Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
lunedì 11 febbraio 2008
MADONNA DI LOURDES LE APPARIZIONI COMPIONO 150 ANNI
lunedì 11 febbraio 2008
Questa mattina circa 50mila pellegrini erano presenti alla messa per il centocinquantesimo anniversario dell’apparizione della Beata Vergine alla giovane Bernadette Soubirous a Lourdes. Le tante persone che non sono riuscite a entrare hanno seguito la messa dagli altoparlanti sull’altra riva del fiume Gave, vicino alla basilica di Notre-Dame du Rosaire.
di Arianna Luciani
La messa è stata celebrata da monsignor Jacques Perrier, vescovo di Tarbes e Lourdes, e dal cardinale Bernard Panafieu, arcivescovo di Marsiglia. Per favorire la comprensione a tutti i fedeli presenti, la preghiera è stata letta anche in inglese, spagnolo, tedesco e italiano. “Lourdes è una presenza pacifica, che dà fiducia e che permise a Bernadette di affrontare le difficoltà”, ha affermato Monsignor Perrier. Il vescovo ha anche rivolto un messaggio ai malati e agli handicappati in occasione della Giornata internazionale dei malati – che si celebra proprio oggi - voluta da papa Giovanni Paolo II, la cui visita a Lourdes nell’agosto del 2004 è ancora nella memoria di tutti. Per le celebrazioni di oggi sono previste anche una processione e la cerimonia dei ‘Flambeau’, durante la quale i fedeli portano le candele. Secondo Salvatore Pagliuca, uno dei vice presidenti dell’Unitalsi, in questi giorni a Lourdes con 30mila pellegrini italiani, alla messa di questa mattina erano presenti più di centomila persone, “una folla immensa al di là di ogni più ottimistica previsione”.
Oltre trecento milioni di pellegrini, di cui 6 milioni di visitatori l’anno; 7200 guarigioni inspiegabili, tra le quali 67 considerate dalla Chiesa veri e propri miracoli, più molte iniziative, una visita di papa Benedetto XVI prevista a settembre e convegni, insieme a una fitta serie di appuntamenti. Questi sono solo una parte dei numeri di Lourdes, la piccola città nel sud della Francia ai piedi dei Pirenei dove, esattamente centocinquant’anni fa, la giovane Bernadette Soubirous, nella grotta di Massabielle, vede la Vergine Maria.
BREVE CRONISTORIA DELLE 18 APPARIZIONI (11/02-16/07/1858) - Quel giorno, l’11 febbraio 1858, la quattordicenne Bernadette esce per cercare legna per la sua famiglia, molto indigente, insieme alla sorella Antonietta e all’amica Giovanna Abadie. Quando arrivano al posto dove il torrente si getta nel Gave, Bernadette non attraversa l’acqua gelata a causa della sua asma cronica, ma rimane lì ad aspettare le sue compagne. Sente un rumore, e vede, nella cavità della roccia, una signora che, avvolta di luce, la guarda e le sorride. La giovane racconta tutto alla sorella, che lo riferisce alla madre. Nonostante le reazioni di incredulità, alla ragazza non viene vietato di tornare alla grotta. Il 14 e il 18 febbraio seguono altre due visioni, e durante l’ultima la Signora parla alla giovane, che le aveva chiesto di scrivere il suo nome su un pezzo di carta. “Non è necessario” è la risposta. E poi le chiede ancora: “potreste avere la gentilezza di venire qui durante quindici giorni?. Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”. Seguono altri quattro incontri, dai quali la giovane esce raggiante di gioia. Poi è il momento di altre quattro apparizioni, nelle quali Bernadette diventa il corpo stesso di Maria e compie atti giudicati strani dagli altri abitanti di Lourdes. Cammina in ginocchio fino alla grotta, mangia erbe amare, si sparge il fango sul viso e beve acqua fangosa. Gli abitanti chiedono a Bernadette se la Signora le dice qualcosa. “Sì, di tanto in tanto diceva ‘Penitenza, penitenza, penitenza, penitenza. Pregate per i peccatori’”, risponde la ragazza. La gente del luogo inizia a raccogliersi di fronte alla grotta. Accade anche il primo miracolo, quando una donna, Caterina Lapaie, immerge il braccio slogato nell’acqua e guarisce immediatamente.
All’inizio ci sono circa 800 persone, ma nel giro di pochi giorni crescono sempre di più. In occasione della tredicesima apparizione, il 2 marzo, Maria dice a Bernadette: “Direte ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che ci si venga in processione”. E finalmente la Signora dice a Bernadette chi lei sia. Il 25 marzo 1858, alla sedicesima apparizione, Bernadette chiede, per volere di don Peyramale, parroco di Lourdes, alla signora di dire il suo nome. Dopo averglielo chiesto tre volte, alla quarta riceve la risposta in dialetto. “Que soy era Immaculada Counceptiou”, ovvero “Io sono l’Immacolata Concezione”. La giovane, che non proviene da una famiglia istruita, non capisce il senso di queste parole. Proprio quattro anni prima, papa Pio IX aveva proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione. Ma il parroco della cittadina, quando ascolta le parole di Bernadette, capisce che ad apparire nella grotta è la Madre di Dio. L’apparizione non è casuale, visto che il 25 marzo è il giorno del concepimento di Gesù. Ormai più di ottomila persone si recano alla Grotta. Il 7 aprile, durante la penultima apparizione, Bernadette tocca la fiamma della candela senza bruciarsi. Arriva il 16 luglio, giorno dell’ultima apparizione, durante il quale Bernadette non riesce ad entrare nella grotta, chiusa da un’inferriata.
La giovane Soubirous, unica testimone di quello che le andava accadendo, fu costretta a combattere contro i pregiudizi della gente. Bernadette, che apparteneva ad una famiglia povera, con poca credibilità, ha dovuto subire una lunga serie di interrogatori da parte delle autorità civili e militari che cercavano di farla cadere in contraddizione, per avvalorare il sospetto di una sua presunta malattia di origine psichica. Dopo i primi anni in cui lavorò come infermiera, le sue condizioni di salute, sempre più precarie, la costrinsero a vivere solo in preghiera. Fin dalla prima apparizione, Bernardette cominciò quasi istintivamente a recitare il rosario. Oltre alle sofferenze fisiche, soffrì anche le sofferenze spirituali dovute al timore di essersi ingannata rispetto alle visioni. È seppellita nella chiesa di Nevers, dove morì il 16 aprile 1879. Nel 1925 ha ricevuto la beatificazione, e la Canonizzazione della Chiesa cattolica nel 1933, per la santità della sua vita e non per le visioni.
Oggi Lourdes è la seconda città della Francia per accoglienza, con i suoi 230 alberghi, gli oltre 6 milioni di visitatori l’anno, le quattro basiliche, si cui una enorme e sotterranea che ospita 25mila posti, le 16 piscine in cui si immergono i malati, gli spazi aperti per i raduni di massa, la tenda per l’adorazione eucaristica e l’edificio per le confessioni.
Ieri papa Benedetto XVI, ai fedeli riuniti in piazza San Pietro, ha ricordato che “quest’anno l’inizio della Quaresima provvidenzialmente coincide con il 150esimo anniversario delle apparizione di Lourdes. Quattro anni dopo la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione da parte del beato Pio IX, Maria si mostrò per la prima volta l’11 febbraio del 1858 a santa Bernadette Soubirous nella grotta di Massabielle”. Il papa, che si recherà a Lourdes a settembre in visita ufficiale, ha anche sottolineato che “il messaggio che la Madonna continua a diffondere a Lourdes richiama le parole che Gesù pronunciò proprio all’inizio della su missione pubblica e che noi riascoltiamo più volte in questi giorni di Quaresima: ‘Convertitevi e credete al Vangelo’, pregate e fate penitenza”. Intanto da Lourdes il vice presidente dell’Unione nazionale italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari internazionali - Unitalsi, Marco Tampellini, fa sapere che “per questo anno giubilare nella cittadina francese si prevedono circa otto milioni di pellegrini, tre milioni in più rispetto alla media”. In occasione degli appuntamenti e delle occasioni per i pellegrini, Tampellini parla delle celebrazioni. “Sono stati affidati a 12 organizzazioni internazionali i temi di riflessione per accompagnare i fedeli che si recano a Lourdes. Per l’Italia questo onore è stato dato all’Unitalsi, con il tema ‘La Chiesa presso i malati’. Un argomento centrale per l’esperienza di Lourdes che dimostra anche tutta la fiducia verso la nostra organizzazione”. Il vice presidente dell’Unitalsi sottolinea due iniziative in particolare. “Dal 13 al 16 di giugno ci sarà per la prima volta un convegno-pellegrinaggio internazionale per medici e personale sanitario sul tema ‘vita-malattia-guarigione-miracolo’. L’altro interessante appuntamento di giugno sarà il pellegrinaggio di circa seimila bambini provenienti dall’Italia e soprattutto dai Paesi poveri, che parteciperanno al mattino alle diverse celebrazioni e al pomeriggio costruiranno il villaggio dei tempi di Bernadette Soubirous, come era 150 anni fa. È un modo per rendere più vicina ai bimbi la vita e l’esperienza di questa santa”. Un altro grande appuntamento, oltre alla visita del Papa a settembre, sarà il pellegrinaggio nazionale, il cui tema sarà “La famiglia: primo ospedale?”.
Proprio in occasione di questo importante anniversario, il vaticanista de Il Giornale, Andrea Tornielli, ha presentato sabato scorso il suo ultimo lavoro “Lourdes. Inchiesta sul mistero a 150 anni dalle apparizioni”, un libro intervista a padre René Laurentin, teologo francese e massimo esperto di apparizioni mariane. Proprio per i centocinquant’anni, Tornielli ha intervistato padre Laurentin, che ha dedicato la sua vita a studiare la vicenda di Bernadette, una semplice ragazza del Sud della Francia diventata nota in tutto il mondo per le visioni della Vergine. Sin dai fatti del 1858, il teologo ha seguito passo passo le vicende di Bernadette. “Ho passato dieci anni a ricostruire le parole di Bernadette - ha spiegato padre Laurentin -, ho studiato ogni espressione del suo volto per capirne le espressioni e le intenzioni. A Lourdes, la Vergine non ha mai parlato di miracoli, ma li ha dati - ha ricordato il teologo - e il pellegrinaggio dei malati sono la grande novità di questo luogo”. Il concetto di miracolo sfugge alle spiegazioni, soprattutto a quelle della scienza, e questo riguarda i 67 casi di guarigioni. Secondo padre Laurentin, non ci reca a Lourdes solo per le guarigioni, ma per “per trovare beneficio e accogliere con maggiore serenità la propria sofferenza, pregando perché gli altri possano guarire, e questa è un'azione di grazia”.
Da quest’anno, il viaggio fino ai luoghi dove Bernadette vide per la prima volta la Beata Vergine sarà molto più semplice. Ad agosto scorso, infatti, l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Mistral Air, del gruppo Poste Italiane, hanno presentato il volo inaugurale di un Boeing 767-300 che da Roma arriva a Lourdes. Il viaggio è di un’ora e mezzo e sull’aereo compare lo stemma pontificio, oltre ai poggiatesta con la scritta “Cerco il tuo volto, Signore”. Durante il volo sono previsti anche momenti di preparazione spirituale e meditazione. Non solo Lourdes, ma anche altri luoghi di meditazione, come Santiago de Compostela, la Terra Santa, Fatima, Czestochowa e la penisola egiziana del Sinai. Il nuovo mezzo di trasporto non toglie nulla al senso di viaggio spirituale nei luoghi sacri della cristianità. “Il pellegrinaggio – ha dichiarato Camillo Ruini, cardinale vicario e presidente della Opera Romana Pellegrinaggi - oggi cambia le sue forme, riduce i suoi tempi, ma mantiene la sua anima profonda”.
Arianna Luciani
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