASTA NON FARLI NASCERE O SOPPRIMERLI QUANDO NON SONO UGUALI UGUALI!!!
MA A CHI?

QUELLO SFAVORE PER LA VITA CHE CI RENDE IRRICONOSCIBILI

...Sospendere acqua e nutrimento a Eluana Englaro è giudicato, da un gran numero di persone in buona fede, misericordioso. Che cosa sia la pietà, cioè il volere il bene di un altro più debole, pare oggi dunque l’oggetto di una metamorfosi profonda della modernità....

..... La vita al suo presentarsi si accetta con beneficio di inventario; e alla sua fine ci si premura di poter praticare il 'diritto di morte' (in genere finché si è sani, perché da malati spesso si ragiona diversamente). E quand’anche una come la Englaro, pure in stato vegetativo, vive senza alcuna 'spina' artificiale, si pretende di farla morire, e questa viene chiamato pietà.....


Radicale metamorfosi della nostra civiltà
di Marina Corradi
Tratto da Avvenire del 20 novembre 2008

Secondo molti – lo senti dire alla radio e in tv, e ripetere nei bar – la pietà 'vera' sarebbe recidere quella vita incosciente in un letto d’ospedale.

BENEDETTO XVI CHIEDE AI RELIGIOSI DI NON ANTEPORRE NULLA ALL'AMORE DI CRISTO

Discorso a un'assemblea sul monachesimo
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 20 novembre 2008

I monasteri indicano al mondo l'essenziale: "cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore", sostiene Benedetto XVI.

Il Papa lo ha affermato questo giovedì ricevendo in udienza i partecipanti all'assemblea plenaria della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che quest'anno commemora i suoi 100 anni di vita.

MICHELE SCRIVE

ciao Tiziana.
non avevo mai visto il blog.
riesci ad essere più prolissa che di persona.
ciao Michele


Ciao non so chi tu sia
se dopo due anni di blog sei capitato per la prima volta cerca di non rientrare cosi'non ti annoierai.
Tiziana


prolìsso: prolìsso
agg., che protrae troppo a lungo discorsi o scritti
eccessivamente lungo e quindi snervato, fiacco, noioso.

venerdì 21 novembre 2008

SDC

J. Carron, Appunti dalla presentazione di Si può vivere così? (Roma), Tracce luglio-agosto 2008

"Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo." (Matteo 13, 44)

« "Di fronte al fatto eccezionale di quell'uomo che parla sempre [e agisce sempre e mi guarda sempre e mi abbraccia e ha questa tenerezza verso di me] in modo corrispondente al cuore come mai nessun altro, la conseguenza più immediata e logica è quella di seguirlo, come ha detto san Pietro: «Se andiamo via da te, dove andiamo?»" (Si può vivere così?, pag. 139).

QUALCOSA CHE VIENE PRIMA

Prima di tutto, una corrispondenza

La modalità con cui il movimento - l'avvenimento cristiano - diventa presente è l'imbattersi in una diversità umana, in una realtà umana diversa, che ci colpisce e ci attrae perchè - sotterraneamente, confusamente, oppure chiaramente - corrisponde a un'attesa costitutiva del nostro essere, alle esigenze originali del cuore umano.

SABATO 29 NOVEMBRE LA GIORNATA DEL BANCO ALIMENTARE

....”La durezza del tempo presente – dice l’appello del Banco Alimentare in occasione della Giornata - colpisce ormai tutto il nostro popolo. La solitudine e la fragilità dei legami familiari e sociali rendono le persone ancora più povere, in uno scenario economico già allarmante. In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che è il condividere la propria spesa con il più povero, è come ‘accendere un accendino nel buio’. L'estraneità e la paura sono sconfitte, può nascere un'amicizia che rilancia nella realtà col gusto di essere nuovamente protagonisti, sostenendosi nella quotidiana fatica del vivere”.....

“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”: sabato 29 novembre dalle ore 8 alle 19,30 si terrà la consueta raccolta di cibi, vivande e prodotti di prima necessità in occasione della Giornata nazionale dedicata alla Colletta del Banco Alimentare. Saranno coinvolti tutti i supermercati cittadini che saranno pacificamente presidiati dai volontari incaricati di raccogliere quello che i cittadini vorranno donare.

ELUANA

Guizzetti: altro che morti, i pazienti in stato neurovegetativo vegliano, dormono e possono interagire
INT. Giovan Battista Guizzetti giovedì 20 novembre 2008

LA POVERTA' NELLA LUCE DELLA FELICITA'

Ringrazio Valeria per la segnalazione dell'articolo
...Noi cristiani siamo sconosciuti e ben noti, siamo sempre lì lì per morire eppure viviamo, siamo castigati dal mondo ma non ci lasciamo abbattere, pieni di tristezza e di gioia assieme, e infine – ed è su questa espressione che voglio fermarmi – non abbiamo nulla eppure possediamo tutto. Anzi, possiamo rendere ricchi gli altri.E' l’esperienza della povertà.....

di Massimo Camisasca 28/10/2008
Nella seconda lettera ai cristiani di Corinto, san Paolo descrive ai suoi interlocutori, in termini molto vivi e drammatici, la sua realtà di apostolo. In questo modo non fa altro che parlarci dell’uomo nuovo che è nato da Cristo (cfr. 2Cor 6,5-17). Quindi parla di noi.

CIAO MICHELE E ANNA


CHE BELLO ARRIVA UN FRATELLINO? O UNA SORELLINA?
Speriamo di potervi venire a trovare presto ciao
i nonni

CIAO TOMMASO E MATTEO


I nonni vi aspettano.

giovedì 20 novembre 2008

NON SI UCCIDONO COSI' NEANCHE I CAVALLI

...è solo per colpa di quella gente cattiva che l’ha accudita e che le ha voluto bene ora dopo ora, giorno dopo giorno, notte dopo notte. Se non è ancora morta così, Eluana, è solo per colpa di gente che ha torturato la sua non vita, il suo non essere sana e dignitosa, il suo non apparirci una fatina, il suo non aderire all’immaginario collettivo che la vorrebbe sempre giovane e carina. Finalmente si può farla morire, per sete e per fame.....

....Ps: Così parla il nuovo Zarathustra: «Orsù, scaldate i nuovi farmaci e le nuove cliniche della morte buona! Orsù, le risorse della terra si stanno esaurendo! Orsù, datevi da fare per convincere la gente a rendere finalmente reddittiva la carne umana! Orsù, industrializzate il filtraggio della vita in entrata e in uscita! Orsù, siate buoni ecologisti e salvate il pianeta! Orsù, convincete l’Opinione Pubblica che gli animali biondi e le foreste azzurre vanno salvaguardate dalla rogna degli esseri umani, esseri immondi e inferiori! Orsù, aborto ed eutanasia siano le vostre stelle polari! Orsù, buona RU486! Buone cliniche Exit! Buona autodeterminazione!» ....
di Luigi Amicone

Avete sentito quanti fiumi di retorica e pane di buone intenzioni si sprecano per rivoltare la frittata e negare l’evidenza elementare che hanno deciso di far morire di sete e di fame una persona umana. Eluana deve morire così. Come già venne amorevolmente fatta morire di sete e di fame Terry Schiavo dal suo maritino che gli voleva così tanto bene da convolare subito in secondo nozze non appena sbrigata l’amorevole pratica. Eluana deve morire così. Perché così ha deciso un giudice amorevole. Perché da quel giorno che è andata da un’altra parte della vita, da un’altra parte di una vita che crediamo di conoscere, che crediamo di possedere, che crediamo in nostro potere, così crede di amarla un padre.

CARO ANONIMO TI SCRIVO.....

Non serve una risposta al tuo commento!
Leggi il libro "la banalita' del male" ti accorgerai di essere anche tu preso da una mentalita'che non ti permette piu' di guardare la realta' con obiettivita'.
ciao

ANONIMO SCRIVE

Scrivere che viviamo in una società pagana è qualcosa di aberrante: se affermate questo siete fuori dalla realtà e da ogni pretesa di venir presi sul serio. Il vuoto del mondo di oggi non è causato da un riflusso di paganesimo, ma dal crollo di tutte le risposte che la Chiesa ha fornito in due millenni e che sono risultate o false o insufficienti.
Scaricare le colpe su fantasmi inesistenti può essere comodo e facile, assumersi un po' di responsabilità invece pare troppo faticoso per il vostro moralismo ipocrita e benpensante.

LA MORTE PIETOSA DI ELUANA

Prima di Auschwitz Hitler pensò all’eutanasia e al “modo umanitario” con cui porre fine alla vita delle “persone incurabili”. Una pagina profetica della grande filosofa e scrittrice Hannah Arendt

di Hannah Arendt

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della procura di Milano in merito alla decisione della Corte d’Appello del capoluogo lombardo di sospendere l’alimentazione e l’idratazione di Eluana Englaro, la donna di Lecco in stato vegetativo persistente. Pubblichiamo uno stralcio del capitolo “La soluzione finale: sterminio”, tratto da La banalità del male di Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano, 2001.

mercoledì 19 novembre 2008

ELUANA

....la Chiesa non si limita a indicare ciò che è bene e ciò che è male, ma quella stessa Chiesa, a immagine di Cristo, prende su di sé il peso e il dolore di queste situazioni. Qui abbiamo una famiglia che vive tutto il suo dramma e il suo dolore, ma che al tempo stesso non è sola in questa tragedia. Mi pare che sia una cosa eccezionale: al di là delle dispute filosofiche o accademiche, il vero miracolo, la cosa veramente grandiosa con cui tutti dovremmo fare i conti è che nel mondo c’è una presenza misericordiosa, fatta di persone in carne ed ossa, che con umiltà e semplicità, nel silenzio, senza che nessuno le gratifichi, si fanno carico dei nostri figli amandoli come padri e come madri. E questa presenza è la Chiesa......


......Un’ultima domanda: qual è la mancanza, il difetto di una società che non accetta un’esistenza come quella di Eluana?

Il fatto che è una società pagana. Il documento diffuso da Comunione e Liberazione sul caso di Eluana dice proprio: «che società è quella che chiama la vita “un inferno” e la morte “una liberazione”?». È la società pagana, la società che non ha conosciuto Cristo. E anche una società in cui non è abituale fare i conti con la condizione umana vera. Dopo la strage di Nassirya don Giussani disse che «ci vorrebbe un’educazione del popolo». Quello che è auspicabile è proprio il fatto di poter godere di un’educazione capace di farci capire che cosa vale e che cosa no, per cosa vale la pena vivere e cosa ha veramente valore. Questo è il punto di positività da cui ripartire......


Socci: la testimonianza delle suore che la accudiscono vale più di ogni discorso INT. Antonio Socci mercoledì 19 novembre 2008

Non un’occasione di scontro ideologico, ma un fatto che fa emergere, nella sua essenzialità insondabile, tutto il «mistero che noi siamo»: questa, per il giornalista e scrittore Antonio Socci, è la vera portata di tutta la vicenda di Eluana Englaro. Una situazione resa ancor più grande e significativa dalla testimonianza silenziosa di chi da quattordici anni si occupa di una persona che, nonostante tutto, continua a vivere.

LIBERTA’ E BENE COMUNE, TESTIMONIANZE CONCLUSIVE.

Lunedì 24 novembre p.v. ore 21.00 Bergamo Centro Congressi Giovanni XXIII – Sala Alabastro
Convegno conclusivo della Scuola di Sussidiarietà
LIBERTA’ E BENE COMUNE, TESTIMONIANZE CONCLUSIVE.

Interverrnno:
Gianmaria Martini, professore di Economia Politica presso l'Università degli Studi di Bergamo
Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere.

A pochi giorni dall’assemblea nazionale della Compagnia delle Opere che ha proposto un giudizio sorprendente sulla grave crisi economica e umana abbiamo la grande occasione di avere per la prima volta a Bergamo il nuovo presidente della Compagnia delle Opere.

Siamo tutti invitati a partecipare e a invitare chiunque sia interessato a cercare una modalità veramente umana per stare di fronte all’attuale situazione.

Il convegno è gratuito.



Segreteria Cl Bergamo

LA DIGNITA' UMANA E'UN DATO OGGETTIVO E RICONOSCIUTO O NO?

di Carlo Casini
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 17 novembre 2008

In merito alla valutazione della richiesta di Peppino Englaro di far morire sua figlia, la Cassazione ha detto che dobbiamo tener conto di ciò che uno pensa della propria dignità. Nel caso di Eluana bisognerebbe “tener conto della sua personalità e del suo modo di concepire, prima di cadere in stato di incoscienza, dell’idea stessa di dignità della persona, alla luce dei suoi valori di riferimento e dei convincimenti etici, religiosi, culturali e filosofici” (punto n. 9 delle motivazioni).

martedì 18 novembre 2008

PADRE TRENTO CHE DOLORE E CHE BARBARIE UCCIDERE ELUANA

Che dolore e che barbarie uccidere Eluana. Guardate il mio piccolo Victor. Soffre e offre perché Dio perdoni questo omicidio.

I suoi gemiti sono il grido di un corpo, il corpo mistico di Cristo che ogni istante si offre come ostia di espiazione per le nostre atrocità contro gli innocenti. Non avrei mai pensato che un tribunale del mio paese potesse raggiungere tanta disumanità, come che ci potesse essere un padre che chiede la morte della figlia. Lo dico con immenso dolore perché io sono di fatto il papà di Victor e di Celeste, di Andrea (tutto deformato di 22 anni e pesa 15 kg), di Cristina e di Aldo.

Guardateli: Eluana è viva e i miei figli sono lei viva.

Con affetto

P.Aldo


ELUANA

E poi anche il concetto quasi di “proprietà” che un padre ha nei confronti della figlia, per cui decide lui. Queste sono tutte cose che vanno dette, come si è soliti fare, “con tutto il rispetto”; però il rispetto personale adesso deve lasciare spazio anche a un concetto più universale della vita. La vita vale a prescindere dai loro “proprietari”: nessuno è proprietario della vita, neanche un padre. E allora io dico che se qualcuno vuole accudire questa ragazza, che è viva e vegeta (come dice la mia pubblicità: “Vivo e vegeto – ma soprattutto vivo!”), si dia a queste persone la possibilità di farlo.

Bergonzoni: vi spiego il mio no al dogmatismo della scienza e del diritto
INT. Alessandro Bergonzoni martedì 18 novembre 2008

Andando sul sito dell’associazione “Amici di Luca”, oltre alla foto del piccolo Luca De Nigris alla memoria del quale il padre Fulvio ha dedicato la sua opera a favore delle persone in coma e stato vegetativo, campeggia anche la foto dell’attore comico Alessandro Bergonzoni. Testimonial ufficiale dell’associazione da ormai otto anni, Bergonzoni ha una forte sensibilità per le tematiche sollevate dal caso Englaro. E su tutta la vicenda, e le problematiche ad essa collegate, ha le idee molto chiare.


lunedì 17 novembre 2008

LA RICETTA ANTICRISI

«Puntare tutto sul capitale umano»
Andrea Tornielli lunedì 17 novembre 2008

La grave crisi che stiamo attraversando non è soltanto una crisi economica e finanziaria, ma ha a che fare col venir meno della coscienza che l’uomo ha di se stesso, con una concezione di lavoro che si è posta come unico orizzonte il profitto fine a se stesso e risultati a breve termine.

ROSA CI MANDA QUESTA PREGHIERA

Cari amici vi giro una bellissima preghiera che Don Leo ha letto giovedì scorso alla S.Messa della Comunità:


""Ho l’anima piena di amarezza e rischio di essere sopraffatto dallo sconforto.

Eppure tu avevi previsto questa mia sofferenza e vado allora chiedendomi perché non sei ricorso alla tua onnipotenza per evitarmela.

Subito ripenso al fatto che per salvare il mondo tu stesso hai scelto tra mille formule a tua disposizione quella del dolore e hai pagato di persona in misura incredibile.

Se il dolore non avesse in te un potere immenso di redenzione e di bene Tu non l’avresti scelto per l’azione del tuo piano di amore e tanto meno l’avresti riservato a noi.

Indubbiamente è una legge strana quasi sconcertante , ma tu mi assicuri che è legge di vita e di salvezza.

Dammi allora , o Signore, la forza di accettarla nella visione chiara di questa sua inestimabile prerogativa.

Dammi la convinzione profonda che questa mia sofferenza si fonde con la Tua passione e con il Tuo dolore ed acquista così valore incalcolabile.

Se in un istante di debolezza mi dovesse sfuggire un gesto di ribellione professando la mia innocenza , ricordami Signore che Tu stesso, pur essendo infinitamente buono, sei stato crocefisso e rinnova in me il coraggio di aspettare quanto mi riserva questa legge misteriosa del dolore che giorno per giorno va restaurando nel mondo il diritto a sperare.

Così sia.""



STEFANO ED ESTERINA RACCONTANO

Come siamo arrivati qui.www.liberinsieme.net
Probabilmente la cosa comincia qualche anno fa, quando un giorno un amico chiede a me e mia moglie di incontrare i genitori di una bambina nata da pochi giorni con la Sindrome di Down.
Ci siamo conosciuti così e poi abbiamo trovato occasioni per incontrarci di nuovo, tanto che io e mia moglie abbiamo deciso di frequentare anche il loro gruppo di amici.

Nel frattempo nel gruppo scout Pescara 3, per la sensibilità e anche l’impegno dei responsabili, si erano venuti a trovare diversi bambini trisomici e le famiglie avevano avuto modo di conoscersi, ovviamente di più le mamme che sono sempre all’opera con questi figli.

BENEDETTO XVI ANGELUS

L’atteggiamento sbagliato è quello della paura: il servo che ha paura del suo padrone e ne teme il ritorno, nasconde la moneta sotto terra ed essa non produce alcun frutto. Questo accade, per esempio, a chi avendo ricevuto il Battesimo, la Comunione, la Cresima seppellisce poi tali doni sotto una coltre di pregiudizi, sotto una falsa immagine di Dio che paralizza la fede e le opere, così da tradire le attese del Signore.

Piazza San Pietro
Domenica, 16 novembre 2008

Cari fratelli e sorelle!
La Parola di Dio di questa domenica – la penultima dell’anno liturgico – ci invita ad essere vigilanti e operosi, nell’attesa del ritorno del Signore Gesù alla fine dei tempi. La pagina evangelica narra la celebre parabola dei talenti, riportata da san Matteo (25,14-30).

domenica 16 novembre 2008

ANCH'IO MANGIO GRAZIE A UN SONDINO E DICO CHE QUESTA SENTENZA E' UN OMICIDIO

venerdì, 14 novembre 2008

Intervista a Mario Melazzini Presidente della Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA), e malato di Sla dal 2002:

Dottor Melazzini, che cos’ha provato sentendo questa ultima sentenza?

Enorme tristezza. Anche se da qualcuno potrà essere vissuta come una vittoria, io dico che in queste situazioni non ci possono essere né vinti né vincitori, ma solo sconfitti. E una cosa esce sconfitta in particolare: la vita. Sentendo dichiarazioni di vittoria fatte anche da persone non direttamente coinvolte, mi vien da dire che forse dobbiamo interrogarci, come società che si dice civile, su quale sia il valore che diamo alla vita. È o no un valore assoluto? Alcuni dicono che è stata fatta la volontà di Eluana: ma come si fa a desumere la volontà, come accade nella sentenza, in base solo ed esclusivamente a modelli di vita? A me come cittadino, come persona e anche come malato questa cosa fa molto, molto male: la vita vista come accettabile solo se adeguata a certi modelli.

NON VINCE LA SCIENZA, VINCE L'AMORE

Editoriale a cura di C. Isimbaldi , F.Achilli

Al prof Veronesi che su La Repubblica (Non vince la scienza, 14/11/08) considera una posizione di fede quella di chi chiama omicidio lo stop dell’assistenza a Eluana, ricordiamo da cittadini italiani che nel nostro Paese esiste un Codice Penale che definisce omicidio quello che si sta perpetrando a suo carico (Art. 579, 580). E ricordiamo anche una celebre frase di Leopardi che non era affatto un fervente cattolico, ma uomo intero, cioè con una domanda costante dentro. Diceva Leopardi ne Lo Zibaldone
“Questo malato è assolutamente sfidato e morrà di certo…. I suoi parenti per alimentarlo, come richiede la malattia, si scomoderanno realmente nelle sostanze: essi ne soffriranno danno vero, anche dopo morto il malato….Che cosa dice la nuda e secca ragione? Sei un pazzo se l’alimenti. Che cosa dice la natura? Sei un barbaro e uno scellerato se per alimentarlo non fai e non soffri il possibile”.
Noi diciamo che questa è una posizione da uomini: si vuole eliminare Eluana perché ci obbliga a questa domanda di senso, ci obbliga a una fatica.

S.S.BENEDETTO XVI : UDIENZA AI PARTECIPANTI ALLA XXIII CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER GLI OPERATORI SANITARI (PER LA PASTORALE

...."La pastorale nella cura dei bambini malati". Sono certo che questi giorni di riflessione e confronto su un tema tanto attuale contribuiranno a sensibilizzare la pubblica opinione sul dovere di riservare ai bambini tutte le attenzioni necessarie per il loro armonico sviluppo fisico e spirituale. Se questo vale per tutti i bambini, ancor più ha valore per quelli ammalati e bisognosi di cure mediche speciali....

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Signor Cardinale,
venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,
illustri Professori,cari fratelli e sorelle!Sono lieto di incontrarvi, in occasione dell’annuale Conferenza Internazionale organizzata del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, giunta alla sua 23.ma edizione.

FATELE UN'INIEZIONE LETALE

La pena di morte, per quanto controversa o perfino odiosa, è un tentativo di giustizia retributiva. Qui è un abbandono, piuttosto. Qui è un uccidere per eccesso di amore o per eccesso di disamore. Fa lo stesso. Qui la giustizia non c`entra. Qui si eliminano persone vive teorizzando il loro diritto al suicidio assistito, anticipato da presunte o vere dichiarazioni. Giuliano Ferrara

Spero che adesso prendano Eluana Englaro e le facciano fare una morte dolce, visto che di questo si tratta. Mi auguro che non la lascino morire di fame e di sete, per giorni e giorni. Non dovesse essere lei a soffrirne, e ne dubito, ne soffrirebbe un sacco di gente semplicemente buona. Mi sembra meno ipocrita l`idea di iniezioni di morfina fino al collasso terminale di quel corpo reso infelice dalla mancanza della coscienza vigile e della relazione con gli altri, e tuttavia vivo e vegeto, come si dice con espressione infallibilmente antieutanasica.

LO SPIRITO DEL TEMPO

Non c’è più un bene in sé da tutelare. Se, come sostengono i cultori della bioetica utilitaristica, bene è ciò che fa bene a me (singolo o gruppo), ciò che considero utile per me sulla base della mia autonoma e insindacabile decisione, allora anche la vita diventa uno strumento per qualche altra cosa.

La Stampa, 15 novembre 2008

MARCELLO PERA
Il caso Eluana non è giudiziario, e perciò la pratica a tutela del Consiglio superiore della magistratura non ha ragion d’essere. Non è neanche giuridico, perché i supremi giudici non sono entrati nell’argomento e hanno rinviato la palla ai giudici di merito, come già aveva fatto la Corte costituzionale. E neppure si tratta di un caso politico, se non nel senso che la natura aborre il vuoto e se il Parlamento non previene qualche altro organo interviene.

Il caso è culturale. I giudici di Milano prima e la Cassazione poi non hanno consultato i codici, hanno ascoltato lo «spirito del tempo». E questo spirito soffia in quella direzione. Anni e anni di individualismo, edonismo, nichilismo, relativismo e utilitarismo hanno preparato il terreno alle sentenze. E siccome i giudici hanno il naso fine, e talvolta così fine che anticipano persino il vento, hanno deciso nel modo in cui oggi in gran parte del mondo occidentale si sente e desidera.

sabato 15 novembre 2008

L'ESTREMO SALUTO A MONSIGNOR MAGGIOLINI CORAGGIOSO DIFENSORE DELLA FEDE

Luigi Negri
giovedì 13 novembre 2008
Rilascio la mia testimonianza in memoria di Sua Eccellenza Monsignor Maggiolini.
“Don Sandro”, come lo chiamavo da quando l'ho conosciuto tanti anni fa, appena uscito dal seminario, era un grande uomo di Chiesa. È stato un grande uomo di Chiesa perché era un grande uomo in sé e di enorme cultura. Egli ha ininterrottamente tenuta aperta nel suo cuore la domanda di senso, di bellezza, di giustizia e di bene. E per questo motivo era scattata, anni e anni prima, ancora in seminario, la sintonia profonda con Monsignor Giussani.

CARO SALVO TI SCRIVO

mi dispiace per te,non capire che si sta uccidendo una persona e' un meno per te.
17 anni fa questa ragazza non ha espresso un giudizio sulla vita.
Chi di tutti noi di fronte ad un amico reduce da un incidente non avrebbe detto a caldo la stessa frase?
Certo nessuno si augura di trovarsi nella stessa condizione di Eluana,quanti invece desidererebbero poter fruire dello stesso amore che le suore le danno?
Certo che Eluana interroga le persone che la circondano.
Eluana e' o non e' una persona ora?Non c'e' stato in lei nessun cambiamento?
E' rimasta ancora della stessa idea?
Perche' sorride ,la mattina ,quando si sveglia?Potrebbe rimanere inerme lasciando un muro fra lei e il mondo.
Non voglio giudicare il povero padre.Certamente e' circondato da gente che lo vuole usare per suoi interessi.
Fra qualche giorno si ritrovera' solo e dimmi al funerale di sua figlia gli faranno le condoglianze o si congratuleranno per la vittoria?
Pover'uomo!imprigionato da quell'avvenimento che lo terra' schiavo per sempre.
Tu lo chiami libero un padre che continuera' a domandarsi il senso di tutto cio' che gli e' accaduto.
"la vita e' arcigna con chi le mette il muso"
lo diceva Mounier e aveva tutto il diritto di dirlo.
Lui padre di Francoise,ragazza celebrolesa,si era reso conto che vivere significava abbracciare quel fatto.
Abbracciare diventava ogni giorno possibilita' di vita piu' vera.
La fatica del quotidiano non gli era tolta ma il poter vivere con maggior consapevolezza era per lui origine di ricchezza.
Eluana ora non sta soffrendo fra pochi giorni si.
Sara' privata di cibo e acqua e certamente dovra' affrontare una morte che non si augura a nessuno.

SALVO SCRIVE

sono completamente in disaccordo con questo articolo.Mi sa che abbiamo un'idea diversa di giustizia.Tanti punti da te sottolineati,non stanno assolutamente in piedi.Lo stato e la nostra costituzione devono sempre garantirmi il diritto di poter scegliere se sottopormi o meno a una cura;questo diritto non mi si può levare solo perchè sono incapace d'intendere e di volere!Dalle tue parole,lo stato di diritto con tutte le sue implicazioni e sfumature si va a fare benededire.Non prevale la logica del più forte sul più debole,questa è una inammissibile forzatura dell'argomento;allo stesso modo potrei dire che lasciando in vita una persona che si era espressa in modo contrario a certe forme di terapia,potrebbe essere ugualmente crudele e contro ogni logica etica e giuridica.Che non esista una legge in Italia che mi possa permettere in totale coscienza e libertà di scegliere della mia vita,questo è assurdo e inconcepibile.
Cari saluti.Salvo

CASO ELUANA

Carità o violenza?

«Capire le ragioni della fatica è la suprema cosa nella vita,
perché l’obiezione più grande alla vita è la morte e l’obiezione più grande
al vivere è la fatica del vivere; l’obiezione più grande alla gioia sono
i sacrifici… Il sacrificio più grande è la morte»
(
don Giussani).

Che società è quella che chiama la vita “un inferno” e la morte “una liberazione”?

Dov’è il punto di origine di una ragione impazzita, capace di ribaltare bene e male e, quindi, incapace di dare alle cose il loro vero nome?

L’annunciata sospensione dell’alimentazione di Eluana è un omicidio. La cosa è
tanto più grave in quanto impedisce l’esercizio della carità, perché c’è chi si è preso cura di lei e continuerebbe a farlo.


Nella lunga storia della medicina il suo sviluppo è diventato più fecondo quando,
in epoca cristiana, è cominciata l’assistenza proprio agli “inguaribili”, che prima venivano espulsi dalla comunità degli uomini “sani”, lasciati morire fuori dalle mura
della città o eliminati.


Chi se ne fosse occupato avrebbe messo a rischio la propria vita. Per questo chi cominciò a prendersi cura degli inguaribili lo fece per una ragione che era più potente della vita stessa: una passione per il destino dell’altro uomo, per il suo valore infinito perché immagine di Dio creatore.

Così il caso Eluana ci mette davanti alla prima evidenza che emerge nella nostra
vita: non ci facciamo da soli. Siamo voluti da un Altro. Siamo strappati al nulla da
Qualcuno che ci ama e che ha detto: «Persino i capelli del vostro capo sono contati».
Rifiutare questa evidenza vuol dire, prima o poi, rifiutare la realtà. Persino quando
questa realtà ha il volto delle persone che amiamo.


Ecco perché arrivare fino a riconoscere Chi ci sta donando la presenza di Eluana
non è un’aggiunta “spirituale” per chi ha fede. È una necessità per tutti coloro che,
avendo la ragione, cercano un significato. Senza questo riconoscimento diventa impossibile abbracciare Eluana e vivere il sacrificio di accompagnarla; anzi, diventa
possibile ucciderla e scambiare questo gesto, in buona fede, per amore.


Il cristianesimo è nato precisamente come passione per l’uomo: Dio si è fatto
uomo per rispondere all’esigenza drammatica - che ognuno avverte, credente o no
- di un significato per vivere e per morire; Cristo ha avuto pietà del nostro niente
fino a dare la vita per affermare il valore infinito di ciascuno di noi, qualunque sia la nostra condizione.
Abbiamo bisogno di Lui, per essere noi stessi. E abbiamo bisogno di essere educati
a riconoscerLo, per vivere.


Comunione e Liberazione

venerdì 14 novembre 2008

ELUANA ENGLARO: IL PRIMO CASO DI OMICIDIO LEGALE IN ITALIA

C O M U N I C A T O S T A M P A
DI MEDICINA E PERSONA
13 NOVEMBRE

Non può essere che questo il titolo di un comunicato stampa che dica la verità sulla intera vicenda di Eluana. Non esistendo in Italia una legge sull’eutanasia, quello di Eluana è un omicidio perpetrato per via legale, ottenuto cioè con l’autorizzazione dei giudici. Da oggi nel nostro paese si potrà uccidere - quando si vorrà - malati stabili, cronici, inguaribili: pazienti in stato vegetativo, pazienti in condizioni terminali, anziani non più utili alla società, insomma chiunque abbia “presumibilmente” chiesto di poter morire e in condizioni di non poter più cambiare idea o di chiedere aiuto, mediante la sospensione di acqua e cibo, magari dopo aver consultato un giudice.

giovedì 13 novembre 2008

MAGGIOLINI IL VESCOVO CHE TEMEVA LA MORTE

....Alla morte aveva dedicato un libro, intitolato «La santa paura». Nell’ottobre 2006, rispondendo a una domanda del Giornale, aveva detto: «Sì, ho paura di morire. Ho paura perché di là incontro il giudizio divino, il Crocifisso che ti perdona se ti lasci perdonare. Ho paura perché morire ti costringe all’incontro inevitabile con un dolore. Un dolore che in vita provi una sola e unica volta. Certo, se poi uno non crede, può puntare la canna di una rivoltella alla tempia e illudersi di aver risolto tutti i problemi»......



Tratto da Il Giornale del 12 novembre 2008

Qualche anno fa, nel corso di un intervento chirurgico, aveva rischiato seriamente la vita e quando al risveglio dall’anestesia gli era stato comunicato che aveva quasi varcato la soglia alla quale tutti siamo destinati si era arrabbiato moltissimo: «Ma come, stavo per morire, e non lo sapevo?». Ora Alessandro Maggiolini, vescovo emerito di Como, se n’è andato davvero, consumato dal Parkinson e da un tumore ai polmoni.

IL CORAGGIO DELL'AMORE

....Ma intanto, mentre si prega che un de­stino misericordioso riporti a casa le due suore, il pensiero si sofferma ancora, con stupore, su quei loro oltre ses­sant’anni. L’età in cui 'noi' andiamo in pensione, ci curiamo gli acciacchi e non ci spingiamo, nei viaggi, oltre la riviera adriatica. E queste donne invece, e tan­te come loro, ancora nel cuore della bat­taglia. Non madri, eppure più madri di molte. A El Wak e nelle altre buie terre di nessuno il mistero più grande non è il rapimento: ma donne e uomini, che vogliono restare.....

di Marina Corradi
Tratto da Avvenire del 11 novembre 2008

Un commando di uomini armati che piomba come uno stormo di rapa­ci, nella notte, su un villaggio al confine tra Kenya e Somalia. Spari, razzie, grida, stridore di pneumatici d’auto che par­tono a tutto gas.

MARTINI NON SA QUANDO INIZIA E QUANDO FINISCE LA VITA(anche lui)

• da Il Foglio del 10 novembre 2008, pag. 1
di Giuliano Ferrara

Sentite qui. "Siccome credo nella vita eterna, su quella temporale, fisica, di questa terra, posso transigere, sfumare, variare a seconda dei tempi e della storia e delle culture, e alla fine nascere e morire sono misteri sui quali ciascuno può e deve giudicare secondo la propria sensibilità. Contro un’etica non negoziabile della vita, dal concepimento alla morte naturale, c’è il relativismo cristiano della libertà che decide". L’altro giorno ho letto queste cose, che mi sono permesso di parafrasare e mettere tra virgolette, in una pagina di giornale. E ho visto che erano firmate dal cardinal Martini. Sabato prossimo devo parlare del "concepito" a una riunione di medici cattolici che mi hanno gentilmente invitato. Dovrò dire che il concepito è un essere misterioso di cui è difficile stabilire lo status di "persona" o "individuo", come dice il cardinale? E se dirò il contrario, se dirò di sapere perfettamente che cosa sia un concepito, e che è una persona, un individuo, andrò contro il pensiero dì un principe della chiesa? Sarò giudicato un oltraggioso ateo devoto che predica una religione civile, non sa niente della vita eterna, e vuole ridurre il cristianesimo a una banale teoria etica?

UDIENZA DEL MERCOLEDI'

.....In altre parole, l’attesa della parusia di Gesù non dispensa dall’impegno in questo mondo, ma al contrario crea responsabilità davanti al Giudice divino circa il nostro agire in questo mondo. Proprio così cresce la nostra responsabilità di lavorare in e per questo mondo. Vedremo la stessa cosa domenica prossima nel Vangelo dei talenti, dove il Signore ci dice che ha affidato talenti a tutti e il Giudice chiederà conto di essi dicendo: Avete portato frutto? Quindi l’attesa del ritorno implica responsabilità per questo mondo.....

Piazza San Pietro
Mercoledì, 12 novembre 2008

San Paolo (12).
Cari fratelli e sorelle,
il tema della risurrezione, sul quale ci siamo soffermati la scorsa settimana, apre una nuova prospettiva, quella dell'attesa del ritorno del Signore, e perciò ci porta a riflettere sul rapporto tra il tempo presente, tempo della Chiesa e del Regno di Cristo, e il futuro (éschaton) che ci attende, quando Cristo consegnerà il Regno al Padre (cfr 1 Cor 15,24).

SI SONO PRESI MIO MARITO

.....«Nella vicenda di Giuseppe e di Margherita c’è una risposta alla guerra che non conoscevo, che non smentisce quello che di peggio si pensa di essa, ma afferma una capacità per me non immaginabile di trascenderlo e superarlo… Giuseppe Coletta era andato in Iraq in missione di pace. E mai definizione appare più vera… Nel carabiniere Coletta c’è una normalità nell’abnegazione e una semplicità nel dono della vita che supera l’eroismo, o meglio lo riconduce alla normalità della vita. Margherita, sua moglie, è una donna cui la fede ha dato una saggezza che è, per chi scrive, inspiegabile, e quindi specialissima… Dalla guerra – ci dicono – si può uscire migliori, si può trovare la ragione per fare del bene. Ecco, questo non lo sapevo e neppure lo immaginavo. E questo mi sembra davvero un miracolo»........

Si sono presi mio marito. E io, signora Coletta, ora aiuto i loro figli
Cinque anni fa stupì l’Italia perdonando i terroristi che a Nasiriyah le avevano portato via Giuseppe. Oggi porta avanti la missione di pace del “brigadiere dei bambini” nel mondo. A cominciare dall’Iraq

di Lucia Bellaspiga

Don Giussani al tg2 nel giorno dei funerali
«Se amate quelli che vi amano che merito avete? Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori».
Chi pronunciava queste parole davanti alle telecamere dei giornalisti che affollavano la sua casa di San Vitaliano (Napoli) a poche ore dalla strage di Nasiriyah era Margherita Coletta. Era il 12 novembre del 2003. In braccio teneva Maria, 2 anni appena, e da poche ore aveva saputo che suo marito, il vicebrigadiere dei Carabinieri Giuseppe Coletta, era tra i morti del sanguinoso attentato in Iraq. L’abisso le si leggeva in faccia, il suo era il volto del dolore, palpabile, disumano, ma in quel momento la sua fede di granito, più forte dei trecento chili di tritolo che avevano squassato la sua esistenza e quella di altre diciotto famiglie italiane, reggeva di fronte alla prova: «La nostra vita è tutta qua dentro», diceva a se stessa e ai giornalisti indicando il Vangelo.
Una prova che Margherita, 33 anni soltanto, aveva già dovuto affrontare: poco tempo prima il loro bambino, Paolo, era morto di leucemia. Giuseppe allora era arrabbiato con Dio, per un anno non era più entrato in chiesa, Margherita no, lei anche in quei giorni era la più forte: «Noi non possiamo conoscere i disegni di Dio, ma abbiamo un’unica grande certezza ed è che Dio ci ama. Lui non può volere il nostro male, dunque se ha permesso questo è per darci un giorno un bene maggiore. Io non posso capire, ma mi fido e mi affido».

PADRE ALDO TRENTO

Cari amici,
Novembre ci ricorda una “massima” cristiana che mi é famigliare fin da piccolo “memorare novisima tua et in aetevnum non pecabis”. Ricordati dei novissimi e non peccherai mai. E i novissimi sono 4: morte, giuduzio, paradiso e inferno. Questo pensiero che fin da piccolo mi accompagna, da alcuni anni é la costante che domina i miei pensieri regalandomi una grande pace, un dinamismo che non ha tregua, una creativitá incessante e un amore impressionante all´istante in cui gioco il mio destino qui e dopo.

martedì 11 novembre 2008

FRANCESCO RISPONDE ALL'ANONIMO

Prima di tutto, NON penso che i tuoi commenti siano fastidiosi.

Secondo, concordo pienamente sul fatto che la Chiesa non debba aver paura di far sentire la sua posizione.

La scelta del nuovo papa sembra proprio stata fatta per un ritorno all'Ontologia cattolica.

Non credo che la chiesa debba includere la modernita' o la diversita' perche' questo e' quello che alcuni sembrano volere, o perche' questo sembra essere quello che anche i politici vogliano, credo anch' io che possa modernizzarsi nel lanciare un messaggio che l'uomo moderno possa capire meglio.

La paura, o le leggi non hanno mai cambiato un popolo, l'abbraccio e l'amore invece si.

Il "comandamento" NON ABORTIRE, sicuramente non deve risuonare per l'uomo moderno come la condanna "Se abortisci vai all'inferno".
Il pianto di una madre che perde un bambino, il sorriso di un padre che porta per mano suo figlio sono cose che stupiscono l'uomo moderno come hanno sempre stupito l'uomo nel passato.

Il protestantesimo e il moralismo hanno certamente preso piede nella societa' e hanno sgretolato quello che era l'uomo morale.
E' piu' facile seguire una regola come "Non Abortire"o non seguirla, piuttosto che drammaticamente giocarsi la propria liberta' di fronte ad una scelta tanto grande.

Personalmente potrei trovare milioni di esempi dove "la chiesa" avrebbe potuto fare diversamente, e mi piacerebbe trovare tutti gli errori della "chiesa". Sfortunatamente, mi rendo conto che io sono la chiesa, e la capacita' di portare testimonianza del volto di Cristo in questo mondo e' data a me prima di tutto.

Ciao

11 novembre 2008 3.44


CHI PUO' RISPONDERE A MASSIMO

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "SCUOLA DI COMUNITA' DI DON ANTONIO E EMI":

Hai degli appunti su questo incontro ? Me li puoi inviare ? Grazie, ciao
Massimo, Il Fromboliere

ANONIMO SCRIVE

Come vedi pubblico il tuo scritto e lascio ai lettori la possibilita' di risponderti

Anonimo ha detto...
Salve. Sono cattolico e credente, o almeno spero di esserlo. Ho letto con attenzione questo articolo e vorrei che il mio intervento fosse pubblicato.
Sono d'accordo nel pensare che Cristo sia il centro della nostra vita e che noi dobbiamo pensare e agire di conseguenza, tuttavia mi pare che non possiamo trincerarci dietro un muro di perbenismo e moralismo solo per poter pensare di avere sempre ragione a prescindere da tutto.
Mi spiego meglio e la metto anche sul personale: la Verità, qualunque essa sia, può davvero essere conosciuta, insegnata e spiegata in tutti i suoi risvolti da una religione di cui apprezzo le direttive morali, ma che risulta essa stessa un po' troppo limitante e restrittiva per ciò che riguarda le mie apirazioni e convizioni più intime? Se la Chiesa può darmi dei punti di riferimento morali di cui non farò mai a meno e che non metterò mai in dubbio, è altrettanto vero che NESSUNO possiede in toto la Verità e pretendere di poterla conoscere e spiegare tutta ,dall'inizio alla fine, mi sembra un compito non solo molto arduo, ma addirittura IMPOSSIBILE per me come per chiunque altro cristiano (papa incluso) o musulmano, induista, ateo, credente o non credente, insomma per chiunque è vissuto, vive o vivrà nel mondo fino alla fine. Dio è l'Unico a conoscere la Storia in tutto ciò che è realmente e Cristo (che riconosco come Dio) di certo è Padrone non solo della Chiesa, ma anche di tutto ciò che sta fuori o oltre la Chiesa, conoscendo il bene ed il male di ciascuno e la verità o menzogna di qualunque cosa esista o esisterà mai nel mondo. La figura di Cristo è fondamentale nella mia vita e in questo io concordo pienamente con quest'articolo, tuttavia so che lo stesso Cristo è di certo più Grande, Sapiente e Glorioso di quanto ciascuno di noi possa pensare (io compreso) e il Piano di Dio sull'umanità di cui è Unico Signore noi non lo vedremo MAI in tutta la Sua chiarezza e misteriosità. Dio ha piani non solo per i Suoi figli cattolici ma anche per tutti gli altri uomini del mondo che non Lo conoscono o che non riusciranno mai a sentir parlare di Suo Figlio Gesù. Se non credessi questo farei torto al Mio Dio, proprio Gesù, che è Dio di ciascuno degli esseri umani.

RATZINGER CHIUDE IL CASO PIO XVI

“Un eccezionale dono di Dio”
Benedetto XVI torna a difendere la figura di Papa Pacelli e critica il modo "unilaterale" con il quale finora si è parlato del suo operato.
di Andrea Tornielli
Tratto da Il Giornale del 10 novembre 2008

Pio XII è stato «un eccezionale dono» di Dio, per il quale «noi tutti dobbiamo essergli grati».

GLI IDEALI AMERICANI

....Per riprendere forza l'America non guarda al passato, non guarda indietro, guarda in alto, a Dio. Da lì sente venire «la speranza indomita» e «la chiamata», come ha detto il neopresidente Obama con un termine che sarebbe impossibile ascoltare sulla bocca di qualunque statista europeo. Da qui, dunque, il tono sempre obbligatoriamente profetico-visionario che in modo del tutto naturale prendono in quel Paese la «grande» politica e il suo discorso pubblico......


Gli ideali americani
di Ernesto Galli Della Loggia
Tratto da Il Corriere della Sera del 9 novembre 2008

ITALO CALVINO E L'ELOGIO DEL COTTOLENGO

.......E alla fine, mentre il protagonista scruta, intorno a sé, tanti 'idioti' con l’occhio fisso uno sull’altro, una sola risposta emerge, profonda e perentoria: «Ecco, pensò Amerigo, quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. E pensò: ecco, questo modo d’essere è l’amore. E poi: l’umano arriva dove arriva l’amore; non ha confini se non quelli che gli diamo» (cap. XII).
«L’umano arriva dove arriva l’amore»: ben oltre la»autocoscienza», in nome della sola natura umana; il proprio dell’uomo non è la «conquista dei diritti» ma l’esercizio dell’amore, il quale non ha bisogno d’altro che del desiderio di «farsi prossimi», anche solo con lo sguardo ebete del non servire a nulla........


Italo Calvino e l’elogio del Cottolengo- lun 10 nov
Hybris eugenetica: «Rimarrà una foresta di protesi d'orgoglio, inerti, ben più morte che la sofferenza»Il continente interiore di Carlo Ossola
Tratto da Avvenire del 9 novembre 2008

CARISSIMO ANONIMO

Come vedi il tuo post e' stato pubblicato come tutti i post che mi pervengono.
"Pietro su questa pietra costruirai la mia chiesa"
Era consapevole il Signore,sapeva di consegnare ad un uomo un compito grande.
Tanto consapevole che ha deciso proprio cosi'.
Non desiderava la perfezione,desiderava che la sua Chiesa si giocasse nella liberta'.
Sulla riva del mare Gesu' era attorniato da una grande folla,era riuscito a sfamarli tutti,il giorno dopo nella sinagoga e' rimasto solo con i suoi 12.
"Potete andare anche voi!""Signore da chi andremo"
Non capivano nemmeno loro ma l' incontro con quell'uomo aveva cambiato la loro vita.
Non comprendevano ma sapevano che lui era la risposta della loro vita.
Niente paura,erano solo trattenuti da un interesse.
Vale la pena stare.
Oggi si ripete per ciascuno di noi la medesima cosa.
Non vuole avere consensi,non e' in gioco la sua persona ,Lui e' testimone di Cristo suo successore.
Conviene seguirlo non per un bene futuro ma per un centuplo quaggiu'.
Le indicazioni che da' aiutano l'uomo a realizzarsi,non pretende di essere compreso.
Il Papa ci testimonia con la sua vita la possibilita' di poter vivere con letizia tutti i nostri giorni,liberi e non soggiogati dal pensiero globale.

ANONIMO HA LASCIATO UN COMMENTO

Non credo che i post che ho lasciato possano essere mai pubblicati, perchè darebbero "scandalo" e farebbero alzare più di un sopracciglio se lo fossero. Tutti noi cattolici amiamo "l'ordine" e "il pensiero così come dovrebbe essere" anche e soprattutto se questo contrasta con ciò in cui realmente crediamo. E allora, bando alla libertà di pensiero e avanti con il ragionamento unico, incentrato su idee di cultura e di società che (per fortuna) non esistono più. La Chiesa perde consensi perchè non sa più rapportarsi con il mondo e sorge il sospetto, giustificato o meno, che gran parte dei suoi insegnamenti, specie quelli riguardanti il magistero della Fede e la Salvezza, siano dettati da esigenze di conservazione di un potere che va man mano sgretolandosi, e cioè il potere di influire sulle coscienze a proprio vantaggio, instillando il timore e la paura della dannazione. Affermando tutto ciò non mi sento per questo un cristiano indegno e non credo di meritare la scomunica; la contestazione di un'autorità in cui fondamentalmente credo anch'io non è certo indifferentismo ma voglia di riflessione: fino a quando le riflessioni libere e personali saranno bandite non credo che la Chiesa riuscirà ad attraversare il suo periodo di crisi. La crisi della Chiesa deriva dalla sua paura, molto ben dissimulata, di non riuscire a vincere nel confronto con la modernità senza usare gli strumenti antichi e cioè la persuasione forzata e la paura. La Chiesa, intesa specialmente come autorità ecclesiastica, utilizza la paura da tempo immemorabile: paura del libero pensiero, del sesso, delle diversità, persino della solidarietà umana. Si dice che queste cose sono buone nella misura in cui sono soggette all'autorità della Chiesa e non in se stesse. E allora sorge il dubbio che una certa parte della Chiesa (se non tutta) temi di scomparire se parla chiaro e senza pretendere una soggezione forzosa alle sue convinzioni. Eppure, se ciò che Gesù dice è vero, la sua Chiesa non scomparirà; allora perchè tutte queste reticenze? Ringrazio cordialmente per la pazienza di aver almeno letto i miei post (è quello che spero!) e mi scuso se sono stato anch'io pedante o insofferente. D'ora in poi non darò più fastidio con i miei commenti.


sabato 8 novembre 2008

ISLAM ALLA PROVA DEL RISPETTO PER CIASCUNA SINGOLA PERSONA UMANA

Discorso di Benedetto XVI al forum cristiano-musulmano durante l'incontro avvenuto nella mattina di giovedì 6 novembre nella Sala Clementina in Vaticano. da l'osservatore romano
Cari Amici,
Sono lieto di accogliervi questa mattina e vi saluto tutti cordialmente. Ringrazio specialmente il cardinale Jean-Louis Tauran, Shaykh Mustafa Ceric e il signor Seyyed Hossein Nasr (nella foto a lato) per le loro parole. Il nostro incontro si svolge a conclusione dell'importante seminario organizzato dal "Forum Cattolico-Musulmano",

CHE NE DITE DI QUEST'ARTICOLO?

7 Novembre 2008 Il Foglio
di Christian Rocca

Tornerà di moda il politicamente corretto, con Barack Obama alla Casa Bianca, o al contrario il neo presidente eletto chiuderà una volta per tutte l’era culturale del piagnisteo?
Il suo curriculum è ancora troppo sottile per prevedere che tipo di svolta darà all’America e, peraltro, ci sono solide ragioni per sostenere sia l’una sia l’altra tesi. Obama infatti è l’immagine multiculti per eccellenza, ma allo stesso tempo è anche la conferma più rotonda che nel 2008, se non già da prima, il colore della pelle o le abitudini sessuali o le radici etniche non sono più un’identità personale da poter usare politicamente.

IL NERO VELTRONI

di Fausto Carioti
Tratto da Libero del 7 novembre 2008
«I care. We can. They win». Difficile trovare per Walter Veltroni una sintesi migliore di quella che Edmondo Berselli gli ha dedicato nel suo ultimo libro.
«I care» è lo slogan che Veltroni scelse nel 2000 per il congresso torinese dei Ds. Ideato oltre mezzo secolo fa dai movimenti “impegnati” americani, era già stato adottato da don Lorenzo Milani, anch’egli, a sua volta, oggetto dei plagi veltroniani.

FRATERNITÀ DI COMUNIONE E LIBERAZIONE LETTERA DI CARRON

Cari amici,
la partecipazione al Sinodo deiVescovi, che come ben sapete aveva a tema
“La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”, ha significato per me una presa di coscienza più acuta della nostra responsabilità nella chiesa e nel mondo. Innanzitutto per quanto è emerso durante i lavori sinodali: che, cioè, la Parola di Dio è un “avvenimento” - Gesù Cristo -, che continua a essere presente nella storia attraverso la vita della Chiesa.

GIOVANNI

Ciao a tutti
Giovanni ha superato bene l'intervento.
Grazie a tutti quelli che gli sono stati accanto con le preghiere.
Vi daro' altre informazioni adesso vuole che lo coccoli.

GIOVANNI

Ciao a tutti
Giovanni ha superato bene l'intervento.
Grazie a tutti quelli che gli sono stati accanto con le preghiere.
Vi daro' altre informazioni adesso vuole che lo coccoli.

venerdì 7 novembre 2008

LA FOLLA DEL GRAND PARK E QUELLA NUOVA DOMANDA DI CAMBIAMENTO


....Grant Park diventa così il luogo dove i Democratici che si spaccarono nel 1968, tornano a riunirsi nel 2008 sotto il primo presidente nero......

.....Un popolo con un desiderio genuino di cambiamento che, a prescindere dalle idee politiche, ha attraversato in questa stagione tutta l'America. C'è anche una profonda domanda di significato personale dietro la speranza che milioni di americani hanno deciso di riporre in un politico, categoria di solito vilipesa. Occorrerà interrogarsi su quella domanda, prima di dividersi nelle riflessioni sul tipo di risposta che ha trovato in Obama......


...... La domanda di significato era forte anche nel cuore della folla di Chicago che nel 1979 riempì il parco per accogliere Giovanni Paolo II. (E, sia detto tra parentesi, quella volta erano 350.000: centomila in più che per Obama...)......

Marco Bardazzi giovedì 6 novembre 2008
di Marco Bardazzi

inviato dell'ANSA a Chicago

Per capire fino in fondo il ruolo che nella storia americana avrà Grant Park, il parco nel cuore di Chicago dove una folla enorme e commossa ha accolto nella notte il presidente eletto Barack Obama, bisogna essere stati a Mount Vernon, la residenza di George Washington in Virginia.

giovedì 6 novembre 2008

BOSTON: ANNA E MICHELE FESTEGGIANO HALLOWEEN


Ciao Anna e Michele un bacio da nonna Tiziana

WAS BARAK OBAMA A MUSLIM?

by Daniel Pipes
FrontPageMagazine.com
December 24, 2007

"If I were a Muslim I would let you know," Barack Obama has said, and I believe him. In fact, he is a practicing Christian, a member of the Trinity United Church of Christ. He is not now a Muslim.

BARACK OBAMA ERA MUSSULMANO?

di Daniel Pipes
FrontPageMagazine.com
24 dicembre 2007

"Se fossi musulmano ve lo direi", ha asserito Barack Obama, ed io gli credo. In effetti, egli è un cristiano praticante, un membro della Trinity United Church of Christ. Attualmente non è un musulmano.

DON TULLIO SCRIVE

Zapatero è uno dei flagelli più terribili dell'Europa degli ultimi anni. Le sue idee amorali e immorali che emergono anche nel caso del "bebè medicina" temo che stiano preparando qualche forte risposta della giustizia divina. Di fronte a questa gente che calpesta la morale sostenuta dalla forza politica abbiamo la forza della preghiera, che è immensamente più potente di ogni forza umana ; preghiamo intensamente che il Signore metta fine presto a questo governo anti-cristiano e anti-umano e che Zapatero abbia da Dio qualche segno forte ...forse c'è tempo anche perché si converta e ripari gli immensi danni che sta causando.
Don Tullio

Referendum California - I Matrimoni Gay Proibiti ! Vittoria della democrazia e della gente.

Barak Obama ha vinto le elezioni.

Queste erano le elezioni di un popolo che ritrovava interesse nella politica grazie all'azione di Obama.

Il popolo ha ritrovato anche l'interesse ad esprimere l'opinione, e in California il popolo era chiamato a votare sui Matrimoni Gay.

La corte suprema dello stato della california, che ha giurisdizione sull'interpretazione della costituzione, nel giugno del 2008 aveva legiferato che i matrimoni Gay non erano proibiti dalla costituzione, causando un ondata di matrimoni Gay.

La minoranza gay, non contenta, stava spingendo per imporre a maestri e professori l'insegnamento di cosa fosse un matrimonio utilizzando esempi di matrimoni classici e di matrimoni gay. Potenzialmente diventava anti-costituzionale il parlare di un matrimonio in senso piu' classico.

Il referendum "Proposition 8" in California chiedeva l'ammendamento della costituzione per prevedere l'aggiunta della definizione di Matrimonio consistente nell'unione tra un UOMO e una DONNA.

Il popolo americano e' in generale molto libero ad accettare la diversita', accetta che alcuni professori parlino di matrimoni Gay in classe, come accade in alcune scuole.

Quando la liberta' dell'altro si vuole imporre e tutti devono parlare del matrimonio come definito da questa minoranza, il popolo americano si e' trovato pronto a ribellarsi.

Se questo referendum non verra' scacciato con procedure legali, questa vittoria passera' alla storia come una vittoria della democrazia e della gente che spesso viene attaccata dal sistema giudiziario che tenta di definire la societa' tramite il suo potere legiferatorio.

mercoledì 5 novembre 2008

NIENTE NATALE A OXFORD

Grazie Vilma
La notizia che ad Oxford è stato deciso di sostituire il Natale con la "festa della luce invernale" non mi ha sorpreso più di tanto. E' una tecnica già collaudata, è già stato fatto in passato da personaggi storici molto più famosi. Uno su tutti, Aureliano, l'imperatore romano.
Già, perchè chi vi dice che furono i cristiani ad espropriare la festa pagana del "Sol Invictus" con il Natale dice una emerita panzana, in quanto questa festività fu istituita nel 274 dopo Cristo proprio per cercare, tra l'altro, di cancellare quella ricorrenza che i cristiani già celebravano.

UN CONTRIBUTO SUL NICHILISMO

OLTRE IL NICHILISMO/ L'ortolano di Havel ovvero il potere dei senza potere
Angelo Bonaguro
mercoledì 5 novembre 2008
grazie ad Anna Vercos

Terminato nell'ottobre 1978, Il potere dei senza potere era stato pensato da Havel come introduzione a un’antologia del samizdat polacco-cecoslovacco. Ne è uscito un testo che costituisce una pietra miliare del dissenso, un’analisi profonda e precisa del sistema totalitario, un testo in grado di individuare una via d’uscita dall’appiattimento ideologico proprio perché non si basa su un’ideologia alternativa ma rilancia, sia per l’Est che per l’Ovest, il tema della verità e della responsabilità del singolo.


AVVISO

NOVITA' sul Convegno del 6 novembre.

Informiamo che, in seguito a numerose richieste, in via eccezionale la mostra della pittrice milanese di fama europea Letizia Fornasieri "In ciò che manca, una risorsa", in visione presso la Fondazione Ferrario di Vanzago (MI), verrà allestita anche in occasione del Convegno "In ciò che manca, una presenza", previsto il 6 novembre alle 21 presso la Sala di Via Sant'Antonio 5, Milano (convegno che vede la partecipazione di Pierre Mertens, Presidente della Federaz. Internaz. Spina Bifida e Idrocefalo e Bernard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere).

La mostra sarà visitabile a partire dalle ore 20.
Si ricorda anche che un'opera della Fornasieri, "Mele granate con macchina da cucire", donata alla Cooperativa Cura e Riabilitazione, è messa all'asta sul sito www.curaeriabilitazione.org .

Le iniziative si inseriscono nel programma per l'apertura del "Centro Servizi per l'Autonomia delle Persone Disabili Enrico Beltrami" di Vanzago (MI).

Certo che comprenderà l'importanza culturale di questi eventi, spero di averLa quale gradito ospite.

ENZO

Ciao Enzino
come stai?Noi ti siamo vicini e preghiamo perche' tu possa venire a casa presto.
ciao da tutti gli amici di giovanni

GIOVANNI

Ciao
venerdi' mi operano nuovamente.
La pressione dei miei occhi non vuole scendere.
Statemi vicino conto sulle vostre preghiere.Chiedete a don Carlo Gnocchi il miracolo vado sempre sulla sua tomba e vorrei proprio diventasse santo.



CATHOLICS AND THE SINGLE ISSUE POLICY

Patricia Pintado, Columbus, Ohio

More and more Catholic bishops in the US are compelled to state the criteria for Catholics to vote, is that important outside the Catholic circles? Yes, simply because there are so many Catholic voters.


However, the presumable preference among these voters for Obama may be indicative of their distancing of what some call the single issue policy: the insistence of some bishops to be first and foremost concern about the pro-choice politicians, see here and for a Catholic critic, see this post.

THE IMMIGRATION ISSUE IN THE PRESIDENTIAL ELECTIONS

Luis Rivero, Florida

As the final days of the race towards the White House approach it is clear that the Hispanic vote will be decisive. This premise is affirmed by a study published by America’s Voice, a non-profit organization. It is estimated that 9 million Hispanics, that is a 5% of the electorate, will be casting their votes for the 2008 presidential elections. Furthermore, half of the 9 millions are naturalized citizens in which Spanish is their native tongue.

IL VOTO CATTOLICO NELLE ELEZIONI AMERICANE

(Sharon Mollerus, Duluth, Minnesota)(da il sussidiario)
Nell’ultimo secolo i cattolici hanno formato un solido blocco di voto per il Partito Democratico, giungendo nel 1960 ad eleggere uno di loro, John F. Kennedy. Il partito afferma di essere stato fondato da Jefferson e Madison, sebbene il partito come noi lo conosciamo oggi data al 1828, con l’elezione di Andrew Jackson. I Democratici erano il partito del Sud prima della Guerra Civile e la divisione in due ticket di candidati (uno sudista in favore della schiavitù e uno nordista sostenitore dei diritti civili) permise ad Abraham Lincoln di essere eletto nel 1860. I Democratici conobbero quindi un periodo di declino fino alla Grande Depressione. Nel 1932, il Democratico Franklin D. Roosevelt fu eletto con l’aiuto dei gruppi etnici cattolici e i Democratici governarono, con una filosofia di accentramento e di espansione dei programmi sociali, per i decenni seguenti fino ai turbolenti anni ’60.

GRAZIE ZAPATERO E' NATO JAVIER IL PRIMO "BEBE' MEDICINA"QUANTO E' GIUSTO GIOIRE?

lunedì 27 ottobre 2008

L’Ospedale Virgen del Rocío di Siviglia ha annunciato come un successo la nascita di Javier, fratello di un bambino affetto da una grave malattia ereditaria. Questo neonato è stato generato, insieme ad altri embrioni “fratelli”, attraverso tecniche di fecondazione assistita, ed è stato selezionato tra tutti perché sano e perché ha un profilo di istocompatibilità identico a quello del suo fratello malato. In tal modo potrò donargli cellule staminali di tipo ematopoietico. Per questa ragione è conosciuto tra i mass media come il “bebè medicina”.

IL PERICOLO DI UNA ALLEANZA FRA CULTO DELLA SCIENZA E DISUMANIZZAZIONE

Le elezioni domani negli USA ci riportano proprio a questo: all’immagine di una candidata vicepresidente che culla il suo bambino disabile generando scandalo nei media liberal e tra i benpensanti. Scandalo che nasce da una mamma che non si pone il dubbio se “accettare” il figlio malato, ma lo ama incondizionatamente.

In molti si stanno preoccupando delle conseguenze che una vicepresidente-mamma-audace avrà sui temi legati alla vita.

Noi speriamo che ce la faccia. Lei e il suo piccolo sapranno mostrare al mondo che non siamo noi che facciamo diventare qualcuno“persona”, ma che la nostra ragione e il nostro cuore sono davvero in marcia quando sappiamo riconoscere l’essere persone in tutti, anche in chi è così piccolo o così malato da non sembrarlo.


Carlo Bellieni martedì 4 novembre 2008
tratto da il sussidiario

Si è concluso il convegno fiorentino su “Le buone ragioni della Carta di Firenze”, durante il quale si è discusso delle cure da offrire ai bambini estremamente piccoli. Il convegno resterà nei ricordi per la presenza dell’olandese Eduard Verhagen, coautore del protocollo sull’eutanasia infantile e del filosofo Gianfranco Verzoller che ha discusso il tema se il neonato sia una persona, incorrendo entrambi nelle ire delle famiglie delle persone disabili [leggi qui].

USA


....Loro hanno posto il confine prima dell’infanticidio; Obama si è rifiutato di mettere questo confine. Inoltre, Obama si oppone a leggi che richiedano il consenso dei genitori, o almeno la notifica, quando gli aborti vengono eseguiti su ragazze minorenni. Come il professor Michael New ha dimostrato, queste leggi salvano molte vite. È scioccante che sia anche a favore del taglio di ogni sostegno governativo a centri pro-life di sostegno della gravidanza, che offrono a donne incinte reali alternative all’aborto. Questo non è essere pro-choice, è essere pro-aborto......

ELEZIONI USA c'è una ragione fondamentale per non votare Obama
INT. Robert George giovedì 23 ottobre 2008


Il professor Robert George è docente di Diritto Civile e Filosofia del Diritto all'Università di Princeton nel New Jersey. È inoltre membro del consiglio di bioetica e di diritti civili per il presidente degli Stati Uniti. Da qualche tempo denuncia il programma di Barack Obama come mirato a promuovere un eccessivo permissivismo nei confronti della legislazione sull'aborto

ELEZIONI USA



Obama: con me l’America tornerà grande, collaborando con i Paesi emergenti



Una sicurezza comune per la nostra comune umanità

ELEZIONI USA


In effetti, la chiave del successo di Obama non è in un cambiamento delle tensioni razziali, che affliggono ancora molti americani, ma la sua abilità di attrarre milioni e milioni di nuovi elettori, preparati ad affrontare la questione razziale con nuove modalità.



Se Obama vince, questo nuovo modo di vivere il dramma delle differenze di razza negli Stati Uniti sarà un fattore importante per il futuro di questo Paese.

Il giorno della verità per le ambizioni di Barack Obama
Lorenzo Albacete martedì 4 novembre 2008

martedì 4 novembre 2008

STUDIARE LA SUSSIDIARIETA' COME ALTERNATIVA ALL'ASSISTENZIALISMO

.....Il Seminario internazionale ha come obiettivo quello di fornire a dottorandi, ricercatori e studiosi in genere, nonché ad amministratori e professionisti, gli strumenti per saper leggere e interpretare questo principio nelle sue valenze più ampie, interdisciplinari e trasversali ai diversi interessi di studio particolari. L’approccio sarà di natura teorica ed applicativa insieme, con attenzione ai diversi campi disciplinari (storico, politico, giuridico, economico, sociologico, organizzativo) e ai vari livelli territoriali (da quello locale a quello europeo). Occorre capire che cosa significhi e cosa implichi orientarsi a realizzare obiettivi come il federalismo politico e fiscale, la sussidiarietà verticale, orizzontale e laterale......


di Pierpaolo Donati
Tratto da Il Sussidiario.net il 1 novembre 2008

Il Consorzio inter-universitario Nova Universitas e la Fondazione per la Sussidiarietà organizzano un seminario internazionale sul tema Verso una società sussidiaria?

lunedì 3 novembre 2008

PAPA LA COMPAGNIA DEI SANTI CI AIUTI A VINCERE OGNI PAURA E TRIBOLAZIONE

....Possa tutta la nostra vita essere una ‘corsa’ nella fede e nell’amore, animata dall’esempio dei grandi testimoni del Vangelo!...

......Benedetto XVI ha paragonato “lo spettacolo della santità” a un “meraviglioso giardino”, “dove lo Spirito di Dio ha suscitato con mirabile fantasia una moltitudine di santi e sante, di ogni età e condizione sociale, di ogni lingua, popolo e cultura. Ognuno è diverso dall’altro, con la singolarità della propria personalità umana e del proprio carisma spirituale. Tutti però recano impresso il ‘sigillo’ di Gesù (cfr Ap 7,3), cioè l’impronta del suo amore, testimoniato attraverso la Croce. Sono tutti nella gioia, in una festa senza fine, ma, come Gesù, questo traguardo l’hanno conquistato passando attraverso la fatica e la prova (cfr Ap 7,14), affrontando ciascuno la propria parte di sacrificio per partecipare alla gloria della risurrezione”.......

Nella solennità di Tutti i santi, Benedetto XVI offre una piccola catechesi sulla santità, un “martirio” inteso come “amore per Cristo senza riserve”, che si esprime “nel dono totale di sé a Dio e ai fratelli”. Saluto ai giovani che hanno partecipato alla prima edizione della Corsa dei santi.

I MORTI VIOLATI PER SOLDI

....Per questo, oggi, è il caso di fermarsi un attimo a riflettere sul senso di queste cronache oscene che ci tolgono il sonno. E di domandarci se, in fondo in fondo, non sia tutto «normale», che una società che troppo spesso non rispetta i vivi non possa poi rispettare i morti......


I morti violati per soldi
di Gian Antonio Stella
Tratto da Il Corriere della Sera del 2 novembre 2008