Auspico allora ai nostri governanti che hanno invocato l’aiuto di Dio di ricordarsi
- di continuare a invocarLo;
- di pregarLo ogni tanto;
- di ringraziarLo sempre.
Avendo sempre presente ciò che ricorda il salmo 126:
“Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode."
di mons. Tommaso Stenico
Tratto dal blog Umanesimo Cristiano il 14 maggio 2008
Non lo nascondo: ho avuto un brivido di vera emozione quando ho sentito riecheggiare nell’aula dove si determinano le sorti del Popolo italiano le parole: “Invoco l’aiuto di Dio”.
Non credo si sia trattato né di una captatio benevolentiae, né di una frase ad effetto, né di una scaramanzia.
Che senso avrebbe avuto?
La consapevolezza della gravità del momento, la consapevolezza della pochezza dell’uomo pongono sulle labbra di chi, perlomeno è stato educato nella fede cattolica, l’invocazione del nome di Dio.
E Dio non si farà tirare per la giacca: Dio accorderà il suo aiuto al momento opportuno, perché egli è fedele e misericordioso.
Vorrei che questa invocazione non si riducesse solo all’inizio di un cammino se pur improbo e complesso.
E auspicherei che, strada facendo, chi ha invocato il nome e l’aiuto di Dio si accorga di essere stato aiutato da Dio.
Perché comunque le cose vadano l’aiuto di Dio certamente c’è!
Dio è sempre con noi.
Senza il suo aiuto, certi momenti sarebbero forse ancora peggiori.
La riconoscenza sembra non essere di questo mondo.
Ma a Lui, a Dio dobbiamo essere riconoscenti e grati; il suo intervento nella nostra vita non è condizionante, ma misericordioso e paterno.
La mano di Dio è mano soccorritrice!
Anche nei momenti in cui si ha l'impressione di essere abbandonati da tutto e da tutti, il Signore è con noi, pronto a soccorrerci.
Auspico allora ai nostri governanti che hanno invocato l’aiuto di Dio di ricordarsi
- di continuare a invocarLo;
- di pregarLo ogni tanto;
- di ringraziarLo sempre.
Avendo sempre presente ciò che ricorda il salmo 126:
“Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode."
Preghiera
Mio Dio, non dimenticarti di me,
quando io mi dimentico di te.
Non abbandonarmi, Signore,
quando io ti abbandono.
Non allontanarti da me,
quando io mi allontano da te.
Chiamami se ti fuggo,
attirami se ti resisto,
rialzami se cado.
Donami, Signore, Dio mio,
un cuore vigile
che nessun vano pensiero porti lontano da te,
un cuore retto
che nessuna intenzione perversa possa sviare,
un cuore fermo
che resista con coraggio ad ogni avversità,
un cuore libero
che nessuna torbida passione possa vincere.
Concedimi, ti prego, una volontà che ti cerchi,
una sapienza che ti trovi,
una vita che ti piaccia,
una perseveranza che ti attenda con fiducia
e una fiducia che alla fine giunga a possederti.
(San Tommaso d'Aquino)
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