Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
mercoledì 5 settembre 2007
Ma certo che è eugenetica! E non hanno nessun remora ad usare questa parola. Sarà per ignoranza, ma è un'ignoranza pericolosa
“Eugenetica preconcezionale” offerta dalla sanità statale
Aborto selettivo, anzi “terapeutico”,
guai a usare la parola infamante Invece un lettore ci segnala che la si usa tranquillamente, basta andare sul sito dell’Azienda sanitaria locale di Milano, o della regione Umbria
Tratto dail foglio del 29 agosto 2007 e segnalatoci dal Mascellaro
Tratto da del 29 agosto 2007 e segnalatoci dal Mascellaro
Dicono no, per carità, non è eugenetica. Mai. E’ diritto alla salute, è il dramma dell’aborto terapeutico, è un modo per evitare la sofferenza, è il desiderio sacrosanto di assicurare un po’ di felicità ai nostri figli, e anche a noi. Eugenetica no, al massimo compassione preventiva, e non ricominciate con la storia dei nazisti e della selezione della specie. Giusto Jacques Testart, pioniere della fecondazione assistita, giusto Didier Sicard, presidente del Comitato bioetico francese, possono permettersi di parlare del rischio di una generale deriva eugenetica, di razzismo del gene, di scelta illusoria del figlio sano. Gli altri chiacchierano di prevenzione, di terapia, di scelte insindacabili: eugenetica mai, ché suona ancora troppo male. Poi però un lettore, Massimiliano Greco, ci scrive per spiegarci che non è vero, siamo stati ingenui: “… la parola eugenetica è del tutto accettata oggigiorno e viene già utilizzata per educare il popolo, tanto da trovarsi sul sito della Asl di Milano una sezione appositamente dedicata dall’inequivocabile titolo ‘eugenetica preconcezionale’. Pre-concezionale, almeno quello”.
E’ vero, e sono gli esami da fare prima di “decidere di avere un figlio” al consultorio di Milano. Per essere sicuri di non avere “malattie genetiche o somatiche che possano influire negativamente sulla gravidanza”. Per cominciare bene, insomma, per selezionare magari anche gli spermatozoi migliori, o la fidanzata più geneticamente adatta. Poi la diagnosi pre natale, o pre impianto, poi via così scegliendo sempre il meglio, in nome della compassione e della felicità a portata di consultorio.
Anche il portale della regione Umbria, nei consultori familiari prevede il servizio“eugenetica preconcezionale”, basta telefonare al numero verde. Allora è vero, non ci si imbarazza più: si vuole, semplicemente, migliorare la specie, fabbricando i figli secondo il desiderio, trasformando la medicina da cura a selezione e piazzandola sul sito delle Asl, accanto alle visite ginecologiche. Si può controllare quasi tutto, in fondo.
Tranne le due gemelle del San Paolo: muovendosi nella pancia si sono volute scambiare i destini per condividere, almeno, un destino identico: selezionate, soppresse. La ginecologa che ha eseguito l’aborto ha detto che ha la coscienza a posto, perché il rischio di errore era imponderabile (erano due sorelle che si scambiavano il posto nel mondo) ma che “in futuro bisogna studiare un sistema per marchiare il feto, ad esempio con un colorante”. Una lettera scarlatta che individui chi non ha diritto a vivere, “ma nel caso degli aborti selettivi, l’uso del colorante per marcare il feto malato è prassi”, ha detto uno specialista del centro Artes di Torino. Quindi è già tutto pronto, anzi già tutto fatto: il marchiaggio per il feto che si sceglie di eliminare e, molto prima, un’eugenetica preconcezionale da consultorio (quindi anche un codice che stabilisca non solo chi ha diritto di venire al mondo, ma anche chi ha diritto di procreare, perché ha i geni a posto, e chi non soddisfa gli standard di qualità, ma può comunque affidarsi a un tavolo di laboratorio).
L’eugenetica non è più un fantasma che si aggira per l’Europa, è un servizio gentilmente offerto dalle Aziende sanitarie locali.
e la storia continua...
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