lunedì 17 marzo 2008

IL PAPA CELEBRA LA DOMENICA DELLE PALME

Il Papa esorta la Chiesa ad avere un "cuore giovane", non "ostacolato da pregiudizi" né "abbagliato da interessi". Lo ha detto nell'omelia della messa delle Palme, invitando i cattolici ad abbandonare la "superbia che abbaglia e spinge lontani da Dio". "Dobbiamo imparare - ha esortato papa Ratzinger - a vedere con un cuore giovane, che non è ostacolato da pregiudizi e non è abbagliato da interessi.

CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR - "Arrivederci a Sydney". Da piazza San Pietro il Papa ha rivolto un "saluto particolare ai giovani del mondo e, ricordato il legame particolare tra Giovanni Paolo II e le Giornate mondiali della gioventù, ha apprezzato i "preparativi" per l'appuntamento che si svolgerà in Australia dal 15 al 20 luglio e ringraziato i vescovi australiani e i loro collaboratori "per tutto il lavoro che stanno compiendo con tanto impegno" e ha espresso gratitudine alle autorità australiane "per il generoso sostegno offerto a questa importante iniziativa".

Il Papa esorta la Chiesa ad avere un "cuore giovane", non "ostacolato da pregiudizi" né "abbagliato da interessi". Lo ha detto nell'omelia della messa delle Palme, invitando i cattolici ad abbandonare la "superbia che abbaglia e spinge lontani da Dio". "Dobbiamo imparare - ha esortato papa Ratzinger - a vedere con un cuore giovane, che non è ostacolato da pregiudizi e non è abbagliato da interessi. Così, nei piccoli che con un simile cuore libero e aperto riconoscono Cristo - spiega - la Chiesa ha visto l'immagine dei credenti di tutti i tempi, la propria immagine".


Il Papa invita i cattolici a mantenere la "consapevolezza che l'avidità e l'idolatria raggiunge anche il nostro cuore e la nostra prassi di vita". "Non lasciamo forse - chiede commentando il brano evangelico della cacciata dei mercanti dal tempio - entrare gli idoli anche nel mondo della nostra fede? Siamo disposti a lasciarci sempre di nuovo purificare dal Signore, permettendoGli di cacciare da noi e dalla Chiesa tutto ciò che Gli è contrario?". L'invito alla vigilanza e alla conversione è stato formulato da Benedetto XVI nell'omelia per la messa delle Palme che celebra in piazza San Pietro. Nella "purificazione del tempio", ha spiegato il Pontefice, "si tratta però di più che della lotta agli abusi (gli affari legalizzati dall'autorità competente, ndr)". Nella purificazione "é preconizzata una nuova era della storia".

PAPA INDOSSA PARAMENTI CHE RIPRODUCONO QUELLI DI LEONE X

Per la messa delle palme che sta per celebrare in piazza San Pietro il Papa indossa paramenti sacri - casula, dalmatica e i diversi accessori - che riproducono quelli di Leone X Medici, conservati nella basilica della Annunziata a Firenze. Papa Ratzinger, che nella processione ha utilizzato anche un pastorale diverso da quello di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, é vestito in damasco di seta rosso e fili d'oro, con ricami ai bordi. Se per la messa delle Ceneri il Papa aveva chiesto all' ufficio delle celebrazioni pontificie un lampasso che riproducesse i segni araldici di papa Paolo V Borghese, oggi indossa quelli di Giovanni dei Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, divenuto Papa come Leone X, l'11 marzo 1513. Come è noto, papa Ratzinger desidera riportare in uso ornamenti pontifici ormai dimenticati.

PER IL PAPA PREGHIERA IN CINESE

E' in cinese, e intercede per il Papa, la prima delle preghiere dei fedeli della messa delle Palme che Benedetto XVI celebra oggi in piazza San Pietro. Nella lingua del Paese dove la Chiesa è - almeno formalmente - divisa tra quella clandestina fedele al Papa e quella patriottica che non può esplicitare tale fedeltà, si prega oggi "per il nostro Santo Padre Benedetto XVI e tutti i pastori della Chiesa: perché, ispirandosi agli apostoli, uniti in preghiera con Maria, Madre di Dio, proclamino con franchezza il Vangelo di Gesù, morto e risorto".

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