“.....Il compito missionario – ha chiarito il Pontefice - non è rivoluzionare il mondo, ma trasfigurarlo, attingendo la forza da Gesù Cristo”. Anche i cristiani di oggi, come è scritto nella lettera A Diogneto, ha continuato “mostrano come sia meravigliosa e … straordinaria la loro vita associata. Trascorrono l’esistenza sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, ma con il loro modo di vivere oltrepassano le leggi … Sono condannati a morte, e da essa traggono vita......
25/10/2010 - 09:15 -
Due eventi, che hanno caratterizzato la domenica di ieri, ha voluto ricordare Benedetto XVI, ieri mattina, prima di guidare la recita dell’Angelus da piazza San Pietro: la conclusione del Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente e la Giornata missionaria mondiale. I temi di entrambi, richiamando l’importanza della comunione, “invitano a guardare alla Chiesa come mistero di comunione che, per sua natura, è destinato a tutto l’uomo e a tutti gli uomini”,
ha detto il Papa, che ha aggiunto: “In ogni tempo e in ogni luogo – anche oggi nel Medio Oriente – la Chiesa è presente e opera per accogliere ogni uomo e offrirgli in Cristo la pienezza della vita”. “Il compito missionario – ha chiarito il Pontefice - non è rivoluzionare il mondo, ma trasfigurarlo, attingendo la forza da Gesù Cristo”. Anche i cristiani di oggi, come è scritto nella lettera A Diogneto, ha continuato “mostrano come sia meravigliosa e … straordinaria la loro vita associata. Trascorrono l’esistenza sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, ma con il loro modo di vivere oltrepassano le leggi … Sono condannati a morte, e da essa traggono vita. Pur facendo il bene, sono … perseguitati e crescono di numero ogni giorno”. Infine, il Santo Padre ha affidato alla Vergine Maria “le comunità cristiane del Medio Oriente e tutti i missionari del Vangelo”.
“Sono lieto di ricordare che ieri (sabato 23 ottobre, ndr.), a Vercelli, è stata proclamata beata Suor Alfonsa Clerici, della Congregazione del Preziosissimo Sangue di Monza, nata a Lainate, presso Milano, nel 1860, e morta a Vercelli nel 1930. Rendiamo grazie a Dio per questa nostra Sorella, che Egli ha guidato alla perfetta carità”. Lo ha detto, ieri mattina, Benedetto XVI, dopo la recita dell’Angelus da piazza San Pietro. Nei saluti in varie lingue, il Papa, rivolgendosi ai polacchi, ha ricordato che in Polonia si celebra anche la Settimana missionaria il cui motto è “Le missioni – testimonianza d’amore e di comunione”. “Raccomandandoli alla vostra preghiera – ha affermato il Pontefice - auguro che questi eventi contribuiscano alla crescita della comunione nella Chiesa e alla condivisione della testimonianza evangelica della fede. Salutando infine i pellegrini di lingua italiana, il Santo Padre ha rivolto un pensiero “in particolare” a quelli che hanno preso parte all’iniziativa “Le Vie di Roma nel Lazio”, per “valorizzare gli antichi itinerari di pellegrinaggio verso Roma”. Un saluto anche alle Suore di Carità dell’Assunzione con un gruppo della Fraternità di Comunione e Liberazione, e ai partecipanti all’Ecorally San Marino-Città del Vaticano.
25/10/2010 - 09:15 -
Due eventi, che hanno caratterizzato la domenica di ieri, ha voluto ricordare Benedetto XVI, ieri mattina, prima di guidare la recita dell’Angelus da piazza San Pietro: la conclusione del Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente e la Giornata missionaria mondiale. I temi di entrambi, richiamando l’importanza della comunione, “invitano a guardare alla Chiesa come mistero di comunione che, per sua natura, è destinato a tutto l’uomo e a tutti gli uomini”,
ha detto il Papa, che ha aggiunto: “In ogni tempo e in ogni luogo – anche oggi nel Medio Oriente – la Chiesa è presente e opera per accogliere ogni uomo e offrirgli in Cristo la pienezza della vita”. “Il compito missionario – ha chiarito il Pontefice - non è rivoluzionare il mondo, ma trasfigurarlo, attingendo la forza da Gesù Cristo”. Anche i cristiani di oggi, come è scritto nella lettera A Diogneto, ha continuato “mostrano come sia meravigliosa e … straordinaria la loro vita associata. Trascorrono l’esistenza sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, ma con il loro modo di vivere oltrepassano le leggi … Sono condannati a morte, e da essa traggono vita. Pur facendo il bene, sono … perseguitati e crescono di numero ogni giorno”. Infine, il Santo Padre ha affidato alla Vergine Maria “le comunità cristiane del Medio Oriente e tutti i missionari del Vangelo”.
“Sono lieto di ricordare che ieri (sabato 23 ottobre, ndr.), a Vercelli, è stata proclamata beata Suor Alfonsa Clerici, della Congregazione del Preziosissimo Sangue di Monza, nata a Lainate, presso Milano, nel 1860, e morta a Vercelli nel 1930. Rendiamo grazie a Dio per questa nostra Sorella, che Egli ha guidato alla perfetta carità”. Lo ha detto, ieri mattina, Benedetto XVI, dopo la recita dell’Angelus da piazza San Pietro. Nei saluti in varie lingue, il Papa, rivolgendosi ai polacchi, ha ricordato che in Polonia si celebra anche la Settimana missionaria il cui motto è “Le missioni – testimonianza d’amore e di comunione”. “Raccomandandoli alla vostra preghiera – ha affermato il Pontefice - auguro che questi eventi contribuiscano alla crescita della comunione nella Chiesa e alla condivisione della testimonianza evangelica della fede. Salutando infine i pellegrini di lingua italiana, il Santo Padre ha rivolto un pensiero “in particolare” a quelli che hanno preso parte all’iniziativa “Le Vie di Roma nel Lazio”, per “valorizzare gli antichi itinerari di pellegrinaggio verso Roma”. Un saluto anche alle Suore di Carità dell’Assunzione con un gruppo della Fraternità di Comunione e Liberazione, e ai partecipanti all’Ecorally San Marino-Città del Vaticano.
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