lunedì 13 dicembre 2010

RISCOPRIRE VALORE DI COSTANZA E PAZIENZA



Roma, 12 dic.

Bisogna trovare il modo di conciliare fede e ragione. Lo ha detto il papa Benedetto XVI nell'omelia pronunciata prima dell'angelus di oggi a piazza San Pietro. Il papa propone l'esempio dell'agricoltore che "non è fatalista, ma è modello di una mentalità che unisce in modo equilibrato la fede e la ragione, perché, da una parte, conosce le leggi della natura e compie bene il suo lavoro e, dall'altra, confida nella Provvidenza, perché alcune cose fondamentali non sono nelle sue mani, ma nelle mani di Dio". "La pazienza e la costanza - continua - sono proprio sintesi tra l'impegno umano e l'affidamento a Dio. Mi sembra quanto mai importante, ai nostri giorni sottolineare il valore della costanza e della pazienza, una virtù che appartenevano al bagaglio normale dei nostri padri, ma che oggi sono meno popolari, in un mondo che esalta, piuttosto, il cambiamento e la capacità di adattarsi a sempre nuove e diverse situazioni. Senza nulla togliere a questi aspetti, che pure sono qualità dell'essere umano, l'Avvento ci chiama a potenziare quella tenacia interiore, quella resistenza dell'animo che ci permettono di non disperare nell'attesa di un bene che tarda a venire, ma di aspettarlo, anzi, di prepararne la venuta con fiducia operosa".

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