Il Foglio pubblica la terribile intervista a E. Verhagen il medico che ha creato il protocollo di Groningen, grazie al quale l'Olanda regolamenta l'eutanasia dei bambini disabili alla nascita, "Non sono un mostro, io libero i bambini"
NON E' UN MOSTRO MA SCHIAVO DELLA MENTALITA' DOMINANTE
Gli amici di medicina e persona ci aiutano a giudicare invece come l'Italia abbia preso una decisione piu' responsabile attraverso il documento del Minstero della Salute
COMUNICATO STAMPA
La giusta responsabilità dei medici
I documenti conclusivi del Comitato Nazionale di Bioetica e del Consiglio Superiore della Sanità relativi alle cure ai neonati estremamente pretermine esprimono in modo inequivocabile quale può ritenersi una assistenza adeguata in questo campo specifico.
Medicna e Persona:
Milano, 4 marzo 2008
Quali operatori della salute esprimiamo viva soddisfazione per il contenuto dei documenti in particolare in merito a:
assistenza a tutti i neonati alla nascita, a partire dalle condizioni oggettive di vitalità, senza atteggiamenti “precostituiti” o determinati dal timore di una eventuale successiva disabilità
coinvolgimento dei genitori nella gestione del bambino senza tuttavia che il loro parere arrivi a determinare il tipo di assistenza (che spetta in ultima analisi al medico)
Pur comprendendo il ruolo specifico dei due organismi, non sostitutivo di Società Scientifiche, vogliamo portare l’attenzione sui due punti sopra descritti perché irrinunciabili dal punto di vista deontologico.
Infatti compito essenziale del medico è vivere in prima persona la responsabilità di scelte assistenziali e terapeutiche attraverso la valutazione clinica di ogni paziente e la successiva assistenza, appropriata al quadro clinico, senza preclusioni né accanimento.
La stessa responsabilità va giocata nel rapporto con i genitori del bambino, senza deleghe circa decisioni tecniche di competenza specifica.
E’ stata così attribuita dignità a tutte le figure coinvolte nel processo assistenziale, in merito a questo aspetto specifico dell’assistenza sanitaria.
Medicina e Persona
Comunicato n. 64 4 marzo 2008
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