....Se uno parte dal presupposto che Dio è amore, non può essere altrimenti.
Ma il Santo Padre lo ha ribadito, rimanendo fermo, giustamente secondo me,
sul fatto che le persone separate non possono accostarsi alla comunione.
Perché non è una cosa che dice il Papa, questa, ma la dice Cristo.
Come potrebbe il Papa dire qualcosa di diverso da quello che ha detto Lui?
Si anteporrebbe a Cristo.......
(Paolo Vites) da Tempi
martedì 5 giugno 2012
"Spero che le cose che dico servano a qualcosa di buono, è l'unico motivo per cui parlo quando me lo chiedono": per Margherita Coletta, la vita è una offerta continua. Non solo il dolore, immenso, che può provare una donna che ha perso prima il marito (il brigadiere Giuseppe Coletta, uno dei militari italiani uccisi nell'attentato di Nasiryah), e poi anche un figlio, Paolo, morto per leucemia a 8 anni di età. Ce ne sarebbe abbastanza, secondo le umane categorie, per arrendersi davanti alla vita. Non è così per Margherita, con cui IlSussidiario.net ha voluto commentare la tre giorni dell'incontro mondiale delle famiglie e le parole dette dal Papa in qui giorni. Quando le chiediamo che cosa avrebbe chiesto lei, se ne avesse avuto la possibilità, al Papa la sera delle testimonianze, risponde sicura e decisa come sempre: "Niente, non avrei chiesto nulla. Cosa potrei chiedergli, dice già tutto lui con il suo sguardo. Gli avrei piuttosto augurato di vivere ancora tanti anni e di continuare a essere il nostro pastore e di poterlo avere come punto di riferimento ancora a lungo. E dopo di lui, chi Dio vorrà". Margherita Coletta ha una certezza profonda, quella della presenza di Cristo a cui affidare, come dice lei, ogni gesto quotidiano: "Ai giovani di oggi che hanno paura a mettere su famiglia, direi di mettere al centro della vita di coppia Cristo.