mercoledì 9 gennaio 2008

LUCA RISPONDE A LEMMING

Gentile Lemming, ha ragione ho commesso un errore in quella frase. Il rischio a cui mi riferivo era "rischio di complicazioni" in senso piu' ampio. Mi scuso dell'errore.

Ora sono costretto a difendermi.
Non mi pare di aver mai detto che l'interruzione viene usata SOLO in casi di violenze. Ho detto che fintanto che esisteranno le violenze lo stato dovra' sobbarcarsi l'onere morale di assistere (come dice lei) coloro che non intendono continuare nella gravidanza.

Ora sono costretto ad attaccare.

Lei dice: "Lo stato pero' non ha nessun dovere di assistere qualcosa che e' contro natura. Quindi, perche' farlo?"
Primo il concetto di 'contro natura' e'davvero strano in campo medico. Non e' forse contro natura anche la trasfusione? o il trapianto? o la chirurgia tutta? La cosa piu'¹ naturale al mondo e lasciare che le persone muoiano quando si ammalano. E' questo che lei vuole?
Secondariamente, le faccio notare che da nessuna parte sta scritto che cio' che e' contro natura lo Stato non debba farlo. Ma questa e' solo una quisquiglia teorica e a lei forse non interessa.

Proseguendo nel suo commento pare chiaro che per lei non c'e' differenza alcuna tra un uomo adulto e un feto. E' una posizione. Non la condivido ma questo poco importa, quello che piu' conta e che insieme a me tante altre persone non la condividono. Visto che nessuno puo' decidere nella controversia la cosa piu' giusta da fare e' lasciare alla libera scelta di ognuno la decisione. Non le pare ragionevole? Chi vuole lo fa chi non vuole non lo fa.

Ora la provoco un po'.
Lei davvero non trova alcuna differenza tra un entita' unicellulare e un uomo/donna adulto? Eppure ogni giorno migliaia delle nostre cellule muoiono, anche quelle del cervello, un ecatombe giornaliera? In ognuna di queste c'era un anima?
[Nota: prima che me lo faccia notare lei. Ho scritto entita' unicellulare ben sapendo che il feto di cellule ne ha molte di piu'. Ma e' chiaro che se per lei un essere di 4 settimane e uno di 20 anni sono uguali, non ci sarà differenza nemmeno con uno di 3 settimane o 2 o 1 minuto. Insomma con un entita' che ha una sola cellula].

Gentile signora, la ringrazio ancora per aver dato tanto spazio alle mie parole e per aver condiviso la sua storia. La invito ancora una volta ad affrancarsi da certi giornalisti, sara' troppo diffidente ma ho la netta sensazione che vi stiano solo usando.

1 commento:

Lemming ha detto...

Caro Luca,

grazie della risposta.

Io non ho un attacco, o una difesa, sono solo aperto ad una conversazione che personalemente trovo interessante. Non ho paura di approfondire le mie posizioni o di cambiarle se serve.

In natura puoi vedere una madre leccare le ferite del suo progenito, fortunatamente l'istinto di uccidere un progenito non e' invece cosi' naturale.

Come ho scritto in precedenza, tu, o le tasse dei tuoi genitori, stanno pagando per gli aborti praticati in Italia, quindi la libera scelta di qualcun altro viene sovvenzionata con i tuoi soldi, quindi non pensare che questo sia un problema solo di chi sta facendo la (dubbiosamente) "libera" scelta. Tu stai aiutando e quindi approvando la loro scelta.

Penso definitivamente che un essere nel grembo di sua madre abbia la stessa dignita' di esistere di un bambino di un mese o di un ragazzo di 20 anni.

Quando qualche cosa comincia, contiene la sua dignita' nell'essere e la speranza nella sua capacita' di crescere.

Un germoglio e' segno che un albero crescera'.

Una cantiere e' segno che una casa esistera'.

Un embrione e' segno che un bambino nascera'.

Un bambino e' segno che un uomo crescera'.

La primavera e' una bella stagione.

Vedo l'inizio delle cose con la gioia per la loro presenza e con la speranza per il loro futuro. Mi resta difficile capire la gioia e la speranza che un aborto puo' generare.