«Due momenti emozionanti – continuano nel loro racconto – che condivideremo con gli altri ragazzi del nostro gruppo che non sono potuti venire a Palarmo, in particolare quello pomeridiano, quando il Santo Padre incontrandoci ci ha dato quella spinta e quel coraggio di fede, oggi sempre più necessari per affrontare i problemi che la nostra generazione sta vivendo, ad iniziare dal lavoro che manca, dall’incertezza di programmare un futuro.
Il gruppo canicattinese domenica scorsa presente a Palermo
Il "Canicattini 1" da papa Benedetto XVI
"Un'esperienza che ci ha arricchiti"
di Gaetano Guzzardo
Mercoledì 06 Ottobre 2010 - 23:22
Canicattini - «Un’esperienza straordinaria, che ci ha arricchito tantissimo spiritualmente. Condividere con migliaia di altri giovani la preghiera con il Santo Padre Benedetto XVI è qualcosa che, come credenti e come cattolici, ci rafforza nella fede e nel nostro percorso scout».
Questo quando dichiarato dai giovani del gruppo scout “Canicattini 1” che domenica hanno partecipato in 27, a Palermo, all’incontro con Benedetto XVI. Alcuni di loro, tra l’altro, hanno già partecipato nel 2005 in Germania al GMG, sempre con papa Benedetto XVI, e l’appuntamento palermitano li ha entusiasmati ancora di più, in particolare per il messaggio rivolto ai giovani sulla lotta alla mafia, il lavoro che non c’è, e gli esempi da guardare nella loro vita, da don Pino Puglisi, al giovane giudice Rosario Livatino, entrambi uccisi per mano mafiosa.
Partiti sabato mattina, tra l’altro tra mille peripezie, a bordo di auto private, visto il forfait dato dagli autobus che avevano prenotato e pagato, i ragazzi del “Canicattini 1” hanno dormito insieme a tanti altri gruppi dell’Agesci in una scuola del centro palermitano a due passi dalla Cattedrale, partecipando a tutte le iniziative di preghiera e di confronto.
Domenica poi la Santa Messa al Foro Italico e nel pomeriggio l’incontro in Piazza Politeama con Benedetto XVI.
«Due momenti emozionanti – continuano nel loro racconto – che condivideremo con gli altri ragazzi del nostro gruppo che non sono potuti venire a Palarmo, in particolare quello pomeridiano, quando il Santo Padre incontrandoci ci ha dato quella spinta e quel coraggio di fede, oggi sempre più necessari per affrontare i problemi che la nostra generazione sta vivendo, ad iniziare dal lavoro che manca, dall’incertezza di programmare un futuro. Le sue parole hanno arricchito il nostro bagaglio, anche di ragazzi impegnati nel volontariato, così come l’incontro con tanti altri nostri coetanei, anche se a ciò siamo abituati come Agesci, a vivere il gruppo, ad essere plurali e non singolari, tutta la nostra attività di scout con gli altri e per gli altri».
E a loro e alle migliaia di Piazza Politeama Benedetto XVI ha lanciato messaggi che segneranno la loro vita.
“La mafia è una strada di morte – ha detto il papa - incompatibile con il Vangelo”.
E ancora: "Non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani … anche di fronte alla mancanza del lavoro, … all'incertezza per il futuro, … e alla sofferenza fisica e morale, … provocata dalla criminalità organizzata".
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