Messori e preti santi-peccatori
Attualità - sab 11 ago
di Paolo Rodari
Tratto dal blog di Paolo Rodari Palazzo Apostolico il 11 agosto 2007
Vittorio Messori oggi, su La Stampa, ha rilasciato un’intervista tutta da leggere sulle accuse di pedofilia e abusi sessuali mosse nelle ultime settimane contro don Gelmini e altri preti sparsi per l’Italia.
A un certo punto Messori ha detto queste parole: «Un uomo di Chiesa fa del bene e talvolta cade in tentazione? E allora? Se fosse così per don Pierino Gelmini, se ogni tanto avesse toccato qualche ragazzo ma di questi ragazzi ne avesse salvati a migliaia, e allora? La Chiesa ha beatificato un prete denunciato a ripetizione perché nei giardini pubblici si mostrava nudo alle mamme. Queste storie sono il riconoscimento della debolezza umana che fa parte della grandezza del Vangelo. Gesù dice di non essere venuto per i sani, ma per i peccatori. È il realismo della Chiesa: c’è chi non si sa fermare davanti agli spaghetti all’amatriciana, chi non sa esimersi dal fare il puttaniere e chi, senza averlo cercato, ha pulsioni omosessuali. E poi su quali basi la giustizia umana santifica l’omosessualità e demonizza la pedofilia? Chi stabilisce la norma e la soglia d’eta?».
Sono d’accordo con Messori. Premesso che gli omosessuali, a mio parere, sarebbe assolutamente meglio che non diventino preti.
Premesso che quei preti che hanno abusato di minori devono pagare delle proprie malefatte perché giustizia deve essere fatta.
Premesso che non ammettere i gay nei seminari non è discriminazione ma anzi è amore alla loro situazione.
Premesso tutto questo dico che siamo tutti peccatori e che santo non è chi sbaglia a ripetizione ma chi chiede sempre perdono per i propri errori. La chiesa è piena di grandi santi che per tutta la vita sono stati dei grandi peccatori, solo che a differenza di altre persone magari dalla moralità ineccepibile hanno sempre chiesto perdono a Dio dei propri errori umiliandosi e lasciandosi sorprendere dall’amore sempre rigenerativo del Padre.
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