.....il Papa prosegue e sembra addirittura alludere a quanto avvenuto in Tv a Chi l'ha visto?: «La ripresa di un evento, lieto o triste, può essere consumata come spettacolo e non come occasione di riflessione», e così la ricerca delle vie per aiutare l'uomo «passano in secondo piano». Perché quel che importa è presentare l'evento «per suscitare emozioni». E così non ci si chiede più il perché dei fatti.
Benedetto XVI ai giornalisti:
Il discorso al Congresso mondiale sulla stampa cattolica. Sembrava quasi rivolgersi al caso Sarah Scazzi e a Chi l'ha visto?..
di Benedetta Frigerio
Mentre Benedetto XVI stava parlando ieri ai giornalisti di tutto il mondo - durante il Congresso mondiale sulla stampa cattolica - giornali, blog e televisioni davano notizia del ritrovamento in diretta Tv del cadavere di Sarah Scazzi.
Le parole del Papa sembrano quasi commenare l'evento. «Oggi – ha detto – nella comunicazione ha un peso sempre maggiore il mondo dell'immagine... che può diventare indipendente dal reale, dare vita a un mondo virtuale». Di conseguenza, cresce «l'indifferenza nei confronti del vero», dato che «le nuove tecnologie possono rendere interscambiabili vero e falso e possono confondere il reale con il virtuale».
Poi, il Papa prosegue e sembra addirittura alludere a quanto avvenuto in Tv a Chi l'ha visto?: «La ripresa di un evento, lieto o triste, può essere consumata come spettacolo e non come occasione di riflessione», e così la ricerca delle vie per aiutare l'uomo «passano in secondo piano». Perché quel che importa è presentare l'evento «per suscitare emozioni». E così non ci si chiede più il perché dei fatti.
Benedetto XVI ha spronato i giornalisti a «perseguire la verità con mente e cuore appassionati», anche davanti a un «umanesimo disumano», a un mondo che «vive come se Dio non esistesse». Non basta, però, operare come «un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna». Serve avere forte in sé l'opzione che ci fa parlare «delle cose del mondo ponendo sempre Dio al vertice», per aiutare l'uomo «a orientarsi a Cristo» e a tenere «accesa la fiaccola della speranza».
Per riuscire in questo compito, il Papa ha esortato a «rinnovare costantemente la vostra scelta personale per Cristo, attingendo da quelle risorse spirituali che la mentalità mondana sottovaluta mentre sono preziose, anzi, indispensabili».
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