Caro Luca,
grazie della risposta.
Io non ho un attacco, o una difesa, sono solo aperto ad una conversazione che personalemente trovo interessante. Non ho paura di approfondire le mie posizioni o di cambiarle se serve.
In natura puoi vedere una madre leccare le ferite del suo progenito, fortunatamente l'istinto di uccidere un progenito non e' invece cosi' naturale.
Come ho scritto in precedenza, tu, o le tasse dei tuoi genitori, stanno pagando per gli aborti praticati in Italia, quindi la libera scelta di qualcun altro viene sovvenzionata con i tuoi soldi, quindi non pensare che questo sia un problema solo di chi sta facendo la (dubbiosamente) "libera" scelta. Tu stai aiutando e quindi approvando la loro scelta.
Penso definitivamente che un essere nel grembo di sua madre abbia la stessa dignita' di esistere di un bambino di un mese o di un ragazzo di 20 anni.
Quando qualche cosa comincia, contiene la sua dignita' nell'essere e la speranza nella sua capacita' di crescere.
Un germoglio e' segno che un albero crescera'.
Un cantiere e' segno che una casa esistera'.
Un embrione e' segno che un bambino nascera'.
Un bambino e' segno che un uomo crescera'.
La primavera e' una bella stagione.
Vedo l'inizio delle cose con la gioia per la loro presenza e con la speranza per il loro futuro. Mi resta difficile capire la gioia e la speranza che un aborto puo' generare.
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