Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
lunedì 17 dicembre 2007
SBAGLIATA LA GIOIA DEL NATALE SE NON E' ATTESA DI GESU'
''noi attendiamo con speranza certa la seconda venuta di Cristo, perché abbiamo conosciuto la prima''. ''Il mistero di Betlemme - ha proseguito - ci rivela il Dio-con-noi, il Dio a noi prossimo, non semplicemente in senso spaziale e temporale; Egli ci è vicino perché ha 'sposato', per così dire, la nostra umanità; ha preso su di sé la nostra condizione, scegliendo di essere in tutto come noi, tranne che nel peccato, per farci diventare come Lui''.
Benedetto XVI all'Angelus: ''La felicità dell’Avvento è quella per la venuta del Salvatore e non quella frutto di una cultura che ha fatto della felicità un idolo e trova un suo effetto emblematico nella ricerca del piacere ad ogni costo''
Anche la felicità del Natale può essere ''sbagliata'', se trae origine da quella cultura che ''della felicità fa un idolo'', invece di essere la gioia della speranza che si fa certezza per la nascita del Salvatore.
Simbolo di questa tendenza culturale contemporanea sono i paradisi artificiali delle droghe.
Si è espresso in questi termini prima della preghiera mariana dell'Angelus il Pontefice rivolgendosi ai tanti fedeli che affollavano Piazza San Pietro.
''La gioia – ha detto Benedetto XVI - entra nel cuore di chi si pone al servizio dei piccoli e dei poveri.
In chi ama così, Dio prende dimora, e l’anima è nella gioia.
Se invece si fa della felicità un idolo, si sbaglia strada ed è veramente difficile trovare la gioia di cui parla Gesù.
E’ questa, purtroppo, la proposta delle culture che pongono la felicità individuale al posto di Dio, mentalità che trova un suo effetto emblematico nella ricerca del piacere ad ogni costo, nel diffondersi dell’uso di droghe come fuga, come rifugio in paradisi artificiali, che si rivelano poi del tutto illusori.
Cari fratelli e sorelle, anche a Natale si può sbagliare strada, scambiare la vera festa con quella che non apre il cuore alla gioia di Cristo''.
Ricordando che oggi si celebra la terza domenica di avvento, il Pontefice ha quindi affermato che ''noi attendiamo con speranza certa la seconda venuta di Cristo, perché abbiamo conosciuto la prima''. ''Il mistero di Betlemme - ha proseguito - ci rivela il Dio-con-noi, il Dio a noi prossimo, non semplicemente in senso spaziale e temporale; Egli ci è vicino perché ha 'sposato', per così dire, la nostra umanità; ha preso su di sé la nostra condizione, scegliendo di essere in tutto come noi, tranne che nel peccato, per farci diventare come Lui''.
“Alcuni – ha proseguito - si domandano: ma è ancora possibile oggi questa gioia? La risposta la danno, con la loro vita, uomini e donne di ogni età e condizione sociale, felici di consacrare la loro esistenza agli altri! La beata Madre Teresa di Calcutta non è stata forse, nei nostri tempi, una testimone indimenticabile della vera gioia evangelica? Viveva quotidianamente a contatto con la miseria, il degrado umano, la morte. La sua anima ha conosciuto la prova della notte oscura della fede, eppure ha donato a tutti il sorriso di Dio”. Di Madre Terese Benedetto XVI ha citato anche una frase, là dove diceva: “Noi aspettiamo con impazienza il paradiso, dove c’è Dio, ma è in nostro potere stare in paradiso fin da quaggiù e fin da questo momento. Essere felici con Dio significa: amare come Lui, aiutare come Lui, dare come Lui, servire come Lui”.
In occasione dell'Angelus il Papa ha quindi benedetto come di consueto i bambinelli dei presepi dei ragazzi e dei bambini i romani accorsi in Piazza San Pietro. ''Desidero salutare anzitutto i bambini e i ragazzi di Roma -ha detto Ratzinger- venuti anche quest'anno numerosi a ricevere la benedizione dei Bambinelli per i loro presepi''.
Benedetto XVI presiederà tutte le principali celebrazioni del Natale previste dal Vaticano. E', questo del 2007, il terzo Natale da quando il cardinale Joseph Ratzinger è stato eletto alla Cattedra di Pietro. Sabato 24 dicembre, nella Basilica di San Pietro, il Papa celebrerà la messa della notte nella solennita' della nativita' del Signore. Domenica 25 dicembre, rivolgerà il suo messaggio natalizio al mondo e impartirà la Benedizione 'Urbi et Orbi'.
Il 31 dicembre, il Pontefice presiederà i primi vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio. Il 2008 si aprirà con la messa del Papa, il primo gennaio, nella 41esima Giornata Mondiale della Pace. Quindi, il 6 gennaio, il Pontefice celebrerà la messa nella solennità dell'epifania. Infine, il 13 gennaio, Festa del Battesimo del Signore, Benedetto XVI amministrerà il Sacramento del battesimo ad alcuni bambini.
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