"......Benedetto XVI ha più volte stigmatizzato ogni forma di buonismo sul tema (si veda per esempio il discorso ai vescovi dell’Irlanda in visita ad Limina Apostolorum, del 28 ottobre 2006): e in realtà il trasferimento della competenza dalle diocesi, dove i giudici spesso possono avere rapporti di amicizia con gli accusati, a Roma mirava fin dall’inizio a garantire maggiore rigore e severità. In ogni caso, le misure prese nell’ambito del diritto canonico per perseguire i crimini di natura sessuale commessi dal clero, e la denuncia dei responsabili alle autorità dello Stato, costituiscono due vicende del tutto diverse. La confusione, intrattenuta ad arte per gettare fango sul Papa, è solo frutto del pregiudizio e dell’ignoranza......"
Non sono riuscita a vedere tutta la trasmissione di Santoro.
In genere non guardo la televisione perche' accompagno Giovanni a letto e dormo con lui.
Ieri sera ero proprio curiosa e desideravo vedere come avrebbe condotto il programma.
Se Giovanni non sifosse addormentata perche' disturbato dalla televisione l'avrei tenuto a casa da scuola.
Quando pero' mi sono accorta di quanta malizia fosse capace il presentatore,quando ha cominciato ad intervistare persone nascoste che temevano di mostrare il loro volto
ma con non curanza raccontavano fatti gravi,mi sono detta,spengo non vale la pena ascoltare dei pusillanimi se davvero quello che raccontano e' vero si mostrino e abbiano il coraggio di affrontare la realta'
Uno deve giocarsi nella vita,non deve temere,se no che stia zitto.
Nella mia carriera di casalinga,mamma ,moglie,cuoca,sarta..... (insomma nel mio lavoro di imprenditrice) ho spesso incontrato gente come quella.
Ho fatto per qualche anno la rappresentante di classe e queste persone si incontrano.
Ti venivano a raccontare fatti,si lamentavano per migliaia di atteggiamenti che ritenevano errati,poi quando come rappresentante riportavo le lamentele tutte negavano nessuna aveva problemi.Mi ero inventata tutto.
Cosi' ho deciso che non valeva la pena battersi utilizzando quello strumento.
Ho imparato anche ad ascoltare le lamentele ma a consigliare di raccontarle al diretto interessato.
Sempre dalla realta' ho imparato ,a mie spese ,quanto sia difficile raccontare il vero quando si toccano strutture ritenute capisaldi di integrita'.
Siamo tutti uomini quindi pieni di limiti e di difetti.
Credo proprio che non esista nessuno privo di peccato eppure la nostra societa' continua a stupirsi degli errori degli altri.
E' giusto fermare,condannare certi fatti che mettono a repentaglio le persone e il loro equilibrio,e' importante prendere le difese dei minori ma non giocare con cattiveria o condannare ,con pesi e misure diverse le persone.
Soprattutto ritengo sbagliato che dall'errore grave di qualche membro si faccia di tutto per attaccare l'istituzione.
Ho imparato,come mamma,a condannare il gesto, se errato,a dare la giusta punizione,ma dentro in un abbraccio.
Se tuo figlio ha sbagliato ha sbagliato (non si nasconde nulla)ma per questo non puo'oltre la pena perdere l'amore ,la dignita' ,la stima.
SE gli neghi tutto quale sara' la molla che lo aiutera' a riprendersi?
Ho sempre ammirato il papa' di Erika,nella sua sofferenza,dopo aver perso tutto e' stato capace ed e' tuttora capace di continuare la sua funzione di padre.
Vero padre ,giudico il gesto,ma non ti lascio sola.
Perche' la Maddalena e' potuta cambiare?
Perche' Cristo non ha negato l'errore ma ,nella sua grande misericordia,l'ha lasciata andare.
Non le ha detto brava; ma quella donna certamente in quell'istante si e' sentita accolta con tutti i suoi sbagli.
I suoi errori hanno cominciato ad assumere un peso piu' consistente,ha meglio compreso il non senso del suo vivere.
Cosi' e' avvenuto il cambiamento.
Come avviene con i tuoi figli se si accorgono che la tua stima il tuo amore superano di gran lunga i loro errori.Allora il cambiamento puo' esserci.
Ho sbagliato ,pago ma so di non aver perso tutto.
Cambio non perche' devo aderire a regole ma per poter meglio corrispondere al bene che l'altra persona mi da.
Certo portare avanti un atteggiamento cosi' non e' semplice ma c'e' una ricetta LA PREGHIERA .
Nel limite dell'altro si impara a vedere il proprio e ci si accorge che da soli non si regge.
Preghi,domandi,supplichi ogni giorno il tuo cambiamento.
La Chiesa e' Madre (forse solo una madre puo' comprendere meglio il documento in questione.)
Non si insabbia nulla,non e' utile per l'altro insabbiare.
Non e' utile nemmeno per tuo figlio far finta che non sia successo nulla.
Quindi ancor meno per un uomo sacerdote che sbaglia.
L'amore della Madre deve essere un amore lucido per questo deve essere nutrito dalla preghiera dai sacramenti.
Una madre non deve temere il giudizio degli altri,non deve temere di ammettere l'errore dei suoi figli,non teme che i suoi figli siano giudicati dalla giustizia,ma non abbandona mai il figlio,questo e' quello che Madre chiesa mi insegna.
Puoi essere calpestata,derisa,criticata,ma se si impara che la propria vita e' di un Altro lentamente nel tempo si impara ad amare anche il proprio nemico.
Abbiamo la fortuna di essere cresciuti con Papi santi che non smettono di continuare ad indicarci la via. Seguiamo il nostro caro Benedetto ,che nonostante tutti gli attacchi giorno dopo giorno,per Grazia,aumenta la sua umanita'e il suo sguardo su ciascuno di noi diventa sempre piu' benevolo e abbracciante.
Guardandolo ascoltandolo,leggendo i suoi richiami la mia quotidianita' cambia.
Imparo a vivere con letizia anche situazioni assurde e dolorose perche' con Lui sempre piu' riempio di significato la mia vita.
Cosi' mi ritrovo nella mia incapacita' capace di abbracciare una realta' che mi potrebbe annientare.
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