VARESE Le due ragazze varesine con alcune delle loro creazioni (Foto by VARESE)
BEATRICE(a sinistra della foto e' una mia nipote)
La Provincia di Varese cambiaE diventa una borsetta elegante
3 agosto 2011
VARESE A dire la verità le due intraprendenti ragazze varesine realizzano oggetti di tutti i tipi e rigorosamente con materiale di riciclo. «L'idea ci è venuta un anno fa - raccontano - Volevamo trasformare i giornali in qualcosa di spendibile quotidianamente come del resto è nella loro natura. La borsa è l'accessorio che più rispecchia questi canoni, ogni donna la porta sempre con sé».
Ragionando sui materiali e facendo diversi tentativi hanno quindi trovato il modo migliore per trasformare i semplici fogli in tele che, intrecciate, danno vita a borse dalle forme più disparate. «La lavorazione è lunga e delicata - continuano Beatrice e Lucia - dalla pagina di giornale ricaviamo delle strisce di diverse dimensioni che con un opportuno trattamento diventano idrorepellenti. Una volta pronte le intrecciamo, come a formare delle tele, e a seconda del modello che volgiamo realizzare le diamo forma». Ed ecco fatta una perfetta baguette decorata con dei vecchi vinili, un secchiello con i manici di stoffa o un portafoglio a bottoni. «Ogni borsa può essere decorata e personalizzata con altri materiali di riciclo. Spesso, per esempio, utilizziamo le cinture usate per fare le tracolle, ma un po' tutto si presta per essere riutilizzato: dalle cravatte alle linguette delle lattine». Insomma, mai buttare via niente tutto può tornare utile.
Le ragazze per ora realizzano i modelli su richiesta attraverso il passaparola, ma le loro creazioni stanno rapidamente diventando un must. «Non pensavamo potessero piacere così tanto - aggiungono - Siamo partite senza uno scopo preciso, semplicemente volevano ridare vita ai materiali di scarto e agli oggetti che le persone abbandonano. Un lavoro che ci piace e che pian piano stiamo facendo con grandi soddisfazioni».
Le giovani creatrici ora hanno un solo sogno: «Poter un giorno aprire un negozio delle trasformazioni». Un posto in cui portare un oggetto usato e ridargli nuova vita, possibilmente che nulla abbia a che vedere con quella precedente.
Valentina Fumagalli
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