martedì 28 luglio 2009

FOTO DA CINCINNATI




GRAZIE SIMONA PER LE FOTO

sabato 25 luglio 2009

ELOGIO DEL MILITANTE



Cosa spinge tutti questi ragazzi a venire qui a servire, spesso nel modo più umile?

di Giancarlo Cesana
Domenica mattina, quando abbiamo cominciato e fervevano i preparativi, ero seduto lì davanti in attesa di un intervista alla televisione e sulle scalinate erano seduti i ragazzi della militanza, tutti con la maglietta blu; in mezzo ce n’era una che con grande decisione e accuratezza lavava il pavimento. Guardandola mi sono detto: “Eccolo il Meeting!”. Mi domandavo: che cosa vuol dire che tutta la vita chiede l’eternità per questa ragazza di vent’anni che ha scelto di venire qui a servire, nel modo più umile? Cosa vuol dire per tutti quelli che vengono qui e che invece appaiono sul palco? Che cosa è che fa dare così da fare all’uomo? Perché deve essere una domanda ben forte quella che sostiene il desiderio di servire.

Tratto dall’incontro “Tutta la vita chiede l’eternità”, 23 agosto 2001

Siamo venuti al Meeting per imparare la gratuità, perché se non c’è gratuità, se non c’è una posizione umana che non sia schiava dei pregiudizi e dell’istinto; se non c’è dono di sé, se non c’è accoglienza, se non c’è accettazione, se non c’è apertura, se non c’è intelligenza, non si impara, non si è protagonisti di niente. Noi siamo qui volontari non perché sentiamo di essere così forti da poter dare di più, ma perché sentiamo di essere così fragili da dover imparare. La cosa impressionante è che, in questa posizione, in questa ricerca di imparare, noi faremo una settimana da protagonisti.

MATTIA RICORDA SAMUEL

Ciao a tutti io ho conosciuto samuel alla risacca, un campeggio vicino a porto S.elpidio che ci ha fatto crescere ed emozionare per un sacco di anni...Non lo vedevo da due anni, le vite e il lavoro ci hanno separato ma una cosa è certa...di lui porterò con me il suo grande cuore e il suo sorriso...
Addio Samuel...
Un abbraccio forte MATTIA

venerdì 24 luglio 2009

CARO PD QUI CI VUOLE UN "VAFFA"A BEPPE E PURE A TONINO

di Giancarlo Pansa

E se mi venisse il ghiribizzo di iscrivermi al Partito democratico, con il proposito di diventarne il segretario? Non c’è dubbio: verrei respinto anch’io, come sta accadendo al comico Beppe Brillo. Un motivo per dirmi no lo scoverebbe di certo la parte del Pd che arriva dai Ds, ossia dal vecchio Pci. Ho scritto troppi libri revisionisti sulla guerra civile dove il Partitone Rosso veniva raccontato senza indulgenze. Dunque pollice verso al maledetto Pansa. Va bene la vocazione maggioritaria, però c’è un limite a tutto!

LETTERA DI LUIGI AMICONE


Giancarlo Cesana, "il ciellino"
Lettera di Luigi Amicone sul Foglio

di Luigi Amicone
Questi di Via Solferino sonno davvero straordinari. C’è stato un normale giro di nomine ieri in sanità Lombardia e loro che sono diventati così zuccherini col governo che beve tè e pasticcini con Confindustria, Fiat, i board bancari e sanitari dei grandi giornaloni (eccetto il pover tapino De Benedetti, che infatti non manca di mobilitare i bollettini parrocchiali per mandare all’inferno Berlusconi ), per mezza edizione del Corriere della Sera di ieri (editoriale a pagina 10,paginone in cronache 21, titolone delle pagine locali) se la sono presa con le nomine di quattro titolati professionisti alla presidenza di tre ospedali e una fondazione. Insomma se non sei del principato di Sua Maestà la buona morte e non sei nemmeno un figlio adottivo delle opere e degli uomini di Umberto Veronesi con cui la grande editoria che suona gli organetti stampa guide alla salute e con cui la Regione Lombardia è stata più che generosa in materia di appoggi politici e finanziamenti economici; se non sei socio dell’Italia Nostra delle signore Crespi e non hai neanche una pagina al mese che risponda ai quesiti di ermeneutica biblica che assillano le giornate degli italiani onesti e trasparenti, bè, beccati del lottizzatore e porta la stella gialla, ciellino.

Luigi Amicone, Milano

IL MIO DON GIUSSANI

I pregiudizi della visione laicista anticlericale, i ripensamenti e quella frase: «è il giudizio di valore la questione prima della vita». Perché oggi dico che il fondatore di Cl è stato ed è un maestro di conoscenza

di Oscar Giannino


Se devo pensare a ciò che lega don Luigi Giussani al tema del Meeting scelto per quest’anno, non posso che partire da me. Perché a me è capitato “prima” di modificare molto gradualmente le modalità di analisi e critica della realtà, rispetto alla visione del mondo in cui ero cresciuto. “Poi” e solo “poi”, a cambiamento avvenuto, di farmene una ragione in termini generali. Mi capitò di leggere molti anni dopo, a trasformazione avvenuta, l’intervento di don Giussani all’assemblea del Clu a Novegro, il 30 ottobre 1975.

mercoledì 22 luglio 2009

CESANA:HO I TITOLI PER QUELL'INCARICO

Il prof amico di don Giussani

MILANO - Ciellino di ferro, certo. Ma anche cattedratico di Igiene generale ed applicata all' Università Bicocca di Milano. E con una carriera accademica iniziata oltre trent' anni fa, tiene a sottolineare Giancarlo Cesana. La sottolineatura, naturalmente, è più che mai sentita in queste ore, in cui un profilo di «appartenenza» non mimetizzabile, anzi sempre rivendicato con orgoglio, rischia di buttare altra benzina sul fuoco di tensioni, tutte interne alla coalizione di centrodestra che governa nella sua Lombardia con Formigoni, figlio di Comunione e Liberazione che da presidente l' ha nominato a presidente della Fondazione Policlinico. «Ho tutti i titoli per ricoprire l' incarico - dice - e sarò valutato per i risultati che ottengo».

LUI NON SUONA L'ORGANETTO


Un grande ospedale in mano a un gran tipo, un cristiano da romanzo russo
Al Corriere avranno fatto una certa fatica a comporre l’infografica a pagina ventuno del numero di ieri. La notizia era l’assegnazione delle poltrone della sanità lombarda, raccontata da un’apertura con titolo a cinque colonne e una spalla di commento. Al centro un quadro riassuntivo dei nominati. Quattro poltrone divise fra le quattro correnti interne alla maggioranza. A ogni nome è associato il simbolo di appartenenza. Lega nord, Alleanza nazionale, Forza Italia e infine il quarto; uno strano simbolo con frecce che salgono e scendono, un logo mai visto fra quelli dei partiti, fra le correnti, fra le fazioni più o meno sotterranee. Il nome associato a quel simbolo è Giancarlo Cesana, medico e professore universitario, nominato martedì a capo della Fondazione Policlinico di Milano. Si saranno affannati – anche se Google immagini aiuta molto in questi casi – per attribuire graficamente a Cesana l’etichetta di ciellino intransigente, di ipostasi di un qualche sottogoverno che attraversa in obliquo i palazzi della regione Lombardia, il feudo di Roberto Formigoni.
Nel dettaglio sciocco c’è tutta l’inadeguatezza, la strutturale difficoltà che si incontra nel tentativo di mettere l’uomo in bottiglia. E Cesana, il “ciellino di ferro” del Corriere, è uno che non si può ridurre a slogan, a vessillo di una fazione, peraltro rappresentata da un simbolo apposto soltanto per livellare la contesa.

LO STUPORE VERO ANTIDOTO AL "MALE DI VIVERE"DI TANTI GIOVANI

Antonio Socci
www.ilsussidiario.net
venerdì 17 luglio 2009
In Spagna l’hanno chiamata “generación ni-ni”, una ricerca pubblicata di recente su El País dice che vi fanno parte il 54 per cento dei giovani spagnoli tra i 18 e i 35 anni. E il nostro paese, ma la cosa dopo tutto non può stupire, non ne è immune. I dati, resi noti dal Corriere, del Rapporto giovani 2008 confermano che il male è anche nostro: un milione e 900mila giovani tra i 25 e i 35 anni non studia e non lavora. Non lo ritengono necessario, semplicemente. Basta loro vivere nel limbo tra studio e occupazione, senza impegnarsi seriamente con alcuna ipotesi di vita. Ma è sufficiente la sociologia a dirci perché? Ilsussidiario.net lo ha chiesto ad Antonio Socci.

ANDREA ACHILLI

sabato 27 giugno 2009
Martedì 23 giugno 2009 un ragazzo di 12 anni, Andrea Achilli, è morto travolto da un camion presso Casatenovo, in Brianza. Andrea frequentava la prima media ed apparteneva a “Stand by Me”, una comunità di adulti e ragazzi accomunati dalla passione per il significato della realtà. Questo avvenimento così drammatico ha fatto nascere una serie di miracoli attorno alla famiglia e alla comunità degli amici di Andrea

INCONTRO CON I GENITORI DI ANDREA ACHILLI


....Quindi si piange perché ci manca la sua
presenza fisica. Ed è giusto che ci manchi perché
così non possiamo dimenticarcelo e ricordando
Andrea per noi è più facile fare l’esperienza della
speranza di riabbracciarlo.
Tutti ci dicono normalmente che bisogna dimenticarsi di queste cose,
ma noi non vogliamo dimenticarci di Andrea: io ho già
messo la sua foto davanti al computer in ospedale:
lo voglio vedere tutti i giorni. Perché la vita bisogna
guardarla in faccia. Non si può fare finta che le cose
brutte non esistano e scegliere solo quelle belle,
o quelle belle come diciamo noi. Non si può. Bisogna
capire che la vita è fatta di cose per cui piangi e
cose per cui sorridi, perché la vita non la facciamo
noi, non è come la vogliamo noi.....

2 luglio 2009
Incontro con Felice e Daniela Achilli
Canto: Favola*

Tiziano:
Ecco, questa è la compagnia di Stand by me, a cui
Andrea appartiene.
Abbiamo invitato i genitori di Andrea e li ringraziamo
tantissimo. Forse siamo stati un po’ spregiudicati
a chiedere loro di venire, ma il fatto che sono
venuti vuol dire che hanno qualcosa di interessante,
di importante, di vero da raccontarci. Loro sono
dei testimoni di un avvenimento, di una circostanza.
La nostra compagnia, la nostra unità, non nasce
perché qualcuno ha fatto un bel discorso, ma nasce
da un fatto, il fatto che Gesù è morto ed è risorto,
e per testimoniare questa cosa ci sono delle persone
che hanno visto e udito, e di fronte alle circostanze
della vita noi abbiamo bisogno di testimoni.
Loro ci testimoniano questa circostanza, che abbiamo
definito il primo giorno drammatica, ma non
tragica. Perché la tragedia finisce, invece il dramma
continua. La storia continua. Vi ricordate cosa abbiamo
detto il primo giorno, la differenza tra tragedia
e dramma? Il primo giorno abbiamo letto una
lettera bellissima che Bon ha scritto e mandato a
tutti gli adulti. Leggo solo la parte centrale, che
spiega il motivo per cui abbiamo invitato i genitori
di Andrea. Si riferisce all’incontro che abbiamo fatto
con i ragazzi di Bevera a Lomagna con Don
Ambrogio la sera prima del funerale:


lunedì 20 luglio 2009

SAMUEL PIAZZOLI


Ieri mattina e' morto il nostro amico Samuel a causa di un incidente in moto.
Noi tutti siamo vicini ai genitori :Fernanda e Lucio,ai fratelli:Claudio Guglielmo e Lorenzo,ai nonni Armanda e Mario.
Preghiamo e chiediamo a tutti di unirsi a noi.
Ciao Samuel da lassu' stai vicino a tutti e aiuta i tuoi cari a sopportare un cosi' grande dolore.

domenica 19 luglio 2009

ANTEPRIMA MEETING TEMA E PERSONAGGI


Come già annunciato a conclusione della passata edizione, il Meeting 2009 dal titolo “La conoscenza è sempre un avvenimento”, pone al centro del dibattito la dinamica attraverso cui l’uomo entra in contatto con la realtà. Costruzione arbitraria del soggetto o conoscenza come avvenimento, quindi qualcosa che accade sempre secondo modalità divergenti?
In ogni percorso di conoscenza vi è l’irruzione del “nuovo”, capace di innescare un processo. Nuovo non solo come “qualcosa”, ma anche come “qualcuno”: è infatti solo attraverso la testimonianza dell’altro, quando si entra in contatto con una umanità diversa, che il “senso del vivere” si rende conoscibile. Perciò ragione ed affettività si uniscono in un legame inscindibile.

PAPA BENEDETTO

Papa: medico, tutto procede bene
Dottori che lo hanno operato hanno fatto una visita di controllo
(ANSA) - AOSTA, 18 LUG - Il decorso post operatorio di Papa Benedetto XVI 'procede molto bene'. E' quanto riferisce l'ortopedico che ha operato Ratzinger. Quella che si e' svolta oggi nello chalet sopra Introd, e' stata una 'visita di controllo di routine', durata circa un'ora: 'Abbiamo potuto constatare con piacere - ha riferito il medico - che il lavoro fatto ieri procede per il meglio'. Durante l'incontro, c'e' stato anche il tempo per qualche battuta: 'Il Papa era di ottimo umore ed ha scherzato con noi'.

APPELLO DEL PAPA"COMBATTERE LE INGIUSTIZIE

Appello del Papa dopo il G8 a L'Aquila
«Servono risposte globali e durevoli»
CITTA' DEL VATICANO Servono risposte globali durevoli alle ingiustizie e alle disuguaglianze del mondo non più tollerabili. Le chiede papa Benedetto XVI che ad appena pochi giorni dalla chiusura del G8 e dalla pubblicazione della sua enciclica sociale "Caritas in Veritate" con cui ha voluto far arrivare al summit anche la voce della Chiesa, esorta a combattere le ingiustizie non solo con «doverosi interventi immediati» ma soprattutto con «una coordinata strategia per ricercare soluzioni globali durevoli».

giovedì 16 luglio 2009

RISPOSTA ALL'ANONIMO IROSO



QUANDO UNO DECIDE DI APRIRE UN'ATTIVITA' SI DEVE SUBITO RENDER CONTO CHE LA SUA DECISIONE SOTTOSTA' A DELLE REGOLE PRECISE.
UN BAR E' UN'ATTIVITA' PUBBLICA QUINDI APERTA A TUTTI COLORO CHE DESIDERANO UTILIZZARLA.
SONO D'ACCORDO CON L'ANONIMO CHE LA BUONA EDUCAZIONE DOVREBBE ESSERE APPLICATA DA TUTTI I CLIENTI INDISTINTAMENTE NON SONO INVECE D'ACCORDO QUANDO CATEGORICAMENTE DICE CHE LA MALEDUCAZIONE E' CARATTERISTICA DEI DISABILI.NON E' POSSIBILE PENSARE CHE IL MONDO SI DIVIDA IN CATEGORIE.
CI SONO PERSONE MALEDUCATE ABILI E NON ABILI E PERSONE MALEDUCATE ABILI E NON ABILI. NON E' CERTAMENTE SEMPLICE GESTIRE UN'ATTIVITA',NON SI PUO' PERO' PENSARE DI APRIRE LE PORTE SOLO AI CLIENTI SCELTI.
SE L'ANONIMO CHE SCRIVE DECIDESSE DI APRIRE UN 'ATTIVITA' APERTA SOLO AI SOCI PENSO CHE NESSUNO LO DISTURBEREBBE FORSE PERO' I GUADAGNI SAREBBERO DIVERSI!!!
AUGURI PER LA TUA ATTIVITA'
CON TANTI FIGLI SONO ABBASTANZA AVVEZZA AD ATTACCHI PROVOCATORI QUINDI NON RISPONDO ALLE ALTRE BATTUTE CHE HAI MESSO NON AIUTEREBBE AD ALZARE LO SGUARDO.

Questa mentalita' assai diffusa porta poi a certe scelte dolorose.

Bimba annegata: trovato corpo madre
Magistrato, l'ipotesi e' quella dell'omicidio- suicidio
(ANSA)-BOLZANO, 19 LUG-E' stata trovata morta Evi Drescher, la madre della bimba di 5 mesi annegata ieri in una vasca per l'irrigazione a Caldaro, vicino a Bolzano. Il corpo della donna,44 anni, e' stato scoperto dai vigili del fuoco e dai carabinieri poco distante dalla vasca dove era annegata la bambina, affetta da sindrome di down. ''L'ipotesi e' quella dell'omicidio-sucidio'': ha detto il pm Giancarlo Bramante dopo il ritrovamento del corpo della madre.



ANONIMO RISENTITO RISPONDE


Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "ANONIMO SCRIVE":

Sono l'anonimo di cui sopra.

Anonimo gestore di un bar: e credo di avere il diritto di scegliere chi avere come cliente e chi no, e so che questo diritto mi viene negato dagli Strenui Difensori del Politically Correct.

Sono costretto quotidianamente a sopportare clienti "diversamente abili" che, in quanto tali, si sentono al di sopra di ogni regola di civiltà e buonsenso anche quando la loro "diversa abilità" non inciderebbe.

In una parola, sono viziati e prepotenti, e lo sono grazie ai fautori del Politically Correct.

Quel mio commento che ha fatto stracciare le vesti di sdegno alla signora Caggioni voleva solo evidenziare che nessuno si interroga mai sulle ragioni dei presunti persecutori.

Nessuno si interroga sulle ragioni delle persone normali.

Quando c'è di mezzo un gay, un diversamente abile, un extracomunitario, la colpa è sempre di chi è normale: per tale sentenza non c'è bisogno di indagare, è automatica.

In nome del Politically Correct codesti cattolici da Famiglia Cristiana e Repubblica sotto il braccio sono sempre pronti a sparare a zero contro di noi. Sempre con l'arma carica e puntata.

Probabilmente la signora Caggioni non ha mai dovuto "gestire" il caso di clienti che disturbano, fanno perdere tempo, sporcano, pretendono.

La signora Caggioni non ha mai avuto sul collo il ricatto del dover chiudere bottega e finire su tutti i giornali come "il Mostro".

La signora Caggioni non ha mai dovuto "chiudere un occhio", mai dovuto scusarsi con i clienti normali, mai dovuto pulire e ripulire, mai obbligata a concedere sconti...

La invidio, signora Caggioni. Lei sì che vive nella realtà, senza alcun problema, con i Diversamente Abili graziosi, gentili e puliti, senza nessuno che ne approfitta.

Lei sì che dal suo pulpito può puntare il dito contro noi, su un problema di cui ha solo sentito parlare su Vita Pastorale, e noi invece ce lo abbiamo tutti i giorni, sotto la minaccia del Dio moderno, il Politically Correct.


martedì 14 luglio 2009

ANONIMO SCRIVE


Denunciarlo è... Politically correct.

Interrogarsi su quanto abbia veramente ragione (il baccano e il fastidio provocato da certi cosiddetti diversamente abili)... no, eh?


L'unico commento ricevuto sulla cacciata dei disabili da un bar vicino all'isola d'Elba e' questo.
Credo che anche questo squallido commento fatto da un anonimo che non si firma si racconti da solo.
Eliminiamo allora anche tutti i bimbi che strillano piangono urlano ("voglio le patatine.... ")?tutti i ragazzi che vociferano si spingono arrivano con i costumi bagnati e sgocciolanti permettendo agli anziani di scivolare e cadere?
Penso che i bar a questo punto sarebbero vuoti e i baristi in cassa integrazione.
I disabili interrogano ciascuno di noi e' questo che infastidisce!!!!!
Ci diciamo:abbiamo lasciato i nostri vecchi alle badanti o ben sistemati al ricovero !!!!Il nostro cervello e' disattivato ed ora queste presenze ci richiamano forse con troppa forza alla vera realta'?
Ciao anonimo ti auguro di non dover fare un giorno anche tu questa esperienza di allontanamento!!!!

TESTIMONIANZA DI DAVIDE PROSPERI

VACANZA PONTRESINA 2009

Michele: Ringrazio Davide di essere venuto, penso lo conosciate tutti, grande capo ma soprattutto grande amico…

Davide: Amico si…

Michele: Ho voluto chiedergli di fare una cosa che non gli va tanto a genio, una testimonianza, di raccontare cioè cosa ha voluto dire per lui e cosa vuole dire per lui quel lavoro che stiamo cercando di fare assieme in questi giorni, cioè andare dietro alle cose, giudicare, abbracciare la circostanza, e tutta quella che abbiamo chiamato sinteticamente la sfida che Carròn ha proposto agli esercizi. Perché ho capito già dagli scambi che abbiamo avuto con diversi di voi oggi che quello che lui ha detto agli esercizi a volte è difficile da spiegare o da spiegarci tra di noi, e tutti poco o tanto usiamo le sue parole per spiegarcelo. Ma quando lo si vede diventa molto facile.
E allora chiedo a lui di raccontarci cosa è per lui, cosi abbiamo un’ occasione in più per vederlo.

Davide: Il motivo per cui lui ha detto che non mi va tanto a genio, più che altro è quasi per un pudore, nel senso che io penso che la vera grande testimonianza che noi siamo chiamati a darci reciprocamente è proprio nel vivere l’esperienza che facciamo come un punto di certezza che sostiene la vita, nelle piccole e grandi cose. D’altra parte, gli sono anche grato, nel senso che Michele mi ha detto - visto che abbiamo iniziato a conoscerci ma non ancora bene - “se racconti qualcosa della tua storia”; e questo è sempre una cosa utile, perché il problema della vita, come ci siamo detti tante volte, è se c’è un significato che io possa riconoscere. E questo significato diventa evidente in certi momenti della propria vita, nei fatti che più chiaramente ci rendono evidente che la vita ha

lunedì 13 luglio 2009

SIMONA MANDA LE FOTO DA CINCINNATI







BOSTON


PAOLO SI ACCOSTA AL SACRAMENTO DEL BATTESIMO BOSTON 12 LUGLIO


........Testimoniare al mondo la novità che è Gesù Cristo non consiste in un fare, in un agitarsi, bensì nell'essere, nel riconoscere con gratitudine la novità accaduta alla propria vita col mistero del Battesimo, cioè la grazia dell'essere nuova creatura. La missione è il manifestarsi di questa novità in azione, è l'epifania di questa identità nuova nel mondo che attende con impazienza di incontrarla.Nella sua enciclica sulla missione Giovanni Paolo II scrive: «L'uomo contemporaneo crede più ai testimoni che ai maestri, più all'esperienza che alla dottrina, più alla vita e ai fatti che alle teorie. La testimonianza della vita cristiana è la prima e insostituibile forma della missione. La prima forma di testimonianza è la vita stessa del missionario, della famiglia cristiana e della comunità ecclesiale, che rende visibile un modo nuovo di comportarsi»....... (Redemptoris missio, V,42).

BOSTON DOMENICA 12 LUGLIO BATTESIMO PAOLO






IERI 12 LUGLIO BATTESIMO PAOLO




venerdì 10 luglio 2009

ADDIO AMORE DI GOMMA

Libertà e godimento
Ci si avvale dell’aiuto degli educatori ma anche del catechismo della dottrina cattolica, visto che Benedetto XVI ha detto nella giornata della gioventù di Colonia 2005 che «libertà non vuol dire godere della vita, ma orientarsi secondo la misura della verità e del bene, per giungere ad essere noi stessi veri e buoni». Il cammino, così come nel metodo Teen Star, si compone di lezioni agli adolescenti, ma anche di formazione per gli educatori. Test finali verificano che i ragazzi abbiano appreso la loro unicità, distinguendo tra amicizia, attrazione, innamoramento. Un’altra realtà attiva nel campo dell’educazione alla sessualità e all’affettività sul territorio milanese è il Centro Ambrosiano Metodi Naturali (Camen).


Educazione all’affettività, oltre ai corsi della Asl c’è anche chi parla di ragione e di responsabilità. È la rivincita dell’umano sul sesso di plastica

di Elisabetta Longo
Fino al giorno prima si tiravano i capelli divisi nel fronte dei maschi e in quello delle femmine. Il giorno dopo tra quei due fronti cominciano gli inconfondibili segnali dell’attrazione sessuale. «E gli stessi adolescenti non conoscono il motivo di un passaggio così repentino e traumatico», spiega la dottoressa Donatella Mansi, responsabile italiana della Federazione Teen Star, dove “teen” sta per “adolescente” e Star è l’acronimo di sexuality teaching in the context of adult responsability. Detto in altre parole: c’è un’associazione che crede sia possibile insegnare agli adolescenti a conoscere il proprio corpo e la propria sessualità senza soccombere alla dittatura del preservativo prima di tutto e senza sacrificare il senso delle azioni sull’altare della tecnica e del sesso anatomico.

giovedì 9 luglio 2009

ENCICLICA

Scola: la testimonianza di Cristo, al cuore dello sviluppo
INT. Angelo Scola giovedì 9 luglio 2009


Molti commentatori, a due giorni dall'uscita dalla Caritas in veritate ne hanno sottolineato gli aspetti più innovativi da un punto di vista filosofico, economico ed etico di fronte alla grande crisi economica. Ilsussidiario.net ha raggiunto il Patriarca di Venezia, Cardinal Angelo Scola per entrare con lui nel merito dell’ultima enciclica sociale.

CARITAS IN VERITATE

DA IL FOGLIO.IT
8 luglio 2009

Caritas in veritate
“E’ tempo di cambiare” L’ottimismo riformista di Benedetto XVI
“Il Papa prende atto del mercato e punta sull’uomo”. Non è in discussione il capitalismo. L’analisi di Galli
“E’ un intervento molto importante scritto in modo accessibile, chiaro. Non mette in discussione né il capitalismo né il mercato. Nonostante la crisi non annuncia apocalissi e non demonizza. Il Papa è animato da un ottimismo riformista, con una profonda fiducia nell’uomo”. Giancarlo Galli, giornalista ed economista di lungo corso, conosce bene il mondo economico e finanziario italiano sul quale ha scritto numerosi saggi.

FRANCESCO DA BOSTON HA MESSO L'ARTICOLO SULLA CAPACITA' DI ACCOGLIENZA DEGLI ITALIANI

Ringrazio francesco per aver messo l'articolo del corriere della sera
aggiungo l'articolo comparso su libero che riporta la stessa notizia.
CHE DIRE!!!!!TANTE COSE SI POTREBBERO DIRE MA DI FRONTE ALLA MISERIA UMANA FORSE E' MEGLIO TACERE.IL SILENZIO PROCURA PIU' SMARRIMENTO NELLE PERSONE PERCHE'NECESARIAMENTE DEVONO FARE I CONTI CON LA LORO POSIZIONE.
SE LE PERSONE NON COMPRENDONO IN FONDO CHE SONO SE NON DEI "POVERINI"


LIVORNO: GESTORE BAR DELL'ELBA ALLONTANA DISABILI, 'CI SONO I TURISTI'


Livorno, 7 lug. - (Adnkronos) - Un gruppo di ragazzini con problemi mentali in cura presso la casa famiglia Villa Gramante, a Magazzini, e' stato invitato ad abbandonare un bar che si affaccia su una spiaggia di Rio dell'Elba, a Portoferraio, all'Isola d'Elba (Livorno). ''Ci sono i turisti, non voglio disabili'', avrebbe detto il gestore del bar, secondo quanto riporta oggi 'Il Tirreno'. La vicenda risale a due settimane fa.

La titolare dell'esercizio commerciale ha avvicinato un'operatrice che segue il gruppo invitandoli a non ripresentarsi fino al mese di settembre. ''La vostra presenza non e' opportuna - le ha detto - Ho sempre cercato di accontentarvi, ma con l'arrivo dei turisti sono cominciate le lamentele''. Il responsabile della casa famiglia e' rimasto sbigottito, ma ha deciso di non sporgere denuncia. ''Siamo esterrefatti - ha commentato - non frequenteremo piu' quel bar. Voglio pensare che la signora non si sia resa conto della gravita' di cio' che ha detto''. ''Forse ho sbagliato - ha replicato la donna - ma mi sono permessa di invitare i disabili ad abbandonare il locale perche' la situazione si stava facendo insostenibile. Non sono un'assistente sociale, ma un gestore. I clienti mi chiedevano continuamente spiegazioni''

mercoledì 8 luglio 2009

PADRE ALDO

Cari amici la gioia del incontro con gli Zerbini ha contagiato Tonino Saladino vi invio questa testimonianza come esempio di ció che Carron ci insegna. P.Aldo

Asuncion, 6 luglio 2009
Cara Silvia,
Scrivo a te per salutare tutti gli amici della fondazione per la Sussidiarieta perchè vi ritengo dei veri amici, come mi avete dimostrato standomi vicino in questi tre anni di persecuzione mediatica. La mia venuta in Paraguay è stata dettata più da un’ubbidienza a gente più avanti di me nell’esperienza di fede, che a un mio desiderio.

LA FORZA DELLA CARITA'

di Davide Perillo
08/07/2009 - Il legame inscindibile con la verità. L’annuncio di Cristo come «primo fattore di sviluppo». E poi la sussidiarietà, il mercato, la libertà… Così Giorgio Vittadini legge per Tracce la nuova enciclica di Benedetto XVI
Giorgio Vittadini.
L’attesa è stata lunga: due anni abbondanti, da quel 2007 in cui si cominciò a parlare della «ormai prossima enciclica sociale di Benedetto XVI» (doveva uscire per il quarantennale della Populorum progressio di Paolo VI). Poi, sull’andirivieni di bozze, si è innestata la crisi globale. E la necessità di correggere, approfondire, rivedere. Risultato: il testo è stato firmato il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, ed è uscito la settimana dopo.

ENCICLICA NOTA DI COMUNIONE E LIBERAZIONE

08/07/2009 - Il comunicato stampa del movimento in occasione della pubblicazione della Caritas in veritate. Il testo dell'enciclica sarà allegato al numero di luglio/agosto di Tracce, in uscita la prossima settimana
Siamo grati al Santo Padre che anche nella sua enciclica sociale ha riproposto l' originalità della fede e il contributo che i cristiani possono dare alla convivenza sociale e allo sviluppo.
Ci sembra decisivo che all'inizio di un'enciclica dedicata al fare dell'uomo il Papa richiami tutti con grande realismo a una evidenza elementare, negando la quale ogni tentativo dell'uomo diventa ingiusto fino alla violenza: «Talvolta l'uomo moderno è erroneamente convinto di essere il solo autore di se stesso, della sua vita e della società. È questa presunzione che discende dal peccato delle origini.

martedì 7 luglio 2009

«Ci sono i turisti, non voglio disabili»

Dal Corriere della Sera Link

Così, la titolare di un bar che si affaccia su una spiaggia di Rio dell’Elba, si è rivolta a un gruppo di ragazzini con problemi mentali

RIO DELL'ELBA - «Ci sono i turisti, non voglio i disabili». Con queste parole, un gruppo di ragazzini con problemi mentali in cura presso la casa famiglia Villa Gramante, a Magazzini, è stato invitato ad abbandonare un bar che si affaccia su una spiaggia di Rio dell’Elba, a Portoferraio. La vicenda è accaduta circa due settimane fa ed è stata raccontata oggi sull’edizione livornese del Tirreno.

«LA VOSTRA PRESENZA E' INOPPORTUNA» - Dopo due mesi di frequentazione giornaliera, la titolare del locale ha avvicinato un’operatrice che segue il gruppo invitandoli a non ripresentarsi fino al mese di settembre. «La vostra presenza - ha detto - non è opportuna. Ho sempre cercato di accontentarvi, ma con l’arrivo dei turisti sono cominciate le lamentele».

NESSUNA DENUNCIA MA TANTA INCREDULITA' - Incredulo il responsabile della casa famiglia che però ha deciso di non sporgere denuncia. «Siamo esterrefatti - ha commentato - non frequenteremo più quel bar. Voglio pensare che la signora non si sia resa conto della gravità di ciò che ha detto». «Forse ho sbagliato - ha replicato la donna - ma mi sono permessa di invitare i disabili ad abbandonare il locale perchè la situazione si stava facendo insostenibile. Non sono un’assistente sociale, ma un gestore. I clienti mi chiedevano continuamente spiegazioni. Cosa avrei dovuto fare?».

LETTERA ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE"

DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI AI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI
ALLE PERSONE CONSACRATE AI FEDELI LAICI E A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ
SULLO SVILUPPO UMANO INTEGRALE NELLA CARITÀ E NELLA VERITÀ


All'interno trovate tutto il testo

lunedì 6 luglio 2009

MAURO ECCO PERCHE? IL PPE MI HA CHIESTO DI FARE UN PASSO INDIETRO

....Se il desiderio di soddisfare l'ambizione personale prendesse il sopravvento sullo spirito di servizio dimenticherei le ragioni del mio lavoro e di una fede che mi ha sempre educato alle ragioni degli altri. Lasciare il passo alla candidatura del caro collega Buzek è quindi un modo per contribuire responsabilmente al ruolo che i Popolari europei devono avere perché la politica e il progetto europeo, in particolare, vengano percepiti come tensione al bene comune e amore al destino dei nostri popoli.....



Napolitano: l'Italia meritava la presidenza
Redazione domenica 5 luglio 2009
Mario Mauro ha rinunciato alla propria candidatura a presidente del parlamento europeo. La notizia è arrivata in serata, quando mancano due giorni al voto che, in mancanza di un accordo, avrebbe sancito una grave spaccatura all’interno del gruppo popolare europeo chiamato ad esprimere un candidato alla presidenza dell’europarlamento. Il 14 luglio prossimo verrà quindi eletto l’ex Primo Ministro polacco Jerzy Buzek, che fin dall’inizio ha rappresentato la candidatura alternativa a quella di Mauro. Buzek ha avuto il sostegno di Germania e Francia, oltre che naturalmente di tutti i paesi dell’Est.

LIBERTAS ECCLESIAE E DINTORNI

Libertas ecclesiae significa la possibilità che ognuno incontri Cristo, nell’esperienza del popolo cristiano, cioè che abbia la possibilità di vivere l’appartenenza alla Chiesa. Per fare questo incontro dobbiamo innanzitutto poter paragonare quel che ci accade con le nostre esigenze ed esperienze elementari, con quello che chiamiamo cuore.




Dal sito di Anna
Sulla libertas Ecclesiae
Forse è bene riflettere su cosa si intende per libertas Ecclesiae e l'articolo della home di Stranocristiano è davvero illuminante anche se non immediato:


Libertas Ecclesiae e dintorni
“Gli illuministi non volevano abolire i valori cristiani [ ….] ma non volevano seguire la Chiesa, non volevano continuare a riconoscere Cristo come decisivo per la vita. Allora difendevano i frutti che Cristo aveva portato separandoli dall’origine; hanno voluto fare un cristianesimo senza Cristo, difendendo i valori cristiani a prescindere dalla fonte, dalla sorgente di questi valori”. E’ uno stralcio da Romano Guardini, citato da Don Carròn, per spiegare che non hanno senso le battaglie sui “valori” di per sé – la vita, la famiglia – se non se ne afferma l’origine e il significato.


AVVISO DALLA SEGRETERIA REGIONALE LOMBARDA

Cari Amici,
al numero di Tracce di luglio/agosto, sarà allegata la Caritas in veritate, la nuova Enciclica di Benedetto XVI in uscita nei prossimi giorni
con a tema l’economia e il lavoro.
Come già detto all’ultimo Consiglio Nazionale, l’estate sarà un’occasione per una diffusione straordinaria del testo attraverso due modalità:
la vendita organizzata di Tracce durante le vacanze della comunità, ovunque sia possibile, ma soprattutto l’uso personale del giornale.
L’idea è che ogni persona vada in vacanza con una/due copie in più della rivista (e dell’Enciclica) da regalare e far conoscere
ad amici e conoscenti.
Le prenotazioni, quindi, vanno riviste e incrementate alla luce di questa indicazione.

Un caro saluto
La Segreteria Regionale

sabato 4 luglio 2009

I GENITORI DI ANDREA ACHILLI SCRIVONO

Amici,
inviamo la lettera che Felice Achilli, insieme ai suoi familiari, ha
pubblicato sul giornale di Lecco, per poter raggiungere tutti coloro che
gli sono stati vicini nell'occasione della morte di Andrea, suo figlio
di 10 anni, avvenuta come penso ognuno di voi sappia, per incidente.
Inaspettata e violenta.
Oltre alla commozione grande che questa lettera suscita anche in chi non
sia loro amico, essa testimonia come la possibilità umana di stare di
fronte a un fatto come questo - che non è diverso da ciò che avviene
frequentemente nelle nostre circostanze professionali - emerga proprio
da una conoscenza nuova, prima che da una posizione etica o religiosa,
che inizia dal riconoscimento del Mistero che è dentro ogni piega
dell'esistenza, fino a poterLo identificare con il volto (buono) di Cristo.

Giorgio e Marco

Egr. direttore,
La ringrazio per l’opportunità che offre a me e alla mia famiglia di ringraziare tutti coloro che ci hanno testimoniato umana vicinanza, in questo momento di dolore indicibile e ineliminabile, per la separazione dal nostro amatissimo ultimo figlio Andrea. E’ infatti per noi impossibile raggiungere ognuno personalmente, come desidereremmo. In questi giorni, misteriosamente segnati per noi non solo dal dolore, ma anche da un’infinita dolcezza, non siamo mai stati soli: né di giorno né di notte, in ospedale prima, a casa poi. Abbiamo percepito di appartenere a un popolo, che vive nel nostro Paese, che ancora riconosce il Mistero di cui è fatta la vita di ogni persona, che “sente” irragionevole considerare la morte come la fine di tutto e percepisce la decisività per la vita della presenza di Dio.
È stato così più facile, per noi, credere alle parole che don Julian Carron ci ha detto nell’omelia: “Non guarderemmo adesso veramente Andrea, se non guardassimo alla totalità della sua vita. E qual è la totalità della sua vita? Non c’è un Andrea che non sia Andrea battezzato e cresimato cioè, un Andrea che è stato legato, per sempre, a Cristo! Non c’è, non c’è un’altra modalità, non c’è un’altra realtà, non c’è un’altra storia, non c’è un altro mondo, non c’è un’altra cosa che può far fuori il fatto che Cristo è risorto. Possiamo sentirlo vicino o lontano, possiamo far prevalere adesso il dolore e lo sconforto, ma la nostra fede non è un sentimento, la nostra fede è una conoscenza nuova”.
In questi giorni stiamo scoprendo un Andrea sconosciuto, con un desiderio infinito, una passione per le cose e le persone, sorprendenti per un bambino della sua età. Sono arrivate persone che lo avevano conosciuto, magari per poche ore o giorni.
Così anche noi abbiamo dovuto riconoscere (ri-conoscere) il fatto: Cristo l’ha afferrato per compiere il desiderio più segreto, più nascosto del suo cuore, il misterioso cuore del nostro amatissimo Andrea, che certamente riabbracceremo, anche se non sappiamo quando.
Non è vero che “Dio dà e Dio toglie”, Dio ci ha donato Andrea e ha poi compiuto il suo desiderio più vero, ciò che abbiamo visto e udito in questi giorni ce lo dimostra.
Per questo vogliamo ringraziare tutti.
Felice e Daniela, Federica, Chiara e Pietro Achilli

venerdì 3 luglio 2009

CARRON LA FAMIGLIA BELLEZZA DA CONQUISTARE DI NUOVO

Da Il Sussidiario:

La ricchezza della famiglia non si trasmette meccanicamente; al contrario, essendo una decisione morale che sfida la libertà, si tratta sempre di un nuovo inizio da riguadagnare. Lo ha detto don Julian Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, intervenendo mercoledì sera al Centro Culturale di Milano sul tema «L’esperienza della famiglia. Una bellezza da conquistare di nuovo». L’incontro, introdotto da monsignor Giovanni Balconi, responsabile diocesano dei centri culturali cattolici, si è svolto nell`ambito della Settimana della Cultura organizzata dalla diocesi di Milano e al termine di un anno in cui i diversi centri culturali hanno promosso incontri e dibattiti sul tema della famiglia.

Scrivi qui il riassunto del POST

MATTEO SEI BELLISSIMO ANCORA AUGURI PER IL TUO COMPLEANNO





Ciao bellissimi auguri caro Matteo

COSA VOGLIONO DIRE I VALORI ETICI E MORALI PER UN POLITICO?

«Essere sobri e attuare ciò che è possibile, e non reclamare con il cuore in fiamme l'impossibile, è sempre stato difficile; la voce della ragione non è mai così forte come il grido irrazionale. Il grido che reclama le grandi cose», spiega Ratzinger, «ha la vibrazione del moralismo; limitarsi al possibile sembra invece una rinuncia alla passione morale, sembra il pragmatismo dei meschini. Ma la verità è che la morale politica consiste precisamente nella resistenza alla seduzione delle grandi parole con cui ci si fa gioco dell'umanità dell'uomo e delle sue possibilità. Non è morale il moralismo dell'avventura, che intende realizzare da sé le cose di Dio. Lo è invece la lealtà che accetta le misure dell'uomo e compie, entro queste misure, l'opera dell'uomo. Non l'assenza di ogni compromesso, ma il compromesso stesso è la vera morale dell'attività politica».











Renato Farina giovedì 2 luglio 2009
Ieri il Papa ha detto cose importantissime sulla fede, la grazia,

GIUS CONTRO IL" GULAG"DELLA MODERNITA'

DA AVVENIRE
DON CARRON
«Un uomo colto, un europeo dei nostri giorni può credere, credere proprio, alla divinità del figlio di Dio, Gesù Cristo?». Forse nessuno più di Dostoevskij ne I fratelli Karamazov ha posto in modo sintetico e perentorio la sfida davanti alla quale si trova il cristianesimo nella modernità. Don Giussani ha avuto il coraggio di misurarsi con questa sfida storica, radicalizzandola, se possibile. Infatti, scommette tutto sulla capacità della sua proposta educativa di generare un tipo di soggetto cristiano per cui «anche se andassero via tutti – tutti! –, chi ha questa dimensione di coscienza personale (che la fede genera) non può fare altro che ricominciare le cose da solo».

mercoledì 1 luglio 2009

PADRE ALDO

E’ tranquillo come l’acqua cristallina, è tenero come un uccello con la sua cucciolata nella sua nidiata, è sagace come un bimbo.





Dio mi ha messo nel mondo il giorno più bello dell’anno, 20 settembre, è per quello che nel mio cuore soltando c’é primavera






MarzianaSi può vivere così? dal Paraguay ci testimonia di sì:
P. Aldo
Cari amici,

La vita è un miracolo continuo da queste parti.
Ancora una volta è Marziana la protagonista. E’ ormai alla fine e nella sua poca capacità di intendere e ancora meno di parlare, ha manifestato il desiderio che domenica 5 di luglio possiamo organizzare davanti alla chiesa con 40 dei suoi quadri dipinti in questi ultimi mesi, due dei quali fatti la settimana passata, una mostra per i nostri amici. Dio voglia che sia ancora viva, perché come mostra la foto che vi mando di questa mattina è ormai vicina al suo Gesù. Dio mio, quanto lo ama.
Questa mattina dandole la comunione (un pezzettino piccolo d’ostia) le ho chiesto «Marziana, come stai?» e lei «molto bene Padre».
Ho guardato le sue mani ormai pelle ed ossa, la bellezza delle unghie smaltate di colore uva, i capelli ben raccolti, tutto il suo corpo già uno scheletro, indicano la coscienza della sua femminilità, curata in tutti dettagli, pronta per incontrare Gesù. Anche le unghie dei piedi sono perfette e ben smaltate.

IL PARADOSSO DI MICHAEL JACKSON

Michael Jackson era una superstar globale e lo dimostrano le reazioni in tutto il mondo alla sua morte. Tuttavia, penso che le reazioni qui in America siano state diverse da quelle negli altri paesi. Secondo Newsweek Magazine, «Jackson ha scelto- anche con calcolo - di rifare se stesso come un sogno americano di innocenza e desiderio di essere amati». In realtà, Jackson «era essenzialmente uno di quei “puri prodotti americani” che, come scriveva nel 1923 William Carlos Williams “finiscono per diventare matti”».


tratto da il sussidiario
Lorenzo Albacete mercoledì 1 luglio 2009
La scorsa settimana ho iniziato il mio editoriale su Twitter confessando di non saper quasi nulla su come funziona. Ne ho dovuto scrivere perché ha completamente riempito i media americani per giorni e giorni. Questa settimana mi succede la stessa cosa, anche se non ha niente a che vedere con Twitter: questa volta l’argomento che ha dominato in modo assoluto i media negli Stati Uniti è Michael Jackson. Sfortunatamente ne so di Michael Jackson quanto ne so di Twitter (mi chiedo se forse i due soggetti non siano alla fine collegati, entrambi tesi a sfuggire i limiti della biologia, entrambi tentativi di fuggire da una realtà sentita come ostile alla coscienza di se stessi

GIORGIA BEATRICE NIPOTINA DI BETTY e ANDREW

Questa e' Betti con la sua nipotina che ora ha un nome "Giorgia Beatrice"


Ciao Giorgia sei bellissima ora ha 27 giorni e i genitori sono stati svelti a darle un nome; in inghilterra si puo' stare senza nome ben 40 giorni.

MARINA SCRIVE

Notizia straziante!
Gesù dice" vegliate dunque, perché non conoscete né il giorno, né l'ora in cui il Signore vi chiamerà". Queste parlole di Gesù devono portarci a riflettere sulla precarietà della vita di cui non disponiamo neanche di un secondo.
Preghiamo per le vittime di questa strage!!!