...E che cosa vuol dire integralità?
«Non ci sono fede e vita, non ci sono fede e cultura. C`è la fede che fa la vita e la cultura».
Lei è considerato un vescovo “interventista”. Scrive ai presidenti del consiglio e non si tira neanche indietro nelle questioni, diciamo così, politiche…
«Il cattolico deve essere testimone di Cristo nel mondo, punto. Prima di morire mi piacerebbe vedere un presidente della Repubblica italiana cattolico, che investa su questi valori. Poi la testimonianza si fa a seconda delle circostanze».....
intervista Mons. Negri e PROGRAMMA 19 giugno 2011
BENEDETTO XVI A SAN MARINO
«Il Papa ci darà un colpo d’ala»
di Massimo Pandolfi
15/06/2011 – «Un’occasione gigantesca».
Dal “Resto del Carlino”, monsignor Luigi Negri parla della visita del Pontefice alla sua diocesi.
Tra crisi lavorativa, rapporti con l’Italia e una gioventù assente: «Ma con lui possiamo ritrovare la nostra identità»
Monsignor Luigi Negri, emozionato?
«Un po’ mi agito, un po’ mi deprimo, diciamo che in questi giorni alterno diversi stati d’animo. C’è anche l’emozione, sì».
Sorride il vescovo di San Marino e del Montefeltro, la diocesi più bizzarra del mondo, 68mila anime, due stati (San Marino appunto e Italia), due regioni (Marche ed Emilia Romagna).
Cosa rappresenta per voi l’arrivo di Benedetto XVI?
«La verifica di un cammino che stiamo facendo. Quando mi chiedeva prima del mio stato d’animo, devo dirle che per l’educazione che ho ricevuto da don Giussani, questo stato d’animo è comunque fondato sempre su un giudizio».
E in questo caso, qual è il giudizio?
«Siamo di fronte a una gigantesca occasione per il nostro popolo, un popolo che con il cuore ha grande nostalgia della fede, ma con la testa pensa come il mondo. Vogliamo ritrovare la coscienza della nostra identità, la fede rappresenta il tutto dell’esistenza. È una sfida lanciata alla gente, al clero stesso».
Lei è vescovo di questa diocesi da sei anni. È cambiato qualcosa?
«Guardi, ricordo che i primi tempi, alle veglie che organizzavamo, c’erano una manciata di giovani, non dico assenti, ma lontani. Lunedì sera la veglia di preparazione per l’arrivo del Pontefice è stata straordinaria, qualitativamente e quantitativamente».
È vero che San Marino attraversa uno dei momenti più delicati della sua storia?
«È vero, e l’ultima emergenza è quella dei settemila frontalieri italiani, tredicimila famiglie, che rischiano di perdere il posto. Siamo ai livelli di Fincantieri o Pomegliano D’Arco, ma ne parlano in pochi».
I rapporti fra Italia e San Marino sono ai minimi storici. Lei un anno fa scrisse a Berlusconi: le ha risposto il premier?
«Lo ha fatto Gianni Letta. E ho parlato più volte con il ministro Frattini. A Tremonti ho chiesto in diverse occasioni un incontro: non ho ricevuto udienza».
Lei sta difendendo la piccola Repubblica che però, in un recentissimo passato, forse era stata un po’ troppo spregiudicata…
«I limiti della gestione economica e finanziaria di San Marino mi sono ben presenti. Non da oggi dico che bisogna fare un salto e devo dire che da un anno e mezzo ho visto sforzi e tentativi importanti a San Marino. Però…».
Però?
«Però non c’è stata adeguata risposta del governo italiano e in particolare del ministro Tremonti, mi sembra. Sono colpito dal fatto che continui ad esserci questa chiusura italiana».
Ma lei cosa ha consigliato ai governanti italiani?
«A Frattini ho anche detto che se si pensa di trasformare San Marino in un protettorato italiano, beh, siamo sulla strada sbagliata. Queste ideologie sono finite con il nazismo e il comunismo».
Ma a San Marino c’è solo meno ricchezza o sta arrivando anche vera povertà?
«Di sicuro meno ricchezza e parecchie famiglie cominciano a faticare per arrivare a fine mese».
Il futuro?
«Non è facile. Ai sammarinesi dico da sempre che una crisi finanziaria ha anche ragioni antropologiche. San Marino deve ritrovare la sua grande tradizione di libertà. Che non vuol dire “faccio ciò che mi pare e piace”, ma responsabilità e consapevolezza del proprio compito».
In questo clima difficile arriva il Papa…
«Che può darci il colpo d’ala, accendere una luce di speranza nel nostro difficile cammino. Al Papa ho scritto chiedendogli di correggerci, se necessario, di darci il senso che illumini il percorso».
Ma come ha fatto a portare il Papa nella sua diocesi?
«Diciamo che è stato un lavoro di perfetta sinergia tra il vescovo e lo stato sammarinese».
Ok, ma lei a Ratzinger, che grazie a don Giussani conosceva da anni, qualcosa avrà pur detto.
«Lo incontrai poco dopo il mio insediamento in questa diocesi e anche lui era appena diventato Papa. Gli chiesi: “Santità, venga a trovarmi”».
Risposta di Benedetto XVI?
«Mi dia un po’ di tempo, siano entrambi in fase di rodaggio».
Lei è vescovo dichiaratamente ciellino. Qualcuno continua a vedere con diffidenza Comunione e Liberazione, anche all’interno della chiesa stessa.
«Non è ancora finita l’obiezione di carattere ideologico a quella che è la tradizione cattolica, pastorale e intellettuale rigenerata da don Giussani. Non sono bastati i 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II e neanche i primi anni di Benedetto XVI. Il cattolicesimo di don Giussani, così come quello di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, è integrale, che non vuol dire integralismo».
E che cosa vuol dire integralità?
«Non ci sono fede e vita, non ci sono fede e cultura. C`è la fede che fa la vita e la cultura».
Lei è considerato un vescovo “interventista”. Scrive ai presidenti del consiglio e non si tira neanche indietro nelle questioni, diciamo così, politiche…
«Il cattolico deve essere testimone di Cristo nel mondo, punto. Prima di morire mi piacerebbe vedere un presidente della Repubblica italiana cattolico, che investa su questi valori. Poi la testimonianza si fa a seconda delle circostanze».
Le ultime circostanze (referendum, eccetera) le sono piaciute?
«Beh, onestamente non mi sembra una grande testimonianza quella delle suore che sventolano i cartelli sulla libertà dell’acqua o di certi sacerdoti che hanno detto messa con i manifesti per i sì ai referendum sopra l’altare».
© Copyright Il Resto del Carlino, 15 giugno 2011
San Marino, 16 giugno 2011 - “Quello del Santo Padre è un grande regalo”. Ad affermarlo è il segretario per gli Affari esteri Mularoni che, a nome di tutto il congresso di Stato, esprime grande soddisfazione per la visita di Benedetto XVI a San Marino. Per il collega alle Finanze, Pasquale Valentini, l’arrivo del Papa è invece “un evento eccezionale e provvidenziale” perche’ avviene in un momento in cui la comunita’ sammarinese “si interroga fortemente sul valore della sua identita’ e autonomia statuale”.
“La crisi - prosegue Valentini – non e’ solo economica ma molto piu’ profonda. Una soluzione si avra’ solo andando alle radici dell’essere sammarinesi e la visita riapre positive speranze”. L’evento sara’ celebrato anche attraverso un’emissione filatelica e numismatica: sono 200mila i francobolli emessi per l’occasione e la medaglia, coniata in 2.500 esemplari, risulta gia’ esaurita.
La visita sul Titano del pontefice e’ un evento epocale per la piccola Repubblica, come sottolinea il direttore di San Marino Rtv Carmen Lasorella, anche dal punto di vista mediatico: sono infatti attesi 230 giornalisti provenienti da tutto il mondo mentre 50 sono gli accrediti firmati per cronisti e operatori dell’emittente sammarinese. Di fatto, la giornata di domenica sara’ un banco di prova importante per l’emittente biancoazzurra che “per la prima volta – spiega il direttore Lasorella – produrra’ un evento di questa portata”, servendo le immagini riprese dalle sue telecamere alle testate radiotelevisive nazionali italiane, Rai 1 e Sky Tg 24, al centro di produzione vaticana e all’Eurovisione.
Le telecamere si accenderanno per una diretta a partire dalle 8.45 del mattino, orario di arrivo del pontefice all’aeroporto di Torraccia, per una copertura continua di quattro ore, fino alla conclusione della funzione religiosa. Rtv seguira’ anche la visita protocollare del pomeriggio a Palazzo Pubblico e alla Pieve, mentre seguira’ l’evento a Pennabilli attraverso la postazione sul Pianello. A commentare la giornata contribuiranno anche ospiti esperti, vaticanisti e liturgisti. “Sara’ una grande occasione – conclude Lasorella – per parlare della Repubblica di San Marino e per fare passare dei messaggi che potenziano la positiva immagine della Repubblica di San Marino”.
San Marino, 17 giugno 2011 – A due giorni dall’arrivo del Santo Padre, ecco il programma completo della visita pastorale di Benedetto XVI alla Diocesi di San Marino-Montefeltro.
Ore 8,00 Partenza in elicottero dall’eliporto vaticano
Ore 9,15 Atterraggio all’eliporto di Torraccia (Repubblica di San Marino) Il Santo Padre è accolto da:
- Le Loro Eccellenze i Capitani Reggenti
- S.E. la Dottoressa Antonella Mularoni, Segretario dì Stato per gli Affari Esteri
- S.E. il Signor Sante Canducci, Ambasciatore presso la Santa Sede
- S.E. Mons. Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico nella Repubblica di San Marino
- S.E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro
- Ministro Plenipotenziario Marcello Beccari, Direttore del Cerimoniale di Stato. Immediato trasferimento in auto allo Stadio di Serravalle
Ore 10,00 STADIO DI SERRAVALLE; CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA
- Saluto di S.E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro
- Omelia del Santo Padre
- Angelus
Ore 12,30 Terminata la celebrazione eucaristica , il Santo Padre si trasferisce in auto alla Casa San Giuseppe, in Località Valdragone
Ore 13,30 Casa San Giuseppe pranzo e sosta di riposo. Prima di lasciare Casa San Giuseppe, il Santo Padre saluta gli organizzatori diocesani della Visita e i Membri della Fondazione internazionale “Giovanni Paolo II”
Ore 16,15 II Santo Padre lascia la Casa San Giuseppe, e in auto raggiunge Piazza della Libertà
Ore 16,30 PIAZZA DELLA LIBERTA’:
Il Santo Padre è accolto dalle Loro Eccellenze i Capitani Reggenti. La Visita ufficiale alla Repubblica di San Marino prevede il seguente svolgimento:
- Onori Militari
- Esecuzione dell’Inno Pontificio e della Repubblica di San Marino
Ore 16,45 II Santo Padre e Le Loro Eccellenze i Capitani Reggenti entrano nel Palazzo Pubblico, salgono in ascensore al primo piano, ed entrano nella Sala del Consiglio dei XII
SALA DEL CONSIGLIO DEI XII
- Vengono presentati al Santo Padre i Ministri del Governo, con le Consorti
- Firma del Libro degli Ospiti Illustri
- Colloquio privato tra il Santo Padre e i Capitani Reggenti
Ore 17,30 Al termine del colloquio privato, il Santo Padre e i Capitani Reggenti fanno il Loro ingresso nella Sala del Consiglio Grande e Generale
SALA DEL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
Incontro ufficiale con i Membri del Governo, del Congresso, e del Corpo Diplomatico accreditato
- Saluto dei Capitani Reggenti
- Discorso del Santo Padre
- Scambio dei doni
Ore 18,00 Al termine, il Santo Padre e i Capitani Reggenti escono dal Palazzo Pubblico e raggiungono la Basilica di San Marino (la Basilica è chiusa al pubblico)
All’ingresso della Basilica il Santo Padre è accolto dal Rettore, Mons. Lino Tosi. In Basilica il Santo Padre adora il Santissimo Sacramento e venera le Reliquie di San Marino
Ore 18,15 II Santo Padre e i Capitani Reggenti escono dalla Basilica e si trasferiscono all’eliporto di Torraccia
Ore 18,30 All’eliporto il Santo Padre si congeda dai Capitani Reggenti e dalle Autorità che Lo hanno accolto all’arrivo. Partenza in elicottero per Pennabilli
Ore 18,45 Atterraggio nel campo sportivo di Pennabilli. Il Santo Padre è accolto da:
- S.E. il Signor Francesco Maria Greco, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede
- On. Carlo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
- On. Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna
- Dr. Vittorio Saladino, Prefetto di Rimini
- Dr. Stefano Vitali, Presidente della Provincia di Rimini
- Avv. Lorenzo Valenti, Sindaco di Pennabilli
Immediato trasferimento in auto alla Cattedrale di Pennabilli. (la Cattedrale è chiusa al pubblico)
Ore 19,00 In Cattedrale il Santo Padre è accolto dal Parroco, Don Maurizio Farneti. Dopo una breve adorazione del Santissimo Sacramento, il Santo Padre esce sul sagrato della Cattedrale
Ore 19,15 PIAZZA VITTORIO EMANUELE. INCONTRO CON I GIOVANI DELLA DIOCESI DI SAN MARINO-MONTEFELTRO
- Introduzione di S.E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro
- Saluto di un Giovane
- Discorso del Santo Padre
Al termine, il Santo Padre saluta una rappresentanza dei Giovani
Ore 20,00 II Santo Padre sì trasferisce in auto al campo sportivo di Pennabilli, sì congeda dalle Autorità che Lo hanno accolto all’arrivo, e parte in elicottero alla volta del Vaticano
Ore 21,00 Atterraggio in Vaticano
dal sito www.visitapapasanmarino.it
ELENCO STRADE CHIUSE
Rimini, 15 giugno 2011 – In vista dell’arrivo ormai imminente a San Marino di Papa Benedetto XVI , il Comando della polizia civile ha comunicato la lista delle strade che, per motivi di sicurezza, saranno chiuse al traffico. La zona del campo sportivo di Serravalle sarà raggiungibile in auto fino alle ore 8:30. Per le auto, la sosta sarà predisposta nella zona industriale della Ciarulla. I pullman dovranno invece sostare nella zona industriale di Galazzano. Istituito un servizio navetta.
Gli orari e le strade interessate alla chiusura sono:
Torraccia – Serravalle – Valdragone:
Strada Montelupo, dalle ore 5:00 alle ore 9:45 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00
Strada di Monte Olivo, dalle ore 8:30 alle ore 9:45 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00
Via Francesco Flora, dalle ore 8:30 alle ore 9:45 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00
Via XXV Marzo, da incrocio Via G.Carducci a Via V Febbraio dalle ore 8:30 alle ore 9:45
Via XXV Marzo, dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Via XXV Marzo, da incrocio Via Ottava Gualdaria a Via XXVIII Luglio, dalle ore 15:15 alle ore 16:30
Via XXV Marzo, dalle ore 17:15 alle ore 18:30
Via V Febbraio, dalle ore 8:30 alle ore 9:45 e dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Via V Febbraio da Via XXV Marzo a incrocio Strada di Paderna, dalle ore 17:15 alle ore 18:30
Via IV Giugno da Via V Febbraio a incrocio Via Olivella, dalle ore 8:30 alle ore 9:45
Via IV Giugno, dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Via Lorenzo De Medici, dalle ore 8:30 alle ore 9:45 e dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Via Morri, dalle ore 8:30 alle ore 9:45 e dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Via III Settembre da incrocio Via Consiglio dei Sessanta a Via IV Giugno, dalle ore 8:45 alle ore 10:00 e dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Strada la Ciarulla da Via IV Giugno a Via Costa Bello, dalle ore 8:30 alle ore 13:30
Via Costa del Bello, dalle ore 5:00 alle ore 15:00
Via Rancaglia, dalle ore 5:00 alle ore 15:00
Via Olnano da incrocio Via Rancaglia a incrocio Via Abate Stefano, dalle ore 5:00 alle ore 15:00
Via Ponte Mellini, dalle ore 5:00 alle ore 15:00
Via H. Bustamonte, dalle ore 5:00 alle ore 15:00
Via XXVIII Luglio da Via XXV Marzo fino incrocio Via del Bando, dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Via XXVIII Luglio, dalle ore 15:15 alle ore 16:30 e dalle ore 17:15 alle ore 18:30
Via Leo Marino Dominici, dalle ore 11:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:15 alle ore 16:30
Strada Sesta Gualdaria da incrocio Via XXV Marzo a incrocio Via A. da Piandavello, dalle ore 11:30 alle ore 13:00 e dalle ore 15:15 alle ore 16:30
Via dei Canneti, dalle ore 11:30 alle ore 16:30
Piazza Filippo da Sterpeto, dalle ore 00:00 alle ore 19:00
Città-Borgo Maggiore:
Strada Sottomontana da Strada Quinta Gualdaria fino incrocio Via XXVIII Luglio, dalle ore 15:15 alle ore 16:30 e dalle ore 17:15 alle ore 18:30
Via Oddone Scarito, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Via Piana, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Via Montalbo da Via Napoleone Bonaparte a Via Piana, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Via Giovanni Belluzzi, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Piazzale Lo Stradone, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Viale Federico d’Urbino, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Via del Voltone da incrocio Via Cella Bella a piazzale Ex Stazione, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Via Cella Bella da incrocio Via Napoleone Bonaparte fino a incrocio Viale Federico d’Urbino, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Viale Pietro Franciosi, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Viale Giacomo Matteotti, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Viale Antonio Onofri, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Piazza Antonio Paolo Fabbri, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Via Donna Felicissima, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Piazza Garibaldi, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Contrada del Collegio, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Piazza della Libertà, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Piazza Domus Plebis, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Contrada dei Magazzeni, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Contrada della Pieve, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Contrada Omagnano, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Via Eugippo, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Contrada del Pianello, dalle ore 15:15 alle ore 18:30
Nelle Vie Oddone Scarito, Via Piana, Via Giovanni Belluzzi, Piazzale Lo Stradone, Viale Antonio Franciosi, Viale Antonio Onofri, Piazza Antonio Paolo Fabbri, il divieto di sosta è anticipato alle ore 12:00.
Piazzale Papa Giovanni Paolo II e i parcheggi circostanti il Multieventi saranno interdetti al traffico veicolare ed alla sosta nei giorni 18 e 19 giugno 2011.
In caso di inosservanza si procederà alla sanzione amministrativa e alla rimozione forzata.
Per ragioni di sicurezza e viabilità, gli orari di apertura e chiusura delle strade potranno subire variazioni, altre strade e vie, diverse da quelle indicate potranno essere chiuse senza preavviso.
Nelle aree interdette al traffico potranno circolare i veicoli autorizzati dal Comando Polizia Civile.
Il Comitato Organizzatore della Visita precisa infine che nelle aree interessate dal passaggio del Santo Padre, a partire dall’Eliporto di Torraccia, a Borgo Maggiore e nel centro storico di San Marino saranno delimitate, tramite transennamento, apposite aree per il pubblico. Tenendo quindi in considerazione gli orari di chiusura delle strade e le aree di parcheggio non interdette la cittadinanza potrà avvicinarsi a piedi ai suddetti luoghi per salutare il Pontefice.
Pennabilli (Rimini), 17 giugno 2011 – Saranno oltre 4.000 i giovani che attenderanno a Pennabilli, in piazza Vittorio Emanuele, il Santo Padre per la visita pastorale di domenica 19 giugno. A confermarlo è stato il vescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro, monsignor Luigi Negri, che durante una conferenza tenutasi nei giorni scorsi ha anche aggiunto: “Questo è il segno evidente che i popoli della Diocesi e della Repubblica del Titano nel loro insieme, e dunque non solo i cristiani, sentono l’importanza di questa visita”.
Nella stessa occasione Negri ha inoltre sottolineato la straordinaria sinergia che si è creata fra diocesi e Repubblica sammarinese: “una collaborazione - ha ribadito - che ha permesso di organizzare l’evento e, soprattutto, che ha risentito della forte impronta degli umili e dei poveri, i quali hanno contribuito a ridimensionare l’aspetto puramente mondano della visita per ricondurla nella sua vera essenza”.
L’attesa, che in queste ore è tutta concentrata sui preparativi, è stata vissuta intensamente dai pennesi e da tutto il Montefeltro. A tal punto che ha scatenato anche una caccia al balcone per non perdersi le parole che Benedetto XVI pronuncerà davanti ad una folla di giovani.
Il Papa arriverà in diocesi attorno alle 9,15 direttamente dall’eliporto vaticano. Dopo l’incontro con i Capitani Reggenti si sposterà dunque allo stadio di Serravalle per la celebrazione eucaristica. Ma il momento che toccherà più da vicino la nostra provincia sarà nel tardo pomeriggio. E’ infatti previsto per le 18,45 l’atterraggio al campo sportivo di Pennabilli. Mentre l’incontro con giovani (in piazza Vittorio Emanuele alle 19,15) seguirà una breve adorazione in Cattedrale.
L’ evento, che verrà seguito in diretta dalle emittenti televisive, verrà affiancato da un lancio di carattere filatelico e numismatico: l’Azienda autonoma di Stato Filatelica e numismatica ha voluto infatti emettere sia un francobollo che una medaglia. Nel primo caso si parla di una tiratura di 40 mila foglietti per un totale di 200 mila esemplari, realizzati su bozzetto di Davide Cheli. Per quanto riguarda la medaglia , a firma di Valeria Celestina Sicilia i pezzi (tutti prenotati) saranno invece 2.500.
Per definire i particolari del palinsesto e per illustrare il lavoro che la televisione di Stato sammarinese sta svolgendo è intervento anche il direttore generale della San Marino Rtv, Carmen Lasorella. Si è appreso così che le persone impegnate per la diretta del mattino saranno oltre 50 e le trasmissioni proseguiranno dalle 8.45 fino al termine della santa messa anche su Rai Uno e Sky Tg 24. L’ultimo collegamento, con il contributo di esperti e vaticanisti sarà infine da Pennabilli
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