Nel frattempo va segnalata l’intervista di Rosy Bindi alla Stampa (6 gennaio), nella quale il ministro suddetto si oppone a “modifiche” della 194 e invita i cattolici a “farsi un esame di coscienza”.
SOCCI
A 30 anni esatti (quest’anno) dall’approvazione della legge 194 facciamo luce su ciò che accadde… Nel mio libro “Il genocidio censurato” è ricostruita tutta questa vicenda e altre analoghe, per esempio il caso degli Stati Uniti, con l’esplosiva “confessione” di uno dei protagonisti…
Nel frattempo va segnalata l’intervista di Rosy Bindi alla Stampa (6 gennaio), nella quale il ministro suddetto si oppone a “modifiche” della 194 e invita i cattolici a “farsi un esame di coscienza”. Avete letto bene: non invita i laici a fare un esame di coscienza sull’aborto, ma i cattolici. Le sono attribuite queste testuali parole: “Se la legge 194 è stata applicata solo limitatamente agli articoli sulla interruzione della gravidanza è perché quella legge è stata combattuta e chi lo ha fatto è stato principalmente il mondo cattolico”.
Avete capito bene? Se nei consultori per decenni si è rilasciato il certificato di aborto senza neanche provare a capire i problemi delle donne e senza tentare di aiutarle, se nessuna politica seria è stata fatta a sostegno della maternità e della famiglia, non è colpa della mentalità abortista, dei ministri della Sanità (come lei, in carica dal 1996 al 2000) e della classe politica a cui la Bindi appartiene da decenni, ma del mondo cattolico.
Di quel mondo cattolico che da 30 anni, sputazzato da tutti, con i centri di aiuto alla vita, ha salvato, a proprie spese, 80 mila bambini dallo sterminio e 80 mila mamme dalla tragedia. Mentre la Bindi faceva la sua carriera nel Palazzo del potere, pronta ad adeguarsi alla mentalità laica dominante …
Non per mettere “la Bindi al bando” (ci pensa da sola), ma sarà il caso che alle prossime elezioni il mondo cattolico ci pensi bene prima di ridarle anche un solo voto…
SOCCI
A 30 anni esatti (quest’anno) dall’approvazione della legge 194 facciamo luce su ciò che accadde… Nel mio libro “Il genocidio censurato” è ricostruita tutta questa vicenda e altre analoghe, per esempio il caso degli Stati Uniti, con l’esplosiva “confessione” di uno dei protagonisti…
Nel frattempo va segnalata l’intervista di Rosy Bindi alla Stampa (6 gennaio), nella quale il ministro suddetto si oppone a “modifiche” della 194 e invita i cattolici a “farsi un esame di coscienza”. Avete letto bene: non invita i laici a fare un esame di coscienza sull’aborto, ma i cattolici. Le sono attribuite queste testuali parole: “Se la legge 194 è stata applicata solo limitatamente agli articoli sulla interruzione della gravidanza è perché quella legge è stata combattuta e chi lo ha fatto è stato principalmente il mondo cattolico”.
Avete capito bene? Se nei consultori per decenni si è rilasciato il certificato di aborto senza neanche provare a capire i problemi delle donne e senza tentare di aiutarle, se nessuna politica seria è stata fatta a sostegno della maternità e della famiglia, non è colpa della mentalità abortista, dei ministri della Sanità (come lei, in carica dal 1996 al 2000) e della classe politica a cui la Bindi appartiene da decenni, ma del mondo cattolico.
Di quel mondo cattolico che da 30 anni, sputazzato da tutti, con i centri di aiuto alla vita, ha salvato, a proprie spese, 80 mila bambini dallo sterminio e 80 mila mamme dalla tragedia. Mentre la Bindi faceva la sua carriera nel Palazzo del potere, pronta ad adeguarsi alla mentalità laica dominante …
Non per mettere “la Bindi al bando” (ci pensa da sola), ma sarà il caso che alle prossime elezioni il mondo cattolico ci pensi bene prima di ridarle anche un solo voto…
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