domenica 28 febbraio 2010

S.S.BENEDETTO XVI: COESERCIZI SPIRITUALI DELLA CURIA ROMANA, 27.02.2010

.....L'uomo non è perfetto in sé, l'uomo ha bisogno della relazione, è un essere in relazione. Non è il suo cogito che può cogitare tutta la realtà. Ha bisogno dell'ascolto, dell'ascolto dell'altro, soprattutto dell'Altro con la maiuscola, di Dio. Solo così conosce se stesso, solo così diviene se stesso......


Alle ore 9 di questa mattina, nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico Vaticano, con il canto delle Lodi e la Meditazione finale, si sono conclusi gli Esercizi Spirituali alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI.
Quest’anno le Meditazioni sono state proposte dal Rev.do Don Enrico dal Covolo, S.D.B., sul tema: "Lezioni" di Dio e della Chiesa sulla vocazione sacerdotale.
Pubblichiamo di seguito le parole che il Santo Padre ha rivolto ai presenti a conclusione degli Esercizi Spirituali:
PAROLE DEL SANTO PADRE

Cari Fratelli,
Caro Don Enrico,

A nome di tutti noi qui presenti vorrei di tutto cuore dire grazie a Lei, Don Enrico, per questi esercizi, per il modo appassionato e molto personale col quale ci ha guidato nel cammino verso Cristo, nel cammino di rinnovamento del nostro sacerdozio.

venerdì 26 febbraio 2010

SCUOLA DI COMINITA' DI DON CARRON 24 FEBBRAIO

..... «“Osservate” è solo il secondo livello; il primo è
quello del “rimanere”, il livello ontologico, cioé che siamo uniti con Lui, che ci ha dato in anticipo se stesso, ci ha già dato il suo amore, il frutto. Non siamo noi che dobbiamo produrre il grande frutto; il cristianesimo non è un moralismo, non siamo noi che dobbiamo fare quanto Dio si aspetta dal mondo, ma dobbiamo innanzitutto entrare in questo mistero ontologico: Dio si dà Egli stesso. Il
suo essere, il suo amare, precede il nostro agire […]. L’etica è conseguenza dell’essere: prima il Signore ci dà un nuovo essere, questo è il grande dono; l’essere precede l’agire e da questo essere poi segue l’agire, come una realtà organica, perché ciò che siamo, possiamo esserlo anche nella nostra attività. E così ringraziamo il Signore perché ci ha tolto dal puro moralismo; non possiamo
obbedire ad una legge che sta di fonte a noi, ma dobbiamo solo agire secondo la nostra nuova identità. Quindi non è più un’obbedienza, una cosa esteriore, ma una realizzazione del dono del nuovo essere. Lo dico ancora una volta: ringraziamo il Signore perché Lui ci precede, ci dà quanto dobbiamo dare noi, e noi possiamo essere poi, nella verità e nella forza del nostro nuovo essere,attori della sua realtà. Rimanere e osservare: l’osservare è il segno del rimanere e il rimanere è il dono che Lui ci dà, ma che deve essere rinnovato ogni giorno nella nostra vita […], ma anche qui la vera novità non è quanto facciamo noi, la vera novità è quanto ha fatto Lui [e quanto continua a fare] […]: la novità è il dono, il grande dono, e dal dono, dalla novità del dono, segue anche, come ho detto, il nuovo agire». Bello! Questa è la questione: se noi seguiamo, cioè rimaniamo con tutto
noi stessi, a un certo momento si comunica questo nuovo essere, che emerge non perché quel giorno io faccio il proposito, ma perché Lui rende possibile agli altri di riconoscerlo in noi.......

Appunti dalla Scuola di comunità con Julián Carrón
Milano, 24 febbraio 2010
Testi di riferimento: L. Giussani, Si può vivere così?, Rizzoli, Milano 2007, pp. 321-337 e J.
Carrón, «Carità, dono di sé commosso», Tracce, n. 2, febbraio 2010.
• Canto “Favola”
• Canto “Negra Sombra”

NON STUPITEVI GIA' ACCADE

Gruppo "Uccidi i down" su Facebook Rivolta in rete contro la pagina choc
Carlo Bellieni

La Stampa 21 febbraio 2010
Ma vi stupite davvero? Semmai c'è da stupirsi non solo della cattiveria ma della inconsapevolezza di chi ha creato un orrore simile: ma non li fanno sparire già? Prima che escano dalla pancia, ma spariscono. E a migliaia. Informatevi.

PADRE ALDO

.....Molti parlano di “crisi”, ed è vero. Ciò che spiace è che la causa di questa crisi non è da imputare a nessuno se non a noi sacerdoti, che siamo presi in mille attività ma raramente ci sediamo al confessionale. Ancora di più in questo paese trovare un confessore è difficile come scalare l’Aconcagua. Negli anni in cui ero solo alla missione quanti chilometri dovevo percorrere per trovarne uno, e quanto tempo dovevo aspettare! Nei momenti in cui la fame di perdono aumentava fino a tormentarmi, pensavo al vecchio parroco della mia infanzia. Lo immaginavo lì nella bellissima cappella profumata di fiori, con la sua sottana nera, seduto al confessionale col breviario tra le mani, che aspettava un penitente.
Quando ripenso alla mia vocazione di sacerdote e missionario, mi viene in mente nitidamente un 18 di marzo, vigilia della festa di San Giuseppe, che allora era festa di precetto. Nella piazza del mio paese c’era un metro di neve, io e i miei amici giocavamo, aspettando che le campane annunciassero l’inizio del rito confessionale........

.....Per me ha sempre significato, e significa tutt’ora, con sempre maggior intensità, rivivere l’abbraccio del padre della parabola del Figliol prodigo. Come non ricordare la bellezza carica di pietà nel dipinto di Rembrandt che raffigura un perdono misericordioso, con una mano del padre e l’altra della madre? Solo nella confessione si può gioire di quella tenerezza, femminile e virile al tempo stesso.....


Il narcotrafficante salvato dalla sua fame di perdono
Ancora sulla confessione
TEMPI 24 Febbraio 2010
di Aldo Trento

LA MADONNA SCONVOLGE GLI INTELLETTUALI

....Ebbene accadde a lui precisamente ciò poi accadrà a Carrel: a Lourdes lui stesso dovette constatare la guarigione istantanea, definitiva e scientificamente inspiegabile, proprio di quelle due donne.

Alla sua “sfida” il Cielo aveva risposto con dei fatti. Fatti clamorosi e innegabili, impossibili da cancellare o ignorare.

Tanto che Zola, nel suo libro, fu “costretto” a riferirne, ma invece di riconoscere la sconfitta dei suoi pregiudizi, invece di accogliere il dono che aveva ricevuto, la rivelazione di una verità totalmente inattesa e così misericordiosa, nel suo romanzo parla della vicenda “inventando la morte delle due ‘miracolate’, dopo una breve, illusoria guarigione.....


19 febbraio 2010 / In Articoli
Nella mentalità moderna, imbevuta di ideologia, quando i fatti disturbano le opinioni, tanto peggio per i fatti. Non a caso sta facendo discutere di più, oggi, sui giornali, il film su Lourdes di Jessica Hausner, nel quale la regista esprime le sue opinioni incerte sui miracoli, di quanto facciano discutere le effettive guarigioni miracolose che lì si verificano.

Una delle quali – non ancora riconosciuta perché la Chiesa esige lunghe verifiche medico-scientifiche – è stata resa nota l’agosto scorso.

giovedì 25 febbraio 2010

DON GIUSSANI MAESTRO DI UMANITA' E DI VITA CRISTIANA

.....Giussani: "Mi apparve allora chiaro che una tradizione, o in genere un'esperienza umana, non possono sfidare la storia, non possono sussistere nel fluire del tempo, se non nella misura in cui giungono a esprimersi e a comunicarsi secondo modi che abbiano una dignità culturale". Ma questa dignità culturale "è impossibile se non a partire dall'esperienza di un soggetto, personale e comunitario, ben identificato nei suoi tratti ideali ma inserito nella storia, che si proponga, con semplicità e senza complessi, all'uomo in forza delle sue ragioni intrinseche. Un simile soggetto non teme un confronto a tutto campo". Per il patriarca di Venezia, in definitiva, don Giussani volle dimostrare "la cum-venientia del fatto cristiano" con quell'"insopprimibile senso religioso con cui la ricerca del destino dell'uomo coincide". E "per riformulare la proposta cristiana egli ha esaminato i fattori che caratterizzano la vicenda culturale e sociale moderna e contemporanea"......

Un moderno testimone di umanità e un maestro di vita cristiana per la Chiesa e la società. Così, a cinque anni dalla morte (22 febbraio 2005) viene ricordato don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione (Cl). In questi giorni centinaia di messe vengono celebrate in Italia e nel mondo in memoria del sacerdote lombardo e in occasione del ventottesimo anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Cl.

mercoledì 24 febbraio 2010

MA CHE COSA E' LA VITA


TESTO E MUSICA di Giancarlo Gatto
Tromba: Alberto Vena

Ma che cos'è la vita, ma che cos'è l'amore? / Non si capisce se si dorme, se non ci metti il cuore. / Ma che cosa è il cuore, ma che cosa è il cuore? / Non è una pompa come dicono i dottori. / Svegliati e guarda tutto quello che c'hai intorno / il tempo passa in fretta e non fa ritorno / Svegliati e guarda, non dormire / dalla bellezza lasciati ferire! / Ma che cos'è la vita, ma che cos'è lamore? / lo si capisce piano piano, ma se ci metti il cuore. / Ma che cosa è il cuore, ma che cosa è il cuore? / Della Bellezza e della Verità è il cercatore./ E non è solo per il sentimento di un momento / di questa nostra vita umana è lo strumento / non si accontenta mai di niente, / ti fa sentir sempre mancante.

«Normalmente nella vita, per tutta la gente, è serio il problema dei soldi, è serio il problema dei figli, è serio il problema delluomo e della donna, è serio il problema della salute, è serio il problema politico: per il mondo, tutto è serio eccetto che la vita. Non dico la vita la vita come salute è una cosa seria, facilmente , ma la vita [occorrerebbe sentire vibrare don Giussani mentre dice: La vita, e allora percepiremmo tutta la vibrazione della Sua passione per ciascuno di noi]. Ma cosa è la vita più che la salute, i soldi, il rapporto tra luomo e la donna, i figli, il lavoro? Cosè la vita più di questo? Che cosa implica? La vita implica tutto questo, ma con uno scopo di tutto, con un significato».

L. Giussani, Si può vivere così?, Rizzoli, Milano 2007, p. 244.5 Ibidem, pp. 146-147

DIECIMILA IN DUOMO PER LA MESSA CELEBRATA NEL 5 ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON GIUSSANI

....«Il giudizio cristiano — ha detto — diventa una sfida e insieme un grande bene nell'attuale contesto di esasperato pluralismo culturale e ancor più nelle non poche derive che il pensiero colto registra e che disorientano l'opinione cosiddetta comune ».....

Diecimila in Duomo per «don Gius»
Tettamanzi: eredità da rimodellare sulle nuove esigenze

60 ANNI AUGURI FRANCO

BUON COMPLEANNO FRANCO!

SALUTO FINALE AL CARDINALE DIONIGI TETTAMANZI

Duomo di Milano, 22 febbraio 2010
di Julián Carrón,
presidente della Fraternità di CL
Eminenza Reverendissima,
desidero ringraziarLa a nome di tutti per la Sua paterna partecipazione a questa S.
Messa nel quinto anniversario della nascita al cielo di don Giussani.
Siamo pieni di gratitudine al Signore per la sua vita e perché questa realtà che da lui è
nata è viva e ci impegna a immedesimarci sempre di più con il suo carisma. Più passa il
tempo, più ci rendiamo conto che è la risposta adeguata alle circostanze che stiamo vivendo.
Constatiamo con gratitudine che, seguendolo, don Giussani ci diventa sempre più padre, ci
genera sempre di più. Lo vedo quando visito le nostre comunità nel mondo e in Italia: è
impressionante come lui continui a essere presente e continui ad accompagnarci con tutto
quanto ci ha lasciato e con tutto ciò che opera in noi e per noi nel presente.
La sua paternità rende possibile nella nostra vita quell’esperienza di Cristo descritta
con efficacia da Vostra Eminenza: «Il rapporto tra Gesù e noi non è un rapporto generico,
indistinto… ma un rapporto personale, personalissimo: tocca ciascuno di noi nella propria
unicità e irripetibilità» (Omelia nella Solennità di Sant’Ambrogio, 7 dicembre 2009). Da
questa esperienza fiorisce quell’apertura della vita, richiamata dal Santo Padre nel
messaggio per la Quaresima appena iniziata: «Grazie all’azione di Cristo, noi possiamo
entrare nella giustizia “più grande”, che è quella dell’amore (cfr Rm 13,8-10), la giustizia di
chi si sente in ogni caso sempre più debitore che creditore, perché ha ricevuto più di quanto
si possa aspettare».
È a partire da questa infinita gratitudine per il Signore e per la grazia del carisma di
don Giussani che consegniamo alla Sua persona di Pastore la nostra esistenza, nella
disponibilità a servire la Chiesa dei SS. Ambrogio e Carlo, che ha generato il sacerdozio di
don Giussani e goduto e gode della sua fecondità, per il bene dei nostri fratelli nella fede e
di tutti gli uomini di buona volontà, che sinceramente cercano nella fatica del vivere un
senso pieno alla loro vita.
Grazie, Eminenza!

BUON COMPLEANNO DON CARRON AUGURI PER I 60 ANNI

AUGURI!!!
In occasione del compleanno di don Carron riporto qui sotto un'intervista fatta da radio vaticana il 22 Gennaio scorso
Rapito dalla Bellezza dell’incontro con Cristo:
don Carrón ricorda Don Giussani nel quinto anniversario della morte.

[Radio Vaticana, 22 gennaio 2010]
Da Parigi a Nairobi, da Varsavia a Montevideo, sono numerosissime le comunità cristiane che, in tutto il mondo, ricordano oggi la figura di Don Luigi Giussani, nel quinto anniversario della morte. Un segno dei tanti frutti dell’opera svolta dal Fondatore del Movimento Comunione e Liberazione (Cl).

martedì 23 febbraio 2010

DON GIUSSANI

Un'eredità spirituale e pastorale da vivere
23/02/2010 - L'omelia dell'Arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, alla messa per il quinto anniversario della morte di don Luigi Giussani. Duomo di Milano, 22 febbraio 2010
Carissimi,
con questa celebrazione eucaristica vogliamo fare memoria del V anniversario della morte di don Giussani e del XXVIII anniversario del riconoscimento della Fraternità di Comunione e Liberazione.
Il nostro è un ricordo, un riandare con il cuore alla figura di don Giussani come uomo, cristiano, sacerdote, insegnante, educatore, maestro di vita cristiana nella Chiesa e nella società, amico e padre.

GRAZIE FRANCESCO PER AVER MESSO GLI ARTICOLI

CIAO SONO GIOVANNI SONO UN BIMBO DOWN IPOVEDENTE GRAVE;COME VEDETE NON MI LASCIO MANCARE NULLA SONO FELICE PERCHE' MI SENTO AMATO ANCHE SE SONO CONTINUAMENTE SOTTOPOSTO AD INTERVENTI AGLI OCCHI.
IO VI VOGLIO BENE ANCHE SE SO CHE TANTI DI VOI AVREBBERO PREFERITO CHE NON NASCESSI!
Ci stupiamo!Purtroppo e' la mentalita'corrente.
Dodici anni trascorsi con il mio Giovanni mi hanno fatto comprendere come sia difficile se non difficilissimo trovare persone che sappiano accogliere la diversita',che sappiano guardare l'altro sempre come persona senza inchiodarlo al suo limite.
Abbiamo cambiato nome alla categoria ora li chiamiamo disabili,ora li chiamiamo down,ma al fondo di ciascuno di noi non e' cambiato nulla.
Ci dimentichiamo in fretta che prima dello sterminio degli ebrei tutto era cominciato da quello dei disabili.Ora lo sterminio c'e' e' in atto nascono sempre meno bambini portatori della sindrome di down.
Si era sentito che l'Emilia Romagna aveva raggiunto i migliori traguardi.
QUAL'E' ALLORA IL NOSTRO COMPITO?
Testimoniare che la vita con un figlio diverso non puo' che arricchire.
Non sono i soldi,il potere,che rendono felice l'uomo.
L'uomo e' felice se percorre la strada del suo Destino.
Fatica e dolore appartengono alla vita,alla positivita' del quotidiano.
Mi sto rendendo conto che vivere con Giovanni fa rifiorire i rapporti veri,elimina le certezze,insegna a mendicare e ricorda costantemente a tutti che apparteniamo ad un Altro.
Cosi' il semplice quotidiano,diventa avventura,i banali incontri suscitano spesso stupore.
Ci si libera giorno dopo giorno di tanti pregiudizi,e ci si accorge di quanto abbiamo necessita' di cambiare.
Giovanni punta il dito nella piaga del nostro limite e non ci permette di rimanere tranquilli.
Ci libera da ogni schema e giorno dopo giorno ci fa amare l'imprevisto.
Ieri al duomo Di Milano abbiamo ricordato don Giussani,lui ci ha insegnato che nella nostra vita la tristezza obbliga la memoria e la stanchezza obbliga alle ragioni per cui faccio tutte le cose.
DIO E' L'IPOTESI POSITIVA DI TUTTO CIO' CHE VIVIAMO.

lunedì 22 febbraio 2010

Down: COSI' REAGISCE LA "RETE BUONA"

Non si contano gli attestati di solidarietà verso le famiglie e verso chi ha denunciato il gruppo su Facebook

Follie e minacce su Facebook: «Tiro al bersaglio sui bambini Down»

Oltre mille gli iscritti. Delirio in Rete: «Un peso per la nostra società». Scoppia la rivolta, poi il gruppo chiude.

MILANO – Alla fine il gruppo è scomparso. Chiuso da Facebook oppure direttamente da chi lo aveva architettato, magari per paura delle conseguenze, dopo una improvvisa notorietà: non c'è più il gruppo «Giochiamo al bersaglio con i bambini down», che contava attorno alle 19 di domenica oltre 1300 iscritti (anche se si deve tenere conto che nelle ultime ore c'era stato un boom di iscritti per protestare contro gli ideatori). Il gruppo era attivo da qualche giorno e ovviamente ha subito richiamato l’attenzione di genitori e di familiari di persone disabili che attraverso il passaparola del social network hanno immediatamente attivato la procedura che prevede la segnalazione di un gruppo che incita alla violenza. Una procedura però che passa attraverso il filtro oltre Oceano dei responsabili di Facebook, come ha subito spiegato la Polizia Postale, che in Italia è preposta a vigilare sul web. In questo caso, dunque, sembrava impossibile in tempi brevissimi oscurare questa pagina, nata sicuramente dal delirio mentale di pochi. Il fondatore infatti, con un profilo anonimo, si chiamava nientemeno che «Il vendicatore mascherato», non si capiva da dove scrivesse, e comunque può contare su 288 «amici». La descrizione del gruppo era aberrante e sgrammaticata: «I bambini down sono solo un peso per la nostra società... Dunque cosa fare per risolvere il problema? Come liberarci di queste creature in maniera civile? Ebbene si signori... io ho trovato la soluzione: Esso consiste nell'usare questi esseri come bersagli, mobili o fissi, nei poligoni di tiro al bersaglio». Riportiamo questa frase per rendere l'idea di che cosa si possa partorire utilizzando il web e il social network come luogo di sfogo pubblico, anche se virtuale, delle peggiori aberrazioni.

LA REAZIONE – La reazione è stata immediata, sempre su Facebook: nasce il gruppo «Segnaliamo il gruppo : GIOCHIAMO AL TIRO AL BERSAGLIO CON I BAMBINI DOWN», che subito vince in numero di iscritti, e raggiunge quota 5247 membri alle 19 di domenica. Un commento fra i tanti nella bacheca di questo gruppo, scrive «La Gottina»: «a parte la dolcezza che possono avere.... o le persone in se che sono...io ho una sorella down.... e guai a chi me la tocca.... ma a quelle persone ignoranti che si sono permesse di creare un gruppo del genere..gli auguro il peggio. e che la loro vita sia piena di sofferenza. IGNORANTI!». Nel nostro forum «Ditelo a noi» sono arrivati numerosi messaggi, tutti che sottolineano vicinanza e affetto alle persone con sindrome di Down.

CARFAGNA - «Un gruppo inaccettabile, non degno di persone civili, pericoloso. E, soprattutto, un reato che, in quanto tale, sarà perseguito»: era arrivata a stretto giro la presa di posizione di Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità: «L'istigazione a delinquere, ovunque questa avvenga e in qualunque forma, è un reato e, di conseguenza, verrà certamente perseguito dalla Magistratura. I responsabili stiano certi che saranno individuati e denunciati, che la Polizia postale sta facendo il massimo per togliere di mezzo questo gruppo». E non è da escludere che la chiusura del gruppo sia avvenuta sotto la pressione combinata del web e di questo pronunciamento tempestivo.

I PRECEDENTI - Questo ultimo episodio di uso improprio di Facebook segue però di poche settimane la polemica sul continuo uso del termine «mongoloide», come insulto reciproco, fra i concorrenti del Grande Fratello, un episodio denunciato dall'Associazione Italiana Persone Down, fino alle scuse, piuttosto formali, della conduttrice Alessia Marcuzzi. E ancora prima, a Treviso, un genitore aveva segnalato al giornale della città di aver dovuto abbandonare una pizzeria, dopo che la sua bambina down aveva suscitato l'irritata reazione di un avventore: «Se vostra figlia è così, tenetela a casa», era più o meno la frase rivolta al papà. Segnali che non vanno sottovalutati, sintomo di insofferenza probabilmente nei confronti di una crescente e giusta visibilità delle persone con sindrome di Down, e più in generale, con problemi di disabilità, in una società che sempre più prevede forme di inclusione nella vita normale di tutti, dalla scuola al tempo libero. D'altronde anche su Facebook sono moltissime le testimonianze positive, e i gruppi che nascono attorno alle esperienze delle associazioni e dei singoli. A riprova che le tecnologie e internet sono solo degli strumenti, che possono diventare buoni o cattivi a seconda di chi ne fa uso.

Franco Bomprezzi - Corriere - http://www.corriere.it/salute/disabilita/10_febbraio_21/facebook-tiro-bersaglio-bambini-down_c51cdc7c-1f01-11df-a9cc-00144f02aabe.shtml

sabato 20 febbraio 2010

EMMANUEL EXITU

Il suo primo documentario "GREATER - SCHIACCIARE L'AIDS" sul Meeting Point International fondato dall'infermiera Rose Busingye negli slum di Kampala in Uganda ha vinto l'Audience Award al New York Aids Film Festival del 2007 ed è candidato per la partecipazione al Festival di Cannes 2008.

Così il regista parla del suo film
"E' facile fare documentari di denuncia: il mondo è pieno di schifo, e basta andare fuori dalla porta e girare l'angolo per trovare cose da denunciare e far bella figura. La sfida vera invece è andare a vedere come si ricostruisce, chi ricostruisce, chi ha una speranza tale da non aver paura di prendere in mano della gente che nessuno guarda più, che tutti abbandonano. E ho avuto questa infinita grazia di andare in Uganda dove c'è una persona di cui mi sono innamorato: si chiama Rose Busingye, secondo me è una Madre Teresa nera, è una laica consacrata che si occupa dei malati di AIDS nelle baraccopoli di Kampala.

giovedì 18 febbraio 2010

S.BENEDETTO XVI : ANGELUS , 14.02.2010

.... Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, dice: "Beati voi, poveri… beati voi, che ora avete fame… beati voi, che ora piangete… beati voi, quando gli uomini… disprezzeranno il vostro nome" per causa mia. Perché li proclama beati? Perché la giustizia di Dio farà sì che costoro siano saziati, rallegrati, risarciti di ogni falsa accusa, in una parola, perché li accoglie fin d’ora nel suo regno. Le beatitudini si basano sul fatto che esiste una giustizia divina, che rialza chi è stato a torto umiliato e abbassa chi si è esaltato (cfr Lc 14,11)....



Cari fratelli e sorelle,
l’anno liturgico è un grande cammino di fede, che la Chiesa compie sempre preceduta dalla Vergine Madre Maria. Nelle domeniche del Tempo Ordinario, tale itinerario è scandito quest’anno dalla lettura del Vangelo di Luca, che oggi ci accompagna "in un luogo pianeggiante" (Lc 6,17), dove Gesù sosta con i Dodici e dove si raduna una folla di altri discepoli e di gente venuta da ogni parte per ascoltarLo. In tale cornice si colloca l’annuncio delle "beatitudini" (Lc 6,20-26; cfr Mt 5,1-12).

IL MIRACOLO DI ELIZABETH

Lorenzo Albacete
www.ilsussidiario.net

mercoledì 17 febbraio 2010
Ho passato l’ultima settimana in ospedale per seguire un mio parente ricoverato, così non ho avuto la possibilità di seguire i notiziari per preparare il mio articolo. D’altra parte, proprio l’assistenza sanitaria è uno degli argomenti al momento più dibattuti negli Stati Uniti e il dibattito sta rivelando molto sulle aspettative degli americani in questo momento della storia del sogno americano.

S.S.BENEDETTO XVI

.....Conversione è andare controcorrente, dove la “corrente” è lo stile di vita superficiale, incoerente ed illusorio, che spesso ci trascina, ci domina e ci rende schiavi del male o comunque prigionieri della mediocrità morale. Con la conversione, invece, si punta alla misura alta della vita cristiana, ci si affida al Vangelo vivente e personale, che è Cristo Gesù.

E’ la sua persona la meta finale e il senso profondo della conversione, è lui la via sulla quale tutti sono chiamati a camminare nella vita, lasciandosi illuminare dalla sua luce e sostenere dalla sua forza che muove i nostri passi.....


Mercoledì delle Ceneri
udienza e OMELIA 17 febbraio 2010
Cari fratelli e sorelle!

iniziamo oggi, Mercoledì delle Ceneri, il cammino quaresimale: un cammino che si snoda per quaranta giorni e che ci porta alla gioia della Pasqua del Signore. In questo itinerario spirituale non siamo soli, perché la Chiesa ci accompagna e ci sostiene sin dall’inizio con la Parola di Dio, che racchiude un programma di vita spirituale e di impegno penitenziale, e con la grazia dei Sacramenti.

martedì 16 febbraio 2010

LA MIA CASA E' LA TUA CASA

QUESTA SERA A BERGAMO AL CINEMA "CONCA VERDE" VERRA'PROIETTATO IL FILM.
L'ENTRATA E' GRATUITA VI ASPETTIAMO



...... Un andare a fondo che non è psicologismo, ma cercare le ragioni che hanno portato quei genitori a fare determinate scelte e ad accogliere nella loro famiglia nuovi figli. Sono arrivato a un tale punto di intimità con loro, che uno mi ha detto: «Queste cose non le abbiamo mai raccontate a nessuno». Eppure avevano davanti due telecamere...
E che cosa ha scoperto?
Be’, la risposta è in quei 60 minuti di documentario: non si tratta di supereroi ma di gente normale, con i battibecchi e le situazioni di tutti i giorni, senza fuochi d’artificio. Non mi interessava dare definizioni dell’accoglienza o avere il lieto fine, perché può capitare che chi è accolto non riconosca il bene che riceve dalla famiglia. Riassumerei quel che ho visto così: l’accoglienza è per te......




domenica, 14 febbraio 2010
“La mia casa è la tua”
Da TRACCE un'intervista di Niccolò De Carolis a E. Exitu sul suo nuovo film “La mia casa è la tua”:
«Ho cercato di rappresentare cosa vuol dire amare. Perché ognuno ha bisogno di trovare qualcuno che gli dica: “Sei mio”». Il regista bolognese Emmanuel Exitu racconta così, in due battute, il cuore del documentario che ha appena realizzato: La mia casa è la tua, che verrà presentato in prima nazionale a Milano giovedì 11 febbraio (alle 21 nell’Auditorium Giorgio Gaber, Palazzo della Regione).

lunedì 15 febbraio 2010

BUON COMPLEANNO LORENZO 30 ANNI


BUON COMPLEANNO!

"LECTIO DIVINA" CON I SEMINARISTI

.....Teniamo presente, inoltre, che, nel capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, troviamo il discorso sul pane, che diventa il grande discorso sul mistero eucaristico. In questo capitolo 15 abbiamo il discorso sul vino: il Signore non parla esplicitamente dell’Eucaristia, ma, naturalmente, dietro il mistero del vino sta la realtà che Egli si è fatto frutto e vino per noi, che il suo sangue è il frutto dell’amore che nasce dalla terra per sempre e, nell’Eucaristia, il suo sangue diventa il nostro sangue, noi diventiamo nuovi, riceviamo una nuova identità, perché il sangue di Cristo diventa il nostro sangue. Così siamo imparentati con Dio nel Figlio e, nell’Eucaristia, diventa realtà questa grande realtà della vite nella quale noi siamo rami uniti con il Figlio e così uniti con l’amore eterno.......


VISITA AL SEMINARIO ROMANO MAGGIORE IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA MADONNA DELLA FIDUCIA, 12.02.2010
PAROLE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
Eminenza, Eccellenze,
Cari amici,
ogni anno è per me una grande gioia essere con i seminaristi della diocesi di Roma, con i giovani che si preparano a rispondere alla chiamata del Signore per essere lavoratori nella sua vigna, sacerdoti del suo mistero. E’ questa la gioia di vedere che la Chiesa vive, che il futuro della Chiesa è presente anche nelle nostre terre, proprio anche a Roma.

DALLA PARTE DELLA VITA AL SERVIZIO DELLA VITA IL MISTERO PIU' GRANDE

.....Ingombri di morte, invece che poverissima ma degnissima vita. E ora queste scoperte, che occorre guardare con una specie di tenerezza, ci vengono a dire qualcosa di stupefacente. Di struggente. Perché la vita cerca la vita. E dunque la vita che ha dato spinta a tutta la ricerca, la finezza tecnologica che costruisce e aggiorna tali strumenti, ecco a tutta la vita spesa nella ricerca e nel perfezionamento tecnologico, risponde la vita, flebilmente ma imperiosamente. La vita risponde alla vita. Se la vita la cerca. Troppe volte pare di sentire invece una strana, inquietante voluttà della morte. Come se in fondo la vita non fosse fatta per cercare ovunque gli ultrasuoni della vita.......

PERCHÈ SÌ
di Davide Rondoni

Il fatto è che la vita non è solo quel che decidiamo essa sia. È un mistero più grande. E, come raccomandava Einstein, il senso del mistero è il miglior alleato non solo dei poeti ma anche degli scienziati. La vita non è solo quel che ci pare, quel che decidiamo sia, o debba essere. Le nuove scoperte pubblicate sul New England Journal of Medicine da parte dell'équipe internazionale che ha impiegato mezzi sofisticati per comunicare con persone in stato vegetativo, riaprono una questione delicata e drammatica.

IL SECOLARISMO HA VINTO MA IO NON RIMPIANGO LO ZELO DC MEGLIO UNA MINORANZA CREATIVA.COME QUELLA DI PANNELLA

.....Norberto Bobbio, di cui sono stato discepolo – parlo quindi di quello che è considerato un guru, un “papa laico”, non certo un clericale – ci diceva spesso, nelle aule dell’università torinese: «La morale razionale che noi laici proponiamo è l’unica che abbiamo, ma in realtà è irragionevole». È semplice: perché si dovrebbe fare il bene piuttosto che il male, se facendo il male mi verrà un vantaggio e nessuno svantaggio? Non c’è alcuna risposta ragionevole a questa domanda. Se manca il chiodo a cui appendere l’etica, allora nessuna etica è razionalmente possibile. Quel chiodo, che non può che venire da un Legislatore fuori di noi, per il credente è Dio.Ragion per cui appellarsi alla coscienza…

Vittorio Messori
TEMPI 12 Febbraio 2010
di Valerio Pece
Da Vittorio Messori talvolta si potrà anche dissentire, ma è uno di quei pochissimi scrittori di cose cattoliche dai quali non si può prescindere. Non sarà un caso se è probabilmente l’italiano vivente più tradotto al mondo. Nello scrittore di Sassuolo col tempo cresce inarrestabile tutto il piacere di chiamare le cose con il proprio nome, di dirla tutta la sua verità, senza sconti o mediazioni, da vero boxeur dei sacri palazzi.

MATRIMONIO E UNIONI OMOSESSUALI

.....Mi piace concludere rivolgendomi soprattutto ai giovani. Abbiate stima dell’amore coniugale; lasciate che il suo puro splendore appaia alla vostra coscienza. Siate liberi nei vostri pensieri e non lasciatevi imporre il giogo delle pseudo-verità create dalla confusione mass-mediatica. La verità e la preziosità della vostra mascolinità e femminilità non è definita e misurata dalle procedure consensuali e dalle lotte politiche......


Nota Dottrinale del 14 febbraio 2010
Card. CARLO CAFFARRA
La presente Nota si rivolge in primo luogo ai fedeli perché non siano turbati dai rumori mass-mediatici. Ma oso sperare che sia presa in considerazione anche da chi non-credente intenda fare uso, senza nessun pregiudizio, della propria ragione.
1. Il matrimonio è uno dei beni più preziosi di cui dispone l’umanità. In esso la persona umana trova una delle forme fondamentali della propria realizzazione; ed ogni ordinamento giuridico ha avuto nei suoi confronti un trattamento di favore, ritenendolo di eminente interesse pubblico.

MASSONERIA IL GREMBIULINO DA AUTOGRILL

......Dan Brown preferisce la massoneria al Vaticano perché preferisce i framassoni a qualsiasi religione, a qualunque credo istituzionalizzato, a qualsivoglia Chiesa. E ha ragione. Le religioni sono infatti il freno all’“io sono Dio” oggi in voga, e fra esse il cattolicesimo è quella che lo fa più rotondamente. Spieghiamoci. I framassoni non sono nemici delle fedi, delle religioni, delle Chiese. Al contrario, le incoraggiano, se possibile le sponsorizzano, predicano persino la “doppia appartenenza”, liberi muratori e adepti di questo o di quel culto. Che vi sia un po’ di spirito in più in quest’epoca di grigia materia li fa contenti, e se poi le religioni, in primis i cattolici, praticano la carità, aiutano il prossimo e fanno beneficenza, cioè aprono scuole, ospedali e centri di accoglienza, è manna. Tutto la via massonica all’idea di Dio accoglie, raccoglie e ingloba. Tutto tranne la pretesa che un credo possa essere assoluto. Come emerge dalle sue carte di fondazione britanniche, scrive con chiarezza Introvigne, la massoneria «non è una dottrina, ma un metodo che propone la libera discussione dei problemi e la loro soluzione secondo quanto sembra vero e giusto alla maggioranza dei fratelli». La cosa, afferma lo specialista, ha un limite positivo: «non è permesso mettere in discussione l’esistenza di Dio». Epperò dai massoni «Dio può essere concepito in una grande varietà di modi, anche lontani da quanto propongono le religioni tradizionali»
Il dogma di discutere di tutto......


Tempi 09 Febbraio 2010
Più che riti iniziatici e simboli perduti la massoneria è ideologia da bestseller. Che usa la spiritualità per disarmare il vero
di Marco Respinti

LETTERE DI PADRE TRENTO

.......Siamo seri e sinceri, se l’uomo è relazione con il Mistero (cosa più evidente e chiara del fatto che respiro), non esiste niente e nessuno che possa dare all’uomo ciò di cui ha bisogno come il sacramento della confessione. E il confessore. Ho sperimentato giorno per giorno che non sono gli specialisti della medicina a tenermi in piedi, né gli psicofarmaci che mi tolgono il gusto della vita, ma il sentirmi abbracciato dalla tenerezza di Dio che si fa presente durante la riconciliazione.
Che tristezza: abbiamo abbandonato la confessione e il confessionale e ci siamo affidati agli psicologi, passando ore e ore sdraiati nei loro studi, con l’unico risultato che il numero dei depressi e dei malati di mente è in continuo aumento. Chi può restituirmi il senso della vita, il suo significato ultimo, se non l’esperienza dell’incontro con un uomo che ha il potere – lui, peccatore e limitato come tutti noi – di pronunciare le parole più belle del mondo: «Io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo»? Parole divine, che si sono fatte umane al punto che, dopo averle ascoltate, mentre il sacerdote traccia sopra la testa del penitente il segno della croce, uno non dipende più da ciò che ha commesso, fosse anche il peggiore dei delitti, perché è una creatura nuova, relazionata all’Infinito.......

Padre Aldo Trento 9 febbraio 2010
UN UOMO VERO
Cari amici,
Dio ci dona sempre qualcuno a cui guardare. A volte è un mendicante che ti chiede e tu lo guardi vedendo in lui la faccia di Cristo, o un bamibino abbandonato che si affeziona e a chi gli domanda il suo nome e cognome risponde: Trento Gabriele.

domenica 14 febbraio 2010

CAMIASCA IMPARARE A ESSERE FIGLI PER DIVENTARE PADRE

......Ho visto preti uccisi dall’attività, senza un minuto per prendere fiato, per riposare, per recuperare il senso di quel che facevano. Per questo il primo capitolo del libro, il più lungo, è dedicato al silenzio. Chi vorrà leggerlo noterà che il silenzio non è l’assenza di parole, di suoni e di immagini, ma la scoperta di uno sguardo più profondo, di un ascolto più vero.
Poi parlo della preghiera e della liturgia. Della compagnia che i Salmi fanno alla vita dell’uomo, ma anche della banalizzazione di certe celebrazioni liturgiche. Parlo di alcune nuove chiese in cui è difficile pregare, parlo del canto e dell’insegnamento di Benedetto XVI a questo riguardo.......


Massimo Camisasca
venerdì 12 febbraio 2010

Ho scritto questo libro, Padre, per raccogliere il succo dell’esperienza educativa di questi ultimi venticinque anni della mia vita, dedicati quasi interamente all’educazione di giovani verso il sacerdozio e alla guida di piccole comunità sacerdotali sparse per il mondo. Ho sentito la necessità di raccogliere il frutto di questa esperienza per offrirlo a quanti, preti e non, fossero interessati ad ascoltarla.

sabato 13 febbraio 2010

APPUNTI SCUOLA DI COMUNITA DON CARRON 10 FEBBRAIO 2010

......chi è Dio e chi siamo noi (era già venuto fuori la volta scorsa con chiarezza, perché quando il nostro amico aveva cercato di aiutare suo padre aveva avuto subito il contraccolpo del bisogno che aveva, non ce la faceva; allora è soltanto se noi ci rendiamo conto del bisogno che possiamo capire veramente che cosa è questa carità). Per esprimere in altro modo questo bisogno mi è capitata tra le mani una poesia di Mario Luzi: «Di che è mancanza questa mancanza, / cuore, / che a un tratto ne
sei pieno? / di che? / Rotta la diga / t’inonda e ti sommerge / la piena della tua indigenza... / Viene, /forse viene, / da oltre te / un richiamo / che ora perché agonizzi non ascolti. / Ma c’è, ne custodisce forza e canto / la musica perpetua ritornerà. / Sii calmo».


Se noi cerchiamo di immedesimarci con queste espressioni di Luzi – e possiamo farlo perché tutti abbiamo intuito in certi momenti della vita che razza di mancanza ci costituisce –, se questa coscienza è costantemente presente a noi, allora possiamo veramente capire che cos’è la carità del Mistero con noi; e possiamo capire che cosa ci è successo nell’incontro cristiano, quando abbiamo incrociato uno per la strada: abbiamo percepito una risposta assolutamente sconfinata a questa mancanza. Come mai, poi, lo si confonde con altri amori? Lo si può confondere con altri amori soltanto per una cosa: perché si è dimenticato di che è mancanza questa mancanza. Se noi riduciamo la nostra mancanza, se noi non prendiamo consapevolezza fino in fondo di essa, allora ci sembra che qualsiasi cosa ci corrisponda. E questo,amici, è un pericolo sempre in agguato.......


Testo di riferimento: L. Giussani, Si può vivere così?, Rizzoli, Milano 2007, pp. 321-337.
• Canto “I Wonder”
• Canto “Ballata dell’amore vero”
«Mi stupisco che Gesù sia venuto a morire per la povera gente affamata come me e come te».

giovedì 11 febbraio 2010

LOURDES " DON GIUSSANI"

.....«il Signore è la mia Roccia» -, qualunque sia la situazione in cui ci troviamo, vecchi e acciaccati come sono io adesso o nel pieno della giovinezza. E prima di tutto lo fu per Pietro, che dopo il suo sì, «Signore, tu lo sai che ti amo» (Gv 21,15), è stato reso fondamento, garanzia della vita della Chiesa.
La chiamata di cui siamo stati fatti oggetto, la vocazione cristiana è l’inizio di un cammino verso il compimento, verso la felicità, che non significa assenza di fatica, sacrificio e sofferenza, ma letizia nella fatica, nel sacrificio e nella sofferenza perché Gesù vive, Lui che ha sopportato su di sé un così grande dolore per vincere la morte......






«Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa» (Mt 16,18). Le parole di Gesù nel Vangelo esprimono il disegno del Padre di costruire la Sua casa nel mondo, destinata a ospitare tutti gli uomini, così che nessuno rimanga solo e abbandonato sulla sua strada. Noi siamo stati raggiunti da questo annuncio, resi parte di quella compagnia umana che abbraccia tutto il mondo e che si chiama anche “popolo di Dio”, guidato dal Papa, successore dell’apostolo Pietro e argine stabilito per la nostra vita di fede. Nella Chiesa di oggi Giovanni Paolo II con la sua stessa vita grida che la sua forza è solo Cristo morto e risorto, Lui solo sicurezza nel cammino verso il destino di santità preparato per ciascuno di noi. «Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte» (2Cor 12,10), dice San Paolo

mercoledì 10 febbraio 2010

PER GLI AMICI DI GIOVANNI



A marzo esattamente durante la 3 settimana organizziamo 3 giorni sulla neve.
Presto riceverete da Massimo tutte le indicazioni.
Andiamo a San Simone il solito nostro bellissimo posto .
Comodo da raggiungere,soleggiato,sulle piste da neve libero da barriere architettoniche e soprattutto ci hanno ancora proposto i tre giorni ad un ottimo prezzo.
La vacanza comincia dalla cena di giovedi'
Il prezzo dovrebbe aggirarsi sui quaranta euro per gli adulti e sui 30 per i bambini.
L'albergatore ci ha chiesto 35 euro sia per gli adulti che per i bambini .
Noi abbiamo pensato di facilitare le famiglie numerose.Se ci sono problemi per il pagamento fatecelo sapere e chi puo' potrebbe cercare qualche benefattore che aiuti le famiglie in difficolta'.
Ci teniamo che l'economia non sia motivo per molti per non poter aderire.
Vi aspettiamo tutti!!
Rimini,San Marino,Riccione,Ancona,Sicilia Reggio emilia,Liguria i chiavaresi e gli altri,gli Spagnoli,gli italiani in belgio,ecc.....
Chi avesse bisogno di ospitalita' o di avere un passaggio ce lo faccia sapere in tempo.Speriamo di poterci incontrare tutti.Possono partecipare tutti anche chi non ha figli disabili!!E' una vacanza per gli amici!!

martedì 9 febbraio 2010

IN BELGIO UN IMPREVEDIBILE SI CONDANNA I GIUDICI ITALIANI

segnalato da Mariangela
Grazie
......Lo “scherzo” che hanno fatto i due belgi ai soloni togati è stato davvero beffardo. Uno dei due si è risvegliato dopo 23 anni (6 anni in più di Eluana), dimostrando ancora una volta che il cosiddetto “coma irreversibile” non esiste. L’altro, sottoposto ad esame attraverso una nuova tecnica di risonanza magnetica, ha manifestato segni di facoltà psichica, arrivando a “dialogare”, attraverso il cervello, con i medici.....


.....Non oso immaginare che cosa sarebbe successo se la povera Eluana fosse ancora qui tra noi e se, sottoposta al nuovo esperimento, avesse dato segni di coscienza. Probabilmente sarebbe caduto ogni velo di ipocrisia e il dibattito si sarebbe focalizzato, a quel punto, sul tema vero: l’eutanasia. Resta, comunque, una considerazione finale. Ad Enzo Jannacci sarebbe stato sufficiente un battito delle ciglia per fargli sentire vivo suo figlio. Al signor Englaro, probabilmente, non sarebbe bastato neppure il fatto che sua figlia avesse risposto “sì” alla domanda: «Tuo padre si chiama Beppino?».....

ELUANA/ In Belgio un imprevedibile "sì" condanna i giudici italiani
Gianfranco Amato lunedì 8 febbraio 2010

FILM "LA MIA CASA E' LA TUA"

Milano, 11/2/2010: all'auditorium Gaber "La mia casa è la tua", il film di Exitu
A Milano, nel prestigioso Auditorium Giorgio Gaber presso il Palazzo della Regione, giovedì 11 febbraio alle ore 21.00 sarà proposto in prima nazionale il film "La mia casa è la tua", presenti il regista Emmanuel Exitu e Marco Mazzi, presidente di Famiglie per l'Accoglienza. Ingresso libero


LA MIA CASA E’ LA TUA
Film-documentario di Emmanuel Exitu

Emmanuel “Exitu”, sceneggiatore, drammaturgo, regista, autore televisivo, ha vinto l’Audience Award al New York Aids Film Festival nel 2007 e nel 2008 è stato scelto da Spike Lee a Cannes per il miglior documentario del Babelgum Online Film Festival.

Il film racconta "in presa diretta" l’esperienza di alcune famiglie dell’Associazione Famiglie per l'Accoglienza, e si pone come una provocazione culturale positiva sul tema dell’accoglienza e della famiglia.

Le diverse esperienze raccontate dalle famiglie protagoniste del film esprime la positività e l’umanità di un percorso di accoglienza, spesso non privo di fatiche e difficoltà, che è possibile per tutti, per qualsiasi famiglia “normale”.

Famiglie per l'Accoglienza, riconoscendosi pienamente nelle dinamiche espresse ad arte nel film, intende promuovere una cultura dell’accoglienza anche attraverso una diffusione nazionale di quest'opera, e promuoverà eventi pubblici locali attraverso i quali sia possibile far emergere il desiderio inespresso di tante famiglie di intraprendere un'esperienza di accoglienza familiare.

Il film è stato realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e alla collaborazione dell’Associazione di volontariato della provincia di Ravenna “Per gli Altri” – Centro di Servizio per il volontariato.

Il film “La mia casa è la tua” sarà a disposizione di chi lo volesse proiettare a scopi formativi o divulgativi previo contatto con la segreteria dell’Associazione.

AVISI PER I LETTORI BERGAMASCHI

Prova aperta dello Spettacolo "Prima che venga notte" tratto dai racconti di Marina Corradi - Canzoni e musiche eseguite da Walter Muto e Carlo Pastori.
(Iniziativa a favore Avsi pro terremotati Haiti)
- Giovedì 18 febbraio 2010 ore 21,00 c/o Scuola Imiberg

"La passione secondo i nemici" di Luca Doninelli
- Sabato 20 febbraio 2010 ore 21.00 Teatro Civico di Dalmine

Mostra "Con le nostre mani, ma con la tua forza"
Dal 20 marzo al 23 maggio 2010 c/o il Monastero di San Giacomo, Via Giuramento 155 a Pontida (BG), sarà esposta la mostra dal titolo

"Con le nostre mani, ma con la tua forza. Le opere nella tradizione monastica benedettina”

La mostra è stata curata dai Monaci della Cascinazza e dalla Fondazione per la Sussidiarietà ed è stata esposta in occasione del Meeting di Rimini 2006.

Per informazioni potete contattare il Monastero stesso al n. 035/795025, chiedendo di Don Mario Ravizzoli.

A TUTTI GLI AMICI DI GIOVANNI



A marzo esattamente durante la 3 settimana organizziamo 3 giorni sulla neve.
Presto riceverete da Massimo tutte le indicazioni.
Andiamo a San Simone il solito nostro bellissimo posto .
Comodo da raggiungere,soleggiato,sulle piste da neve libero da barriere architettoniche e soprattutto ci hanno ancora proposto i tre giorni ad un ottimo prezzo.
La vacanza comincia dalla cena di giovedi'
Il prezzo dovrebbe aggirarsi sui quaranta euro per gli adulti e sui 30 per i bambini.
L'albergatore ci ha chiesto 35 euro sia per gli adulti che per i bambini .
Noi abbiamo pensato di facilitare le famiglie numerose.Se ci sono problemi per il pagamento fatecelo sapere e chi puo' potrebbe cercare qualche benefattore che aiuti le famiglie in difficolta'.
Ci teniamo che l'economia non sia motivo per molti per non poter aderire.
Vi aspettiamo tutti!!
Rimini,San Marino,Riccione,Ancona,Sicilia Reggio emilia,Liguria i chiavaresi e gli altri,gli Spagnoli,gli italiani in belgio,ecc.....
Chi avesse bisogno di ospitalita' o di avere un passaggio ce lo faccia sapere in tempo.Speriamo di poterci incontrare tutti.Possono partecipare tutti anche chi non ha figli disabili!!E' una vacanza per gli amici!!

SCRITTI DI PADRE ALDO

.....Ma al tempo stesso, grazie alla fede, possiamo riconoscere all’interno di questa tragedia il dolce e amorevole sguardo di un uomo crocifisso che ci guarda ricordandoci che Lui, centro del cosmo e della storia, è vivo ed è qui in mezzo a noi, a sfidarci come ha fatto con Marta: «Credi questo?».Dalla risposta che diamo a questa domanda dipende se ciò che è accaduto ad Haiti rappresenta una irreparabile tragedia o l’inizio di una nuova vita. Da una decisione radicale per ciò che vale, per quel destino buono per il quale il nostro cuore è stato fatto. E che le centinaia di migliaia di vittime ci indicano, perché per loro già non è più qualcosa che verrà, ma Qualcuno in cui già vivono in pienezza.....


Dagli anni di piombo al socialismo di Chávez
Quando all’uomo manca la luce della ragione resta solo la torcia elettrica
Tempi 27 Gennaio 2010
di Aldo Trento

I DIARI DI FIAMMETTA

.....Alessandro compie 2 anni. È una strana giornata, triste per la distanza di Alessandro, ma lieta, perché lo so vivo, sano e in ottime mani. La distanza è difficile, stride con l’essere madre. Fa capire come non siamo padroni della nostra vita. Spero un giorno di poter ricordare con Alessandro questo suo secondo compleanno come un momento speciale in cui anche lui a soli due anni ha combattuto per un mondo migliore.....

MIO FIGLIO ALL'INFERNO

Percorrere il girone caraibico di Haiti per trovare il bambino adottato a distanza. E scoprire che non basta la solidarietà a portartelo vicino
www.tempi.it

di Luigi Amicone
“Sos, morts all’interieur”. “Usa navy, help us”.
Scritte su resti di case di Port-au-Prince
Sulle prime, dopo tre giorni passati viaggiando giorno e notte per cielo e per terra, coprendo distanze di almeno 16 mila chilometri, dentro la testa frullata dai fusi orari restano solo domande idiote. Perché sulla stessa isola, qualunque cosa butti nella parte ispanica feconda la terra, in quella francofona crescono solo rovine? Perché la Repubblica Dominicana è un purgatorio di musica a tutto volume e spiagge da favola, Haiti è il posto dove un angelo sterminatore sembra abbia segnato la porta di ogni casa con la croce delle catastrofi politiche e naturali, colpi di stato, cicloni, inondazioni e, da ultimo, buon ultimo, quindici anni di inutile governo Onu? E adesso questo terremoto.

HAITI RITROVARE IL VOLTO DELL'UOMO TRA LE MACERIE

.....C’è un religiosità che fa parte del dna degli haitiani: ogni locale ha un nome che richiama. C’è il bar “Potenza di Dio”, il bazar “Paradiso eterno”, l’hotel “Beata vergine”. Un camion porta dipinta davanti la Madonna di Lourdes, e sul fianco una donna prosperosa in bikini.
Padre Bepi celebra la Messa in una chiesa senza il tetto, sostituito da teloni blu che svolazzano alle raffiche di vento. La chiesa è piena, l’età media non supera certo i trent’anni. C’è molta compostezza, eppure anche qui non c’è famiglia che non sia stata toccata da morte e distruzione.....



...Tra le rovine di Port-au-Prince emerge il notevole contributo occidentale a una efficiente gestione della crisi. Più in là, alle persone, ai loro incredibili bisogni e sofferenze, arriva solo la presenza cristiana. Nascosta e appassionata come sempre.....
Tempi 08 Febbraio 2010
di Alberto Reggiori


da Port-au-Prince
La giornata è sempre aperta dalla Messa alle 6,30. C’è un ritmo monastico che non permette spreco di tempo. Io e la collega Chiara Mezzalira siamo medici. Nei primi giorni della nostra permanenza ad Haiti, solerti suore sudamericane ci hanno invitato a gestire il loro ambulatorio. Tutti i medici haitiani sono scappati e loro

hanno una fila di pazienti che attende vociando sin dal mattino presto fuori dal cancello. Nell’ospedale St. Camille abbiamo incontrato padre Gianfranco Lovera, il responsabile sanitario. Incarna in maniera perfetta lo spirito del suo padre fondatore, san Camillo de Lellis, che si era fatto ultimo per servire Cristo nei sofferenti. È un uomo calmo e tranquillo nonostante viva in un vortice. L’ambiente è più che dignitoso, pulito, pieno di pazienti, alcuni dei quali, non fidandosi di dormire nelle camere, hanno il letto in mezzo al cortile con le flebo che sembrano fili elettrici collegati a loro per tenerli in vita.

S.S.BENEDETTO XVI: UDIENZA AI PARTECIPANTI ALLA PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA ,

......famiglia "quale ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli". Ebbene, è proprio la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, l’aiuto più grande che si possa offrire ai bambini. Essi vogliono essere amati da una madre e da un padre che si amano, ed hanno bisogno di abitare, crescere e vivere insieme con ambedue i genitori, perché le figure materna e paterna sono complementari nell’educazione dei figli e nella costruzione della loro personalità e della loro identità. E’ importante, quindi, che si faccia tutto il possibile per farli crescere in una famiglia unita e stabile. A tal fine, occorre esortare i coniugi a non perdere mai di vista le ragioni profonde e la sacramentalità del loro patto coniugale e a rinsaldarlo con l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, il dialogo costante, l’accoglienza reciproca ed il perdono vicendevole. Un ambiente familiare non sereno, la divisione della coppia dei genitori, e, in particolare, la separazione con il divorzio non sono senza conseguenze per i bambini, mentre sostenere la famiglia e promuovere il suo vero bene, i suoi diritti, la sua unità e stabilità è il modo migliore per tutelare i diritti e le autentiche esigenze dei minori.......

Signori Cardinali,
Venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle!
All’inizio della XIX Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, sono lieto di accogliervi con il mio cordiale benvenuto!

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA QUARESIMA 2010

......Per entrare nella giustizia è pertanto necessario uscire da quell’illusione di auto-sufficienza, da quello stato profondo di chiusura, che è l’origine stessa dell’ingiustizia. Occorre, in altre parole, un "esodo" più profondo di quello che Dio ha operato con Mosè, una liberazione del cuore, che la sola parola della Legge è impotente a realizzare. C’è dunque per l’uomo speranza di giustizia?
Cristo, giustizia di Dio
L’annuncio cristiano risponde positivamente alla sete di giustizia dell’uomo, come afferma l’apostolo Paolo nella Lettera ai Romani: "Ora invece, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio... per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.....


tema: "La giustizia di Dio si è manifestata per mezzo della fede in Cristo" (Rm 3, 21-22):

Cari fratelli e sorelle,
ogni anno, in occasione della Quaresima, la Chiesa ci invita a una sincera revisione della nostra vita alla luce degli insegnamenti evangelici. Quest’anno vorrei proporvi alcune riflessioni sul vasto tema della giustizia, partendo dall’affermazione paolina: La giustizia di Dio si è manifestata per mezzo della fede in Cristo (cfr Rm 3,21-22).
Giustizia: "dare cuique suum"

S.S.BENEDETTO XVI:

Angelus 7 febbraio 2010-02-08
Cari fratelli e sorelle,
la liturgia di questa quinta domenica del tempo ordinario ci presenta il tema della chiamata divina. In una visione maestosa, Isaia si trova al cospetto del Signore tre volte Santo ed è preso da grande timore e dal sentimento profondo della propria indegnità. Ma un serafino purifica le sue labbra con un carbone ardente e cancella il suo peccato, ed egli, sentendosi pronto a rispondere alla chiamata, esclama: "Eccomi Signore, manda me!" (cfr Is 6,1-2.3-8).

BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE Aula Paolo VI

.....Cari amici, Francesco è stato un grande santo e un uomo gioioso. La sua semplicità, la sua umiltà, la sua fede, il suo amore per Cristo, la sua bontà verso ogni uomo e ogni donna l’hanno reso lieto in ogni situazione. Infatti, tra la santità e la gioia sussiste un intimo e indissolubile rapporto. Uno scrittore francese ha detto che al mondo vi è una sola tristezza: quella di non essere santi, cioè di non essere vicini a Dio. Guardando alla testimonianza di san Francesco, comprendiamo che è questo il segreto della vera felicità: diventare santi, vicini a Dio!.....

San Francesco d'Assisi
Cari fratelli e sorelle,
in una recente catechesi, ho già illustrato il ruolo provvidenziale che l’Ordine dei Frati Minori e l’Ordine dei Frati Predicatori, fondati rispettivamente da san Francesco d’Assisi e da san Domenico da Guzman, ebbero nel rinnovamento della Chiesa del loro tempo. Oggi vorrei presentarvi la figura di Francesco, un autentico “gigante” della santità, che continua ad affascinare moltissime persone di ogni età e di ogni religione.

domenica 7 febbraio 2010

BENEDETTO XVI COMMENTA l'"INNO ALLA CARITA'" DI SAN PAOLO

.....La "via" della perfezione, ha spiegato il Papa nel suo commento, "non consiste nel possedere qualità eccezionali: parlare lingue nuove, conoscere tutti i misteri, avere una fede prodigiosa o compiere gesti eroici".

"Consiste invece nella carità - agape - cioè nell'amore autentico, quello che Dio ci ha rivelato in Gesù Cristo", ha dichiarato rivolgendosi ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro in Vaticano.....


Citando l'Apostolo delle Genti, ha sottolineato che "la carità è il dono 'più grande', che dà valore a tutti gli altri, eppure 'non si vanta, non si gonfia d'orgoglio', anzi, 'si rallegra della verità' e del bene altrui".


Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 31 gennaio 2010

L'amore non è solo l'essenza di Dio, ma anche il senso della storia, ha spiegato questa domenica Benedetto XVI.

venerdì 5 febbraio 2010

GIOVANNI


Giovanni e' uscito dall'ospedale.
Ho aspettato a mettere sue notizie perche' siamo rimasti un po' sbigottiti.
Doveva fare un intervento perche' la pressione dell'occhio era salita nuovamente a livelli esagerati e la cornea presentava un edema provocandogli anche dolore.
Ha fatto l'anestesia e durante la visita si sono accorti che la pressione di ambedue gli occhi andava bene.
L'intervento quindi e' stato sospeso perche' poteva creare a questo punto solo dei danni.
Anche la cornea non l'hanno trovata malaccio fra l'altro passava l'esperto in cornea e durante l'anestesia si sono confrontati anche con lui.
La prima nostra reazione e' stata quella di pensare al miracolo don Gnocchi si sta muovendo e lavora lentamente sugli occhi di Giovanni.
Anche la retina dell'occhio sinistro che per tre anni era stata sollevata a cono aperto ora e' distesa.Non vogliamo essere frettolosi anche perche' i medici subito hanno gettato acqua fredda su questa possibilita'.
Noi comunque ci speriamo.
Fra due mesi lo vogliono vedere ancora in anestesia per capire se si trattava solo di un picco o di qualche altra cosa se dovessero trovargli la pressone alta lo opereranno direttamemte senza perdere tempo.

Gli faranno anche il PEV cosi' potremmo sapere meglio la situazione.
Certamente il nostro Giovanni ci sorprende sempre !eravamo tanto preoccupati e lui ci ha fatto una bella sorpresa.
Grazie anche atutti voi e alle vostre preghiere.
Ringrazio in particolare Laura Barbara Lorena Eugenio Betti Stella e tutti i lettori che si sono ricordati di lui.

giovedì 4 febbraio 2010

PAPA: ARTISTI DEL CIRCO CONTRIBUISCANO A UN FUTURO MIGLIORE

Benedetto XVI ha ricordato oggi che la Chiesa guarda con stima agli artisiti del Circo. Lo ha fatto salutando un gruppo di circensi che si sono esibiti per lui, ai quali ha chiesto di impegnarsi nel loro ruolo "per costruire un futuro migliore". Si trattava di giocolieri e acrobati del Circo Americano, che hanno mostrato tutta la loro abilita' e il loro straordinario coordinamento e ritmo nel corso dell'Udienza Generale nell'Aula Paolo VI. Ratzinger ha gradito moltissimo l'esibizione e con viso sorridente ha tributato loro un caloroso applauso, citando poi esplicitamente la famiglia Togni che promuove il Circo Americano

PAPA CONDANNA CARRIERISMO E POTERE


Sono mali che esistono anche tra gli uomini di chiesa

03 febbraio, 16:45
3 FEB - Anche tra gli uomini di Chiesa esistono i mali del carrierismo e della ricerca del potere personale, denuncia Benedetto XVI. Nel corso dell'udienza generale, il pontefice ha sottolineato che quella della carriera e del potere sono 'una tentazione da cui non sono immuni neppure coloro che hanno un ruolo di governo nella Chiesa'. Benedetto XVI ha poi ammonito: 'Molti di coloro ai quali e' stata conferita una responsabilita' lavorano per se stessi e non per la comunita''.

martedì 2 febbraio 2010

COME TI SOSTENGO IL SOSTEGNO

..... tra i genitori di Tommaso ed Elisa, così come di Camilla e Francesco, e dall’osservare quale grande occasione sia per i bambini avere in classe un compagno disabile.
Da questa amicizia, da questa intuizione, è nato l’interesse per quella situazione particolare che è l’inserimento dei bambini disabili nel mondo della scuola.......


di Emanuela Belloni
16/04/2009 - Storia di un'associazione nata dall'amicizia tra i genitori di Tommaso ed Elisa, compagni di classe. Che aiuta i bambini disabili ad inserirsi nel mondo della scuola.
Tutto è iniziato da Elisa e Tommaso...

GIOVANNI


CIAO
OGGI ENTRIAMO IN OSPEDALE AL SAN RAFFAELE DOMANI OPERANO GIOVANNI STATEGLI VICINO CON LE PREGHIERE GRAZIE

2 FEBBRAIO COMPLEANNO TOMMASO 3 ANNI


AUGURI TOMMASO!
hai gia' festeggiato con i tuoi fratellini e i tuoi amichetti!BRAVO!
i nonni gli zii e i cuginetti ti mandano tanti bacioni.
Ci sentiamo quando torniamo dall'ospedale ciao e grazie alla mamma per le foto.

lunedì 1 febbraio 2010

AVVISO DI UN AMICO AMERICANO

MESSAGGIO DA PARTE DI RIRO MANISCALCO!!!
Caro amico,
mi permetto di disturbare per presentarti un'opportunita': studiare l'American English a New York City.
Che l'Inglese ormai "serva" a tutti lo sappiamo.
Che impararlo da grande sia difficile, pure.
Pero' si puo' fare un bel lavoro, soprattutto lavorando da soli - o al massimo in due - con un insegnante la cui unica preoccupazione sia quella di capire come la tua lingua stia e a cosa ti serva.
Vai a visitare il nostro website: www.emeraldny.com
E facci pure qualunque domanda/richiesta scrivendoci a: info@emeraldny.com
Siamo in grado di organizzare quel che ti serve in qualsiasi periodo dell'anno. Ci basta una settimana di preavviso.
Se invece parliamo di ragazzi, di teenagers, le opportunita' che offriamo anche a chi venisse da solo sono di due tipi:
- on campus, al Wagner College di Staten Island;
- in famiglia, a Brooklyn Bay Ridge.
Troverete tutto quel che vi occorre sapere sul nostro sito, ma, insisto, liberi di contattarci direttamente e senza impegno alcuno
Greetings from New York,

Maurizio Maniscalco
President
Emerald New York
730 5th Avenue, Suite 600
New York, NY 10019
Tel. 212 459 0044 ext. 115
Fax 212 459 0090
Cell. 917.498.1153

www.emeraldny.com

COMMENTO DI UN LETTORE

Se qualche lettore me lo traduce lo ringrazio anticipatamente

...traigo sangre de la tarde herida en la mano y una vela de micorazón para invitarte
y darte este alma que viene para compartir contigo tu bello blog con un ramillete
de oro y claveles dentro...desde mis
HORAS ROTAS Y AULA DE PAZ
TE SIGO TU BLOG
CON saludos de la luna al reflejarse en el mar de la poesía...
AFECTUOSAMENTE:
ALZA LO SGUARDO
DESEANDOOS UNAS FIESTAS ENTRAÑABLES OS DESEO FELIZ AÑO NUEVO 2010 Y ESPERO OS AGRADE EL POST POETIZADO DE LA CONQUISTA DE AMERICA CRISOL Y EL DE CREPUSCULO.
José
ramón...

PADRE ALDO

lettera 27 gennaio 2010
Cari amici,
quante volte Giussani ci ha ripetuto che il movimento è una amicizia, una compagnia guidata al destinoe così Carròn, definendolo “volti tesi verso l’Infinito.” La grazia di sperimentare ogni giorno questa verità sta all’origine di un Avvenimento mai accaduto prima in America Latina: 900 persone del Brasile, Argentina, Paraguay, Ecuador, si sono ritrovati a condividere assieme un gesto semplice come è una vacanza estiva. Il compito di descrivervela, lo lascio ad altri però, a me, il desiderio di condividere con voi, amici, alcune cose: