Regina Caeli, Benedetto XVI invoca una nuova Pentecoste...Angelus/Regina Coeli - dom 11 mag
...e lancia un accorato appello per la Pace in Libano: “Abbandonare ogni contrapposizione per evitare l’irreparabile”di Gianluca Barile
CITTA’ DEL VATICANO - ''Una rinnovata Pentecoste, che infonda in tutti, in modo speciale nei giovani, la gioia di vivere e testimoniare il Vangelo'' e' stata invocata da Benedetto XVI durante il tradizionale appuntamento con il Regina Caeli della Domenica durante il quale ha anche ha chiesto agli oltre 50.000 fedeli presenti in Piazza San Pietro e a quelli collegati in mondovisione di pregare la Beata Vergine Maria a questo scopo. ''Nel mio Messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Gioventu' 2008 - ha ricordato il Papa citando l'appuntamento di Luglio a Sydney, in Australia - ho proposto ai giovani di riscoprire la presenza dello Spirito Santo nella loro vita e, quindi, l'importanza di questi Sacramenti.
Oggi - ha aggiunto il Pontefice - vorrei estendere l'invito a tutti: riscopriamo, cari fratelli e sorelle, la bellezza di essere battezzati nello Spirito Santo; riprendiamo coscienza del nostro Battesimo e della nostra Confermazione, sorgenti di grazia sempre attuale''. Nel breve discorso che ha preceduto la preghiera mariana del tempo di Pasqua, che si concludeva proprio in quelle ore, Benedetto XVI, che tornera' cosi' ogni Domenica a recitare l'Angelus, ha sottolineato che ''in effetti, tutta la missione di Gesu' era stata finalizzata a donare agli uomini lo Spirito di Dio e a battezzarli nel suo 'lavacro' di rigenerazione. Questo si e' realizzato con la sua glorificazione, cioe' mediante la sua morte e risurrezione: allora lo Spirito di Dio e' stato effuso in modo sovrabbondante, come una cascata capace di purificare ogni cuore, di spegnere l'incendio del male e di accendere nel mondo il fuoco dell'amore divino''. ''Gli Atti degli Apostoli - ha rilevato - presentano la Pentecoste come adempimento di tale promessa e dunque come coronamento di tutta la missione di Gesu': la Pentecoste e' percio', in modo speciale, il Battesimo della Chiesa che intraprende la sua missione universale a cominciare dalle strade di Gerusalemme, con la prodigiosa predicazione nelle diverse lingue dell'umanità''. Un forte appello per ritrovare al piu' presto la pace in Libano e' stato poi lanciato dal Papa, visibilmente preoccupato. ''Ho seguito con profonda preoccupazione, nei giorni scorsi, la situazione in Libano - ha detto Benedetto XVI - dove, allo stallo dell'iniziativa politica, hanno fatto seguito, dapprima, la violenza verbale e, poi, gli scontri armati, con numerosi morti e feriti. Anche se, nelle ultime ore, la tensione si e' allentata, ritengo doveroso - ha affermato - esortare i libanesi ad abbandonare ogni logica di contrapposizione aggressiva, che porterebbe il loro caro Paese verso l'irreparabile''. Al termine del Regina Caeli, il Papa ha salutato ''con affetto'' il folto gruppo dei ''Ragazzi per l'unità'' del Movimento dei Focolari provenienti da molti Paesi dei cinque Continenti. ''Cari ragazzi - ha detto loro -, voi siete un bel segno del fatto che la Chiesa parla tutte le lingue. Seguendo il carisma di Chiara Lubich, continuate con entusiasmo - li ha incoraggiati il Papa - la vostra corsa per l'unità''. In lingua polacca, Benedetto XVI ha quindi ricordato che ''a Cracovia si svolgono la tradizionale processione e la Messa in onore di San Stanislao''. ''Uniamoci nella preghiera - ha esortato - con i vescovi e i fedeli radunati a Skalka: lo Spirito Santo che si e' manifestato nella vita del Martire come dono di una fede salda e intrepida, colmi tutti dell'amore per Dio e per i fratelli''. Il Papa ha poi dedicato un pensiero particolare ai ragazzi che hanno appena ricevuto la Cresima.
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