Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
mercoledì 25 aprile 2007
CARO BENEDETTO TI SCRIVO
CARO BENEDETTO TI SCRIVO
Sono già decine di migliaia e ne stanno arrivando ancora. Hanno scritto adulti, anziani, bambini e famiglie. Poche frasi o pensieri più complessi. Di gratitudine e di affetto.
Ogni giorno, dall’apposito ufficio di smistamento delle Poste Vaticane, vengono portati in Segreteria di Stato almeno due o tre sacchi con gli auguri inviati dai nostri lettori a Benedetto XVI per il suo ottantesimo compleanno. Sono ormai diverse decine di migliaia le cartoline (distribuite anche con le altre riviste della Periodici San Paolo, le librerie e le comunità paoline) giunte da ogni parte d’Italia, a dimostrazione di uno straordinario affetto nei riguardi di papa Ratzinger.
Molti si sono limitati a un pensiero augurale e a una o più firme in calce. Un consistente gruppo non si è invece accontentato di qualche scarna parola, ma ha sintetizzato – nel breve spazio concesso dalla cartolina – concetti più profondi e confidenze in punta di penna, emozioni sedimentate nell’anima ed espressioni di immenso affetto.
Una famiglia di Padova è espressione della scuola che non intende mai mettere limiti alla Provvidenza: «Buon compleanno, Santità, per i suoi "primi" 80 anni con noi!». Per Angela V. di Veduggio (Milano) è motivo di grande orgoglio potergli scrivere: «Anch’io sono nata nel Sabato Santo del 16 aprile 1927». Molti fanno riferimento al Pontefice come «semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore», secondo l’autopresentazione che lo stesso Benedetto XVI propose il giorno della sua elezione alla Cattedra di Pietro.
Papa Ratzinger viene da tanti inteso come una persona di famiglia, con la quale condividere gli avvenimenti della propria vita. La più intensa testimonianza è forse quella scritta da papà Marcello e mamma Laura a nome della piccola Isotta: «Ho sette mesi e sono stata appena battezzata durante la Veglia pasquale. Desidero che il mio primo gesto da cristiana sia quello di farti tanti auguri di buon compleanno».
Da Bisceglie (Bari), Claudia V. scrive: «Ho nove anni. Ti voglio dire che il 13 maggio riceverò la Prima Comunione e sarò più vicina a Gesù».
Anche diverse coppie lo coinvolgono nella loro esistenza. «In occasione del suo compleanno, le annunciamo con gioia il nostro fidanzamento nell’obiettivo di fondare una nuova Chiesa domestica», comunicano Cristina e Filippo di Milano. Mentre Annarita e Luciano R., di Vacri (Chieti), scrivono nel giorno del loro 24° anniversario di matrimonio: «L’amore è "divino" perché viene da Dio e ci trasforma, supera le nostre divisioni e ci fa diventare una cosa sola».
Anziani e piccini sono accomunati da un unico afflato d’amore. «Siamo tre nonne, Olimpia (83 anni), Rosa (83 anni) ed Ernestina (72)», scrivono da un istituto di Pavia dove sono ricoverate per terapie, «e invochiamo Sua Santità, porgendogli gli auguri, nel chiedergli la sua santa benedizione per una pronta guarigione». Damiana, di 10 anni, si rivolge a Benedetto XVI in rima baciata: «Auguri Santità, per la vostra buona volontà / per ogni raggio di sole, che donate a tutte le ore / per le vostre lacrime del viso, come una goccia di purezza in Paradiso».
Il ricordo di papa Wojtyla
"Grazie" è una parola che ricorre spesso: «Per aver posto nel cuore del mondo la "questione di Dio" e aver detto che non può essere elusa da nessuno; e per due parole che ritornano spesso nei suoi interventi: amore e gioia» (famiglia Dabusti); «Per la dedizione, la fede e l’intelligenza da lei profuse nel diffondere la Parola di Dio, nel difendere la vita e nel promuovere la dignità della persona» (famiglia Cherubini); «Per essere, con il Vangelo in mano, faro di luce al mondo d’oggi» (don Gianni, dalla provincia di Bergamo).
Non è assente l’intreccio con papa Wojtyla. Diana e Giuseppe, di Fasano (Brindisi), scrivono: «Siamo nati con Giovanni Paolo II e stiamo crescendo nella fede con lei. Incontrarla a Bari nel 2005 è stata un’emozione indescrivibile. Ogni domenica aspettiamo con ansia l’Angelus, e vederla sorridere ci fa capire quanto lei è vicino ai fedeli e quanto ci ama». Da Padova, Armanda B. esprime un sentimento corale: «Tanti auguri, con l’auspicio che presto venga beatificato il suo amato predecessore Giovanni Paolo II».
Nonna Alda, da Bassano del Grappa (Vicenza), si rivolge a Benedetto XVI sentendolo davvero una persona di famiglia: «Mio carissimo, ti voglio tanto bene. La tua foto è in ogni stanza della mia casa e il mio cuore si rasserena quando incontro il tuo sguardo, perché io sono più anziana di te e ho avuto tanti dolori in quest’ultimo periodo». E il sentimento di tutte le altre cartoline si può riassumere nell’incitamento di una famiglia da Napoli: «Coraggio, vada avanti, la seguiamo».
Saverio Gaeta
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