Le strade della Galilea fanno da sfondo alle vicende descritte nel libro Gli amici di Gesù (San Giuliano Milanese, Piccola casa editrice, 2010, pagine 48, euro 12) testo che raccoglie brani tratti dalle catechesi che Benedetto XVI, nel corso delle udienze generali del mercoledì, ha dedicato agli apostoli e a san Paolo. Il libro, destinato principalmente a un pubblico di bambini e ragazzi, è arricchito dalle illustrazioni di Franco Vignazia. Pubblichiamo l'introduzione firmata dal presidente della Fraternità di Comunione e liberazione e intitolata "Un incontro che cambia la vita. "Venite a vedere"".
di Julián Carrón
C'è un piccolo gruppo di uomini che un giorno, duemila anni fa, incontrò un giovane che camminava per le strade della Galilea, in Medio Oriente. Ognuno aveva il proprio lavoro e la propria famiglia, ma ci fu un istante in cui tutta la loro vita cambiò. Si chiamavano Andrea e Giovanni, Pietro, Matteo, Tommaso... Erano dodici e noi oggi li conosciamo come gli "apostoli". Uno di loro, poi, lo tradì e al suo posto fu scelto Mattia.
A quell'epoca a Gerusalemme tutti sapevano che erano gli "amici" di Gesù. Li vedevano andare di villaggio in villaggio, seguendo sempre il loro Maestro in tutto quello che faceva.
A essi va aggiunto Paolo. Il suo incontro avvenne in un modo molto strano: mentre viaggiava verso la città di Damasco, sentì la voce di Gesù che gli domandava: "Perché mi perseguiti?". Ne fu così colpito che cadde da cavallo; da quel momento la sua vita cambiò totalmente e da persecutore dei cristiani divenne il più grande testimone di Gesù. Viaggiò tantissimo per raccontare a tutti quello che gli era accaduto.
Benedetto XVI è il successore di Pietro, al quale Gesù ha dato il compito di guidare la Chiesa come primo Papa. Questo libro illustrato raccoglie alcuni brani dei suoi incontri del mercoledì a Roma coi pellegrini, che si chiamano "Udienze generali", dedicate ai dodici apostoli e a san Paolo.
Il Papa ci prende per mano e ci accompagna a scoprire chi erano i primi compagni di Cristo, come lo incontrarono e come furono conquistati da Lui fino a decidere di non abbandonarlo mai più.
Il Papa ci porta indietro di duemila anni e ci fa diventare testimoni di ciò che Gesù disse e fece con quegli uomini: ci fa trovare sulla riva del fiume Giordano insieme a Giovanni il Battista che battezza Gesù, quando Andrea e Giovanni gli chiedono dove sta di casa e si sentono rispondere: "Venite a vedere". Oppure ci trasporta in un mattino di primavera, sulle sponde del lago di Tiberiade, dove Gesù domanda a Pietro: "Mi ami tu?", e ci fa ascoltare la sua risposta, ripetuta per più volte: "Signore, tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene".
Dice Benedetto XVI parlando di Giovanni, il discepolo più giovane e il prediletto, quello che nell'Ultima Cena ha il capo appoggiato al petto di Gesù: "Il Signore ci aiuti a metterci alla scuola di Giovanni così da sentirci amati da Cristo "fino alla fine" e spendere la vita per Lui".
(©L'Osservatore Romano - 21 luglio 2010)
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