......Il Meeting di Rimini quest’anno vuole ricordare a tutti questa verità, partendo non dal lamento, ma da quel desiderio, quella fede vissuta, quegli ideali popolari che aiutano a star di fronte alla realtà in tutti i suoi fattori, a educare e a costruire sfruttando ogni opportunità positiva.
Come ha detto di recente Enzo Jannacci in un’intervista su L’Unità, occorre mettersi “in quella condizione particolare che ti permette di assaporare ciò che di buono cova da sempre in Italia e tra gli italiani. E questo sapore batte il disgusto che ci affligge sovrano da troppo tempo”.....
di Giorgio Vittadini
Tratto da Il Sussidiario.net il 21 agosto 2011
Di fronte alla crisi, in un mondo globalizzato in rapido mutamento, se nel breve periodo è inevitabile e doveroso che il nostro Paese tagli la spesa pubblica per rimanere in Europa e, soprattutto, per mantenere un certo tenore di vita ed evitare l’ulteriore impoverimento dei più poveri, occorre che, a ogni livello della società, venga rimessa in atto una profonda disponibilità al cambiamento.
La mostra “150 anni di sussidiarietà”, che sarà inaugurata oggi al Meeting di Rimini alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intende documentare proprio la capacità di cambiamento dal basso, presente nel DNA del nostro Paese, che ha permesso a tante generazioni di affrontare difficoltà di ogni genere, di costruire i movimenti cattolico e operaio, di resistere come substrato popolare sotto il fascismo, di formulare una Costituzione come compromesso virtuoso tra diverse ispirazioni ideali, di sviluppare la grande quantità di piccole imprese che hanno dato vita al boom economico.
Nessun commento:
Posta un commento