Carissimi amici,
sono in partenza per Port au Prince: mi dà un passaggio la delegazione del comune di Milano ed alle 13.20 lasceremo Malpensa per atterrare a La Romana da dove, domani raggiungeremo Port au Prince.
Vado a cercare la mia gente, vado a darer una mano a padre Giuseppe con cui ho condiviso la vita in questi anni: l'ho sentito al telefono nella notte. La missione ha resistito, solo le mura di cinta sono crollate ed i tubi dell'acqua scoppiati, ma padre Giuseppe li ha già sostituiti per assicurare a tutti l'acqua potabile. Ha accolto circa 800 feriti che hanno occupato la superficie del bellissimo campo di calcio. I medici cileni da anni impeganti nell'ambulatorio della missione se ne sono andati, richiamati dalle loro organizzazioni, ed anche le suore colombiane due giorni fa hanno gettato la spugna scioccate dal dolore e dalla disperazione, hanno raggiunto le consorelle nella vicina Repubblica Dominicana.
Padre Giuseppe mi diceva di andare presto e di portare medici ed infermieri: molti feriti hanno fratture esposte ed il rischio di setticemia è altissimo.
Non riesco in questo volo a portare con me altre persone ma stiamo cercando di organizzarci con la Protezione Civile del Veneto per organizzare un intervento alla missione.
In questo momento non c'è internet ma appena l'avremo manderò notizie.
Un caro abbraccio a tutti voi
Suor Marcella
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