NON VOLENDO scomodare i santi, il presidente della Lega Calcio Matarrese in una situazione grave, prova a convocare il Segretario di Stato, la cui passione calcistica è nota. In una intervista a "Petrus", il presidente chiede al card. Bertone (foto) di aggregarsi con i suoi "suggerimenti" all'assise di medici al capezzale del calcio malato.
Mi permetto di consigliare al Presidente e al Cardinale un piccolo ordine del giorno su cui discutere. Prima di tutto, vadano a riprendersi il discorso che Papa Ratzinger fece l'1 gennaio, in occasione della giornata della pace.
Là venivano indicati tre nemici della pace: la guerra, il terrorismo, il nichilismo.
Per la prima volta, mi pare, una filosofia veniva affiancata in modo così esplicito a guerra e terrorismo.
E ora, dopo aver visto scene di guerra per le strade, occorre chiedersi cosa c'entra il nichilismo, cioè quel modo di pensare per cui in fondo a tutto nella vita c'è solo il nulla.
Intendiamoci, il nichilismo non si presenta quasi mai come "violenza". Quel modo di pensare, versato di continuo sulle teste dei nostri ragazzi da programmi tv, da cantanti e da show di ogni genere, si ammira di solito ben vestito di paillettes, in pose di filosofi ben presentati.
O dipinto sulle facce spente degli adulti tutti i giorni.
Ma se nulla nella vita ha valore, se in fondo a tutto c'è solo il vuoto del niente, perché un ragazzo dovrebbe rispettare l'ordine a scuola, il corpo altrui e il proprio? Il nichilismo è origine della violenza. Se nulla ha valore posso trattare tutto secondo l'impressione o la convenienza del momento. Quel che sta esplodendo, così come accadde nelle banlieus francesi, è una violenza nichilista.
Che usa di tutto per esprimere l'ansia di distruzione, di niente che lo urge.
Un uomo che viene convinto, attraverso educazione e cultura, a sentirsi schiavo del niente è potenzialmente un violento.
La miccia di un disagio, di un sopruso, di un interesse messo in discussione, e la violenza scoppia. Lo vediamo tutti i giorni intorno a noi. Per prima cosa, dunque, Cardinale e Presidente discutete di questo.
Mentre la polizia deve fare il suo mestiere di reprimere la violenza, gli adulti facciano il loro mestiere di educare a qualcosa che si oppone al nichilismo. E allora, caro Presidente Matarrese, non trova strano che mentre alla Chiesa di fatto si vieta l'impegno educativo che per secoli ha reso l'Italia un paese libero e forte, si chiamino in causa i preti ora che la casa brucia?
Da poeta, vi suggerisco, al secondo punto dell'Odg del vostro incontro di leggervi Pasolini. Lui accusava i manifestanti degli anni '70 (ora al potere, non importa da che parte) di illudersi di creare un mondo migliore tagliando i ponti col passato e puntando sulla "organizzazione". Il calcio è ricco e ben organizzato, ma ci si muore dentro.
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