come ti avevo promesso sono passata per il tuo blog.
e mi soffermo qui, sul pensiero di una logopedista e sulla tua risposta.
Ci siamo conosciute alla lega del filo d'oro poche settimane fa e ne abbiamo anche parlato. Sai che su alcuni punti non la penso come te e che rientro nella categoria di chi pensa che verga abbia usato questo mezzo per sfogare un sentimento che da PADRE e quindi UOMO non riesce più a tollerare. nonostante ammetta, e voglio credergli, che senza Moreno non riuscirebbe a vivere.il pensiero di questa logopedista, con tutto il rispetto, non lo comprendo nè condivido. sono un'educatrice e se, come hai detto tu, ho un piccolo stipendio è grazie alla disabilità dei vostri figli. ma spero sia riuscita a farti capire, che la mia presenza vicino a quelle principesse che hai conosciuto, non è mossa dal fine economico. io con loro dormo, gioco, sogno, sperimento, mi metto in gioco, andiamo al mare, in piscina, al parco, le assisto nelle situazioni buie e difficili, che sono difficili anche per me.
vorrei solo dire alla logopedista che noi "terapiste" seguiamo questi bambini per una o due ore al giorno (io anche di più) ma le famiglie vivono tutta la giornata in questa situazione. lei non si è mai trovata davanti ad un Moreno che le ha lanciato un pannolino pieno di feci. neanche io, nonostante ci sono stata nella fase successiva.io non ho mai pensato a quello che la mia Monica (nome di fantasia) non potrà mai fare, ma a quello che ogni giorno apprende. spero che lei cambi il suo modo di pensare, perchè alle mamme non servono terapiste pessimiste, non ha senso e non potranno portare dei miglioramenti. perchè questi piccoli sentono, più che le parole, i battiti del cuore.
Grazie Francesca
salutami tutti .La convivenza alla lega e' stata veramente una bella esperienza.
Un bacione alle bimbe.
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