tag:blogger.com,1999:blog-7399620877495863322024-03-05T22:48:14.941+01:00Alza lo SguardoCon questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente.
Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore).
E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.comBlogger4398125tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-31350723379485711332018-12-28T13:49:00.000+01:002018-12-28T13:49:32.251+01:00IL MIRACOLO DI GESU"BAMBINOOggi ho letto su faceboock un articolo che mi ha inizialmente riempito di tristezza ma ripensando al testo mi sono resa conto della Grazia che si e"introdotta nella mia vita con il dono della Fede<br />
L"articolo di Gianluca Nicoletti raccontava la sua grande difficolta"di dover vivere queste festivita'in modo ripetitivo ricreando sempre le stesse azioni, usate quando i figli erano piccoli .ancora oggi con il figlio ventenne disabile<br />
Di fronte a questo padre addolorato e senza speranza non si puo'non fermarsi e domandarsi "ma che festa e'il natale?<br />
Certamente se le feste corrispondono a corse ai regali .acquisti;viaggi ecc....con figli in difficolta'ci si sentirebbe persi.,sfortunati e impossibilitati a poter essere felici<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
La frase "la vita e'arcigna con chi le mette il muso"(Mounier)ha dato un colpo di spugna ad ogni velatura di tristezza<br />
Mio figlio Giovanni e"un ragazzo ventenne down con cecita'totale (gli entra la luce nell'occhio sinistro)<br />
Ogni azione ogni spostamento richiedono pazienza ogni organizzazione puo'disfarsi in un attimo<br />
<br />
Avendo letto gli articoli di Nicoletti e il libro di Massimiliano Verga dire che per me Giovanni,,ancora dopo vent"anni,che e'una Grazia potrebbe sembrare irrispettoso<br />
Non nego qui le fatiche fisiche e mentali richieste quotidianamente,nemmeno le notti perse e i continui ricoveri ospedalieri che ci sono susseguiti nei primi quindici anni<br />
Non nascondo nemmeno di non poter godere i miei nipoti o di non poter riposare quando non si sta bene<br />
Certo la vita e'complicata ,diversa dalle mie coetanee<br />
Comprendo i due autori e mi piacerebbe che per i nostri figli ci potesse essere una realta'piu'umana e attenta<br />
Aspettarsi pero' un cambiamento della societa' a me non puo; bastare ne credo sia la soluzione<br />
In questi anni ho compreso che la Grazia e'il nostro cambiamento<br />
Stare di fronte a tuo figlio abbracciando in toto il suo limite senza pero'mai arrendersi fa diventare la quotidianita'un'avventura<br />
Giovanni mi ha fatto vivere<br />
un natale speciale<br />
Al mare abbiamo cominciato a pensare al nostro presepe a come farlo e viverlo<br />
Giovanni non parla ,non legge non scrive potrei fare qui un elenco di cio'che non fa ma Giovanni c'e'<br />
e la sua presenza cambia ,mi cambia<br />
Abbiamo cominciato a raccogliere sassi per preparare la via per arrivare alla capanna,,,,poi preparato le casette,cosi'dal primo dicembre abbiamo cominciato a mettere i nostri sassi ,abbiamo pregato ogni giorno davanti alle candele dell'avvento abbiamo acceso quotidianamente una stellina e giorno dopo giorno mi ha costretto a comprendere sempre meglio il significato di questi gesti ripetitivi che ogni anno ci vengono riproposti<br />
Natale e'quel bimbo indifeso nato in una capanna e che ,nel suo niente ha stravolto la realta'<br />
Quel giorno di duemila anni fa ha riempito di significato la vita dell'uomo la mia vita<br />
Nulla da quel giorno e'stato uguale<br />
Quel bimbo ha vinto la morte e ha ridato senso a tutto<br />
<br />
Avere l'occasione di vivere ogni anno gli stessi rituali mi dona la possibilita'di non lasciar scivolar via nulla<br />
Ecco Giovanni e'quella ferita aperta che tiene desto il significato del vivere che rende piu'seri i rapporti e che contemporaneamente non ti risparmia ansie e dolori<br />
La venuta di Cristo non ha tolto la fatica quotidiana ma l'ha riempita di senso<br />
<br />
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<br />
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<br />
<br />
<br />tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-53689648009302457232018-05-31T14:46:00.003+02:002018-05-31T14:50:22.841+02:00PRIMA IL BENE COMUNE<h2 style="box-sizing: border-box; color: inherit; font-family: inherit; font-size: 40px; line-height: 1.1; margin-bottom: 10px; margin-top: 20px;">
<span style="box-sizing: border-box; color: #004a94; text-transform: initial;">Prima il bene comune.</span> Appello del presidente della Cei</h2>
<div class="rs_skip rs_preserve" id="xp1" style="box-sizing: border-box;">
</div>
<hr style="border-bottom: 0px; border-image: initial; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top-color: rgb(238, 238, 238); border-top-style: solid; box-sizing: content-box; height: 0px; margin: 20px 0px 10px;" />
<article id="article" itemscope="" itemtype="http://schema.org/NewsArticle" role="main" style="box-sizing: border-box;"><div itemprop="publisher" itemscope="" itemtype="https://schema.org/Organization" style="box-sizing: border-box;">
</div>
<div class="row" style="box-sizing: border-box; margin-left: -10px; margin-right: -10px; min-width: 225px;">
<div class="col-xs-6 col-sm-6 col-md-6 col-lg-6" style="box-sizing: border-box; float: left; min-height: 1px; padding-left: 10px; padding-right: 10px; position: relative; width: 320px;">
<div class="img-crop text-right" style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 40px; text-align: right;">
<img class="page-image" src="https://www.avvenire.it/c/2016/PublishingImages/Riutilizzabili/Bassetti-Gualtiero.png?width=100" style="border-radius: 50% !important; border: 0px; box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px; vertical-align: middle;" title="Appello del presidente della Cei" /></div>
</div>
<div class="col-xs-6 col-sm-6 col-md-6 col-lg-6" style="box-sizing: border-box; float: left; min-height: 1px; padding-left: 10px; padding-right: 10px; position: relative; width: 320px;">
<span itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="box-sizing: border-box;"><span class="author" itemprop="name" style="box-sizing: border-box; color: #004a94; display: block; font-size: 16px; padding-top: 8px;">Gualtiero Bassetti</span></span><span class="navBar-today" style="box-sizing: border-box; color: #727274; display: block; font-size: 16px; font-weight: 600;">mercoledì 30 maggio 2018</span></div>
</div>
<div class="row page_body" style="box-sizing: border-box; font-size: 20px; line-height: 32px; margin-left: -10px; margin-right: -10px; min-height: 500px; min-width: 225px;">
<div class="col-sm-12 col-md-12 col-lg-12" itemprop="articleBody" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; float: left; font-family: "Source Sans Pro", Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; min-height: 1px; padding-left: 10px; padding-right: 10px; position: relative; width: 640px;">
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px;">
Di fronte alla crisi sociale e politica in cui è precipitata la «nostra diletta Italia» ogni persona di buona volontà ha il dovere di rinnovare il proprio impegno, ciascuno nel suo ruolo, per il bene supremo del Paese. Mai come oggi c’è un urgente bisogno di uomini e donne che sappiano usare un linguaggio di verità, parlando con franchezza, senza nascondere le difficoltà, senza fare promesse irrealizzabili ma indicando una strada e una meta. Questo è il tempo grave della responsabilità e non certo dello scontro istituzionale, politico e sociale. Per il bene delle famiglie, dei giovani e dei figli del popolo italiano.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px;">
Invito tutti gli uomini e le donne di buona volontà affinché si prendano cura del nostro amatissimo Paese con un umile spirito di servizio e senza piegarsi a visioni ideologiche, utilitaristiche o di parte. E rinnovo l’appello di don Luigi Sturzo a «tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria». È infatti eticamente doveroso lavorare per il bene comune dell’Italia senza partigianeria, con carità e responsabilità, senza soffiare sul fuoco della frustrazione e della rabbia sociale. Una rabbia che in queste ore trova drammaticamente spazio in uso irresponsabile ed esecrabile dei social network persino contro la persona del Presidente della Repubblica e la sua misurata e saggia azione di garanzia di tutti i concittadini.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px;">
Mai come in questi giorni c’è assoluto bisogno di rispettare la volontà popolare, che si è espressa liberamente il 4 marzo, e tutte le Istituzioni civili che rappresentano l’architrave insostituibile della nostra democrazia e della nostra libertà: dalla più elevata, il Capo dello Stato, alla più rappresentativa, il Parlamento.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px;">
In questo momento difficile servono, dunque, parole di concordia e di dialogo per abbattere i muri di inimicizia e per superare lo spirito di divisione che sembra diffondersi nel Paese. Noi tutti rivestiti di responsabilità abbiamo il compito, per primi, di pacificare gli animi e di dare dei segnali concreti di speranza attraverso un linguaggio sobrio e consapevole. E oggi, tutti assieme, con carità e con senso del dovere, possiamo scrivere la prima pagina, forse la più importante.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px;">
Nel nome dell’Italia e dell’unità del Paese.<br style="box-sizing: border-box;" />Esorto, quindi, tutti i credenti a pregare, e tutti gli italiani a lavorare, insieme, per la custodia e la salvezza del nostro grande e bellissimo Paese. A questo proposito, faccio mie alcune preziose parole della preghiera per l’Italia scritta da san Giovanni Paolo II: «O Dio, nostro Padre, ti lodiamo e ringraziamo. Tu che ami ogni uomo e guidi tutti i popoli, accompagna i passi della nostra nazione, spesso difficili ma colmi di speranza. (…) La tua legge d’amore conduca la nostra comunità civile a giustizia e solidarietà, a riconciliazione e pace». Che Dio benedica l’Italia!</div>
<div>
<br /></div>
</div>
</div>
</article><h2 style="box-sizing: border-box; color: inherit; font-family: inherit; line-height: 1.1; margin-bottom: 10px; margin-top: 20px;">
</h2>
<div class="rs_skip rs_preserve" id="xp1" style="box-sizing: border-box;">
</div>
<hr style="border-bottom: 0px; border-image: initial; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top-color: rgb(238, 238, 238); border-top-style: solid; box-sizing: content-box; height: 0px; margin: 20px 0px 10px;" />
<br />
<article id="article" itemscope="" itemtype="http://schema.org/NewsArticle" role="main" style="box-sizing: border-box;"><div itemprop="publisher" itemscope="" itemtype="https://schema.org/Organization" style="box-sizing: border-box;">
</div>
<div class="row" style="box-sizing: border-box; margin-left: -10px; margin-right: -10px; min-width: 225px;">
<br /></div>
</article>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-25330620758067553452018-05-31T14:22:00.000+02:002018-12-29T10:45:00.810+01:00OMELIA FUNERALE DOTT ALIVERTI<br />
<div style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; text-size-adjust: auto;">
<div>
varese 3 aprile 2018 don carlo garavaglia<span class="Apple-converted-space"> </span></div>
<div>
<br /></div>
</div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">L</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">a Pasqua che abbiamo celebrato e l'Eucaristia che stiamo celebrando, sono il segno della vittoria di Cristo: la morte non è più l'ultima parola sulla nostra vita. Non andiamo verso il nulla,ma verso una pienezza che colma il desiderio infinito e l'attesa del nostro cuore.</span><br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"><b>Questa pienezza ,Nietta l 'ha incominciata a percepire a 17 anni attraverso l'incontro con il Movimento di Comunione e liberazione; </b>in una realtà umana precisa,Cristo le è venuto incontro con una promessa di felicità per la sua vita: " Chi segue me ha la vita eterna e il centuplo quaggiù ".<b>Fin dall'inizio di questa storia particolare aveva intuito che quella promessa di pienezza era per tutti.</b></span><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Raccontava in una intervista: <b>"quando ho incontrato della gente con handicap psico - fisici gravi,che la società considerava irrecuperabili,li ho vissuti come una sfida;sembravano la negazione della pienezza di vita in cui credevo per l'incontro con Cristo.</b></span><b><br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" /></b><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><b style="background-color: transparent;"><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="color: red;">L'impatto con questa circostanza della vita che sembrava contraddire quella promessa è diventato invece il luogo della verifica,attraverso la sua professione,di come,davvero, il cuore di ognuno è fatto per questa pienezza e tutti ne possono fare esperienza.</span></span></b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Ciò che muoveva la sua vita, la tensione alla pienezza,attraverso la sua intelligenza e genialità è diventato un metodo, una strada,l'inizio di un rapporto dove la persona nella sua globalità, nella sua domanda di relazione, nella sua storia, è al centro come una risorsa,come una ricchezza. Per questo, si nota leggendo i suoi testi, come anche la competenza non è una specializzazione, ma "un giudizio che non conosce gradi", cioè lo strumento per una amicizia, che permette anche al più lontano od estraneo di percepire che ogni uomo è stato creato ad immagine e somiglianza<span class="Apple-converted-space"> </span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">di Dio,e che "qualunque cosa avete fatto ad uno di questi miei fratelli, che per il mondo non sembrano comprendere, lo avete fatto a Me".</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">In particolare è attraverso la costruzione di un luogo,cioè una trama di rapporti tra persone,colmi di questa stima e di questi contenuti,dove incomincia a diventare esperienza per tutti,la pienezza di vita che Nietta aveva incontrato nell'avvenimento di Cristo.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Nasce "l'Anaconda ", e per anni ne accompagna la crescita.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><b>Coraggiosa e tenace,Nietta,è sta una donna di una fede viva e profonda: viva perché radicata in una Presenza così reale e contemporanea,da cambiare la vita; profonda perché disponibile a lasciare abbracciare il propio io nella sua totalità, come ci ricordava il Vangelo: "Ti rendo lode o Padre, </b>Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli" , Nietta era una persona intelligente, ma che nella semplicità del suo cuore ha riconosciuto Cristo,come il punto sorgivo di uno sguardo vero alla realtà.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Nella ultima tappa della sua vita, Nietta, ha dovuto attraversare la valle oscura della malattia, dell’infermità, del dolore, della sofferenza... Ma lei cercava un volto,il volto di Carlo, di Giacomo,delle persone care e degli amici che andavano a trovarla,ricordo anch'io quegli occhi, ma anche qui il suo sguardo era fissato su Gesù: era Lui che cercava nei nostri volti.Come dice il Salmo: anche attraversando questa valle, «non temo alcun male perché so che Tu sei con me e abiterò nella casa del Padre».<span class="Apple-converted-space"> </span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Questa era la sua grande forza: sapere che «Tu sei con me».</span>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-25647163000835861912018-02-24T11:30:00.000+01:002018-02-24T11:30:16.763+01:00UN GRAZIE ALLA DOTT.ALIVERTIQuesto e'stato il mio grazie a Nietta che ora sta male e noi possiamo solo accompagnarla con le preghiere.<br />
Grazie perche'ci ha accompagnato per un pezzo della nostra strada<br />
Grazie perche'ha dedicato la sua vita ad aiutare molte famiglie<br />
Desideravo tanto lasciare un ricordo e spero che Nietta rimanga nei cuori di chi l'ha conosciuta<br />
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-68958783914742417032018-02-24T11:21:00.002+01:002018-02-24T11:21:29.899+01:004 INCONTRO CON LA DOTT.ALIVERTICosa significa essere genitore?<br />
Come amare un figlio?<br />
Come stare di fronte a lui?<br />
Cosa desiderare per lui?<br />
La prima necessita'e' imparare ad ascoltarlo e' entrare in rapporto con lui e' proporgli tutto come si fa con ogni nostro figlio senza la pretesa di una risposta<br />
Non la pretesa di prestazione ma proporgli tutto perche'conveniente per lui.<br />
Il grande lavoro e'quello di porre l'accento sul desiderio,sulla voglia di muoversi per una convenienza per il raggiungimento della soddisfazione.<br />
tutto questo non contrasta con le terapie ma da significato anche a quelle perche'cambia il nostro modo di proporla<br />
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolo<br />
<br />
<br />
Ci ha letteralmente ribaltato il tutto<br />
Spesso i genitori si lasciano trascinare dal desiderio di fare di colmare le mancanze mentre la dott Aliverti poneva tutto sulla relazione sul rapporto e sull"offerta . Dare ai nostri figli in modo gratuito senza aspettarsi degli immediati riscontri non richiedere prestazioni ma trattarlo da figlio senza guardare le mancanze<br />
Tutti noi impariamo se instauriamo un rapporto i nostri figli non sono contenitori da riempire ma persone da amare<br />
La dott.Aliverti incontrava noi genitori perché convinta che tutto il lavoro parte da una buona impostazione dell.educatore<br />
<br />tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-18388380533437199002018-01-30T16:46:00.001+01:002018-01-30T16:46:21.439+01:003 PUNTATA incontro con la dott.ALIVERTIAbbiamo chiamato la dott Aliverti a tenere un incontro con il nostro gruppo.<br />
E'stato a dir poco rivoluzionario.<br />
Da subito ha cominciato a parlare dei nostri figli come se li conoscesse singololarmente,ci ha parlato di persone e ci ha aiutato a riposizionare lo sguardo.<br />
Non ha eliminato le fatiche o il lavoro da fare ma ci ha fatto appropriare dei nostri figli .<br />
non ha dato ricette ma ci ha aiutato a comprendere che prima di tutto i nostri figli sono figli e che ognuno di loro ha una capacita' di pensiero buona che rischia di essere rovinato<br />
dagli educatori che lo circondano compresi noi genitori<br />
<br />
I nostri figli vengono catalogati come se appartenessero ad una razza e generalmente giudicati come mancanti, mancanti di.......ecc.....il mondo della disabilitassi parte generalmente dalle mancanze da riempire e anche noi genitori lentamente ci abituiamo a guardarli cosi'<br />
<br />
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolo<br />
Lei ci parlava d'altro ci metteva in guardia di non cadere anche noi genitori in questo errore.<br />
Cosa desidera un figlio quando viene alla luce?certamente desidera la felicita'e quando un bimbo e'felice?Quando si sente amato voluto accolto.<br />
Il nostro sguardo il nostro porci di fronte a lui doveva essere educato all'abbraccio totale<br />
Non piu'i nostri figli dovevano essere catalogati in una sindrome noi dovevamo riappropriarci di loro.<br />
Sembra una cosa assurda che allontana dall'aiuto a fornir loro delle capacita' delle tecniche delle prestazioni.<br />
No non ci proponeva nessuna tecnica ma un nostro sguardo nuovo che partiva dall'abbraccio e dal desiderio di camminare con loro.(3 puntata)<br />
<br />tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-84460020921228803622018-01-29T13:43:00.001+01:002018-01-29T13:43:23.388+01:00INCONTRO CON LA DOTT>ALIVERTI 2 PUNTATA<br />
<span style="font-size: large;">...<b>Giovanni</b> mi ha costretto ad un cambiamento, ad un costante cambiamento ed e'per questo che posso dire che 20 anni fa e'cominciata una bellissima ,faticoosissima ,interessantissima avventura.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ora pero' voglio parlarvi di Nietta la grande neuropsichiatra,</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Avevo incontrato Nietta quando ancora ero giovanissima e partecipavo con lei agli incontri di gioventu'studentesca negli anni sessanta(G.S che poi e'diventato comunione e liberazione)</span><br />
<span style="font-size: large;">Con lei ho fatto solo giesse perche'poi mi sono trasferita da Varese a Gubbio e infine da Gubbio a Bergamo.</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Scrivi qui il resto dell'articolo<br />
<br />
Da lontano sapevo che era diventata medico poi pediatra e infine neuropsichiatra e che aveva anche fondato una cooperativa chiamata <b>Anaconda.</b><br />
Inizialmente per me erano semplici informazioni in fondo di poco interesse visto che ero presa a crescere una famiglia grande ed abitavo lontano.<br />
<br />
Dopo la nascita di Giovanni ,dopo la nascita del nostro gruppo "amici di Giovanni"ho cominciato a pensare che forse Nietta poteva aiutarci tutti nel cammino che stavamo facendo.<br />
Quando ti nasce un figlio con disabilita' entri nel mondo della neuropsichiatria ,e con questo cominci a frequenrare terapiste di ogni tipo (fisioterapia,musicoterapia,logopedia,psicomotricita',.........eccc.....<br />
ed il rischio che il tuo piccolo perda la qualifica di figlio e diventi oggetto di terapia e'veramente grande.<br />
<br />
Nel mondo della disabilita' si nuota con difficolta'e soprattutto una madre si trasforma in oggetto di critica facile e tutti proprio tutti credono di possedere la risposta giusta al tuo (come dicono loro)<br />
problema (cosi'pensano i terapisti di tuo figlio.)<br />
Nietta e'stata contattata da noi perche'desideravamo conoscere come lei guardava il mondo della disabilita'(da molti anni ormai lei da volontaria e ideatrice della cooperativa anaconda lavorava<br />
come neuropsichiatra) 2PUNTATAtiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-38364520733370521062018-01-29T13:22:00.002+01:002018-01-29T13:22:47.288+01:00Pio XII, il film-inchiesta: “Fu lo Schindler del Vaticano, non il Papa di Hitler”<div class="article-picture-magazine " style="color: #292929; font-family: playfair_displayitalic, georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 30px; position: relative;">
<h2 class="title" itemprop="headline" style="color: black; font-size: 50px; font-weight: 400; line-height: 1; margin: 0px 0px 15px;">
Pio XII, il film-inchiesta: “Fu lo Schindler del Vaticano, non il Papa di Hitler”</h2>
<img alt="" class="attachment-ifq-thumb-high img-landscape" height="275" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2015/01/pio-xii-675.jpg" style="border: 0px;" width="675" /><div class="author" style="color: #505050; font-size: 0.9em;">
di <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/francescoantoniograna/ptype/articoli/" rel="author" style="background-position: 0px 0px; background-repeat: initial initial; color: black; text-decoration: none;"><span itemprop="author">Francesco Antonio Grana</span></a></div>
</div>
<div class="article-wrapper cinema" style="color: #292929; font-family: playfair_displayitalic, georgia, serif; font-size: 18px; padding: 0px; position: relative;">
<section class="catenaccio catenaccio-strong" style="clear: both; line-height: 1.4; margin-bottom: 10px; padding: 0px 14px;"><div style="padding: 0px;">
Anteprima mondiale di "Shades of Truth" presso la Santa Sede il prossimo 2 marzo, anniversario della nascita e dell’elezione di Pacelli, più volte accusato di essere stato filonazista. La regista Liana Marabini: "Salvò dalla deportazione 800mila ebrei"</div>
</section><div class="article-meta no-mobile cinema fq-magazine" style="margin-bottom: 0px;">
<div class="clearfix">
<div class="author cc pull-left" style="color: #505050; float: left; font-size: 0.9em; margin-left: 15px; margin-right: 7px; text-align: center;">
di <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/francescoantoniograna/ptype/articoli/" rel="author" style="background-position: 0px 0px; background-repeat: initial initial; color: #555555; text-decoration: none; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out;"><span itemprop="author">Francesco Antonio Grana</span></a> | 27 gennaio 2015 </div>
</div>
<div class="boxed" style="border: none; clear: both; margin: 4px 0px 15px; padding: 2px 0px; position: relative;">
<a class="comments-anchor cc disqus-icon-chat" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/27/pio-xii-film-inchiesta-shades-of-truth-fu-schindler-vaticano-non-papa-hitler/1374453/#cComments" style="background-color: #f6f6f6; color: #555555; display: inline-block; font-family: "Open Sans Condensed"; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: center; text-decoration: none; text-transform: uppercase; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out; width: 324px;"><span class="disqus-comment-count" data-disqus-identifier="1374453">12</span></a></div>
</div>
</div>
<a name='more'></a><div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
“<span style="font-weight: 700;">Auschwitz</span> grida il dolore di una <span style="font-weight: 700;">sofferenza</span> immane e invoca un futuro di rispetto, pace e incontro tra popoli”. Così, con un tweet sul suo account ufficiale <em>@Pontifex</em>, <span style="font-weight: 700;">Papa Francesco</span> si è unito alle <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/27/giornata-memoria-i-disegni-dai-campi-concentramento-nazifascisti/1342227/" style="background-position: 0px 0px; color: #555555; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out;">celebrazioni della Giornata della memoria, 70 anni dopo la fine della <span style="font-weight: 700;">Shoah</span></a>. La <span style="font-weight: 700;">Santa Sede</span> è sempre più determinata a fare luce su quegli anni con i silenzi di <span style="font-weight: 700;">Pio XII</span>, di cui è in corso il processo di beatificazione, da alcuni definito il “Papa di Hitler”. Il prossimo 2 marzo, anniversario della nascita e dell’elezione di <span style="font-weight: 700;">Pacelli</span>, proprio in <span style="font-weight: 700;">Vaticano</span> si terrà l’anteprima mondiale del film inchiesta su <span style="font-weight: 700;">Pio XII</span>, intitolato “<em>Shades of Truth</em>”, scritto e diretto dalla regista <span style="font-weight: 700;">Liana Marabini</span>, che a maggio sarà presentato al festival di <span style="font-weight: 700;">Cannes</span> e a settembre a <span style="font-weight: 700;">Philadelphia</span> in occasione dell’ottavo incontro mondiale delle famiglie a cui parteciperà <span style="font-weight: 700;">Bergoglio</span>.</div>
<div class="" data-ad-unit="FattoQ_300x250_First_Art" data-sizes="[[300,250],"fluid",[336,280]]" id="adv-intext-0" style="margin: 7px auto 15px; max-width: 430px; position: relative; text-align: center;">
<div id="videoincontent">
<ins id="viralize-fallback-ogqeqmls29s"></ins></div>
</div>
<br />
<div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
La pellicola, prodotta da <span style="font-weight: 700;">Condor Pictures</span> in associazione con <span style="font-weight: 700;">Liamar Media World</span>, rappresenta un tassello importante per il processo che dovrebbe portare al più presto Pacelli agli onori degli altari perché è stata realizzata attraverso testimonianze inedite di alcuni degli ebrei salvati da <span style="font-weight: 700;">Pio XII</span>. Una beatificazione che, <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/14/terzo-segreto-di-fatima-cardinale-saraiva-possono-ancora-sparare-a-un-papa/1119984/" style="background-position: 0px 0px; color: #555555; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out;">come ha dichiarato a <em>ilfattoquotidiano.it</em> il cardinale <span style="font-weight: 700;">José Saraiva Martins</span>, prefetto emerito della <span style="font-weight: 700;">Congregazione delle cause dei santi</span></a>, si potrebbe tenere subito, anche senza il miracolo, <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/27/roncalli-e-wojtyla-santi-francesco-non-sopraffatti-da-tragedie-del-xx-secolo/965278/" style="background-position: 0px 0px; color: #555555; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out;">come avvenuto per san<span style="font-weight: 700;"> Giovanni XXIII</span></a>, se solo <span style="font-weight: 700;">Papa Francesco</span> lo volesse. Infatti, per <span style="font-weight: 700;">Pacelli</span> è già stato emanato il <span style="font-weight: 700;">decreto vaticano</span> che ne attesta l’eroicità delle virtù che è l’unico elemento veramente indispensabile per la <span style="font-weight: 700;">beatificazione</span>. Ma c’è ancora chi lo accusa di essere stato filonazista.</div>
<div class="" data-ad-unit="FattoQ_Art_Intext" data-google-query-id="CMywo4-U_dgCFcUX4AodsAgO2w" data-sizes="[[300,250],"fluid",[336,280]]" id="adv-intext-1" style="margin: 7px auto 15px; max-width: 430px; position: relative; text-align: center;">
<div id="google_ads_iframe_/150134580/FATTOQDSK/FattoQ_Art_Intext_0__container__" style="border: 0pt none; display: inline-block; height: 250px; width: 300px;">
<span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;">La pellicola della regista</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;"> </span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; font-weight: 700;">Marabini</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;">, la cui sceneggiatura è basata su una</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;"> </span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; font-weight: 700;">documentazione storica</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;"> </span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;">di oltre 100mila pagine, smentisce completamente questa posizione dimostrando, carte inedite alla mano, che Pacelli, con la sua opera silenziosa in favore degli</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;"> </span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; font-weight: 700;">ebrei</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;">, è stato lo “</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; font-weight: 700;">Schindler del Vaticano</span><span style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px;">”.</span></div>
</div>
<div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
“Ne ha salvati dalla <span style="font-weight: 700;">deportazione</span> e dalla <span style="font-weight: 700;">morte</span> – racconta la regista a <em><a href="http://ilfattoquotidiano.it/" style="background-position: 0px 0px; color: #555555; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out;">ilfattoquotidiano.it</a></em> – più di 800mila: è un numero impressionante. Questa azione è stata compiuta in vari modi: dalle <span style="font-weight: 700;">lettere</span> e <span style="font-weight: 700;">disposizioni</span> che impartiva ai vescovi del mondo intero, nelle quali raccomandava l’assistenza a 360 gradi agli <span style="font-weight: 700;">ebrei</span> in pericolo, alle case e strutture della <span style="font-weight: 700;">Chiesa</span>, perfino all’interno delle mura vaticane, in particolare nella sua residenza estiva di <span style="font-weight: 700;">Castel Gandolfo</span>, dove li nascondeva. Un aiuto – sottolinea Marabini – non solo spirituale, ma anche materiale. Un autentico esempio di coraggio e per questo il film vuole fargli giustizia”. La stessa posizione di Papa Francesco che ha sempre ricordato che “nella <span style="font-weight: 700;">deportazione</span> degli ebrei di Roma <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/11/papa-francesco-e-contraddizione-che-cristiano-sia-antisemita/740496/" style="background-position: 0px 0px; color: #555555; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out;">molti istituti religiosi, <span style="font-weight: 700;">monasteri</span> e le stesse <span style="font-weight: 700;">basiliche</span> papali, interpretando la volontà di Pio XII, hanno aperto le loro porte per una fraterna accoglienza</a>”.<span style="font-weight: 700;">Liana Marabini</span>, che è anche autrice della sceneggiatura, è andata alla ricerca della verità attraverso lo studio dei documenti vaticani riservati e l’ascolto delle testimonianze inedite dei superstiti. “Ho studiato e letto – racconta la regista – tutto quello che era possibile e perfino inimmaginabile. Ho consultato centinaia di fonti storiche, in <span style="font-weight: 700;">Vaticano</span> e in altri luoghi. Ho incontrato persone, ho ascoltato e registrato le loro <span style="font-weight: 700;">testimonianze</span>, le ho filmate mentre evocano <span style="font-weight: 700;">Pio XII</span> con le lacrime agli occhi: sono tutti ebrei. Qualcuno ha più di novant’anni, altri sono discendenti, per lo più figli e nipoti, di ebrei salvati dal grande <span style="font-weight: 700;">Pontefice</span>, altri ancora esistono grazie a lui”.</div>
<div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
Il film è stato girato tra <span style="font-weight: 700;">Roma</span>, Asti, <span style="font-weight: 700;">Berlino</span>, New York, <span style="font-weight: 700;">Lisbona</span>e ovviamente nel territorio della <span style="font-weight: 700;">Santa Sede</span>. Dopo l’anteprima mondiale in <span style="font-weight: 700;">Vaticano</span>, uscirà in 335 sale cinematografiche italiane, in 280 sale francesi, in <span style="font-weight: 700;">Belgio</span>, Germania, <span style="font-weight: 700;">Stati Uniti</span>, Argentina, <span style="font-weight: 700;">Brasile</span>, Australia, <span style="font-weight: 700;">Spagna</span> e Portogallo, per poi approdare in televisione.</div>
<div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<br /></div>
<div class="" data-ad-unit="FattoQ_Art_Intext" data-google-query-id="CMqbro-U_dgCFZQX4Aod7-4FOQ" data-sizes="[[300,250],"fluid",[336,280]]" id="adv-intext-2" style="margin: 7px auto 15px; max-width: 430px; position: relative; text-align: center;">
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</div>
<br />
<div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<span style="font-weight: 700;"><br /></span></div>
<div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<span style="font-weight: 700;"><br /></span></div>
<div style="color: #292929; font-family: georgia; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<span style="font-weight: 700;"> </span></div>
tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-4370438760572484002018-01-29T10:44:00.000+01:002018-01-29T10:59:06.586+01:00“La baracca dei preti”: la storia dei religiosi di Dachau in un nuovo libro<br />
<div class="post-heading" style="font-family: Arial; font-size: 12px; margin: 0px; padding: 28px 0px 10px;">
<h1 itemprop="headline" style="color: #333333; font-family: verdana, geneva, arial, helvetica, sans-serif; font-size: 28px; line-height: 38px; margin: 0px; padding: 0px; text-shadow: rgb(255, 255, 255) 1px 1px 1px;">
<u style="background-color: red;">
“La baracca dei preti”: la storia dei religiosi di Dachau in un nuovo libro</u></h1>
<span class="block-meta pageArticle" style="color: #888888; display: block; font-size: 11px; margin: 0px 8px 4px 0px; padding: 10px 0px 0px; text-align: right; text-shadow: rgb(255 , 255 , 255) 1px 1px 1px; text-transform: uppercase;"><span class="post-meta-cats" style="background-image: url(https://www.lameziaclick.com/wp-content/themes/Avenue_1.3/images/category-icon.png); background-position: left center; background-repeat: no-repeat no-repeat; float: left; margin: 0px 8px 0px 0px; padding: 0px 0px 0px 18px; text-shadow: rgb(255, 255, 255) 1px 1px 1px;"><a href="http://www.lameziaclick.com/chiesa/" rel="category tag" style="color: rgb(136, 136, 136) !important; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.2s linear;">CHIESA</a> <a href="http://www.lameziaclick.com/cultura/" rel="category tag" style="color: rgb(136, 136, 136) !important; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.2s linear;">CULTURA</a></span><span class="heading-date" style="margin: 0px 8px 0px 0px; padding: 0px 10px 0px 20px; text-shadow: rgb(255, 255, 255) 1px 1px 1px;">GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015</span></span></div>
<div class="post-entry" itemprop="articleBody" style="font-family: Arial; font-size: 12px; margin: 0px; padding: 0px;">
<div class="addtoany_share_save_container addtoany_content addtoany_content_top" style="clear: both; margin: 16px 0px; padding: 0px;">
<div class="a2a_kit a2a_kit_size_28 addtoany_list" data-a2a-title="“La baracca dei preti”: la storia dei religiosi di Dachau in un nuovo libro" data-a2a-url="http://www.lameziaclick.com/chiesa/2015_01_29/la-baracca-dei-preti-la-storia-dei-religiosi-di-dachau-in-un-nuovo-libro_7785" style="display: inline; line-height: 28px; margin: 0px; padding: 0px;">
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<div class="fb-like fb_iframe_widget" data-href="http://www.lameziaclick.com/chiesa/2015_01_29/la-baracca-dei-preti-la-storia-dei-religiosi-di-dachau-in-un-nuovo-libro_7785" data-layout="button_count" data-ref="addtoany" data-width="90" fb-xfbml-state="parsed" style="display: inline-block; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline !important;">
</div>
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</a><a class="a2a_button_facebook a2a_counter" href="http://www.lameziaclick.com/#facebook" rel="nofollow noopener" style="border: 0px; box-shadow: none; color: blue; cursor: pointer; display: inline-block; font-size: 16px; margin: 0px; padding: 0px 4px; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" target="_blank" title="Facebook"><span class="a2a_svg a2a_s__default a2a_s_facebook" style="background-color: #3b5998; background-repeat: repeat repeat; background-size: 28px; border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; display: inline-block; float: none; height: 28px; line-height: 28px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; width: 28px;"><svg focusable="false" viewbox="0 0 32 32" xmlns="http://www.w3.org/2000/svg"><path d="M17.78 27.5V17.008h3.522l.527-4.09h-4.05v-2.61c0-1.182.33-1.99 2.023-1.99h2.166V4.66c-.375-.05-1.66-.16-3.155-.16-3.123 0-5.26 1.905-5.26 5.405v3.016h-3.53v4.09h3.53V27.5h4.223z" fill="#FFF"></path></svg></span><span class="a2a_label" style="-webkit-clip-path: polygon(0px 0px, 0px 0px, 0px 0px); 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height: 20px; margin: 0px; max-width: none; padding: 0px; position: static; vertical-align: baseline !important; visibility: visible; width: 61px;" title="Twitter Tweet Button"></iframe></a><a class="a2a_button_twitter" href="http://www.lameziaclick.com/#twitter" rel="nofollow noopener" style="border: 0px; box-shadow: none; color: blue; cursor: pointer; display: inline-block; font-size: 16px; margin: 0px; padding: 0px 4px; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" target="_blank" title="Twitter"><span class="a2a_svg a2a_s__default a2a_s_twitter" style="background-color: #55acee; background-repeat: repeat repeat; background-size: 28px; border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; display: inline-block; float: none; height: 28px; line-height: 28px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; width: 28px;"><svg focusable="false" viewbox="0 0 32 32" xmlns="http://www.w3.org/2000/svg"><path d="M28 8.557a9.913 9.913 0 0 1-2.828.775 4.93 4.93 0 0 0 2.166-2.725 9.738 9.738 0 0 1-3.13 1.194 4.92 4.92 0 0 0-3.593-1.55 4.924 4.924 0 0 0-4.794 6.049c-4.09-.21-7.72-2.17-10.15-5.15a4.942 4.942 0 0 0-.665 2.477c0 1.71.87 3.214 2.19 4.1a4.968 4.968 0 0 1-2.23-.616v.06c0 2.39 1.7 4.38 3.952 4.83-.414.115-.85.174-1.297.174-.318 0-.626-.03-.928-.086a4.935 4.935 0 0 0 4.6 3.42 9.893 9.893 0 0 1-6.114 2.107c-.398 0-.79-.023-1.175-.068a13.953 13.953 0 0 0 7.55 2.213c9.056 0 14.01-7.507 14.01-14.013 0-.213-.005-.426-.015-.637.96-.695 1.795-1.56 2.455-2.55z" fill="#FFF"></path></svg></span><span class="a2a_label" style="-webkit-clip-path: polygon(0px 0px, 0px 0px, 0px 0px); 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padding: 0px 4px; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" target="_blank" title="Email"><span class="a2a_svg a2a_s__default a2a_s_email" style="background-color: #0166ff; background-repeat: repeat repeat; background-size: 28px; border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; display: inline-block; float: none; height: 28px; line-height: 28px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; width: 28px;"><svg focusable="false" viewbox="0 0 32 32" xmlns="http://www.w3.org/2000/svg"><path d="M26 21.25v-9s-9.1 6.35-9.984 6.68C15.144 18.616 6 12.25 6 12.25v9c0 1.25.266 1.5 1.5 1.5h17c1.266 0 1.5-.22 1.5-1.5zm-.015-10.765c0-.91-.265-1.235-1.485-1.235h-17c-1.255 0-1.5.39-1.5 1.3l.015.14s9.035 6.22 10 6.56c1.02-.395 9.985-6.7 9.985-6.7l-.015-.065z" fill="#FFF"></path></svg></span><span class="a2a_label" style="-webkit-clip-path: polygon(0px 0px, 0px 0px, 0px 0px); border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; clip: rect(1px, 1px, 1px, 1px); display: inline-block; float: none; height: 1px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; position: absolute !important; width: 1px;">Email</span></a><a class="a2a_button_printfriendly" href="http://www.lameziaclick.com/#printfriendly" rel="nofollow noopener" style="border: 0px; box-shadow: none; color: blue; cursor: pointer; display: inline-block; font-size: 16px; margin: 0px; padding: 0px 4px; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" target="_blank" title="PrintFriendly"><span class="a2a_svg a2a_s__default a2a_s_printfriendly" style="background-color: #6d9f00; background-repeat: repeat repeat; background-size: 28px; border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; display: inline-block; float: none; height: 28px; line-height: 28px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; width: 28px;"><svg focusable="false" viewbox="0 0 32 32" xmlns="http://www.w3.org/2000/svg"><g stroke-linecap="round" stroke-miterlimit="10" stroke-width="1.5" stroke="#FFF"><path d="M22.562 19.588v4.373H9.438v-4.37h13.124zm-13.124 1.53H6.375c-.483 0-.875-.313-.875-.7v-7.35c0-.387.392-.7.875-.7h19.25c.482 0 .875.313.875.7v7.35c0 .387-.393.7-.876.7h-3.062" fill="none"></path><path d="M22.562 12.32V8.04H9.436v4.28" fill="#FFF"></path></g></svg></span><span class="a2a_label" style="-webkit-clip-path: polygon(0px 0px, 0px 0px, 0px 0px); border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; clip: rect(1px, 1px, 1px, 1px); display: inline-block; float: none; height: 1px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; position: absolute !important; width: 1px;">PrintFriendly</span></a><a class="a2a_button_copy_link" href="http://www.lameziaclick.com/#copy_link" rel="nofollow noopener" style="border: 0px; box-shadow: none; color: blue; cursor: pointer; display: inline-block; font-size: 16px; margin: 0px; padding: 0px 4px; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" target="_blank" title="Copy Link"><span class="a2a_svg a2a_s__default a2a_s_link" style="background-color: #0166ff; background-repeat: repeat repeat; background-size: 28px; border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; display: inline-block; float: none; height: 28px; line-height: 28px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; width: 28px;"><svg focusable="false" viewbox="0 0 32 32" xmlns="http://www.w3.org/2000/svg"><path d="M24.412 21.177c0-.36-.126-.665-.377-.917l-2.804-2.804a1.235 1.235 0 0 0-.913-.378c-.377 0-.7.144-.97.43.026.028.11.11.255.25.144.14.24.236.29.29s.117.14.2.256c.087.117.146.232.177.344.03.112.046.236.046.37 0 .36-.126.666-.377.918a1.25 1.25 0 0 1-.918.377 1.4 1.4 0 0 1-.373-.047 1.062 1.062 0 0 1-.345-.175 2.268 2.268 0 0 1-.256-.2 6.815 6.815 0 0 1-.29-.29c-.14-.142-.223-.23-.25-.254-.297.28-.445.607-.445.984 0 .36.126.664.377.916l2.778 2.79c.243.243.548.364.917.364.36 0 .665-.118.917-.35l1.982-1.97c.252-.25.378-.55.378-.9zm-9.477-9.504c0-.36-.126-.665-.377-.917l-2.777-2.79a1.235 1.235 0 0 0-.913-.378c-.35 0-.656.12-.917.364L7.967 9.92c-.254.252-.38.553-.38.903 0 .36.126.665.38.917l2.802 2.804c.242.243.547.364.916.364.377 0 .7-.14.97-.418-.026-.027-.11-.11-.255-.25s-.24-.235-.29-.29a2.675 2.675 0 0 1-.2-.255 1.052 1.052 0 0 1-.176-.344 1.396 1.396 0 0 1-.047-.37c0-.36.126-.662.377-.914.252-.252.557-.377.917-.377.136 0 .26.015.37.046.114.03.23.09.346.175.117.085.202.153.256.2.054.05.15.148.29.29.14.146.222.23.25.258.294-.278.442-.606.442-.983zM27 21.177c0 1.078-.382 1.99-1.146 2.736l-1.982 1.968c-.745.75-1.658 1.12-2.736 1.12-1.087 0-2.004-.38-2.75-1.143l-2.777-2.79c-.75-.747-1.12-1.66-1.12-2.737 0-1.106.392-2.046 1.183-2.818l-1.186-1.185c-.774.79-1.708 1.186-2.805 1.186-1.078 0-1.995-.376-2.75-1.13l-2.803-2.81C5.377 12.82 5 11.903 5 10.826c0-1.08.382-1.993 1.146-2.738L8.128 6.12C8.873 5.372 9.785 5 10.864 5c1.087 0 2.004.382 2.75 1.146l2.777 2.79c.75.747 1.12 1.66 1.12 2.737 0 1.105-.392 2.045-1.183 2.817l1.186 1.186c.774-.79 1.708-1.186 2.805-1.186 1.078 0 1.995.377 2.75 1.132l2.804 2.804c.754.755 1.13 1.672 1.13 2.75z" fill="#FFF"></path></svg></span><span class="a2a_label" style="-webkit-clip-path: polygon(0px 0px, 0px 0px, 0px 0px); border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; clip: rect(1px, 1px, 1px, 1px); display: inline-block; float: none; height: 1px; margin: 0px; opacity: 1; overflow: hidden; padding: 0px; position: absolute !important; width: 1px;">Copy Link</span></a></div>
</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<a class="zoomLink cboxElement" href="http://www.lameziaclick.com/media/2015/01/sacerdoti-dacau.jpg" style="color: blue; display: inline-block; float: left; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.2s linear;"><img alt="sacerdoti dacau" class="size-medium wp-image-7789 alignleft colorbox-7785" height="300" sizes="(max-width: 202px) 100vw, 202px" src="https://www.lameziaclick.com/media/2015/01/sacerdoti-dacau-202x300.jpg" srcset="http://www.lameziaclick.com/media/2015/01/sacerdoti-dacau-202x300.jpg 202w, http://www.lameziaclick.com/media/2015/01/sacerdoti-dacau.jpg 400w" style="border: none; float: left; margin: 0px 10px 4px 0px; opacity: 1; padding: 0px;" width="202" /><span class="zoomHover" style="background-attachment: scroll; background-image: url(https://www.lameziaclick.com/wp-content/plugins/jquery-colorbox/images/zoom.png); background-position: 50% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; height: 304px; left: 0px; margin: 0px; opacity: 0; padding: 0px; position: absolute; top: 0px; width: 212px; z-index: 9;"></span></a>Nella giornata della Memoria ci sono capitoli, spesso rimossi, dell’Olocausto che dovrebbero, invece, essere adeguatamente esplorati; tra questi per esempio lo sterminio delle persone con disabilità. <u><b>Una strage di circa 270 mila disabili, prevalentemente mentali, che è stato deciso e attuato con metodo, partendo dal programma di “eutanasia sociale” </b></u>messo a punto dal nazismo. Oppure le cosiddette donne “non conformi”: prigioniere politiche, <b>lesbiche, rom, prostitute, donne semplicemente giudicate “inutili” dal regime</b>. <span id="more-7785" style="margin: 0px; padding: 0px;"></span> Ravensbrück era un campo totalmente femminile a ottanta chilometri a nord di Berlino: donne erano le internate e donne le carceriere. Le migliaia di italiane, tedesche, polacche, austriache, francesi e russe che vi furono internate vennero sfruttate come manodopera per confezionare divise della Wehrmacht, utilizzate</div>
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<div class="post-entry" itemprop="articleBody" style="font-family: Arial; font-size: 12px; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
come prostitute nei bordelli interni di altri campi di concentramento, usate come cavie umane per la “sperimentazione” medica, uccise con lo Zyklon B e bruciate nei forni crematori. Si stima che tra il 1939 e il 1945 il campo di Ravensbrück abbia ospitato circa 130.000 deportate e i documenti sopravvissuti alla distruzione da parte dei nazisti indicano circa 92.000 vittime. Tra i meno ricordati oltre a disabili e alle donne, agli omosessuali, ai Testimoni di Geova, agli emigranti, ai Rom, ci sono i preti.<b style="margin: 0px; padding: 0px;"></b></div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<b>Molti furono i religiosi rinchiusi a Dachau, ripartiti principalmente nel Blocco 26 e, in misura minore, nel 28. Nel gennaio 1941, su ordine di Himmler, nel Blocco 26, denominato appunto il “Blocco dei preti”, e venne costruita una cappella provvisoria. </b>Un sacerdote venne autorizzato a celebrare la Messa ogni giorno, sotto la supervisione di una SS. A Dachau sono stati deportati 2.579 tra preti, seminaristi e monaci cattolici, questo tra il 1938 e il 1945. Insieme ad essi 141 tra pastori protestanti e preti ortodossi. 1.034 di questi sacerdoti sono morti nel campo.</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La “baracca dei preti” (“La Baraque des prêtres, Dachau”, 1938-1945) è un libro scritto dal caporedattore di DirectMatin.fr, Guillaume Zeller che, rimasto infatti colpito dalla loro “stupefacente dignità, mantenuta nonostante <b>le SS facessero di tutto per disumanizzare e avvilire i prigionieri”, ha pensato di raccontare la storia di questi religiosi. La storia nei quali “abbondano episodi di vero eroismo” e che mette in luce “l’armatura della fede” che ha permesso a questi consacrati “di preservare la loro umanità”. Il libro è appena uscito in Francia per le Éditions Tallandier.</b></div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
L’autore intervistato dal “Le Figaro” ricostruisce la storia di questi religiosi che sono stati arrestati perché avevano partecipato, come quelli francesi, attivamente alla resistenza, altri come i tedeschi si erano opposti ai programmi nefasti di Hitler, altri ancora perché considerati appartenenti alle élites slave, come i polacchi. Tutti indistintamente, avevano dato prova di grande fede e di condivisione sino al sacrifico di sé, con gli altri detenuti del campo.</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Guillaume spiega che il Vaticano, non potendo impedire la deportazione, era riuscito a riunirli almeno tutti insieme a Dachau, il primo campo di sterminio costruito dai nazisti nella cittadina tedesca a pochi chilometri da Monaco. Qui, prosegue l’autore, si creò “<b>il più grande cimitero di sacerdoti cattolici del mondo”. Germania, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Francia e Italia “seppellirono” a Dachau i religiosi che avevano varcato “la porta dell’inferno”.</b></div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nel libro vengono riportate storie di eroismo e santità. Questi religiosi, viene sottolineato dall’autore, “si sono sforzati di mantenere le virtù di fede, speranza e carità. La preghiera, i sacramenti e il sostegno dato ai malati e ai moribondi, la formazione teologica e pastorale clandestina, la ricostruzione della gerarchia ecclesiale sono stati un’armatura che ha permesso loro di preservare la loro umanità”.</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Come San Paolo raccomanda nella Lettera agli Efesini, questi religiosi si sono dunque “rivestiti dell’armatura di Dio” e nell’ inverno tra 1944 e 1945 nel bel mezzo di una epidemia di tifo dozzine di sacerdoti entravano volontariamente nelle baracche degli infetti abbandonati dalle SS, ben “sapendo i rischi che correvano, per curare e consolare gli agonizzanti. Molti sono morti così.”</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<b>Nel libro viene poi ricordato il seminarista Karl Leisner, beatificato da Giovanni Paolo II nel 1996 </b>che, primo ed unico nella storia della Chiesa, è stato ordinato clandestinamente sacerdote in punto di morte. Egli, infatti, ha ricevuto il sacramento dentro una baracca adibita a cappella dal vescovo francese di Clermont-Ferrand, monsignor Gabriel Piguet; questo vescovo “venne deportato a Dachau per aver aiutato a nascondere gli ebrei e infatti oggi fa parte dei Giusti dello Yad Vashem”.</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
“56 religiosi morti nel campo di sterminio sono stati beatificati, dopo che è stata riscontrata la pratica delle virtù naturali e cristiane in modo esemplare o eroico” su iniziativa di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco.</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nel campo di Dachau, infatti, i sacerdoti sopportarono come tutti gli altri internati terribili esperimenti spesso offrendosi in cambio di altre potenziali vittime. Esperimenti che venivano eseguiti allo scopo di trovare rimedi per i problemi dei soldati dell’esercito nazista impegnati su fronti diversi, come in caso di congelamento in acqua o alta pressione in volo, problemi di tubercolosi e altre malattie di cui si studiavano nuovi farmaci. A questo scopo si facevano bere per esempio acqua salata o si congelava qualcuno in acqua fredda per poi cercare di rianimarlo; fu tentata persino la rianimazione con il calore animale usando prostitute del campo; ciò poteva servire per esempio per un aviatore tedesco a seguito di un atterraggio col paracadute e svenimento per il freddo. Si sono trovate lettere di medici nazisti che ammettevano di aver annegate nell’acqua le cavie umane ancora svenute. E poi ancora si tentarono esperimenti di sterilizzazione con Raggi X e con sostanze acide somministrate alle donne nelle parti intime. Furono amputati arti, teste, organi e ricavati scheletri per le università tedesche. Esperimenti criminali che lasciarono per sempre nei corpi delle poche cavie sopravvissute orribili mutilazioni.</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un libro da leggere dunque mentre sembra giusto ricordare come il tenente colonnello Walter Fellenz della Settima Armata americana descrisse il saluto dei 32.000 prigionieri superstiti all’arrivo degli americani a Dachau:</div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<b>“<i style="margin: 0px; padding: 0px;">A diverse centinaia di metri all’interno del cancello principale, abbiamo trovato il campo di concentramento. Davanti a noi, dietro un recinto elettrificato di filo spinato, c’era una massa di uomini, donne e bambini plaudenti, mezzi matti, che salutavano e gridavano di gioia – i loro liberatori erano arrivati! Il rumore assordante del saluto era di là della comprensione! Ogni individuo degli oltre 32.000 che poteva emettere un suono lo faceva, applaudiva e urlava parole di giubilo. I nostri cuori piangevano vedendo le lacrime di felicità cadere dalle loro guance.</i>“</b></div>
</div>
<strong style="font-family: Arial; font-size: 16px; margin: 0px; padding: 0px;">Luisa Loredana Vercillo</strong><br />
<br />tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-12322676997530774852018-01-28T19:50:00.000+01:002018-01-28T19:55:22.588+01:00INCONTRO CON LA DOTT.ALIVERTI 1 PUNTATA<u><span style="font-size: large;">Desidero iniziare il nuovo anno e la mia ripresa del blog raccontandovi di</span></u><br />
<u><span style="font-size: large;"> un grande incontro che con mio marito e le famiglie del nostro gruppo "amici di Giovanni"abbiamo fatto molti anni fa</span></u><br />
<u><span style="font-size: large;">Desidero parlarvi della dott.Antonietta (Nietta)Aliverti .</span></u><br />
<u><span style="font-size: large;">Prima di parlare del nostro incontro con lei e'necessario che racconti in breve ai nuovi lettori chi sono</span></u><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: large;">Aprendo il blog avete sicuramente letto il motivo per cui ho desiderato incominciare a scrivere</span><br />
<span style="font-size: large;">Condividere per me e'utile perche'mi soffermo a pensare e soprattutto a cercare di dare un senso a ogni cosa che quotidianamente mi capita.</span><br />
<span style="font-size: large;">Iniziando a scrivere dopo qualche anno di pausa faccio molta fatica a mettere in ordine tutto quello che desidero comunicare</span><br />
<span style="font-size: large;">Mi piacerebbe in poche righe raccontarvi tutto quello che in questo lasso di tempo mi e'capitato</span><br />
<span style="font-size: large;">Ho deciso allora di cominciare a raccontarvi un incontro fatto con la dott Aliverti di Varese fondatrice della cooperativa Anaconda .</span><br />
<span style="font-size: large;">20 anni fa e' nato Giovanni il nostro sesto figlio e per me e'iniziato un nuovo interessante e sconvolgente cammino.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sconvolgente nel senso di rivoluzionario</span><br />
<span style="font-size: large;">Quando ti nasce il sesto figlio potresti pensare di non aver bisogno di essere aiutata nel cammino, potresti pensare di avere strumenti necessari per affrontare il nuovo evento.</span><br />
<span style="font-size: large;">Giovanni ci ha spiazzati tutti: i suoi sorrisi i suoi problemi i suoi continui ricoveri le molteplici operazioni i suoi continui peggioramenti visivi tutto ma proprio tutto ha rimesso in discussione ogni certezza ogni sicurezza e soprattutto e' stato un grandissimo richiamo ad una serietà' nella ricerca del significato della mia vita.(1 puntata)</span><br />
<br />tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-86453968039644257962018-01-28T10:13:00.003+01:002018-01-28T10:13:39.766+01:00gennaio 2018Buon anno a tutti<br />
Desidero nuovamente riprendere a scrivere sul mio blog<br />
Troppo spesso mi sono fatta prendere dalla stanchezza e dalla troppa facilita' di raggiungere tutti voi con altri mezzi<br />
Un blog resta un vero diario dove poter mettere i miei pensieri ,comunicare le mie impressioni e condividere con voi notizie o articoli che mi hanno particolarmente colpito.<br />
Con il blog mi sento di coinvolgermi con tutti voi con maggior serieta'<br />
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-15762740090795231532016-01-19T21:32:00.005+01:002018-01-28T10:02:10.587+01:00Ripresa blog<b><span style="font-size: large;">Buon giorno a tutti</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Auguri di buon anno</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Desidero ,dopo molto tempo, riprendere a scrivere sul blog</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Molte notizie condivise con voi con altri strumenti si perdono o sono difficili da reperire</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Con il blog spero di poter condividere meglio i giudizi su quello che accade</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Spero di ricevere commenti e giudizi che possano arricchire </span></b><br />
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<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-620034496278350572014-06-19T15:38:00.000+02:002014-06-19T15:38:00.773+02:00Pregate per il fermato<h3 class="magnify" style="border: 0px; display: inline; float: left; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">YARA</span></span></h3>
<time class="date magnify" pubdate="pubdate" style="border: 0px; float: left; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;"><time class="date" datetime="2014-06-19" style="border: 0px; float: left; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">19/06/2014</span></time></time><br />
<h1 class="magnify" style="border: 0px; clear: both; margin: 20px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Fulvio Gambirasio: pregate per il fermato</span></span></h1>
<h4 class="autore magnify" style="border: 0px; font-style: italic; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 12px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">di Lorenzo Maria Alvaro</span></h4>
<h2 class="magnify" style="border: 0px; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">In questa giostra di media «col gusto della lacrima in primo piano» meno male che c’è Fulvio Gambirasio, il papà della bambina. «C’è bisogno di preghiere. È importante ricucire i nostri cuori, la cattiveria ce l’abbiamo tutti dentro»</span></span></h2>
<div class="sharing-box" style="border: 0px; margin: 20px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="st_facebook_hcount" displaytext="Facebook" st_processed="yes" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="stButton" style="border: 0px; cursor: pointer; display: inline-block; margin: 0px 3px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: 1;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="stMainServices st-facebook-counter" style="background-image: url(http://w.sharethis.com/images/facebook_counter.png); background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: inline-block; height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 3px 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 60px;"> </span><span class="stArrow" style="background-image: url(http://w.sharethis.com/share4x/images/Facebook_bubble_arrow.png); background-position: 3px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: inline-block; height: 14px; margin: 0px 0px 0px -1px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 3px; vertical-align: baseline;"><span class="stButton_gradient stHBubble" style="border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; border: 1px solid rgb(202, 212, 231); display: inline-block; filter: none; height: 16px; margin: 0px 3px; outline: 0px; padding: 2px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: -1;"><span class="stBubble_hcount" style="border: 0px; height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 2px; vertical-align: baseline;">1203</span></span></span></span></span></span><span class="st_fblike_hcount" displaytext="Facebook Like" st_processed="yes" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; cursor: pointer; display: inline-block; margin: 3px 3px 0px; outline: 0px; overflow: visible; padding: 0px; position: relative; vertical-align: bottom;"><div class="fb-like" data-action="" data-href="http://www.vita.it/societa/giustizia/fulvio-gambirasio-pregate-per-il-fermato.html" data-layout="button_count" data-send="false" data-show-faces="false" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
</span></span><span class="st_twitter_hcount" displaytext="Tweet" st_processed="yes" st_via="VITAnonprofit" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" url="http://www.vita.it"><span class="stButton" style="border: 0px; cursor: pointer; display: inline-block; margin: 0px 3px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: 1;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="stMainServices st-twitter-counter" style="background-image: url(http://w.sharethis.com/images/twitter_counter.png); background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: inline-block; height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 3px 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 60px;"> </span><span class="stArrow" style="background-image: url(http://w.sharethis.com/share4x/images/Twitter_bubble_arrow.png); background-position: 3px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: inline-block; height: 14px; margin: 0px 0px 0px -1px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 3px; vertical-align: baseline;"><span class="stButton_gradient stHBubble" style="border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; border: 1px solid rgb(204, 227, 243); display: inline-block; filter: none; height: 16px; margin: 0px 3px; outline: 0px; padding: 2px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: -1;"><span class="stBubble_hcount" style="border: 0px; height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 2px; vertical-align: baseline;">29</span></span></span></span></span></span><span class="st_plusone_hcount" displaytext="Google +1" st_processed="yes" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="border: 0px; bottom: 0px; display: inline-block; height: 21px; margin: 0px; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; position: relative; vertical-align: middle; width: 75px;">
<div id="___plusone_0" style="border: 0px none; display: inline-block; float: none; height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 90px;">
<iframe data-gapiattached="true" frameborder="0" hspace="0" id="I0_1403184910824" marginheight="0" marginwidth="0" name="I0_1403184910824" scrolling="no" src="https://apis.google.com/_/+1/fastbutton?usegapi=1&size=medium&count=true&origin=http%3A%2F%2Fwww.vita.it&url=http%3A%2F%2Fwww.vita.it%2Fsocieta%2Fgiustizia%2Ffulvio-gambirasio-pregate-per-il-fermato.html&gsrc=3p&ic=1&jsh=m%3B%2F_%2Fscs%2Fapps-static%2F_%2Fjs%2Fk%3Doz.gapi.it.OzQR10IhvvM.O%2Fm%3D__features__%2Fam%3DEQ%2Frt%3Dj%2Fd%3D1%2Fz%3Dzcms%2Frs%3DAItRSTPHhJyH8WHaaJHIr-rRRB6VWxI38A#_methods=onPlusOne%2C_ready%2C_close%2C_open%2C_resizeMe%2C_renderstart%2Concircled%2Cdrefresh%2Cerefresh&id=I0_1403184910824&parent=http%3A%2F%2Fwww.vita.it&pfname=&rpctoken=30168000" style="border-style: none; border-width: 0px; height: 20px; left: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; top: 0px; vertical-align: baseline; visibility: visible; width: 90px;" tabindex="0" title="+1" vspace="0" width="100%"></iframe></div>
</div>
</span><span class="st_email_hcount" displaytext="Email" st_processed="yes" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="stButton" style="border: 0px; cursor: pointer; display: inline-block; margin: 0px 3px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: 1;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="stMainServices st-email-counter" style="background-image: url(http://w.sharethis.com/images/email_counter.png); background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: inline-block; height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 3px 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 60px;"> </span><span class="stArrow" style="background-image: url(http://w.sharethis.com/share4x/images/bubble_arrow.png); background-position: 3px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: inline-block; height: 14px; margin: 0px 0px 0px -1px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 3px; vertical-align: baseline;"><span class="stButton_gradient stHBubble" style="background-image: -webkit-gradient(linear, 0% 0%, 0% 100%, from(rgb(213, 213, 213)), color-stop(0.48, rgb(239, 239, 239)), color-stop(0.94, rgb(255, 255, 255))); border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; border: 1px solid rgb(191, 191, 191); display: inline-block; height: 16px; margin: 0px 3px; outline: 0px; padding: 2px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: -1;"><span class="stBubble_hcount" style="border: 0px; height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 2px; vertical-align: baseline;">1</span></span></span></span></span></span></span><div class="clear" style="border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
</div>
<figure class="foto" style="border: 0px; margin: 15px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><img alt="genitori yara gambirasio" src="http://www.vita.it/static/upload/gen/genitori-yara-gambirasio.jpg" style="border: 1px solid rgb(189, 204, 212); margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 460px; z-index: 1;" title="genitori yara gambirasio" /></span></figure><div class="body magnify" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">«<strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Io se fossi Dio, maledirei davvero i giornalisti</em></strong>». Così <strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Giorgio Gaber</strong>cantava nel 1980 nella bellissima “Io se fossi Dio”.<br /><br /><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="http://www.youtube.com/embed/S3Fn7C7awqw" style="border-width: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" width="480"></iframe><br /><br /><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E il perché Gaber lo spiegava bene:</strong> «<em style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Compagni giornalisti avete troppa sete e non sapete approfittare delle libertà che avete, avete ancora la libertà di pensare, ma quello non lo fate e in cambio pretendete la libertà di scrivere e di fotografare. Immagini geniali e interessanti di presidenti solidali e di mamme piangenti. E in questa Italia piena di sgomento come siete coraggiosi, voi che vi buttate senza tremare un momento. <strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti e si direbbe proprio compiaciuti. Voi vi buttate sul disastro umano, col gusto della lacrima in primo piano</strong></em>».<br /><br /><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un testo che riascoltato e riletto oggi mette i brividi</strong>. La descrizione impeccabile di quello che sta succedendo in Italia sul caso di<strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Yara Gambirasio</strong>.<br />Uno sciacallaggio mediatico che non fa prigionieri e non guarda in faccia a nessuno.<br /><br /><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sembrerebbe tutto da buttare se non fosse per una persona, il padre della bimba uccisa: Fulvio Gambirasio</strong>. L’unico che ha avuto la forza di prendere una posizione da uomo. Una posizione fuori dal teatrino mediatico.</span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="mmcenter sgm" style="border: 0px; margin: 0px 10px; outline: 0px; padding: 20px 8px 4px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<div style="text-align: start;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><img alt="" height="306" src="http://www.vita.it/static/upload/192/192192_591357_pap_10732272_display4.jpg" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="" width="407" /></span></div>
<div class="dida" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; text-align: start; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fulvio Gambirasio, papà di Yara</em></span></div>
</div>
</div>
<div style="border: 0px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">«Prega per tutti», ha detto a <strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">don Corinno, il parroco di Brembate Sopra</strong>, «anche per la famiglia della persona fermata, anche per lui, c’è bisogno di preghiera».<br /><br /><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Una posizione che ha risvegliato anche i preti.</strong> Gli unici a parlare nei paesi sotto shock. Così Don Corinno spiega ai giornalisti: «c’è bisogno di preghiera, perché è importante ricucire il nostro cuore, la cattiveria ce l’abbiamo tutti dentro».<br /><br />Poco dopo a parlare è anche <strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">don Claudio Dolcini, di Sotto il Monte</strong>, parroco della Chiesa frequentata dalla famiglia del muratore arrestato. «Continuo a ripetere loro di pregare e avere fiducia nella giustizia. Io prego per loro». <br /><br />È vero, come sottolineava in una <a href="http://www.vita.it/societa/media-cultura/revelli-in-italia-dilaga-la-malignit-del-banale.html" style="cursor: pointer; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">recente intervista su Vita.it il sociologo<strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Marco Revelli,</strong></a> che «in Italia sta dilagando la malignità del banale». Malignità che non si sa bene da dove cominciare a combattere.</span></div>
<div style="border: 0px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ma così come dobbiamo provare a prendere sul serio atti gravi come questi e chi li compie, non possiamo far finta di non vedere l’enormità della posizione di Fulvio Gambirasio e di tutta la sua famiglia. Un uomo per nulla banale, ma certamente normalissimo. Di quella normalità, che per fortuna non è ancora andata perduta, e che è un'enorme boccata di ossigeno per tutti.</strong><br /> </span></div>
</div>
<div class="tags" style="border: 0px; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 100px 9px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">TAG: <a href="http://www.vita.it/ricerca-tag/giustizia.html" style="cursor: pointer; font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px 5px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">GIUSTIZIA</a></span></div>
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-70717206655480166542014-06-18T11:37:00.003+02:002014-06-18T11:37:56.126+02:00Impariamo ad essere piu'buoni<div class="post-head" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
<h1 style="border: 0px; font-weight: 500; margin: 0px; outline: none; padding: 10px 10px 10px 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">«Yara deve essere ricordata come un dono prezioso per la nostra comunità. È morta perché noi diventassimo più buoni»</span></span></h1>
<div class="socialsbigicons marginbottom10 floatleft" style="border: 0px; float: left; margin: 4px 0px 10px 8px; outline: none; padding: 0px;">
<div class="socialsbigicons place marginbottom10" style="border: 0px; margin: 4px 0px 10px 8px; outline: none; padding: 0px;">
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<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><iframe allowtransparency="true" class="twitter-share-button twitter-tweet-button twitter-share-button twitter-count-horizontal" data-twttr-rendered="true" frameborder="0" id="tw_but_article_cont" scrolling="no" src="http://platform.twitter.com/widgets/tweet_button.1401325387.html#_=1403084122130&count=horizontal&id=tw_but_article_cont&lang=it&original_referer=http%3A%2F%2Fwww.tempi.it%2Fyara-gambirasio-deve-essere-ricordata-come-un-dono-prezioso-per-la-nostra-comunita-e-morta-perche-noi-diventassimo-piu-buoni%23.U6BzP41_tQY&size=m&text=Yara%20Gambirasio%20e%20l%27esempio%20della%20famiglia%20gambirasio%20%7C%20Tempi.it&url=http%3A%2F%2Fwww.tempi.it%2Fyara-gambirasio-deve-essere-ricordata-come-un-dono-prezioso-per-la-nostra-comunita-e-morta-perche-noi-diventassimo-piu-buoni" style="border-width: 0px; height: 20px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; width: 107px;" title="Twitter Tweet Button"></iframe></span></div>
</div>
<div style="border: 0px; margin: 5px 0px 0px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><a href="mailto:?subject=%C2%ABYara%20deve%20essere%20ricordata%20come%20un%20dono%20prezioso%20per%20la%20nostra%20comunit%C3%A0.%20%C3%88%20morta%20perch%C3%A9%20noi%20diventassimo%20pi%C3%B9%20buoni%C2%BB%20%7C%20Tempi.it&body=Ti%20consiglio%20di%20leggere%20questo%20articolo%3A%20%C2%ABYara%20deve%20essere%20ricordata%20come%20un%20dono%20prezioso%20per%20la%20nostra%20comunit%C3%A0.%20%C3%88%20morta%20perch%C3%A9%20noi%20diventassimo%20pi%C3%B9%20buoni%C2%BB.%5Cn%20Puoi%20leggerlo%20qui%3A%20http%3A%2F%2Fwww.tempi.it%2Fyara-gambirasio-deve-essere-ricordata-come-un-dono-prezioso-per-la-nostra-comunita-e-morta-perche-noi-diventassimo-piu-buoni" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" title="Invia «Yara deve essere ricordata come un dono prezioso per la nostra comunità. È morta perché noi diventassimo più buoni»"><img alt="Invia per Email" src="http://www.tempi.it/wp-content/themes/magazine-theme/images/mail.png" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" /></a> <a href="" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-decoration: underline;"><img alt="Stampa" src="http://www.tempi.it/wp-content/themes/magazine-theme/images/print.gif" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" /></a></span></span></div>
</div>
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<div class="published-on" style="border: 0px; font-weight: bold; margin: 0px; outline: none; padding: 5px 0px; text-align: start; width: 1981px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Giugno 17, 2014</span> <span style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Redazione</span></span></div>
<div class="post-excerpt" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
<div style="border: 0px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Individuato il presunto assassino della ragazzina uccisa quattro anni fa. Il parroco: «La nostra comunità in questi anni è stata molto matura. Pur impaurita e ferita non ha ceduto a sentimenti di vendetta»</span></div>
</div>
<div class="clr-both" style="border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
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<div class="clr-both" style="border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
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<div class="margintopbottom10 ads-article-top" style="border: 0px; margin: 10px 0px; outline: none; padding: 0px;">
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<div class="post_content" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
<div style="border: 0px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><img alt="Yara Gambirasio" class="alignleft wp-image-166507" height="443" src="http://www.tempi.it/wp-content/uploads/2014/06/yara-gambirasio.jpg" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" width="666" />Era il 26 novembre 2010 quando Yara Gambirasio, una bambina di 13 anni, scomparve dopo una giornata in palestra. Il 26 febbraio fu ritrovato il suo corpo e da allora, dopo quattro anni di indagini, il volto del suo assassino è rimasto ignoto. Ora gli inquirenti sono convinti, grazie alle prove del dna, che si tratti di Massimo Bosetti, muratore, padre di famiglia, tre figli. Secondo gli investigatori è lui l’uomo che ha tolto la vita alla piccola Yara. Per ora si tratta di ipotesi e l’uomo non risponde alle domande dei magistrati. Si vedrà.</span></div>
<div style="border: 0px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">LA FAMIGLIA GAMBIRASIO.</strong> In questa tragedia emerge anche un altro aspetto ed è la grande dignità con cui la famiglia Gambirasio e la comunità del paese hanno vissuto l’accaduto. Poca spettacolarizzazione, poca enfasi, un dolore vissuto senza sceneggiate, ma nel conforto di una fede solida. Anche ora che le indagini paiono a una svolta, non si sentono parole d’odio, ma solo di una, pur triste, ragionevolezza.<br style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" />Le ha dette il parroco di Brembate, don Corinno Scotti, che ha invitato tutti, parrocchiani e non, a seguire l’esempio della famiglia Gambirasio. «Penso a questa persona – ha detto don Scotti–. Spero che ora non prevalgano sentimenti di vendetta nei suoi confronti. La nostra comunità in questi anni è stata molto matura. Pur impaurita e ferita non ha ceduto a sentimenti di vendetta». «Il papà di Yara – ha proseguito – mi ha detto che se lei è morta è perché noi diventassimo più buoni. Se ora questa notizia verrà confermata cosa facciamo nei confronti del presunto assassino? Invochiamo la pena di morte? No, certo. A me interessa che Yara sia stata e continui ad essere un dono per la nostra comunità». «Comunque andrà a finire questa dolorosa vicenda, Yara è così che deve essere ricordata: come un dono, un dono prezioso».</span></div>
</div>
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" /><br style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" />Leggi di Più: <a href="http://www.tempi.it/yara-gambirasio-deve-essere-ricordata-come-un-dono-prezioso-per-la-nostra-comunita-e-morta-perche-noi-diventassimo-piu-buoni#ixzz34ywPdwi2" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Yara Gambirasio e l'esempio della famiglia gambirasio | Tempi.it</a> <br style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" />Follow us: <a href="http://ec.tynt.com/b/rw?id=cayXBevJur4z9Yacwqm_6l&u=Tempi_it" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" target="_blank">@Tempi_it on Twitter</a> | <a href="http://ec.tynt.com/b/rf?id=cayXBevJur4z9Yacwqm_6l&u=tempi.it" style="border: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" target="_blank">tempi.it on Facebook</a></span><br />
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-49199760869620434652014-06-18T11:26:00.001+02:002014-06-18T11:26:52.178+02:00Compleanno PaoloAuguri Paolo buon compleanno<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Kf0tmDoMinRMtkQaw7BqUzOvo9QLkBMk2_XjEDKRxUg_JW9aIWRG1v1kobh7_F26ycvuV4ZV3cVhM5BHHl_xUJeyxbZiqFJP8vOvahRw7SwSGfdxoOcKFXNF2XQV_oFsKPM3VeX4gcwN/s1600/maine+tre1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Kf0tmDoMinRMtkQaw7BqUzOvo9QLkBMk2_XjEDKRxUg_JW9aIWRG1v1kobh7_F26ycvuV4ZV3cVhM5BHHl_xUJeyxbZiqFJP8vOvahRw7SwSGfdxoOcKFXNF2XQV_oFsKPM3VeX4gcwN/s1600/maine+tre1.JPG" height="239" width="320" /></a></div>
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-32839789186162804022014-02-17T18:06:00.000+01:002014-02-17T18:06:48.363+01:00La societa' del crimine perfetto<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> Innocenza Laguri Lucina </span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Mi ha sgnalato questa pagina .</span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br /></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s4">I</span><span class="s5" style="font-weight: bold;">La società del crimine p</span><span class="s5" style="font-weight: bold;">erfetto , sull’omicidio legale</span></span></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Brani dal testo di F.Hadjadj, Farcela con la morte.</span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s6" style="font-style: italic;">Una pagina dura, come meritano le più recenti prospettive, che si aggiungono alle leggi sull’aborto (</span><span class="s6" style="font-style: italic;"> </span><span class="s6" style="font-style: italic;">la legge sulla eutanasia nel Quebec e quella per</span><span class="s6" style="font-style: italic;"> i piccoli malati terminali in B</span><span class="s6" style="font-style: italic;">elgio)</span></span></div>
<div class="s3">
<br /></div>
<div class="s3">
<span class="s7" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Il diavolo è attraente non perché è malvagio,ma perché resta un angelo.</span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s8">E </span><span class="s9">la </span><span class="s8">s</span><span class="s9">ua ribellion</span><span class="s8">e </span><span class="s9">ci affascina non tanto p</span><span class="s8">e</span><span class="s9">rch</span><span class="s8">é </span><span class="s9">è l</span><span class="s8">'</span><span class="s9">o</span><span class="s8">s</span><span class="s9">tina</span><span class="s8">z</span><span class="s9">ion</span><span class="s8">e </span><span class="s9">di un mon</span><span class="s8">e</span><span class="s9">llo capriccio</span><span class="s8">s</span><span class="s9">o ma p</span><span class="s8">e</span><span class="s9">rché imita</span><span class="s8">,</span><span class="s9">in n</span><span class="s8">ega</span><span class="s9">tivo</span><span class="s8">, </span><span class="s9">l</span><span class="s8">a </span><span class="s9">l</span><span class="s8">i</span><span class="s9">b</span><span class="s8">e</span><span class="s9">rtà </span><span class="s8">s</span><span class="s9">ovrana</span><span class="s8">.</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">Tutt</span><span class="s8">av</span><span class="s9">ia </span><span class="s8">es</span><span class="s9">i</span><span class="s8">s</span><span class="s9">tono vari </span><span class="s8">g</span><span class="s9">radi di p</span><span class="s8">er</span><span class="s9">fezio</span><span class="s8">n</span><span class="s9">e del crimine .Qu</span><span class="s8">e</span><span class="s9">llo </span><span class="s10">c</span><span class="s8">he i</span><span class="s9">n </span><span class="s8">ge</span><span class="s9">n</span><span class="s8">e</span><span class="s9">r</span><span class="s8">e </span><span class="s11">viene ch</span><span class="s8">i</span><span class="s9">ama</span><span class="s8">t</span><span class="s10">o </span><span class="s12">'</span><span class="s13">c</span><span class="s14">rimine</span><span class="s9">p</span><span class="s8">e</span><span class="s9">r</span><span class="s8">fe</span><span class="s9">tt</span><span class="s8">o è un </span><span class="s9">a</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">a</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">inio </span><span class="s8">i</span><span class="s9">n cui il criminal</span><span class="s8">e </span><span class="s9">rie</span><span class="s8">s</span><span class="s9">ce a confonder</span><span class="s8">e g</span><span class="s9">li indizi </span><span class="s8">e </span><span class="s9">a canc</span><span class="s8">e</span><span class="s9">l</span><span class="s15">l</span><span class="s9">ar</span><span class="s8">e </span><span class="s9">l</span><span class="s8">e </span><span class="s9">proprie tra</span><span class="s8">c</span><span class="s9">ce</span><span class="s15">.</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s8">I</span><span class="s9">n un cor</span><span class="s8">t</span><span class="s9">ometraggio di Hitchco</span><span class="s8">c</span><span class="s9">k po</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">iamo amm</span><span class="s8">i</span><span class="s9">rare una donna che fa mangiare l</span><span class="s8">'</span><span class="s9">arma del crimin</span><span class="s8">e </span><span class="s9">agli ispettori</span><span class="s8">: </span><span class="s9">quel cosciotto d</span><span class="s8">i </span><span class="s9">agnello ch</span><span class="s8">e s</span><span class="s9">tanno divorando </span><span class="s8">e</span><span class="s9">ra in precedenza congelato e l</span><span class="s8">'</span><span class="s9">ha</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">u</span><span class="s8">sa</span><span class="s9">to p</span><span class="s8">er s</span><span class="s9">p</span><span class="s8">a</span><span class="s9">ccar</span><span class="s8">e </span><span class="s9">il cranio del marito. Nella </span><span class="s8">st</span><span class="s9">o</span><span class="s8">r</span><span class="s9">i</span><span class="s8">a, </span><span class="s9">l</span><span class="s8">a </span><span class="s9">R</span><span class="s8">iv</span><span class="s9">oluzion</span><span class="s8">e </span><span class="s9">fran</span><span class="s8">ces</span><span class="s9">e </span><span class="s8">s</span><span class="s9">embra poter rivendi</span><span class="s8">care a</span><span class="s9">ltr</span><span class="s8">e</span><span class="s9">ttan</span><span class="s8">t</span><span class="s9">a</span><span class="s8"> a</span><span class="s9">mmirazione</span><span class="s8">. </span><span class="s9">Continua a e</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">ere con</span><span class="s8">s</span><span class="s9">iderata un</span><span class="s8">a </span><span class="s9">gl</span><span class="s8">o</span><span class="s9">ri</span><span class="s8">a </span><span class="s9">d</span><span class="s8">e</span><span class="s9">ll</span><span class="s8">a Fr</span><span class="s9">ancia</span><span class="s8">, </span><span class="s9">nono</span><span class="s8">s</span><span class="s9">t</span><span class="s8">a</span><span class="s9">nte il genocidio della Vand</span><span class="s8">ea, </span><span class="s9">non</span><span class="s16">ostante il tentativo sistematico</span><span class="s8"> </span><span class="s9">di nobilit</span><span class="s8">ar</span><span class="s9">e l</span><span class="s8">'</span><span class="s9">uomo grazie</span><span class="s8"> </span><span class="s9">alla </span><span class="s8">g</span><span class="s9">higliottina, e malgrado il abbia talmente messo a soqquadro il paese da dover chiamare in </span><span class="s17"></span><span class="s8">a</span><span class="s9">iut</span><span class="s8">o </span><span class="s9">l'impero di</span><span class="s8"> </span><span class="s9">un c</span><span class="s8">a</span><span class="s9">por</span><span class="s8">a</span><span class="s9">l</span><span class="s8">e </span><span class="s9">c</span><span class="s8">ors</span><span class="s10">o.</span><span class="s17">.</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">Più il crimine </span><span class="s10">n</span><span class="s8">e </span><span class="s9">è g</span><span class="s8">ra</span><span class="s9">ve</span><span class="s8">, </span><span class="s9">più è difficile cancellarlo ma</span><span class="s8">, se </span><span class="s9">qu</span><span class="s8">e</span><span class="s9">sto ri</span><span class="s8">es</span><span class="s9">ce</span><span class="s8">, </span><span class="s9">il crimine è più perfetto. La perfe</span><span class="s8">z</span><span class="s9">ione aum</span><span class="s8">e</span><span class="s9">nta</span><span class="s8"> q</span><span class="s9">uind</span><span class="s10">i c</span><span class="s9">on la</span><span class="s17">. </span><span class="s9">gra</span><span class="s8">v</span><span class="s9">ità</span><span class="s17">. </span><span class="s9">del</span><span class="s17">_</span><span class="s8">c</span><span class="s9">rimi</span><span class="s8">ne </span><span class="s10">e c</span><span class="s9">on </span><span class="s18">l</span><span class="s19">a </span><span class="s9">quali</span><span class="s8">tà </span><span class="s9">d</span><span class="s8">el </span><span class="s9">modo con cui </span><span class="s8">è s</span><span class="s9">tato cancellato agli</span><span class="s17">'</span><span class="s8">o</span><span class="s9">cchi </span><span class="s8">della</span><span class="s17"> </span><span class="s9">autor</span><span class="s8">i</span><span class="s9">tà</span><span class="s10">,</span><span class="s8"> </span><span class="s9">ma</span><span class="s17">-</span><span class="s9">anc</span><span class="s8">h</span><span class="s9">e d</span><span class="s8">ell</span><span class="s10">a</span><span class="s17">-</span><span class="s8">vitti</span><span class="s9">ma </span><span class="s10">e </span><span class="s8">pe</span><span class="s10">fi</span><span class="s9">no per </span><span class="s8">l’a</span><span class="s9">nimo d</span><span class="s8">e</span><span class="s9">l</span><span class="s8">l' </span><span class="s9">a</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">a</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">ino</span><span class="s8">, </span><span class="s9">dato che tutt</span><span class="s8">i </span><span class="s9">hanno bi</span><span class="s8">s</span><span class="s9">ogno di dormir</span><span class="s8">e </span><span class="s9">tranquilli</span><span class="s8">.</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">Il crimine più pe</span><span class="s8">r</span><span class="s9">fetto quindi implica: 1. un omicidio di ma</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">a</span><span class="s8">; </span><span class="s9">2</span><span class="s8">. </span><span class="s9">autorità che, inv</span><span class="s8">e</span><span class="s9">ce di condannare il</span><span class="s8">c</span><span class="s9">riminal</span><span class="s8">e,</span><span class="s9"> </span><span class="s9">gli fanno complimenti e lo incoraggiano; 3</span><span class="s8">. </span><span class="s9">una vittim</span><span class="s8">a</span><span class="s9"> </span><span class="s9">innocent</span><span class="s8">e </span><span class="s9">che non </span><span class="s8">s</span><span class="s9">i lamenti e alla quale</span><span class="s8">s</span><span class="s9">i è magari e</span><span class="s8">s</span><span class="s9">torto</span><span class="s9"> </span><span class="s9">il con</span><span class="s8">se</span><span class="s9">n</span><span class="s8">s</span><span class="s9">o; 4</span><span class="s8">. </span><span class="s9">il </span><span class="s8">s</span><span class="s9">entimento dell' as</span><span class="s8">s</span><span class="s9">as</span><span class="s8">s</span><span class="s9">ino di av</span><span class="s8">e</span><span class="s9">r agito</span><span class="s9"> </span><span class="s9">p</span><span class="s8">e</span><span class="s9">r l</span><span class="s8">e</span><span class="s9">gitt</span><span class="s8">i</span><span class="s9">ma di</span><span class="s8">f</span><span class="s9">e</span><span class="s8">s</span><span class="s9">a</span><span class="s8">, </span><span class="s9">o di aver solo voluto perpetrar</span><span class="s8">e </span><span class="s9">un</span><span class="s9"> atto di bontà aggiungendo, al contempo,una nota piccante, che sia profondamente alla vittima, per esempio che sia un padre o un figlio. A</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">a</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">inare per compassione un congiunto appare quindi un elemento fondamentale del crimine perfetto</span><span class="s8">, </span><span class="s9">dal qual</span><span class="s8">e g</span><span class="s9">li </span><span class="s8">a</span><span class="s9">ltri elementi derivano poiché è e</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">enzi</span><span class="s8">a</span><span class="s15">l</span><span class="s8">e </span><span class="s9">che la </span><span class="s8">v</span><span class="s9">ittima accetti e le autorità diano il bene</span><span class="s8">s</span><span class="s9">ta</span><span class="s8">r</span><span class="s9">e. E poi c'è il modo di f</span><span class="s8">ar</span><span class="s9">e</span><span class="s8">. </span><span class="s9">L</span><span class="s8">a g</span><span class="s9">en</span><span class="s8">i</span><span class="s9">alit</span><span class="s8">à </span><span class="s9">con</span><span class="s8">s</span><span class="s9">i</span><span class="s8">s</span><span class="s9">te ne</span><span class="s15">l </span><span class="s9">rendere tutti compli</span><span class="s8">c</span><span class="s9">i </span><span class="s8">e </span><span class="s9">div</span><span class="s8">i</span><span class="s9">d</span><span class="s8">ere i</span><span class="s9">l l</span><span class="s8">av</span><span class="s9">o</span><span class="s8">r</span><span class="s9">o in modo tanto burocratico che ne</span><span class="s8">ss</span><span class="s9">uno po</span><span class="s8">ssa esse</span><span class="s9">re r</span><span class="s8">i</span><span class="s9">t</span><span class="s8">e</span><span class="s9">nuto colpevole</span><span class="s15">. </span><span class="s9">Dal c</span><span class="s8">a</span><span class="s9">po dello St</span><span class="s8">a</span><span class="s9">to fino al più umil</span><span class="s8">e c</span><span class="s9">ont</span><span class="s8">r</span><span class="s9">ibuente</span><span class="s8">, </span><span class="s9">tutti parteciperebbero allo </span><span class="s8">s</span><span class="s9">terminio </span><span class="s8">e</span><span class="s9">n</span><span class="s8">ess</span><span class="s9">uno </span><span class="s8">s</span><span class="s9">i </span><span class="s8">s</span><span class="s9">entirebbe la co</span><span class="s8">s</span><span class="s9">cienza </span><span class="s8">s</span><span class="s9">por</span><span class="s8">ca</span><span class="s9">. An</span><span class="s8">z</span><span class="s9">i</span><span class="s8">, </span><span class="s9">con l</span><span class="s8">e </span><span class="s9">vit</span><span class="s8">t</span><span class="s9">ime </span><span class="s8">s</span><span class="s9">i potrebbe fare de</span><span class="s15">l</span><span class="s9"> sapone</span><span class="s15">. </span><span class="s9">In que</span><span class="s8">s</span><span class="s9">ta pro</span><span class="s8">s</span><span class="s9">p</span><span class="s8">e</span><span class="s9">tti</span><span class="s8">v</span><span class="s9">a</span><span class="s8">, </span><span class="s9">la co</span><span class="s8">sa </span><span class="s9">più eccitante </span><span class="s8">s</span><span class="s9">arebbe di perpetr</span><span class="s8">a</span><span class="s9">r</span><span class="s8">e </span><span class="s9">l</span><span class="s8">'</span><span class="s9">orror</span><span class="s8">e </span><span class="s9">allo </span><span class="s8">s</span><span class="s9">cop</span><span class="s8">e</span><span class="s9">rto</span><span class="s8">, </span><span class="s9">di</span><span class="s8">v</span><span class="s9">ulgandolo e attaccandolo</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s8">s</span><span class="s9">ui m</span><span class="s8">a</span><span class="s9">ni</span><span class="s8">f</span><span class="s9">e</span><span class="s8">s</span><span class="s9">ti</span><span class="s8">. </span><span class="s9">Il c</span><span class="s8">r</span><span class="s9">imin</span><span class="s8">e </span><span class="s9">v</span><span class="s8">e</span><span class="s9">rr</span><span class="s8">e</span><span class="s9">bbe </span><span class="s8">c</span><span class="s9">ancellato a forza di pubblicit</span><span class="s8">à. </span><span class="s9">N</span><span class="s8">e</span><span class="s9">lla mi</span><span class="s8">s</span><span class="s9">ura in cui </span><span class="s8">v</span><span class="s9">iene pubblicizzato</span><span class="s8">,</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">e riceve una </span><span class="s8">g</span><span class="s9">aranzia qua</span><span class="s8">s</span><span class="s9">i unanim</span><span class="s8">e, </span><span class="s9">d</span><span class="s8">a</span><span class="s9">l p</span><span class="s8">i</span><span class="s9">ù piccolo al più grande</span><span class="s8">, </span><span class="s9">non </span><span class="s8">s</span><span class="s9">embra più un crim</span><span class="s8">i</span><span class="s9">ne</span><span class="s8">, </span><span class="s9">m</span><span class="s8">a a</span><span class="s9">ppare come un atto anodino</span><span class="s10">, </span><span class="s9">poco </span><span class="s8">s</span><span class="s9">igni</span><span class="s8">f</span><span class="s9">icativo quanto inghiottire un</span><span class="s8">'</span><span class="s9">aspirina </span><span class="s8">s</span><span class="s9">plendente e ben</span><span class="s8">e</span><span class="s9">vol</span><span class="s8">a</span><span class="s9">………….</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">Esistono un crimine </span><span class="s8">e </span><span class="s9">una </span><span class="s8">s</span><span class="s9">oci</span><span class="s8">e</span><span class="s9">tà </span><span class="s8">c</span><span class="s9">rim</span><span class="s8">i</span><span class="s9">nale del gene</span><span class="s8">r</span><span class="s9">e?</span><span class="s9">...</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">Immaginiamo una società industriale che, in nome del benessere e della libertà facesse </span><span class="s20" style="font-weight: bold;">dell’aborto, del suicidio e dell’eutanasia dei diritti</span><span class="s9"> .Non corrisponderebbe forse a tutte le c</span><span class="s9">ondizioni descritte sopra?Non po</span><span class="s9">trebbe forse rivendicare senza arroganza la palma del crimine perfetto?</span><span class="s9">....</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s9">Prima di attribuir</span><span class="s9">e questo titolo,</span><span class="s9"> </span><span class="s9">sarebbe necessaria una comparazione con altre imp</span><span class="s9">r</span><span class="s9">ese criminali.</span><span class="s9"> </span><span class="s9">L’onestà esige un esame minuzioso prima di premiarci per aver raggiunto una tale suprema raffinatezza nella nostra civiltà.</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s21">Un</span><span class="s22"> </span><span class="s23">tempo il culto di Moloc</span><span class="s23">k</span><span class="s23"> consi</span><span class="s23">s</span><span class="s24">t</span><span class="s23">eva i</span><span class="s23">n sacri</span><span class="s24">f</span><span class="s23">ici di bambini; non si mangiavano direttamente i propri figli, ma avere da mangiare, essere in buona salute e felici era dovuto al fatto di averli immolati. Nulla attirava di più il favore del dio</span><span class="s24">. </span><span class="s23">Però si era arrivati a un consumo precoce, come riporta Sant'Epifan</span><span class="s15">i</span><span class="s23">o </span><span class="s23"></span><span class="s23">parlando di un'usanza dei barbeliti: «Non praticano l'atto carnale in vista della procreazione [</span><span class="s15">.</span><span class="s23">.. ] ma per pura</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s23">voluttà</span><span class="s15">. </span><span class="s23">Quando uno di loro</span><span class="s24">, </span><span class="s23">preso di sorpresa, lascia che il suo seme penetri troppo e la donna resta incinta [... ] essi estirpano l'embrione non appena possono afferrarlo con le dita, prendono l'aborto, lo pestano in una sorta di mortaio, vi mescolano miele, pepe e vari condimenti e oli profumati, [</span><span class="s24">.</span><span class="s23">.. ] poi si riuniscono [</span><span class="s24">.</span><span class="s23">.. ] e ciascuno entra in comunione con le dita con questa pasta di aborto</span><span class="s24">»</span><span class="s23">.</span><span class="s23"></span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s23">Ormai nessuno si dedica a</span><span class="s23"> una pratica tanto abominevole,</span><span class="s23"> soprattutto nella nostra umanistica Europa. Direi che siamo più ipocriti e che la cosa non si fa più tanto apertamente. Infatti il rito c'è, a malapena dissimulato, anzi appartiene perfino a un certo conformismo. Non beneficiamo direttamente dell' apporto calorico degli embrioni espulsi ma sappiamo trovare per loro un impiego utile. Ho sentito dire che alcune industrie cosmetiche se ne </span><span class="s23">servivano </span><span class="s23">già nella composizione di creme per ringiovanire la pelle. Altri, come si sa, li moltiplicano in modo che i</span><span class="s23"> </span><span class="s25">ricchi abbiano una riserva di organi se dovessero aver bisogno di un cuore, ad esemp</span><span class="s15">i</span><span class="s25">o, caso mai avessero perduto il loro. No, non s</span><span class="s15">i </span><span class="s25">tratta di clonazione riproduttiva (scusate il pleonasmo)</span><span class="s26">, </span><span class="s25">la quale consiste nel produrre un gemello differito nel tempo</span><span class="s15">. </span><span class="s25">L'intenzione è se</span><span class="s15">n</span><span class="s25">za du</span><span class="s15">b</span><span class="s25">bio perversa ma non va abbastanza </span><span class="s15">l</span><span class="s25">ontano, dato che c'è ancora una nascita in prospettiva</span><span class="s15">. </span><span class="s25">Con la </span><span class="s26">c</span><span class="s25">lonazione eufemisticamente detta terapeutica, tale nascita è evitata e si garantisce che il bam</span><span class="s15">b</span><span class="s25">ino sarà uti</span><span class="s15">l</span><span class="s25">izzato soltanto a singoli pezzi</span><span class="s16">.</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s27">Il </span><span class="s25">nostro cannibalismo farebbe tremare gli antropofagi tra</span><span class="s15">d</span><span class="s25">izionali. Certo, non mangiamo direttamente gli aborti </span><span class="s28">,</span><span class="s29">m</span><span class="s25">a</span><span class="s25"> è noto che in i</span><span class="s25">n</span><span class="s25">tendiamo sostenerci grazie ad essi.</span></span></div>
<div class="s3">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><span class="s25">Nella</span><span class="s25"> </span><span class="s25">Bibbia un salmo è ripetuto </span><span class="s25">d</span><span class="s25">ue volte, come se una sola non fosse sufficiente e </span><span class="s25">volesse sottolineare una verità </span><span class="s25">molto importante</span><span class="s15">. </span><span class="s25">Davide dice a proposito di coloro che non invocano mai Dio</span><span class="s26">: </span><span class="s25">«Non comp</span><span class="s15">r</span><span class="s25">endono nulla tutti i malvagi</span><span class="s26">, </span><span class="s25">che divorano il </span><span class="s15">mi</span><span class="s25">o popolo come il mio pane?</span><span class="s26">»</span><span class="s25"> (Sal 13</span><span class="s16">,</span><span class="s25">4; 52,5). Perciò nel mangiare il proprio pane si può mangiare un popolo e, </span><span class="s30" style="font-style: italic;">a fortiori, </span><span class="s25">un bambino di quel popolo</span><span class="s15">. </span><span class="s25">Di fatto, poiché il </span><span class="s15">m</span><span class="s25">io pasto deriva dallo sfr</span><span class="s15">u</span><span class="s25">ttamento di un povero</span><span class="s26">, </span><span class="s25">poiché lo t</span><span class="s15">r</span><span class="s25">aggo da una ingiustizia</span><span class="s26">,</span><span class="s25"> sono un cannibale</span><span class="s26">, </span><span class="s25">stritolo q</span><span class="s15">u</span><span class="s25">el povero insieme al mio cibo. Non c</span><span class="s26">'</span><span class="s25">è masticazione di</span><span class="s15">r</span><span class="s25">etta</span><span class="s26">, </span><span class="s25">ma masticazione reale</span><span class="s16">. </span><span class="s25">Ed è </span><span class="s25">un</span><span class="s26">'</span><span class="s25">abitudine molto</span><span class="s25"> frequente, soprattutto tra le ragazze: uno dei successi della nostra società è di aver reso la signorina, contro ogni suo più profondo istinto, una cannibale del suo piccolo.</span></span></div>
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-65771200323235487392013-12-26T00:10:00.003+01:002013-12-26T00:10:54.943+01:00Grazie Vittorino e MariaPia<div class="s3" style="border: 1px solid transparent; margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><img class="s4" src="x-apple-ql-id://454EB2DE-52AE-4BF1-9D2A-1179107B7CEB/x-apple-ql-magic/C8DF2A57-3785-4AD8-B0D7-7371DC7754EC.jpg" style="clear: both; height: 138px; width: 135px;" /><span style="padding-left: 35px;"></span><span style="padding-left: 105px;"></span></span></div>
<div class="s3">
<br /></div>
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<div class="s6" style="text-align: start;">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Santo Natale 2013</span></div>
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<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Il Natale è la gratuità di Dio commosso di sè che si fa uomo.</span></div>
<div class="s3">
<br /></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Per questo dono di Dio </span></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">ciascuno di noi, in fondo al cuore, sa che la vita è positiva, sempre.</span></div>
<div class="s3">
<br /></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Per i figli coltiviamo una speranza</span></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">e per i nostri cari siamo disposti a un sacrificio.</span></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">In tanti rimane la voglia anche di donarsi al prossimo.</span></div>
<div class="s3">
<br /></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Il bello della vita , le fatiche di tutti i giorni,</span></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">la pazienza nella malattia e la gioia di una nascita:</span></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">tutto viene assunto da Gesù bambino nel Natale</span></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">così che nessuno perda la speranza e si senta solo.</span></div>
<div class="s3">
<br /></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Buon Natale</span></div>
<div class="s3">
<br /></div>
<div class="s3">
<span class="s5" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-weight: bold;">Vittorino e Maria Pia</span></div>
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<br /></div>
<div>
<br /></div>
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-79229690138304698732013-10-21T16:14:00.001+02:002013-10-21T16:14:43.096+02:00Anniversario matrimonio Sabina e Lorenzo<div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><b>Auguri</b></div><div class="separator" style="clear: both;"><b>Buon anniversario</b></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDdcQ6WwJCq1ehEbGWimyiYe34CJvMNpkHo6VJ-BVt9AAdwrQe1bQRqDm9jLql-1IvIszFgBVv9rNqYGskuNcpbp5Aq8Xih3y6XjLdIy2RPDV-ZM4L8E_bekocRAo83gKL8_D1g6fzG3sx/s640/blogger-image--371710650.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDdcQ6WwJCq1ehEbGWimyiYe34CJvMNpkHo6VJ-BVt9AAdwrQe1bQRqDm9jLql-1IvIszFgBVv9rNqYGskuNcpbp5Aq8Xih3y6XjLdIy2RPDV-ZM4L8E_bekocRAo83gKL8_D1g6fzG3sx/s640/blogger-image--371710650.jpg"></a></div></div>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-75197444263003744482013-10-16T08:46:00.001+02:002013-10-16T08:46:58.664+02:00Grazie<br><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxlErXEhM0whBxT3moEcKCbhX4NT_qxJX-SEx52QIft-3EyYVYXKwiY6eCjm11k5fyVBUlzMiZQ-dCEX7VD5QuSEcTMqoFZ70T-NbFolH7WIZEJ-vPzB6UylFWfQfjfsdSkLxMi8oXCaiS/s640/blogger-image-862974694.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxlErXEhM0whBxT3moEcKCbhX4NT_qxJX-SEx52QIft-3EyYVYXKwiY6eCjm11k5fyVBUlzMiZQ-dCEX7VD5QuSEcTMqoFZ70T-NbFolH7WIZEJ-vPzB6UylFWfQfjfsdSkLxMi8oXCaiS/s640/blogger-image-862974694.jpg"></a></div>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-63491844678099461502013-10-15T16:06:00.001+02:002013-10-15T16:06:52.644+02:00Oggi ho festeggiato il mio compleanno e sabato lo festeggero'
nuovamente!<br><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvRai7pEyDz7ETDqCiTPbPKo2bcSJUXjgZVk9948BiS6CS44_ayZr2SZASHOem01fpJ8I6aipCy9QByxpxWLt5BxxIMeVTUN97aJtnEU9XFWZbudPe25-TImQbPRCBs_VOabHwo2sWtUHU/s640/blogger-image-538824429.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvRai7pEyDz7ETDqCiTPbPKo2bcSJUXjgZVk9948BiS6CS44_ayZr2SZASHOem01fpJ8I6aipCy9QByxpxWLt5BxxIMeVTUN97aJtnEU9XFWZbudPe25-TImQbPRCBs_VOabHwo2sWtUHU/s640/blogger-image-538824429.jpg"></a></div><br><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirknPknIh6nRrFbHq4H6tugX3SJsfjBDaPcajDItT7AsMf14kb1EKNFCABjZS0PxJO7ZiYtiUSmrbfBxB11J2_X85jJGO62x7a-CMUV3u7qNJJ3ngrQmCyxZVafd-TzjDu9TC5GHsptAwi/s640/blogger-image-31442249.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirknPknIh6nRrFbHq4H6tugX3SJsfjBDaPcajDItT7AsMf14kb1EKNFCABjZS0PxJO7ZiYtiUSmrbfBxB11J2_X85jJGO62x7a-CMUV3u7qNJJ3ngrQmCyxZVafd-TzjDu9TC5GHsptAwi/s640/blogger-image-31442249.jpg"></a></div>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-86212728249435958752013-10-15T06:32:00.003+02:002013-10-15T06:32:44.946+02:00Parole di Papa Francesco nella Giornata Mariana davanti alla Statua della Madonna di Fatima<blockquote class="tr_bq">
<br /></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b>...alla misericordia di Dio – lo sappiamo – nulla è impossibile! Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia. E Maria, che con il suo “sì” ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell’antica disobbedienza, è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre. Ognuno di noi ne ha alcuni, e possiamo chiederci dentro al nostro cuore: quali nodi ci sono nella mia vita? “Padre, i miei non si possono sciogliere!”. Ma, questo è uno sbaglio! Tutti i nodi del cuore, tutti i nodi della coscienza possono essere sciolti. Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere fiducia nella misericordia di Dio, per scioglierli, per cambiare?......</b></em></blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Papa Francesco ha aperto solennemente, sabato 12 ottobre 2013, la Giornata mariana in piazza San Pietro, davanti alla Statua della Madonna di Fatima. L’evento, che fa parte dell’Anno della Fede, coincide con l’ultima apparizione a Fatima, il 13 ottobre del 1917. La catechesi del Santo Padre giunge al termine della meditazione della piazza sulla Via Matris, le sette tappe dolorose della vita di Maria, dalla profezia di Simeone alla deposizione del corpo di Gesù nel sepolcro il sabato santo, e parte da un interrogativo: “Come è stata la fede di Maria?”</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Queste le parole di Papa Francesco:</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cari fratelli e sorelle,</em><em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">questo incontro dell’<a href="http://www.vatican.va/special/annus_fidei/index_it.htm" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Anno della fede</a> dedicato a Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, Madre nostra. La sua statua, venuta da Fatima, ci aiuta a sentire la sua presenza in mezzo a noi. C’è una realtà: Maria sempre ci porta a Gesù. E’ una donna di fede, una vera credente. Possiamo domandarci: come è stata la fede di Maria?</em></div>
<a name='more'></a><div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1. Il primo elemento della sua fede è questo: la fede di Maria scioglie il nodo del peccato (cfr Con Ecum. Vat. II, Cost. dogm. <a href="http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lumen gentium</a>, 56). Che cosa significa? I Padri conciliari [del Vaticano II] hanno ripreso un’espressione di sant’Ireneo che dice: «Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede» (Adversus Haereses III, 22, 4).</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ecco il “nodo” della disobbedienza, il “nodo” dell’incredulità. Quando un bambino disobbedisce alla mamma o al papà, potremmo dire che si forma un piccolo “nodo”. Questo succede se il bambino agisce rendendosi conto di ciò che fa, specialmente se c’è di mezzo una bugia; in quel momento non si fida della mamma e del papà. Voi sapete quante volte succede questo! Allora la relazione con i genitori ha bisogno di essere pulita da questa mancanza e, infatti, si chiede scusa, perché ci sia di nuovo armonia e fiducia. Qualcosa di simile avviene nel nostro rapporto con Dio. Quando noi non lo ascoltiamo, non seguiamo la sua volontà, compiamo delle azioni concrete in cui mostriamo mancanza di fiducia in Lui – e questo è il peccato -, si forma come un nodo nella nostra interiorità. E questi nodi ci tolgono la pace e la serenità. Sono pericolosi, perché da più nodi può venire un groviglio, che è sempre più doloroso e sempre più difficile da sciogliere.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ma alla misericordia di Dio – lo sappiamo – nulla è impossibile! Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia. E Maria, che con il suo “sì” ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell’antica disobbedienza, è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre. Ognuno di noi ne ha alcuni, e possiamo chiederci dentro al nostro cuore: quali nodi ci sono nella mia vita? “Padre, i miei non si possono sciogliere!”. Ma, questo è uno sbaglio! Tutti i nodi del cuore, tutti i nodi della coscienza possono essere sciolti. Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere fiducia nella misericordia di Dio, per scioglierli, per cambiare? Lei, donna di fede, di sicuro ci dirà: “Vai avanti, vai dal Signore: Lui ti capisce”. E lei ci porta per mano, Madre, Madre, all’abbraccio del Padre, del Padre della misericordia.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">2. Secondo elemento: la fede di Maria dà carne umana a Gesù. Dice il Concilio: «Per la sua fede e la sua obbedienza Ella generò sulla terra lo stesso Figlio del Padre, senza conoscere uomo, ma sotto l’ombra dello Spirito Santo» (Cost. dog. <a href="http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lumen gentium</a>, 63). Questo è un punto su cui i Padri della Chiesa hanno molto insistito: Maria ha concepito Gesù nella fede e poi nella carne, quando ha detto “sì” all’annuncio che Dio le ha rivolto mediante l’Angelo. Che cosa vuol dire questo? Che Dio non ha voluto farsi uomo ignorando la nostra libertà, ha voluto passare attraverso il libero assenso di Maria, attraverso il suo “sì”. Le ha chiesto: “Sei disposta a questo?”. E lei ha detto: “Sì”.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ma quello che è avvenuto nella Vergine Madre in modo unico, accade a livello spirituale anche in noi quando accogliamo la Parola di Dio con cuore buono e sincero e la mettiamo in pratica. Succede come se Dio prendesse carne in noi, Egli viene ad abitare in noi, perché prende dimora in coloro che lo amano e osservano la sua Parola. Non è facile capire questo, ma, sì, è facile sentirlo nel cuore.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pensiamo che l’incarnazione di Gesù sia un fatto solo del passato, che non ci coinvolge personalmente? Credere in Gesù significa offrirgli la nostra carne, con l’umiltà e il coraggio di Maria, perché Lui possa continuare ad abitare in mezzo agli uomini; significa offrirgli le nostre mani per accarezzare i piccoli e i poveri; i nostri piedi per camminare incontro ai fratelli; le nostre braccia per sostenere chi è debole e lavorare nella vigna del Signore; la nostra mente per pensare e fare progetti alla luce del Vangelo; e, soprattutto, offrire il nostro cuore per amare e prendere decisioni secondo la volontà di Dio. Tutto questo avviene grazie all’azione dello Spirito Santo. E così, siamo gli strumenti di Dio perché Gesù agisca nel mondo attraverso di noi.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">3. E l’ultimo elemento è la fede di Maria come cammino: il Concilio afferma che Maria «ha camminato nel pellegrinaggio della fede» (ibid., 58). Per questo lei ci precede in questo pellegrinaggio, ci accompagna, ci sostiene.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">In che senso la fede di Maria è stata un cammino? Nel senso che tutta la sua vita è stata seguire il suo Figlio: Lui – Lui, Gesù – è la via, Lui è il cammino! Progredire nella fede, avanzare in questo pellegrinaggio spirituale che è la fede, non è altro che seguire Gesù; ascoltarlo, lasciarsi guidare dalle sue parole; vedere come Lui si comporta e mettere i nostri piedi nelle sue orme, avere i suoi stessi sentimenti e atteggiamenti. E quali sono, i sentimenti e gli atteggiamenti di Gesù? Umiltà, misericordia, vicinanza, ma anche fermo rifiuto dell’ipocrisia, della doppiezza, dell’idolatria. La via di Gesù è quella dell’amore fedele fino alla fine, fino al sacrificio della vita, è la via della croce. Per questo il cammino della fede passa attraverso la croce e Maria l’ha capito fin dall’inizio, quando Erode voleva uccidere Gesù appena nato. Ma poi questa croce è diventata più profonda, quando Gesù è stato rifiutato: Maria sempre era con Gesù, seguiva Gesù in mezzo al popolo, e sentiva le chiacchiere, le odiosità di quelli che non volevano bene al Signore. E questa croce, Lei l’ha portata! Allora la fede di Maria ha affrontato l’incomprensione e il disprezzo. Quando è arrivata l’“ora” di Gesù, cioè l’ora della passione: allora la fede di Maria è stata la fiammella nella notte, quella fiammella in piena notte. Nella notte del sabato santo Maria ha vegliato. La sua fiammella, piccola ma chiara, è stata accesa fino all’alba della Risurrezione; e quando le è giunta la voce che il sepolcro era vuoto, nel suo cuore è dilagata la gioia della fede, la fede cristiana nella morte e risurrezione di Gesù Cristo. Perché sempre la fede ci porta alla gioia, e Lei è la Madre della gioia: che ci insegni ad andare per questa strada della gioia e vivere questa gioia! Questo è il punto culminante – questa gioia, questo incontro di Gesù e Maria, ma immaginiamo come è stato… Questo incontro è il punto culminante del cammino della fede di Maria e di tutta la Chiesa. Com’è la nostra fede? La teniamo accesa, come Maria, anche nei momenti difficili, i momenti di buio? Ho sentito la gioia della fede?</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questa sera, Madre, ti ringraziamo per la tua fede, di donna forte e umile; rinnoviamo il nostro affidamento a te, Madre della nostra fede. Amen.</em></div>
tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-60587816831296887052013-10-15T06:21:00.004+02:002013-10-15T06:21:56.943+02:00AUGURI GIOVANNI BUON COMPLEANNO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwo8nOH0jXplN_1QnBFTwdo78uIBqdfbQWkvUwKyBmEv0ZL4e4K9Wz9-zxpauO024UkVEmi-YG48kuy1V-tClUXw189luYqhYQUpjQ6QpG0RNqru9HQz1FEiS9zSg69nyk7GBeCRrt72mc/s1600/IMG_1076.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwo8nOH0jXplN_1QnBFTwdo78uIBqdfbQWkvUwKyBmEv0ZL4e4K9Wz9-zxpauO024UkVEmi-YG48kuy1V-tClUXw189luYqhYQUpjQ6QpG0RNqru9HQz1FEiS9zSg69nyk7GBeCRrt72mc/s320/IMG_1076.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b>AUGURI!</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>OGGI 16 ANNI</b></div>
<a name='more'></a>Scrivi qui il resto dell'articolotiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-59374548851462231122013-10-10T14:37:00.001+02:002013-10-10T14:37:17.439+02:00Che bello seguire Francesco (articolo di Antonio Socci)<div id="post-1812" class="post-1812 post type-post status-publish format-standard hentry category-news tag-civilta-cattolica tag-papa-francesco tag-valori-non-negoziabili post" style="margin: 0px 0px 40px; padding: 0px 0px 40px; vertical-align: baseline; background-image: url(http://www.antoniosocci.com/wp-content/themes/toonewsy-1.0b/images/line.gif); overflow: hidden; background-position: 50% 99%; background-repeat: no-repeat no-repeat;"><h2 style="margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.antoniosocci.com/2013/09/che-bello-seguire-francesco-quello-che-ci-insegna-anche-sui-valori-i-cristiani-leggono-i-segni-dei-tempi-una-storia-che-inizia/" rel="bookmark" title="CHE BELLO SEGUIRE FRANCESCO! QUELLO CHE CI INSEGNA (ANCHE SUI VALORI): I CRISTIANI LEGGONO I SEGNI DEI TEMPI. UNA STORIA CHE INIZIA." style="margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; text-decoration: none; outline: 0px; font-size: 17px; -webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><font color="#000000">CHE BELLO SEGUIRE FRANCESCO! QUELLO CHE CI INSEGNA (ANCHE SUI VALORI): I CRISTIANI LEGGONO I SEGNI DEI TEMPI. UNA STORIA CHE INIZIA.</font></a></h2><div class="meta" style="margin: 0px 0px 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">20 SETTEMBRE 2013 / IN <a href="http://www.antoniosocci.com/category/news/" title="Visualizza tutti gli articoli in News" rel="category tag" style="margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; text-decoration: none; outline: 0px; font-weight: bold;">NEWS</a></span></div><div class="content clear" style="margin: 0px; padding: 0px 0px 20px; vertical-align: baseline;"><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">C’è lo stupore e la compassione nella splendida intervista di papa Francesco. Lo stupore di chi si è sentito perdonato e amato dal Salvatore, come il pubblicano Matteo, l’evangelista della celebre tela di Caravaggio. Che il papa evoca.<span id="more-1812" style="margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">E c’è la compassione per questa umanità di feriti. Il desiderio di portare a tutti quello sguardo di misericordia che lui ha incontrato nel volto di Gesù e quindi nella Chiesa.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">COSA SIAMO</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">In effetti siamo un mondo di feriti. Le cronache parlano di guerre sanguinose, di repressioni crudeli, di una crisi economica che imperversa e porta all’angoscia, di società piene di odio. Parlano di violenza perfino in quei rapporti affettivi personali che dovrebbero essere segnati dall’amore.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Siamo tutti creature ferite dalla vita. Non lo si può negare.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Il recente Festival della filosofia di Modena, dedicato appunto all’amore, è stato concluso dalla lezione magistrale della sociologa israeliana Eva Illouz, nota per il suo best-seller, “Perché l’amore fa soffrire”.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">La Illouz, sebbene femminista e liberal, ha fotografato – a cinquant’anni dalla rivoluzione sessuale che doveva renderci tutti liberi e felici – un panorama di rovine.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Ha spiegato che l’amore “ormai è divenuto un problema, preso in carico dalle comunità terapeutiche”. Ha aggiunto: “l’amore ha sempre fatto soffrire, ma oggi lo fa molto più di prima”. E lo sappiamo tutti.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">E’ l’ennesima eterogenesi dei fini. Come il marxismo, anche la rivoluzione sessuale promise la felicità e ha prodotto l’infelicità (così pure potremmo dire per il mito scientista o quello del benessere).</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">L’OSPEDALE DI DIO</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Dunque la nostra società è piena di feriti. Ecco perché papa Francesco vede la Chiesa “come un ospedale da campo dopo la battaglia”. Essa si sente chiamata a “curare le ferite e riscaldare il cuore dei fedeli”.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Siamo tutti feriti senza distinzione di credo o di filosofia o di fede politica. La battaglia che ci ha messo a terra e di cui parla il Papa è quella della vita, ma anche quella che la modernità aveva intrapreso per emanciparsi da Dio.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">E’ evidente che la Chiesa ha perso quella battaglia (umanamente e storicamente parlando).</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Ma i “morti e i feriti” distesi sul terreno sono i vincitori, cioè tutti noi moderni. La Chiesa non combatteva per sé, ma per noi. Noi moderni abbiamo prevalso e ora siamo al tappeto.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Perciò essa, come una madre premurosa, che aveva messo in guardia i suoi figli, si china su di loro, pietosa e se li carica sulle spalle.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Papa Francesco fa come il padre del figliol prodigo. Che non rinfaccia al figlio i suoi errori, che non inveisce e non punisce.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Anzi, “quando era ancora lontano, il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò”, poi – interrompendo il mea culpa del figlio – “disse ai servi: presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi… facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (Lc 15, 20-24).</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">IL FRATELLO INDIGNATO</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Diciamo la verità, l’atteggiamento del figlio maggiore che, tornando dai campi, vede tutti questi festeggiamenti e s’indigna col padre, somiglia un po’ a quello di alcuni di noi cattolici verso papa Francesco.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">C’è chi pretenderebbe che si stesse ogni giorno a condannare, a recriminare e a far proclami. Mentre il padre vuole anzitutto riabbracciare l’errante e riaverlo come figlio.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Questo non significa affatto approvare gli errori o sottovalutarli. No, significa amare i figli.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Del resto è ciò che la Chiesa ha fatto fin dalle origini. La “bella notizia” (perché questo significa la parola “Vangelo”) non è l’elenco dei peccati, nemmeno un catalogo di valori morali, ma è l’annuncio che Dio ha avuto pietà degli uomini ed è venuto a prenderseli sulle spalle, a curarli, a guarirli, a salvarli.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Gesù entrò nel mondo così: “Non incriminò, non accusò nessuno. Salvò. Non incriminò il mondo. Salvò il mondo. Questi altri” scriveva Péguy “vituperano, raziocinano, incriminano. Medici ingiuriosi che se la prendono con il malato”.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Il grande convertito francese usava la stessa metafora di papa Francesco: siamo una umanità malata, un mondo di feriti. E il medico non può prendersela col malato. Il suo compito è curarlo e guarirlo.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Si dirà che oggi però c’è la secolarizzazione dilagante. Ma già Péguy rispondeva a questa obiezione: “anche al tempo di Gesù c’erano il secolo e le sabbie del secolo. Ma sulla sabbia arida, sulla sabbia del secolo scorreva una fonte, una fonte inesauribile di grazia”.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Pure Gesù fu accusato di essere indulgente e perfino connivente con peccatori, pubblicani e prostitute. Ma era venuto per loro (cioè per tutti noi). E proprio la sua misericordia, la bellezza della sua umanità, commuoveva i peccatori che si convertivano e cambiavano vita.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">LA GUERRA DEI VALORI</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Chi oggi lamenta la fine della battaglia per i valori non negoziabili non ha compreso. A parte il fatto che tali valori non sono l’essenza del cristianesimo e considerarli tali sarebbe una nuova, pericolosa ideologia.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Chiarito ciò è sbagliato pensare che Francesco rinneghi quanto hanno insegnato i suoi due predecessori. Perché ha sempre ribadito quell’insegnamento (anche ieri lo ha fatto su inizio e fine vita).</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Certo, non sta a ripeterlo ogni giorno. Ma non perché quei principi, ai suoi occhi, non siano importanti.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Solo perché a Francesco preme anzitutto sottolineare il primo, vero, grande e basilare “principio non negoziabile” (la base di tutti gli altri): l’essere umano concreto, quello in carne e ossa, con le sue ferite, anche con i suoi peccati. La sua salvezza.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Agli occhi di Dio le persone concrete sono il fondamentale “principio non negoziabile”, tanto che per ognuno di loro si è fatto uomo, si è fatto crocifiggere ed è risorto.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Ecco perché nell’esortazione missionaria di Francesco a “curare” le ferite dell’umanità, rientra pienamente fare centri di aiuto alla vita, accogliere le persone travolte dal crollo di legami affettivi, sostenere chi vive malattie terminali o ha persone care in condizioni estreme, aiutare poveri e infelici. Si apre una grande stagione di carità per i cristiani.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">COSA CAMBIA</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Certo, cambia qualcosa: lo sguardo su questo momento storico. Più che battaglie culturali con intellettuali e politici, ci si prenderà cura degli esseri umani.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Non perché sia sbagliato o inutile dire la verità e cercare il bene pubblico: è doveroso (lo stesso Francesco ha dialogato con Scalfari).</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Ma perché – come diceva don Giussani – a vincere la cultura nichilista non sarà una contrapposta cultura cattolica, ma la commozione personale per Gesù, la sua carità: “La Chiesa è proprio un luogo commovente di umanità, è il luogo della umanità… La lotta col nichilismo, contro il nichilismo, è questa commozione vissuta” (Giussani).</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Del resto è sempre stato così. Il mondo è sempre stato una distesa di feriti. Perché tale è la condizione umana. Nasciamo come naufraghi che cercano il senso della vita, avvolti dal mistero dell’universo, desideriamo amare ed essere amati, subiamo il male e lo facciamo, bramiamo ogni giorno la felicità e non la troviamo.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Così ci vedeva Gesù. Così ci rappresentò nella parabola del Buon Samaritano: noi siamo quell’uomo “spogliato, percosso” e lasciato “mezzo morto” sul ciglio della strada. Mentre lui è il buon samaritano che “ne ebbe compassione, gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui”.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Quella “locanda” è la Chiesa. E come Gesù cura le nostre ferite? Ce lo dice il profeta Isaia: “per le Sue piaghe noi siamo stati guariti”. Ci guarisce soffrendo al posto nostro. Ci riscatta dando se stesso.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">I santi ce lo ricordano. Pensiamo a padre Pio, alle sue stigmate, alle sofferenze con cui otteneva tante grazie. Il suo confessionale è stato un grande ospedale da campo delle anime. E accanto ha voluto far costruire un grande ospedale dei corpi: “la casa sollievo della sofferenza”. Per capire papa Francesco guardate i santi come padre Pio.</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Antonio Socci</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> </span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Da “Libero”, 21 settembre 2013</span></p><p style="margin: 20px 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Facebook: “Antonio Socci pagina ufficiale”</span></p></div><div class="meta" style="margin: 0px 0px 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">TAGS: <a href="http://www.antoniosocci.com/tag/civilta-cattolica/" rel="tag" style="margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; text-decoration: none; outline: 0px; font-weight: bold;">CIVILTÀ CATTOLICA</a>, <a href="http://www.antoniosocci.com/tag/papa-francesco/" rel="tag" style="margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; text-decoration: none; outline: 0px; font-weight: bold;">PAPA FRANCESCO</a>, <a href="http://www.antoniosocci.com/tag/valori-non-negoziabili/" rel="tag" style="margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; text-decoration: none; outline: 0px; font-weight: bold;">VALORI NON NEGOZIABILI</a></span></div><div style="color: rgb(0, 51, 0); font-family: Cambria, Palatino, 'Palatino Linotype', 'Hoefler Text', Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 23px; -webkit-text-size-adjust: auto;"><br></div></div><div class="navigation clear" style="margin: 0px 0px 40px; padding: 0px; font-size: 15px; vertical-align: baseline; width: 470px; overflow: hidden; color: rgb(0, 51, 0); font-family: Cambria, Palatino, 'Palatino Linotype', 'Hoefler Text', Times, 'Times New Roman', serif; line-height: 23px; -webkit-text-size-adjust: auto;"></div>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-37052524888756974232013-10-07T15:57:00.001+02:002013-10-07T15:57:02.624+02:00Il papa ad Assisi<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Li ha abbracciati uno ad uno. Una carezza sul viso e un bacio in fronte. Ai più grandi ha scompigliato i capelli con la mano, un saluto tenero e scherzoso per ognuno dei <strong>bambini disabili dell'"Istituto Serafico” di Assisi. Papa Francesco ha voluto iniziare da qui la sua visita alla città del santo di cui porta il nome</strong>, in occasione della festa del 4 ottobre. Quei bambini, scrive il Papa, gli ricordano <strong>Nicolás, un ragazzo disabile di 16 anni che da Buenos Aires gli ha mandato «una delle più belle lettere che ho ricevuto». «Caro Francesco: non posso scriverti io (perché ancora non parlo, né cammino), ma ho chiesto ai miei genitori di farlo al mio posto</strong>, perché loro sono le persone che mi conoscono di più. Quest’anno, in novembre, riceverò la Cresima, una cosa che mi dà molta gioia. Tutte le notti, da quando tu me l’hai chiesto, <strong>io domando al mio Angelo Custode, che si chiama Eusebio e che ha molta pazienza, di custodirti e di aiutarti.</strong> Stai sicuro che lo fa molto bene perché ha cura di me e mi accompagna tutti i giorni».<br><br>Il Papa resta in silenzio davanti ai “piccoli” di Assisi. Aveva preparato un discorso scritto, ma parla a braccio, mentre <strong>quasi 100mila persone lo ascoltano dai maxischermi posizionati intorno alla Basilica di San Francesco. </strong>«Sull’altare adoriamo la carne di Gesù, in questi bambini troviamo le Sue piaghe. E queste piaghe hanno bisogno di essere ascoltate, di essere riconosciute». Piaghe, non ferite. Lo sottolinea il Papa. <strong>I segni della Passione fanno Gesù «bellissimo»: «Quando Cristo è Risorto non aveva nel suo corpo dei lividi, delle ferite… Niente! Era più bello! Soltanto ha voluto conservare le piaghe e se le è portate in Cielo.</strong> Noi curiamo le piaghe di Gesù qui e Lui, dal Cielo, dice a ciascuno: “Ti sto aspettando!”».<br><br><strong>Cristiani di pasticceria </strong><br>Papa Bergoglio è stato il primo, nella storia della Chiesa, a prendere il nome di Francesco. Figlio spirituale di sant'Ignazio di Loyola, si è innamorato del Poverello di Assisi. La sera dell'elezione «avevo accanto a me l'arcivescovo emerito di San Paolo e anche Prefetto emerito della Congregazione per il Clero, Claudio Hummes, un grande amico», ha raccontato il Pontefice: «Quando la cosa è divenuta un po' pericolosa lui mi confortava, e quando i voti sono saliti a due terzi, momento in cui viene l'applauso consueto perché è stato eletto il Papa, lui mi ha abbracciato, mi ha baciato, e mi ha detto: <strong>non ti dimenticare dei poveri». «Quella parola è entrata qui», ha aggiunto il Pontefice toccandosi la testa: «I poveri, i poveri. Poi subito, in relazione ai poveri, ho pensato a Francesco</strong> d'Assisi».<br><br>La seconda tappa il Papa l'ha fatta al vescovado, nella Sala della spoliazione di san Francesco, dove ha incontrato i poveri assistiti dalla Caritas. Un altro discorso a braccio, commentando ciò che in questi giorni i giornali ipotizzavano avrebbe detto ad Assisi. Considerazioni, critiche, indiscrezioni: «Il Papa andrà a spogliare la Chiesa, lì!», «spoglierà gli abiti dei Vescovi, dei Cardinali; spoglierà se stesso…». <br>«Questa è una buona occasione per fare un invito alla Chiesa a spogliarsi», ha detto Francesco: <strong>«Ma la Chiesa siamo tutti, eh! Tutti! Dal primo battezzato, tutti siamo Chiesa. E tutti dobbiamo andare per la strada di Gesù, che ha fatto una strada di spoliazione, lui stesso.</strong> Se vogliamo essere cristiani non c’è altra strada. “Ma non possiamo fare un cristianesimo un po’ più umano?”, dicono. Senza Croce, senza Gesù, senza spoliazione. Ma così diventeremo cristiani di pasticceria, come belle torte, come belle cose dolci… Bellissimo, ma non cristiani davvero!». <br><br>C'è una frase che il Papa ripete più volte: la mondanità è uno dei mali più grandi. «Noi non possiamo seguire il denaro, la vanità, l'orgoglio. <strong>La mondanità spirituale uccide! Uccide l’anima! Uccide le persone! Uccide la Chiesa»</strong>. A questo mondo, è stata la sua denuncia, «non importa che tanta gente debba fuggire dalla schiavitù, dalla fame, cercando la libertà e con quanto dolore, tante volte, vediamo che queste persone trovano la morte, come è successo a Lampedusa. Oggi è un giorno di pianto!». <br><br><strong>La pace di Francesco </strong><br>La visita del Papa è un pellegrinaggio, fatto di incontri, silenzio e preghiera. Quella privata, davanti al <strong>crocifisso di san Damiano («che è un Cristo vivo, perché ha gli occhi spalancati. È vivo perché è Dio incarnato»), nella Porziuncola e poi alla tomba di santa Chiara</strong> e quella di san Francesco. E quella pubblica, durante la Messa celebrata nella piazza della Basilica inferiore. Arrivato in anticipo da Roma, alle 7.30 del mattino, Bergoglio parla con una sorta di trepidazione. Sembra quasi abbia fretta di dire ciò che gli sta a cuore. «Cosa ci dice Francesco con la sua vita? Che essere cristiani significa vivere in rapporto vitale con la persona di Gesù. È assimilarsi a Lui. La pace francescana non è un sentimento sdolcinato. Per favore: questo san Francesco non esiste! E neppure è una specie di armonia panteistica con le energie del cosmo. Anche questo non è francescano! La pace di san Francesco è quella di Cristo, e la trova chi “prende su di sé” il suo “giogo”, cioè il suo comandamento: amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato. Da questa Città della Pace, ripeto con la forza e la mitezza dell’amore: <strong>rispettiamo la creazione, non siamo strumenti di distruzione! Rispettiamo ogni essere umano: cessino i conflitti armati che insanguinano la terra, tacciano le armi.</strong> Sentiamo il grido di coloro che piangono, soffrono e muoiono a causa della violenza, del terrorismo o della guerra, in Terra Santa, tanto amata da San Francesco, in Siria, nell’intero Medio Oriente, in tutto il mondo».<br><br><strong>Per un «sì»</strong><br>Il viaggio prosegue, a tappe serrate. Nella cattedrale di San Rufino, il Papa incontra i sacerdoti e i consacrati. <strong>«La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione»</strong>, ricorda loro Francesco. L'invito ad uscire dalle parrocchie è chiaro. L'aveva già detto molte volte in questi primi sei mesi di Pontificato: «Andate nelle periferie, camminate! Penso che questa sia veramente l'esperienza più bella che viviamo: far parte di un popolo in cammino nella Storia, insieme con il suo Signore, che cammina in mezzo a noi. Non c'è da temere, non siamo soli».<br><br>L'incontro con le suore di clausura del monastero di santa Chiara è segnato dalla tenerezza. Le monache abbracciano il Papa come si abbraccia un padre. <strong>«La vostra strada è grandemente umana», dice loro Bergoglio: «Sapete qual è il segno di una suora così umana? La gioia!</strong> Che tristezza per me vedere delle suore che non gioiscono. Sorridono a volte, ma con il sorriso delle assistenti di volo, non con la gioia che viene da dentro». <br><br>L'ultimo appuntamento Francesco lo dedica ai giovani. A Santa Maria degli Angeli lo attendono in 12mila. Il clima di festa al suo arrivo si fa subito silenzio, per ascoltare ciò che il Papa ha scritto <strong>per rispondere alle domande di alcuni ragazzi sul matrimonio, il sacerdozio e la verginità. «Ci vuole coraggio a fare una famiglia oggi.</strong> La società in cui voi siete nati privilegia i diritti individuali piuttosto che la famiglia, le relazioni che durano finché non sorgono difficoltà. “Staremo insieme finche dura l'amore”, mi dicono. Ma questo è egoismo. Noi viviamo nella cultura del provvisorio. Ma Gesù non ci ha salvato in modo provvisorio! Quindi non bisogna avere paura di fare passi definitivi nella vita come è quello del matrimonio: approfondite il vostro amore, rispettandone i tempi e le espressioni, <strong>pregate, preparatevi bene, ma poi abbiate fiducia che il Signore non vi lascia soli! Fatelo entrare nella vostra casa come uno di famiglia, Lui vi sosterrà sempre</strong>».<br><br>Il discorso del Papa torna ancora una volta sulla vita consacrata: «Il rapporto con Dio non riguarda solo una parte di noi stessi, riguarda tutto. È un amore così grande, così bello, così vero, che merita tutto e merita tutta la nostra fiducia. E una cosa vorrei dirla con forza, specialmente oggi: <strong>la verginità per il Regno di Dio non è un “no”, è un “sì”! Alla base c’è il “sì”, come risposta al “sì” totale di Cristo verso di noi, e questo “sì” rende fecondi»</strong>. <br>Ogni parola di Papa Francesco è un invito a non avere paura. A fidarsi. E seguire, anche quando tutto sembra dire il contrario. Dietro la Basilica Superiore cresce il tramonto, mentre l'elicottero vaticano si prepara a partire verso Roma. Davanti alla Basilica si salutano i pellegrini. E si torna a casa: con un nuovo, inaspettato, desiderio di pace.</span>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-739962087749586332.post-66547672325698242862013-10-03T17:38:00.001+02:002013-10-03T17:38:22.912+02:00Buon onomastico FrancescoBuon onomastico Francesco!<div><br></div><br><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEjc01GdHA73OP0FskIZ6DtSqASvdoyORFBafh8sJ1e1cYZ4vBFC9pISVwMHzjJ-1fbkd1tfrTEzhs1AG4oXnC3F3vc_9SxIyy3CprTuY0ADgFCspEBSOTBZqZPCaynUE0hSyZZIlji0mK/s640/blogger-image-1278415920.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEjc01GdHA73OP0FskIZ6DtSqASvdoyORFBafh8sJ1e1cYZ4vBFC9pISVwMHzjJ-1fbkd1tfrTEzhs1AG4oXnC3F3vc_9SxIyy3CprTuY0ADgFCspEBSOTBZqZPCaynUE0hSyZZIlji0mK/s640/blogger-image-1278415920.jpg"></a></div>tiziana.caggioni@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/15964503043271255314noreply@blogger.com0