giovedì 4 gennaio 2007

""LA CORSA MORTALE VERSO LA SELEZIONE DELLLA SPECIE"

Riporto un articolo sulla selezione umana
Molti di noi potranno pensare di essere esenti o perlomeno lontani da questa mentalita'.
Ci sbagliamo! Lentamente tutti noi siamo assorbiti nessuno ne resta esente.
Molti in maniera teorica affermano di fronte ad un articolo del genere "ma e' disumano!"
Ma poi nella realta' quanti di noi di fronte al ginecologo che ci propone la amniocentesi sa rifiutarla?
Quanti di noi
Di fronte alla diversita' sann0 abbracciare e aprire totalmente le braccia?
Quanti di noi (e mi ci metto anch'io) nella propria vita non si e' almeno domandato una volta il perche' Dio permetta la presenza della diversita' della malattia incurabile della sofferenza dei bambini?
Forse perche'DIO ci vuol male?....

.
No Dio vuole la nostra felicita' a tal punto di lasciarci la liberta' di giocare la nostra vita in piena liberta'.
Tutto appartiene ad un progetto buono per l'uomo. Siamo noi che troppo spesso ci lasciamo prendere dal dubbio.
Ci riteniamo capaci di poter fare una realta' migliore, di poter mettere al mondo solo bambini che riteniamo noi utili alla societa' e alla soddisfazione propria.
Ci allontaniamo, senza renderci conto, dal nostro vero Bene.
Malattia. diversita', sofferenza non sono cancellabili e possono essere vissuti in modo diverso.
La malattia: Claudio Chieffo ce lo racconta e testimonia nell'articolo che ho messo il 1 di Gennaio puo' essere vissuta come una "non disgrazia"
La disabilita' come ce lo testimonia Mounier nel libro "lettere sul dolore" come occasione grande di stare di fronte al Mistero
"Sua figlia era di richiamo per tutti i grandi pensatori francesi di quell'epoca (che spesso erano ospiti in casa sua)"nessuno di fronte a lei poteva non essere serio" tutti di fronte alla disabilita' sono costretti a far emergere la domanda di felicita' che c'e' in ogni uomo.
Tutti di fronte alla realta' sono costretti a domandarsi il motivo per cui vale la pena vivere.
Sono costretti a domandarsi "come mi gioco la vita?"
E' questa serieta', e' questo richiamo al nostro limite che tutto sommato vogliamo cancellare,
La nostra societa' ogni giorno ci propone una vita da "Happy family" ma con risposte effimere.
Lentamente ci insinua che con l'eliminazione di certi problemi e' possibile vivere piu' pienamente la vita.
Come il serpente fece con Eva e come Eva fece con Adamo.
Il dramma dell'uomo non si risolve prendendo noi la realta' e cambiandola.
Il dramma dell'uomo ha avuto una risposta 2000 anni fa in una grotta di Betlemme
Il dramma dell'uomo richiede il nostro SI a LUI
IL dramma ci chiede di scioglierci in un abbraccio totale.
Solo cosi' e' possibile fare esperienza di paradiso su questa terra.
Aiutiamoci a star desti.
Aiutiamoci a dar risposte a quello che ci circonda.
Aiutiamoci a condividere le fatiche reciproche.
Noi possiamo cambiare solo noi
A ciascuno e' chiesta la propria conversione perche' attraverso il nostro cambiamento il pezzetto di mondo che ci circonda possa rendersi conto che nessuna realta' e' contro l'uomo.
"la vita e' arcigna con chi le mette il muso"(Mounier)
(il commento e' di tiziana)
Qui sotto riporto l'articolo .

"La selezione genetica e l'aborto mietono ancora vittime" Autore: (Padre John FlynnData: 21/12/2006)

NEW YORK - Alcuni genitori ricorrono alla selezione genetica dei loro embrioni per avere figli con difetti genetici. Per uno strano rovesciamento della situazione normale, in cui solitamente gli embrioni difettosi vengono eliminati, un ristretto numero di persone tenta di avere figli che presentano gli stessi problemi di cui sono affetti loro, secondo quanto riportato dal New York Times il 5 dicembre.

L'articolo cita uno studio in corso, reso noto dalla rivista Fertility and Sterility, secondo cui, sulla base di un sondaggio sui centri per la riproduzione negli Stati Uniti, risulta che il 3% delle coppie ricorre alla diagnosi genetica preimpianto "per individuare gli embrioni che presentano disabilità".

Questa tecnica consiste nell'estrazione di una cellula, dagli embrioni concepiti in laboratorio, al fine di essere esaminata. Gli embrioni che superano l'esame vengono impiantati, mentre quelli "difettosi" vengono lasciati morire. Quelli non difettosi ma in soprannumero vengono talvolta congelati.

Il 20 settembre l'Associated Press ha spiegato che la tecnica può essere impiegata per una serie di scopi. Secondo un altro sondaggio, anch'esso pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility e svolto nelle cliniche degli Stati Uniti, risulta che quasi la metà di esse consente ai genitori di selezionare il sesso del bambino, attraverso l'uso della diagnosi genetica preimpianto. E il 23% dei centri di fertilità consentirebbe alle coppie di avere un figlio il cui sangue del cordone ombelicale possa essere utilizzato per curare un fratello gravemente malato.

Il 3 settembre, il New York Times ha pubblicato un lungo articolo in cui, tra l'altro, si racconta che la tecnica di diagnosi genetica preimpianto viene utilizzata per scartare quegli embrioni che presentano geni difettosi che potrebbero, in un momento futuro imprecisato, sviluppare il tumore. La tecnica viene utilizzata anche per eliminare gli embrioni portatori di geni responsabili di patologie come la fibrosi cistica, l'anemia falciforme e la malattia di Huntington.

L'articolo evidenzia inoltre gli alti costi di questa tecnica diagnostica. A seconda dell'esito delle procedure di fecondazione in vitro, sottoporre un bambino ad uno screening genetico può costare anche più di 25.000 dollari (19.000 euro). Peraltro non sono da trascurare gli effetti di lungo termine sulla salute, derivanti dalla rimozione di una cellula da un embrione ad uno stadio di sviluppo così precoce.

Lo status umano

Qualche mese fa, la Pontificia Accademia per la Vita ha preso in esame il tema dell'eticità della diagnosi genetica preimpianto. La XII Assemblea Generale di questo organismo, che si è svolta nel febbraio scorso, è stata dedicata interamente al tema dell'embrione umano nella fase del preimpianto.

Nella dichiarazione finale, la Pontificia Accademia conclude che l'embrione umano prima dell'impianto è già:

-- un essere della specie umana:

-- un essere individuale;

-- un essere che possiede in sé la finalità di svilupparsi in quanto persona umana e insieme la capacità intrinseca di operare tale sviluppo.

L'Accademia osserva che la risposta all'interrogativo se l'embrione umano nella fase del preimpianto sia già realmente una "persona" rimane aperta a ulteriori considerazioni filosofiche. Tuttavia, la dichiarazione afferma: "riteniamo non esservi alcuna ragione significativa che porti a negare l'essere persona dell'embrione, già in questa fase".

Dal punto di vista morale, "il semplice fatto di essere in presenza di un essere umano (e sarebbe sufficiente persino il dubbio di trovarsi alla sua presenza) esige nei suoi confronti il pieno rispetto della sua integrità e dignità", prosegue il documento. "Ogni comportamento che in qualche modo possa costituire una minaccia o un'offesa per i suoi diritti fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita, è da considerarsi come gravemente immorale".

Mettersi al posto di Dio
Ma ciò che la Chiesa considera immorale, è accolto da altri come una virtù. In Inghilterra, Minette Marrin, commentatrice del Sunday Times, si è dichiarata "affascinata dalla capacità innovativa e di compassione" che sta dietro una nuova tecnica di diagnosi genetica preimpianto in grado di rendere più facile l'individuazione di geni difettosi negli embrioni.

"Sarà possibile eliminare più facilmente e meglio quel minuscolo insieme di cellule", ha esultato Marrin in un articolo del 25 giugno. E a coloro che esprimono preoccupazione sull'uso della diagnosi genetica preimpianto ha replicato: "Ma cosa diamine c'è di male nel mettersi al posto di Dio?". L'estensione della diagnosi genetica preimpianto sembra non avere limiti. William Saletan, scrivendo sul Washington Post del 17 settembre, ha spiegato che inizialmente questa tecnica veniva utilizzata per individuare malattie mortali infantili. Ora, invece, un buon numero di cliniche ne consentono il ricorso per scoprire problemi genetici capaci di procurare malattie che si sviluppano solo nell'età adulta. Peraltro, la probabilità dell'insorgenza di alcune di queste malattie è inferiore al 50%. Egli ha rimarcato poi il caso di un paziente che ha richiesto la diagnosi per l'individuazione del gene responsabile dell'artrite, malattia che ha solo un 20% di probabilità di manifestarsi.

Saleton si è dichiarato favorevole all'uso della diagnosi genetica preimpianto per l'eliminazione di malattie gravi. Ma egli stesso ha ammesso che il suo ricorso potrebbe condurre su un terreno scivoloso.

In questo senso, qualche mese fa, la Human Fertilization and Embryology Authority, l'autorità britannica di regolamentazione delle cliniche della fertilità, ha allentato le restrizioni sul ricorso alla diagnosi genetica preimpianto. Le coppie ora potranno utilizzarla per l'individuazione di geni che possono portare allo sviluppo di determinate tipologie di tumore, secondo quanto riportato dalla BBC il 10 maggio scorso.

La decisione è stata aspramente criticata da alcuni gruppi. Clara Mackay, del Breast Cancer Care, ha detto alla BBC che il tumore al seno legato a geni noti si riscontra solo in cinque casi su 100. "Questo significa che se viene impiantato un embrione privo del gene interessato, il bambino potrebbe comunque sviluppare la malattia e potrebbe essere soggetto agli stessi rischi di chiunque altro componente della popolazione nel corso della vita", ha affermato.

Abortire i "non idonei"

L'uccisione dei bambini con difetti non si limita alla fase precedente all'impianto. Sulle madri viene spesso esercitata pressione per abortire embrioni affetti da problemi. Il quotidiano britannico Telegraph, in un articolo pubblicato il 21 maggio, ha riportato il caso di Lisa Green che è stata invitata dal suo medico ad abortire il suo bambino, poiché alla 35° settimana di gravidanza gli era stata diagnosticata la sindrome di Down.
Green ha riferito al quotidiano che il dottore ha parlato solo delle conseguenze derivanti dall'avere un figlio affetto dalla sindrome di Down. Ma nonostante le pressioni lei è andata avanti, per dare alla luce suo figio due settimane dopo. Altri bambini non sono così fortunati. Secondo il Telegraph, nel Regno Unito il 62% dei casi di Down vengono diagnosticati in grembo, e il 92% di quelli che non sono nati è perché sono stati abortiti.

Allo stesso modo, il Sunday Times del 28 maggio riporta i casi di più di 20 bambini che sono stati abortiti a uno stadio avanzato della gestazione, perché affetti da piede equino. Queste cifre si riferiscono ai dati pubblicati dall'Office for National Statistics, relativi al periodo 1996-2004.
Una situazione analoga si è verificata nello Stato australiano di Victoria, secondo il locale Herald Sun del 4 giugno. Secondo la Perinatal Data Collection Unit di quello Stato, nel 2004 si sono registrati 12 aborti in stato avanzato di gravidanza, relativi a bambini affetti da patologie come il piede equino, la palatoschisi e il nanismo.

Il tentativo di rendere "perfetta" la razza talvolta raggiunge livelli che ricordano i tempi del nazismo. Nella Repubblica ceca, per esempio, è in corso un'inchiesta avviata dalla denuncia di più di 80 donne zingare, le quali lamentano di essere state sterilizzate.

I casi sono relativi al periodo 1986-2004
, secondo il Christian Science Monitor del 6 settembre. Il quotidiano ha aggiunto che la sterilizzazione delle donne zingare è avvenuta anche in altri Paesi come l'Ungheria, la Romania e la Bulgaria. La corsa verso la perfezione della specie, a quanto pare, non è destinata ad arrestarsi.


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