Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
venerdì 1 febbraio 2008
FAMIGLIE LAUREATE RISORSE DI ANNUNCIO PER TUTTA LA COMUNITA'
da AVVENIRE
DI LUCIANO MOIA
Una classe composta da 19 giovani sacerdoti. Una giovane sposa, madre di una bambina (e un’altra in arrivo) che sale in cattedra e si presenta come docente di un nuovo corso: spiritualità familiare e coniugale. I sacerdoti che si guardano un po’ disorientati: «Ma come? Una donna in cattedra? E ci vuole parlare di spiritualità coniugale?». Lo smarrimento aumenta quando la giovane docente afferma che «tra ordine e matrimonio esiste un’assoluta reciprocità in quanto sacramenti di pari dignità, entrambi finalizzati alla missione».
Si potrebbe rischiare l’incomunicabilità, invece lo stupore diventa la scintilla positiva per una reciproca opportunità di arricchimento. Nasce così un vivace dialogo che si prolunga per alcune settimane. La giovane docente mette sul piatto della bilancia il magistero di Papa Wojtyla e di Papa Ratzinger, molti testi dell’Istituto 'Giovanni Paolo II' presso la Lateranense, i documenti prodotti da 10 anni di 'Settimane di spiritualità' Cei e tanto altro ancora. Alla fine tra sacerdoti e docente nasce un feeling culturale di grande interesse. E insieme scoprono tutta una ricchezza dottrinale su matrimonio e famiglia che viene soltanto lambita dai tradizionali corsi in semi- nario. E sulla pastorale familiare ci sono soltanto iniziative sporadiche che invece, secondo quanto indicato dagli stessi sacerdoti, meriterebbero di trovare maggiore sistematicità.
Oggi tra Assunta Del Bene, assistente presso la Facoltà teologica di Napoli, e i suoi 'allievi' preti c’è una sintonia straordinaria. «Vengono a chiedermi consigli per molti casi riguardanti il matrimonio e il fidanzamento che emergono tutti i giorni nelle loro parrocchie e di fronte ai quali, non avendo mai ricevuto una formazione specifica, si sentono un po’ spiazzati».
Il caso di Napoli - ma se ne potrebbero raccontare tanti altri - dimostra quanto siano importanti sulla strada del rinnovamento pastorale ma anche degli studi teologici, le iniziative di formazione avviate ormai da anni dal Pontificio Istituto 'Giovanni Paolo II' e dall’Ufficio nazionale Cei di pastorale familiare. Assunta, insieme al marito Piero, frequenta il secondo anno del Master in scienze del matrimonio e della famiglia, una iniziativa che ha ormai permesso a centinaia di coppie, da Nord a Sud, una preparazione di livello universitario all’altezza delle nuove esigenze della pastorale coniugale e familiare. Insieme alle coppie ci sono anche numerosi sacerdoti e religiose, perché il confronto con le diverse realtà vocazionali, insieme a una intensa vita spirituale, si traduce in un arricchimento reciproco e contribuisce ad annullare tanti pregiudizi, teologicamente ingiustificabili, sulla predominanza di un carisma rispetto all’altro.
«Il Master - spiega monsignor Sergio Nicolli, direttore dell’Ufficio Cei di pastorale familiare - è al servizio delle Chiese locali e di propone di preparare 'formatori di formatori' nel campo della pastorale familiare, sposi capaci di dare un contributo competente e significativo allo sviluppo della teologia del matrimonio e della famiglia, animatori che valorizzino l’apporto della teologia, della filosofia, delle scienze umane nell’ambito della cultura e della vita sociale a servizio della famiglia». Accanto al Master, riservato alle coppie che già hanno ottenuto di un diploma universitario di primo grado, esiste poi la collaudata formula del Corso di diploma in pastorale familiare che prevede due settimane estive di frequenza per un periodo di tre anni. La partecipazione è aperta alle coppie che dispongono di un diploma di scuola media superiore. «Il Corso - prosegue monsignor Nicolli - si rivolge a tutte le persone già impegnate nella pastorale familiare nelle diocesi e nelle parrocchie, ha carattere interdisciplinare ed è finalizzato alla 'sapienza pastorale'». La proposta inoltre è pensata a misura di famiglia. Le due settimane estive si svolgono in una località turistica - da un paio d’anni La Thuile, in Val d’Aosta - dove tutta la famiglia è accolta in strutture adeguate. La mattina si studia, mentre i figli sono accompagnati in attività ricreative e formative adeguate alle varie età, il pomeriggio c’è spazio per il riposo, lo svago, le passeggiate. Perché, quando si parla di famiglia, anche la Teologia assume il suo volto più sorridente e gradevole.
Ripartono i Master e i corsi di formazione dell’Ufficio famiglia Cei e dell’Istituto «Giovanni Paolo II». Iniziative collaudate che diventano ricchezza pastorale per diocesi e parrocchie
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento