............E don Giussani continua con questa indicazione: «Dovete
avere iniziativa, dovete prendere iniziativa perché la vostra vita
sia rapporto con Dio. Invece, siamo intontiti o superficiali, perché
lasciamo andare questa questione, come se, essendo lì in “casa”
[essendo lì nella Fraternità, essendo lì nel movimento], noi fossimo già a posto. A posto un accidente! Se la casa [o la Fraternità, o la comunità, o il gruppetto di amici] non diventa inizio nella vostra giornata, uno stimolo per la vostra giornata, non avrete più nessun altro passaggio o rapporto che vi centri nel fatto che la vita dell’uomo è rapporto con il Mistero. Lo si sente dire, che il problema è quello lì, soltanto quando c’è qualche cosa di eccezionale, ci capita qualcosa di eccezionale. Invece di “Dio”, mettiamo la parola “vocazione”. Noi viviamo le giornate senza aver preso nuova coscienza, senza rifare la coscienza della nostra vocazione [dell’essere stati scelti, del dono che ci è capitato]»4. Questa è la grande carità di don Giussani, che ci aiuta a identificare qual è il nostro problema: «Adesso il mondo intero ha buttato nel fosso immane della miseria tutto quanto gli uomini avevano ricevuto da chi li precedeva. Per questo i problemi nostri sono angusti, non totalizzanti, sono isolati. Oggi voglio chiedervi di fare uno sforzo nel pregare lo Spirito e la Madonna – Veni Sancte Spiritus.
Veni per Mariam –, perché abbiate a comprendere, al di là delle parole che sto dicendo, il nesso che c’è tra Dio, il Mistero, e la nostra vita: il problema dei problemi è questo!»5. Soltanto sentire queste parole ci fa capire quanto siamo distratti. Se uno pensa nella sua giornata qual è il problema dei problemi, che cosa ci occupa di più, che cosa ci sorprendiamo ad avere come preoccupazione dominante… È questo
il problema dei problemi per ciascuno di noi?
Davanti a questa situazione del mondo e della Chiesa, cui noi
partecipiamo, l’unica nostra strategia – dice il Papa – è la conversione.........
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