Lo scorso 27 giugno la nostra comunità dei ragazzi di GS di Ancona è stata accolta nell'udienza del Santo Padre a Roma insieme alle famiglie dell'Associazione Arianuova con i cui figli disabili gli studenti portano avanti da alcuni anni l'esperienza della caritativa. La responsabile dell'Associazione, Anna Sgrò, al termine dell'udienza, ha avuto la possibilità di incontrare e dialogare per qualche minuto con il Papa presentandogli l'Associazione e il gesto della caritativa; ha poi consegnato al Papa la lettera che qui alleghiamo, due bottiglie di vino che provengono dalla vendemmia che i ragazzi disabili avevano fatto nello scorso settembre, e un DVD che presenta la caritativa. Ci è giunta una risposta dal Vaticano che qui alleghiamo.Prof. Nicola Campagnoli
Santo Padre,
le doniamo questo vino, frutto di un'incontro e testimonianza di un'amicizia. Un gruppo di famiglie di Ancona con ragazzi disabili, guardando i loro figli ha pensato di farli incontrare con la realta' nella sua interezza, fatta di circostanze quotidiane e di cose straordinariamente belle, come incontrarsi, lavorare e divertirsi insieme. Una realta' non 'ristretta' dal limite dell'handicap, che invece diventa punto di partenza. Fino a realizzare un vino. Anzi due. Un bianco e un rosso di qualita', opere della terra marchigiana. Con l'aiuto di Cristo, questa compagnia chiamata 'Arianuova' - da qui la denominazione del vino - e' cresciuta, nel numero e nella consapevolezza della propria storia e del proprio destino. Santo Padre, le doniamo questo vino nella certezza del Suo apprezzamento e nella letizia di sapere che e' arrivato in luogo che mai avremmo immaginato. Le chiediamo di pregare affinche' questa storia continui. Sempre in Cristo.
Carissimo Santo Padre,
in questo dischetto è contenuto un breve filmato che riguarda alcuni momenti della vita delle nostre famiglie, alcuni gesti che abbiamo compiuto insieme durante l’anno: la vendemmia, la festa di carnevale, i momenti trascorsi insieme nel convento di Colle Ameno ad Ancona, le gite…
Insieme a noi, ai nostri figli, ai nostri ragazzi, ci sono studenti ed insegnanti di Gioventù Studentesca che spesso ci accompagnano e condividono la nostra vita, secondo l’insegnamento e l’esempio del loro fondatore don Luigi Giussani, uomo di carità ed educatore nell’amore.
A uno di questi insegnanti, al termine di un incontro con tanti giovani studenti di GS, si avvicinò una ragazza di diciotto anni, adottata, che aveva sofferto di poliomielite e quindi claudicante:
- Prof, è bellissimo quello che ci ha detto su Cristo e il cristianesimo, ma io…io devo lottare ogni giorno in classe contro il disprezzo e il pregiudizio dei miei compagni. Mi considerano una povera diversa…
E il professore le ha detto:
- Vedi, a te il Signore ha fatto capire immediatamente, sulla tua stessa pelle, di aver bisogno di Lui. E’ evidente che tu sei un bisogno, bisogno di Amore, di Cristo. Tu lo capisci meglio…Anche loro, i tuoi compagni hanno lo stesso identico bisogno, sono lo stesso bisogno che tu sei. Se ne accorgeranno più tardi. Quindi non piangere, ricorda loro che tutti, tutti siamo lo stesso bisogno di Dio e del Suo Amore.
La carità – Dio che ci ha amato per primo, si è piegato sul nostro niente e sulla nostra povertà comunicandoci il Suo amore che da noi si diffonde al mondo – è il tema e il filo che lega queste immagini.
Grazie Santo Padre, Lei è il segno privilegiato dell’Amore di Dio presente qui fra di noi.
Le famiglie di Aria Nuova
La comunità di Gioventù Studentesca di Ancona
Dal Vaticano, 5 luglio 2007
Al prof.Nicola Campagnoli
Ancona
Pregiatissimo signore,
nel corso dell’Udienza generale del 27 giugno scorso Ella, unitamente alle famiglie di Arianuova e alla comunità di Gioventù Studentesca, ha fatto pervenire al Santo Padre espressioni di filiale stima e di gratitudine, unendo un simpatico DVD.
Riconoscente per l’attestato di devozione e per i sentimenti che lo hanno suscitato, il Sommo Pontefice incoraggia a proseguire nell’amore a Cristo e ai fratelli, soprattutto ai più provati, per sperimentare sempre più la gioia che lo Spirito Santo effonde su quanti hanno cuore caritatevole e, mentre assicura un ricordo nella preghiera, è lieto di rinnovare la Benedizione Apostolica, pegno di pace e di speranza, estendendola volentieri alle Famiglie, agli studenti e alle persone care, con speciale pensiero per i piccoli e gli ammalati.
Profitto della circostanza per porgerLe cordiali saluti
Mons.Gabriele Caccia
Assessore
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