Sabato a Milano ci siamo trovati alla fiera nuova per trascorrere insieme la giornata introduttiva del nuovo anno di lavoro sulla nostra persona.
Lavoro che non ha termine e che ci aiuta cosi' a star sempre desti e disponibili al cambiamento.
(forse e' meglio questo lavoro che seguire Veronesi con le sue patetiche uscite sull'elisir della LUNGA VITA!!!)
CANTI E LA MUSICA hanno introdotto il nostro incontro.
Forse anche il silenzio ci avrebbe maggiormente aiutato ma (io per prima)(la tentazione di salutare i vecchi amici a volte) (forse troppo spesso)non e' stato molto rispettato.
Dopo una breve introduzione di Cesana : ha ripreso l'intervento del nostro caro Papa a REGENSBURG che ha messo in evidenza come lo spalancamento della ragione porta al riconoscimento del mistero che c'e' nel reale.
Ci ha detto che spalancamento e' il riconoscimento del Mistero ed e' per l'uomo una necessita' per poter affrontare il reale ."di fronte alla realta' abbiamo bisogno di riconoscere sempre un positivo.
La vita sommerge quando viene meno il significato e la verita' e' necessario che venga realizzata nella vita.
La nostra amicizia deve cosi' avere la caratteristica di essere fattore portante di richiamo al MISTERO.
Se la nostra amicizia non richiama a questo diventa solo una complicazione e a volte diventa insopportabile.
Ci ha richiamato alla necessita' di vivere l'ordinario come straordinario tanto che l'eroico e' necessario che diventi quotidiano e il quotidiano eroico.
"tu sai che io so che noi viviamo di un'eccezzione"
Con un attaccamento a questo tutto puo' cambiare.
Tutto sta nell'essere attaccati,colpiti,nell'intensita' in cui si vive il reale.
Da qui la percezione del mistero non come vaga sensazione ma come realta' viva che si impone attraverso le circostanze della vita.
CERCATE LE COSE DI LASSU' perche' sono queste che riempiono la nostra vita di intensita'
(Mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita e, quindi - questo «quindi» è importante per me -, dimostrare la razionalità della fede, implica un concetto preciso di razionalità. Dire che la fede esalta la razionalità, vuol dire che la fede corrisponde alle esigenze fondamentali e originali del cuore di ogni uomo.GIUSSANI)
Cesana sottolineava allora di come sia piu' facile accorgersi di questo di fronte a fatti eccezionali e poneva a Carron la domanda:Nel quotidiano,che e' quasi piu' essenziale quale e' la nostra responsabilita' personale?
CARRON:Abbiamo lavorato per un anno su come allargare,dilatare la ragione.
E' stato quindi un anno di richiamo sulla religiosita',perche' le due cose si illuminano vicendevolmente.
Ci domandiamo: cosa significa allargare la ragione?
vuol dire vivere la religiosita'
E che cosa e' la religiosita'se non il culmine della ragione!
quando il perche' delle cose che accadono viene portata al massimo allora la ragione tocca il suo vertice.
La religiosita' deve non essere un sentimento ma deve coincidere con la lettura razionale del reale non deve essere qualcosa che ci sta accanto.
Dio ,attraverso suo figlio ha acquistato la sua performance diventando causa di salvezza per tutti quelli che lo seguono.
Pur essendo figlio non gli fu risparmiato nulla ne' dolore ne' fatica.
Anzi attraverso tutto questo e' diventato SIGNORE di tutto.
L'insistenza sulla religiosita' ci aiuta ,serve ,ci e' utile per introdurci alla realta' delle cose.
Gesu' e' diventato signore della realta'.
E' arrivato fino alla radice delle cose.
Dopo l'incontro con Lui non possiamo la nostra vita non puo' continuare come se nulla fosse accaduto.
Don Giussani ha reso possibile che quest'incontro con Lui potesse riaccadere fisicamentre oggi per tutti noi attraverso la compagnia.
Per questo don Giussani e' stato per tutti noi il tipo fisico di questa nuova umanita'.
Quando uno incontrava Cristo si sentiva rinascere.
Cosi' noi in momenti diversi abbiamo percepito "la tenerezza dell'incontri"
Abbiamo incontrato fisicamente uno che ha permesso di stare di fronte al reale in modo diverso.
Non un discorso,ma un incontro.
(DON GIUSSANI:In Realtà e giovinezza. La sfida ho scritto: «È la tradizione consapevolmente abbracciata che offre una totalità di sguardo sulla realtà, offre una ipotesi di significato, un'immagine del destino». Uno entra nel mondo con un'immagine del destino, con un'ipotesi di significato, che non è ancora svolta in libri: è il cuore, come dicevamo prima. «La tradizione, infatti - prosegue il testo -, è come un'ipotesi di lavoro con cui la natura butta l'uomo nel paragone con tutte le cose».)
Una lealta' profonda caratterizza il cristianesimo.
San Paolo:" pur vivendo nella carne vivo nella fede del figlio di Dio
Nell'adesione a Cristo."
Non si puo' ridurre la ragione ad una propria misura ridurrebbe tutto ad un: mi piace o non mi piace.Guardini:"nell'esperienza di un grande amore diventa avvenimento nel suo ambito"
Esempio dell'innamoramento.
Cristo rende possibile che uno guardi l'altra(donna) senza misura La ragazza diventa segno spalanca ad Altro.
La ragazza diventa segno che mi fa aderire all'essere.
E' una persona fisica che mi e' davanti che segna la strada attraverso la quale raggiungere Cristo.Entra qui la ragione io non mi faccio da me ma io sono tu che mi fai.
quindi la persoina che mi e' davanti segna la strada per giungere a Cristo.
A questo punto io l'adoro.Il divino cosi' corrisponde al reale.
Citato canzone
Canzone il mio volto di Adriana mascagni(da un'intervista ad Adriana....Il mio volto è straordinaria. «Ricordo perfettamente come andò. C'era un raduno. Era un brutto periodo, per me, di crisi. Ricordo l'esperienza di quei momenti, dove arrivavano quelle parole. Ecco che cos'è una canzone, che cos'è un'ispirazione: è come vedere, c'è un momento in cui tu vedi. Allora esprimi: ma non esprimi qualcosa come fossero tue vaghezze, bensì è qualcosa come una testimonianza, come un riconoscimento di una evidenza, ecco». Dicci di quel raduno. «Ero andata lì piena del mio vuoto, non avevo nulla, non ero niente. Sentii don Giussani parlare di Dio, di Cristo. Mi sono accorta che prendevo consistenza, che il mio essere prendeva forma mano a mano che il mio sguardo si posava lì. Ho appuntato subito quella cosa: quella sofferenza, e quell'accadere».)
IL MIO VOLTO
Mio Dio, mi guardo ed ecco scopro
che non ho volto;
guardo il mio fondo e vedo il buio senza fine.
Solo quando mi accorgo che tu sei,
come un’eco risento la mia voce
e rinasco come il tempo dal ricordo.
Perché tremi mio cuore? Tu non sei solo,
tu non sei solo;
amar non sai e sei amato,
e sei amato;
farti non sai e pur sei fatto,
e pur sei fatto.
Come le stelle su nei cieli,
nell’Essere tu fammi camminare,
fammi crescere e mutare, come la luce
che cresci e muti nei giorni e nelle notti.
Come mi viene incontro il mistero nel reale?
Attraverso le circostanze.
don Carron si e' rivolto agli ammalati e ai disabili presenti dicendo che loro meglio di tutti nel loro dramma FANNO MAGGIOR ESPERIENZA DI QUESTO INCONTRO FISICO CON IL MISTERO.
Ci ha raccontato poi una storia sul seme della carota sottolineando come per un contadino e' gia' chiaro che da quel minuscolo seme nascera' un grande frutto.
Per un contadino sono cose chiarissime.
Il Mistero e' una scoperta della povera gente.
Ha poi citato la frase "perfino i capelli del vostro capo sono contati."
Frase che lui stesso aveva pronunciato un anno prima ma che solo incontrando una donna che lo aveva ascoltato si era accorto della profondita' della frase.
Questa donna brasiliana l'ha resa viva nella sua giornata nel suo quotidiano rendendola possibilita' di abbraccio della miseria dell'altro.
Lei a tutti faceva sentire quest'abbraccio e quando dico a tutti dico a tutti perche' con questa frase sfidava il reale in tutte le circostanze.
Aveva colto la novita'che portava questa frase in tutta la sua vibrazioneche nemmeno don Carron aveva percepito il valore del giudizio che portava .
Con questo sguardo quella donna e' potuta entrare in tutto.
"CRISTO TUTTO IN TUTTI"
"A noi ci e' ancora molto estraneo.
La religiosita'e' la dipendenza da Dio
O DIPENDENTI DA DIO E LIBERI:
OPPURE LIBERI DA DIO MA SCHIAVI DI OGNI CIRCOSTANZA.
Nessuno puo' seguire due padroni ci richiamava pochi giorni fa il papa "o sei di DIO o di mammona.
E' difficile trovare uomini liberi per il quale DIO non sia solo sentimento o ornamento.
DIO deve diventare esperienza.
San Tommaso:" la vita dell'uomo consiste nell'affetto che lo sostiene".
Se non c'e' questo allora c'e' dipendenza da tutto il resto.
Il nostro criterio diventa allora quello della riuscita.Soltanto chi e' capace di guardare la profondita' buia del pozzo potra' accorgersi c'e' un TU un TU che ti fa rinascere.
Un altra questione:non basta una bella proposta.
E' fin troppo evidente che troppo spesso pensiamo che per questo lavoro ce la possiamo cavare da soli.
Occorre un luogo per intrapprendere questa battaglia.
Questo strumento e' la nostra compagnia che deve essere sorgente della memoria di Cristo.
Deve essere un movimento di gente matura perche' lo scopo del nostro stare insieme e' quello di non permettere che qualcuno sospenda la propria iniziativa.
La nostra e' una strana compagnia .
Non possiamo pensare di affidare le nostre speranze ad essa non e' sufficiente partecipare a delle iniziativene' identificare il nostro stare insieme come luogo di gesti.
Una compagnia non puo' sottrarci dalla responsabilita'.
...."Essi cercano sempre d'evadere/ dal buio esterno e interiore/ sognando sistemi talmente perfetti che più nessuno avrebbe bisogno d'essere buono». Gli uomini che perseguitano la Chiesa, sognano l'eliminazione della libertà, perché l'estremo ideale di questo mondo è creare un mondo di automi: «Sistemi talmente perfetti che più nessuno avrebbe bisogno d'essere buono».
L'ultima, la più profonda accusa di Eliot: dove sta la radice vera di tutta questa ostilità e di questo disegno? La rinuncia a Cristo. La ribellione a Cristo e, quindi, la eliminazione di Dio perché, come aveva già detto Nietzsche, se aboliamo Cristo, aboliamo Dio. (...)"(Elliot)
Non esiste luogo che puo' sottrarci dalla nostra iniziativa.Qual'e' la differenza di essere tanti o pochi? nessuna perche' la fatica nessuno ce la puo' far risparmiare.Non siamo un pezzo di una compagnia concepita meccanicamente.
La necessita' piu' urgente e' la lotta contro il formalismo.
Il formalismo lascia la vita nell'equivoco
Qual'e' l'opposto del formalismo? la liberta'
Vivere la comunita' con liberta'e' originalmente l'impeto in cui l'uomo vive tende.
Impeto verso l'infinito.
L'inizio della liberta' e' un giudizio.
Amici=testimoni.
non perche' siamo bravi ma per questa sovrabbondanza ricevuta.
Citato lettera
Una madre africana alla sua terza gravidanza e' stata costretta dal marito a scegliere fra lui e il figlio.
La donna ha scelto di portare avanti la gravidanza.
E' stata cosi' abbandonata dal marito.
Solo dopo molto tempo ha compreso il motivo dell'abbandono.
Il figlio nato dopo un po' di tempo ha manifestato la sua debolezza fisica e gli e' stato diagnosticato l'AIDS cosi' improvvisamente ha compreso che il marito sapeva di essere ammalato sapeva di averle trasmesso la malattia e di trasmwetterla al figlio.
Questa donna improvvisamente si trova anche senza lavoro.
Sola in fondo al pozzo nel piu' profondo buio.
Una mano ,un incontro,un abbraccio persone incontrate al meeting point sono stati per lei la possibilita' di sentirsi abbracciare.
"mi hanno guardato ed io immediatamente mi sono resa conto di avere un valore.
Il valore della mia persona era superiore al virus tanto da far superare la malattia ed ogni circostanza."
Cosi' ci si rende conto che nessuna circostanza ci puo' inchiodare ma puo' essere trampolino per spalancarci al reale.
Ci conviene ,e' necessario come diceva Mounier "la vita e' arcigna con chi le mette il muso."occorre coraggio per percorrere questo fino all'origine la fatica e' perche' troppo spesso ci fermiamo prima.CARITA'=AMORE=NON MISURA
E' necessario impegnare il nostro tempo per condividere il bisogno dell'altro.Leggere e' la modalita' migliore per imparare ad ascoltare.
Carita' e' condividere il bisogno dell'altro cioe' condividere il Destino.
Fra gli avvisi c'e' stato un richiamo alla caritativa.
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