martedì 13 marzo 2012

L’ULTIMO CAPOLAVORO DI LUCIO

L’ultimo capolavoro di Lucio
da Il clandestino

Il funerale di Lucio Dalla e' stato bello e lieve. Popolato da gente di tutti i tipi. Ed e' stata una messa, una preghiera come doveva essere. E come Dalla avrebbe voluto. Le polemiche rilanciate da tristi chierici dell'ideologia gay sono state fuori luogo. Scambiare la discrezione con l'ipocrisia e' un segno di grevità del pensiero. Ma la cosa importante è un'altra ed è da questa che le polemiche hanno voluto distogliere l'attenzione. Esiste in Italia un luogo, ed è la Chiesa, dove ci si può trovare, tutti. Un luogo fisico, oggi. Questo fa imbufalire chi vorrebbe dimostrare che invece la Chiesa è una cosa di ieri, è una cosa da poveri dementi, una cosa da sorpassare in vista di una radiosa umanità. La quale radiosa, dolente, varia, peccatrice, santa e cantante umanità invece era lì in piazza Maggiore e in san Petronio

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