mercoledì 1 agosto 2007

Il coraggio è come una contrapposizione in termini : esso implica un forte desiderio di vivere che prende forma nell'essere pronti a morire." Chestert





"Ogni albero si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, nè si vendemmia uva da un rovo" (Luca 6,44)


"L'uomo può capir tutto con l'aiuto di quello che non capisce. Il logico morboso vuol vedere chiaro in ogni cosa col bel risultato di rendere ogni cosa inesplicabile" (G.K.Chesterton, "L'Ortodossia")


Spesso ho preferito chiamarmi ottimista per evitare la troppo evidente bestemmia del pessimismo. Ma tutto l'ottimismo dell'epoca è stato falso e scoraggiante, per questa ragione: che ha sempre cercato di provare che noi siamo fatti per il mondo. L'ottimismo cristiano invece è basato sul fatto che noi non siamo fatti per il mondo.(G.K. Chesterton, L'Ortodossia)

"In ogni epoca e sotto ogni regime, è da stimare progressista solo ciò che favorisce la libertà , la responsabilità e l'autogoverno degli uomini. Una ragionevole consapevolezza di progresso, anche se non estingue tutte le inquietudini umane, può aiutare molti uomini a sopportare l'angoscioso senso di precarietà dell'esistenza. (Ignazio Silone, Uscita di sicurezza)

Abbiamo letto tutti la storia dell'uomo che aveva dimenticato il suo nome. Questo uomo cammina per le strade e può vedere e valutare ogni cosa; soltanto non può ricordare chi è. Bene: ogni uomo l'uomo di questa storia; ogni uomo ha dimenticato chi è. Uno arriva a capire il cosmo, ma non se stesso; l'io è più lontano di qualunque stella. Amerai il Signore Dio tuo, ma non conoscerai te stesso. Siamo tutti colpiti dalla stessa calamità mentale: abbiamo dimenticato il nostro nome; abbiamo dimenticato che cosa realmente siamo. Tutto quel che si chiama senso comune, razionalità , praticità e positivismo significa solo che in certi punti morti della nostra vita noi dimentichiamo di aver dimenticato; quello che chiamiamo spirito, arte ed estasi significa che ci sono dei momenti terribili nei quali ricordiamo di aver dimenticato. (G.K.Chesterton, L'Ortodossia)

"E' facile essere pazzi; è facile essere eretici; è sempre facile lasciare che un'epoca si metta alla testa di qualche cosa, difficile è conservare la propria testa; è sempre facile essere modernisti, come è facile essere snob. Cadere in uno dei tanti trabocchetti dell'errore e dell'eccesso, che, da una moda all'altra, da una setta all'altra, sono stati aperti lungo il cammino storico del Cristianesimo, questo sarebbe stato semplice. E' sempre facile cadere; c'è un'infinità di angoli a cui si cade, ce n'è uno soltanto a cui ci si appoggia. Perdersi in un qualunque capriccio, dallo Gnosticismo alla Cristian Science, sarebbe stato ovvio e banale. Ma averli evitati tutti è l'avventura che conturba; e nella mia visione il carro celeste vola sfolgorante attraverso i secoli, mentre le stolide eresie si contorcono prostrate, e l'augusta verità oscilla ma resta in piedi. (G.K. Chesterton, L'Ortodossia)

Don Chisciotte
"Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista, ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista, l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna, preferisco le sorprese di quest'anima tiranna che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai là davanti, ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti. Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire... "
Sancho Panza
"Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente, ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia, riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ? In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, dove regna il "capitale", oggi più spietatamente, riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?" Dalla canzone "Don Chisciotte" di Francesco Guccini

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