domenica 29 giugno 2008

FAMIGLIA I VERI BISOGNI DEI FIGLI? AVERE DEI GENITORI CHE SAPPIANO EDUCARE

Tratto da Il Giornale del 29 giugno 2008

La colpa non è mai della società. La società, infatti, siamo noi. I padri, le madri, gli educatori (anche i sarti, certo). Una preside che ritiene la società colpevole per gli mms diffusi dalla sua alunna con la propria immagine nuda, per comprarsi abiti firmati, denuncia la sua debolezza come educatrice.

HARVARD DIO TORNA NEL CURRICULUM

Nei secoli più recenti, annota Jenkins, la fede «è stata marginalizzata o cacciata» dalle università. I nuovi corsi di Harvard sarebbero ora «un passo gradito verso un ritorno della fede nel mondo accademico».
Marco Bardazzi.


Il tempio laico della cultura americana si è scoperto «profondamente secolare» e i suoi custodi hanno deciso che è il momento di riportare Dio nel curriculum. Con una mossa che ha subito scatenato un intenso dibattito nel mondo accademico, Harvard ha presentato la prima revisione dopo 30 anni dei piani di studi, con una sorpresa: la creazione di una serie di corsi obbligatori su ‘Ragione e Fede’.
È la prima volta dagli anni Settanta che la più prestigiosa università americana ridisegna il curriculum e ad Harvard si sono fatti sentire gli effetti dei dibattiti che caratterizzano l'inizio del XXI secolo. ‘Ragione e Fede’, la nuova area di studi proposta, è un'innovazione nel mondo universitario laico degli Usa.

AGRICOLTURA DOMANI

L’INIZIATIVA/ "2014: Agricoltura Domani", un'associazione per rilanciare dal basso il mondo agricoloInt. a Mario Sala27/06/2008Autore(i): Int. a Mario Sala.
stampasegnalacommentiApprofondisciLeggi il manifesto di "2014: Agricoltura Domani"
Come nasce l’idea di fondare questa nuova associazione “2014: Agricoltura Domani”, in un contesto già ricco di associazioni e sigle sindacali?

O PROTAGONISTI O NESSUNO

A Rimini il Meeting per l'Amicizia fra i Popoli: "O Protagonisti, o Nessuno""

“O Protagonisti, O Nessuno". E’ questo il tema della 29° edizione del Meeting per l'Amicizia fra i Popoli, in programma a Rimini dal 24 al 30 agosto.

sabato 28 giugno 2008

AVVICINARE GLI ORANGHI ALL'UOMO E ANNULLARE LO SPECIFICO NUOVA RIVOLUZIONE SPAGNOLA ILPROGETTO GRANDI PRIMATI

MARINA CORRADI
avvenire 28 giugno 2008

La magna charta degli oranghi potrebbe essere la nuova rivoluzione della Spagna di Zapatero. La Commissione ambiente del Parlamento ha approvato a larga maggioranza, escluso solo il Partito popolare, una risoluzione che invita il governo ad aderire entro quattro mesi al 'Progetto Grandi Primati', iniziativa internazionale tendente appunto a riconoscere il diritto alla vita e alla libertà alle scimmie antropoidi (orangutan, scimpanzé, gorilla e bonobo, per la precisione). Il Governo spagnolo dovrà farsi promotore del Progetto presso la Ue.
Forse è una giornata storica. La comunità dei soggetti aventi diritto ai Diritti dell’uomo si amplia alle scimmie.

VI SEMBRA GIUSTO CHE LE SCUOLE PARITARIE PAGHINO LE IMPOSTE COME UNA SPA?

Si mi sembra giusto . Le scuole gestite da privati non accolgono tutti i bambini i cui genitori ne fanno richiesta.I genitori di disabili lo sanno bene.
C'e' stata anche una trasmissione fatta dalle iene in cui era chiaro il desiderio delle scuole paritarie di escludere gli svantaggiati.
Ho fatto esperienza diretta e non parlo per sentito dire.
Certamente le scuole PARITARIE RIESCONO BENE A NASCONDERE LA DOCUMENTAZIONE.I genitori evitano denunce perche' ci sono in ballo le persone ,nessuna mamma o babbo desidera che il proprio figlio venga preso per legge.
Si scusano dicendo che lo fanno per mancanza di fondi ma non e' vero.
Nel mio caso il bambino avrebbe portato molti benefici economici.
L'esclusione viene fatta perche' i gestori delle paritarie temono di abbassare il livello della scuola.
Peccato ,non hanno capito molto,non vogliono coinvolgersi,preferiscono tagliare un pezzo della realta'.
La scuola paritaria e' privata non solo di fondi ma di persone che possono aiutare a spalancare lo
sguardo .
Non lamentiamoci quindi,spero proprio che il nuovo governo se decidera' di aiutare queste scule cerchera' anche di controllare la vera parita'.
Parita'che oggi non esiste.






L’interpretazione del Ministero dell'Economia, peraltro, contrasta con quanto richiesto alle scuole paritarie dall’articolo 1, comma 4, della legge 62/00, cioè che l’iscrizione alla scuola sia aperta «per tutti gli studenti i cui genitori ne facciano richiesta», escludendo che possa essere limitata ai soli soggetti svantaggiati. Ciò nell’evidente intenzione di non creare ghetti, ma permettere al sistema scolastico di favorire il più possibile l’integrazione.


Scuola - sab 28 giu
di Marco Masi e Monica Poletto
Tratto da Il Sussidiario.net il 27 giugno 2008
L’art. 1 comma 8 della legge 62/2000, infatti, recita: «alle scuole paritarie, senza fini di lucro, che abbiano i requisiti di cui all’articolo 10 del decreto legislativo n. 460 del 1997, è riconosciuto il trattamento fiscale previsto dal suddetto decreto e successive modificazioni».

Tale comma, nel quale è evidente la volontà del legislatore di equiparare le scuole paritarie alle ONLUS, è stato finora interpretato dal Ministero dell'Economia in senso restrittivo, intendendo che il trattamento ONLUS sia applicabile solo a quelle scuole paritarie in possesso dei requisiti previsti dal suddetto DL 460/97, art. 10, compresa la previsione di svolgimento dell’attività nei confronti di soggetti svantaggiati.


ANONIMO HA LASCIATO UN COMMENTO

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "SANITA' IL VIZIO CAPITALE DI UN SISTEMA MALATO DI ...":



I comportamenti "scorretti" guardacaso si sono rivelati proprio in una di quelle cliniche private che sono vanto di Formigoni, nonche’¨ di tutti gli entusiastici sostenitori della "liberta’ di curarsi dove si vuole", demonizzando lo "statalismo" come il germe della malsanita’ . Vorrei evidenziare con un certo orgoglio che il sistema sanitario italiano pubblico (preferisco lasciare a voi la squallida espressione "statalista") si¬ e’¨ classificato il secondo posto nella graduatoria mondiale. E vorrei anche far notare che il sistema sanitario nazionale possiede un'etica che negli ospedali privati si puo’ solo sognare. La cura e il benessere di ogni cittadino, un servizio gratuito e di qualita’. Nonche’ l'interesse alla salute del paziente, e non al bilancio dell'ospedale. Non e’¨ poco...
L'etica di un sistema sanitario privato si puo’ ben vedere negli USA, dove i cittadini senza assicurazione sanitaria sono esclusi (ESCLUSI) dalle cure mediche, dal costo proibitivo.

invito a riflettere

Carissimo anonimo
Sono contenta che tu legga il blog.
il mio commento iniziale all’articolo lasciava gia’intravedere una risposta al tuo commento.
Penso che sia importante tenere desta la mente.
Ogni luogo ogni lavoro in cui l’uomo e’ coinvolto non puo’ che essere imperfetto.
Non voglio qui dilungarmi sulla sanita’ italiana e su quella americana,ti garantisco comunque che le notizie che ci giungono non corrispondono sempre al vero.
Sono ,per mio figlio,una grande fruitrice delle strutture ospedaliere milanesi e ti garantisco che non mi sento assolutamente di giudicare le strutture.
Nonostante la fatica e il dolore di dover essere troppo spesso in queste strutture posso garantirti che tutto dipende dalle persone che incontri.

LA POLEMICA SU BERLUSCONI E LA COMUNIONE CI SVELA LA COSA PIU' PREZIOSA PER NOI.....

Perché, diciamo la verità, per ciascuno di noi i disonesti, i profittatori, gli opportunisti e i puttanieri (o le puttane) sono sempre “gli altri”. E ognuno di noi istintivamente si mette nel novero delle persone che fanno il proprio dovere, le persone perbene. Ebbene, i santi fanno l’esatto opposto. Un giorno frate Masseo chiede a frate Francesco: “perché a te tutto il mondo viene dietro, e ogni persona pare che desideri di vederti, d'udirti, d'ubbidirti? Tu non sei un uomo bello nell’aspetto, tu non sei di grande scienza, tu non sei nobile; dunque perché a te tutto il mondo viene dietro?”. E Francesco: “Vuoi sapere perché a me tutto il mondo mi venga dietro? Questo io ho dagli occhi dell’Altissimo, che in ogni luogo contemplano i buoni e i rei: poiché quegli occhi santissimi non hanno veduto fra i peccatori nessuno più vile, nè più insufficiente, nè più grande peccatore di me; e perché per fare quell'operazione meravigliosa che egli intende fare, non ha trovato più vile creatura sopra la terra... cosicché si conosca che ogni virtù e ogni bene viene da lui e nessuna creatura si possa gloriare al suo cospetto”.

di Antonio Socci
Tratto da Libero del 25 giugno 2008
E’ buffo vedere i miei amici del Foglio d’accordo con l’Unità (perfino con Marco Travaglio) e con la Repubblica nel criticare l’esternazione di Berlusconi sulla comunione ai divorziati risposati. Tutti a fare i paladini dell’ortodossia dottrinale cattolica.

giovedì 26 giugno 2008

IL POPOLO VANDEANO E IL SACRO CUORE

di Domenico Bonvegna

La Chiesa dedica il mese di giugno al Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo e come non pensare al popolo vandeano che nel 1793 durante il terrore della Rivoluzione Francese fu costretto a difendere la propria fede anche con le armi, fedeli a Dio, alla Chiesa e al Re, i cattolici vandeani si opposero al progetto totalitario della Rivoluzione francese, e scelsero di combattere sotto lo stendardo del Sacro Cuore di Gesù, al motto di "Dieu Le Roi" (Dio è il Re).


SANITA' IL VIZIO CAPITALE DI UN SISTEMA MALATO DI STATALUSMO

Senza accorgersi siamo caduti con gli anni in un vero statalismo.
In ogni campo possiamo sperimentare questa mentalita'.
Mentalita' cosi' radicata nelle nostre menti che nemmeno ci accorgiamo di esserne immersi.
La grazia della grande diversita' aiuta chi la vive ad essere piu' attento a saper cogliere meglio questa devastante mentalita'.
Ritengo che la presenza dei disabili in ogni luogo possa essere di grande aiuto ad alzare lo sguardo e a comprendere che ogni individuo e' unico,e soprattutto ci richiama ad essere protagonisti della nostra vita e pertanto responsabili di ogni decisione.

ospedali pubblici e privati,scuole pubbliche o private ecc...sono tutte opere dove deve coinvolgersi l'uomo deve giocarsi deve testimoniare.
E' difficile poter dire quale sia meglio perche' dipende molto dai rapporti che si instaurano all'interno.




Sdi Alberto Dragonetti
Tratto da Il Sussidiario.net il 24 giugno 2008

Caro direttore,
che ne sono scaturite.confesso che ho provato disagio nel leggere molto di quello che è stato scritto e detto sui giornali a proposito della clinica Santa Rita di Milano. Cercherò di formulare alcune osservazioni


Premetto che queste sono maturate dall’esercizio della professione medica che mi vede impegnato da 27 anni sia in ospedali pubblici, sia in ospedali privati accreditati che in privati puri.

mercoledì 25 giugno 2008

ORDINAZIONE DIACONALE P LUCA TUTTOCUORE E CARLO VERONESI

Mons. Negri: Troverete tanto odio
Troverete tanto odio perché l'uomo in questo tempo ha una terribile volontà di odio verso Cristo e verso la Chiesa: dalla banalizzazione dei grandi suggerimenti morali, all'attacco indiscriminato alla vita, alla dignità, al diritto che gli uomini hanno di vivere in modo dignitoso, libero e intelligente. Tutto questo è sotto tiro: la società si vanta di stare compiendo l'ultimo e più blasfemo tentativo di negare la presenza di Cristo e la tradizione che da Cristo ha influito nella vita del nostro popolo... Siate baldanzosi, non per la vostra forza, ma baldanzosi in colui e per colui che vi dà forza... chiedete alla Madonna che vi aiuti a fare questo miracolo, come in qualche modo ha aiutato suo Figlio a fare il miracolo.



BOLOGNA - 24 MAGGIO 2008 - CHIESA MADONNA DI GALLIERA

OMELIA S.E. MONS. LUIGI NEGRI
Sia lodato Gesù Cristo!
E’ della Madre del Signore profeticamente rivolta a sé, ma è della Madre del Signore che la Chiesa proclama “tu sei lo splendido vanto del nostro popolo”,

MEETING RIMINI PROGRAMMA PROVVISORIO

O PROTAGONISTI O NESSUNO

Programma - domenica 24 agosto 2008

S. MESSA
Ore: 11.15 Auditorium D7

Celebra S. Ecc. Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini.

SCUOLA DELLE OPERE DI CARITA'

Appunti
dall’Assemblea conclusiva
con
don Julián Carrón


Milano - 16 febbraio 2008
Moderatori: Antonio Mandelli, Mario Dupuis
La Scuola per Opere di Carità, promossa dalla Fondazione per la Sussidiarietà e CDO Impresa Sociale, nasce dal desiderio di rendere sistematico il modello formativo proposto dai fortunati cicli di lezioni svoltisi nel 2004 e nel 2005, rispettivamente intitolati Il rischio educativo e il miracolo dell’ospitalità e La prima carità è l’educazione. La Scuola intende rispondere al bisogno di “educazione permanente” degli operatori delle Imprese Sociali aderenti a CDO Impresa Sociale (professionistie volontari) i quali, operando nell’ambito dei servizi a persone in statodi grave disagio o solitudine, vivono l’esigenza di confrontarsi sulle problematiche professionali e umane che emergono dal loro lavoro.

venerdì 20 giugno 2008

SALUTI

Saluto tutti
Ringrazio la comunita' di Ancona che ci ha avvisato del'incontro a Fossombrone domenica 22
Esterina siamo al mare ci vieni a trovare? Pescara non e' lontana noi siamo al campeggio la risacca di Porto San Elpidio.
Lorenza con i Riminesi vieni a fare un giro?
Questa settimana ci sara' anche Marina con i suoi bimbi down vi aspettiamo.
Saluto tutti i Bergamaschi in particolare Renata Laura Stella che si ricordano di noi
Un saluto anche a don Antonio (che forse si ricorda poco)ma che deve ricordarsi di pregare per il suo figlioccio che l'11 luglio deve subire un altro intervento.
Un saluto ad Alberto che ci ha dato una mano nel trasloco.
Betti sei UNICA cosa vuoi che ti dica ogni sviolinatura e' inutile.
Insomma un saluto a tutti
Ale, la mia cara nuora, e' arrivata in Italia?
I miei nipotini?
Tommaso come va la tua gamba e il fratellino nasce?
Il mio cellulare e' 3394081735 quello di Claudio 3356321581


NON SI PUO' COSTRUIRE SE NON SULLA ROCCIA

Uno può restare nel movimento per anni e continuare a sentire il
Mistero come astratto e Gesù come un’illusione. Quante volte, quando
parlo con la gente, ti confessa: «Ma per me è astratto». Lo vediamo tante
volte nel modo in cui parliamo del reale, in cui descriviamo la realtà,
quello che succede, quello che ci capita, perché nella descrizione il
Mistero non c’è, al massimo è semplicemente un sentimento o uno sforzo
etico, non un dato del reale. È come se, alla fine, noi fossimo creatori
di quello che affermiamo di credere, invece che testimoni, rovesciando
quello che dice il Papa: «Gli Apostoli sono stati testimoni e non certo
creatori».5 In questo siamo veramente moderni, perché nella storia ci
sono tanti che non hanno creduto, ci sono tanti che non hanno seguito il
cristianesimo, ma nessuno, fino a che è arrivata la modernità, si era
sognato di pensare che in fondo Dio era creazione dell’uomo, che era
stato inventato. Per questo ci troviamo davanti a una sfida culturale, una
sfida che ci riguarda tutti; per questo il Papa nel documento dopo il Sinodo
dell’Eucaristia ha detto: «C’è bisogno di riscoprire che Gesù Cristo
non è una semplice convinzione privata o una dottrina astratta, ma una
persona reale il cui inserimento nella storia è capace di rinnovare la vita
di tutti».6
«Non si può costruire [abbiamo letto nella Scuola di comunità] se non
sulla roccia, su ciò che è certo. Senza certezza non si costruisce niente».7

VACANZE NON E' UN DOVER FARE MA UN DOVER ESSERE

Mi piace ogni inizio estate riprendere il significato della vacanza.
Quest'anno poi anche il meeting pone l'accento sulla responsabilita' personale.
Ogni scelta porta una responsabilita' personale quindi usare bene il tempo libero estivo non dipende dal tipo di vacanza che si sceglie ma dall'atteggiamento che ciascuno di noi assume.
Certamente la vacanza comunitaria puo' a volte essere utile e di richiamo ma anche in questa scelta gioca molto la modalita' di adesione.



Estate
La vacanza e il destino
Luigi Giussani
Appunti da alcune conversazioni con don Giussani di giessini, universitari e giovani lavoratori negli anni '60 e '70.
Li riproponiamo nella loro pur evidente sinteticità. Dalla nostra storia, suggerimenti per vivere bene il presente

Il tempo della libertà
Non è un dover fare, ma un dover essere. La vacanza è il tempo della libertà, non come liberazione dallo studio, ma perché obbliga alla fatica e alla responsabilità della libertà e della sincerità. È il tempo in cui viene a galla quello che vuoi veramente.
C'è in me la presenza di qualche cosa di reale come il mare e le montagne. Io sono sempre io.
Il tempo della vacanza è quello della personalità. Salvare la permanenza di un criterio (momento di fedeltà e di continuità).

VACANZE IL TEMPO DELLA LIBERTA'

«L’attesa delle vacanze documenta una volontà di vivere: proprio per questo non devono essere una “vacanza” da se stessi. Allora l’estate non sarà una interruzione o una proroga al prendere sul serio la vita» (Milano Studenti, 5 giugno 1964). Appunti di un dialogo prendendo un aperitivo con don Giussani, prima di partire per le ferie

Luigi Giussani
Dai primissimi giorni di Gioventù Studentesca abbiamo avuto un concetto chiaro e semplice: tempo libero è il tempo in cui uno non è obbligato a fare niente, non c’è qualcosa che si è obbligati a fare, il tempo libero è tempo libero.
Siccome discutevamo spesso coi genitori e coi professori sul fatto che Gs occupava troppo il tempo libero dei ragazzi, mentre i ragazzi avrebbero dovuto studiare o lavorare in cucina, in casa, io dicevo: «Avranno ben il tempo libero, i ragazzi!». «Ma un giovane, una persona adulta» mi si obiettava «lo si giudica dal lavoro, dalla serietà del lavoro, dalla tenacia e dalla fedeltà al lavoro». «No» rispondevo, «macché! Un ragazzo si giudica da come usa il tempo libero». Oh, si scandalizzavano tutti. E invece... se è tempo libero, significa che uno è libero di fare quello che vuole. Perciò quello che uno vuole lo si capisce da come utilizza il suo tempo libero.


“O protagonisti, o nessuno”: la sfida del Meeting di Rimini per affrontare l'avventura della vita
di Emilia

“O protagonisti o nessuno”: è il titolo, ma anche la sfida che il Meeting per l'amicizia tra i popoli lancia per la 29ma edizione, in programma a Rimini dal 24 al 30 agosto, e di cui stamattina a Roma è stata fatta la presentazione ufficiale.
«Se ogni uomo non è primo attore nella partita della sua vita - ha detto Emilia Guarnieri, presidente del Meeting - e non si assume la responsabilità della propria condizione, è nessuno, perché rinuncia all'avventura e alla sfida che la vita gli pone davanti. E' questa la provocazione che il Meeting vuole lanciare quest'anno: ci sono uomini capaci di accoglierla?».

UNA MANO A FAMIGLIE E ANZIANI

venerdì, 20 giugno 2008
Anna Vercos dice:
A me sembra che il nuovo governo si stia muovendo bene e soprattutto velocemente, senza perder tempo, nonostante l'ostruzionismo sterile dell'opposizione e, a quanto pare, la stessa impressione l'hanno avuta gli elettori siciliani. Credo che anche la maggioranza degli italiani sia soddisfatta di certi provvedimenti a favore dei cittadini. Ecco perchè mi è piaciuto questo articolo tratto dal sito di Maurizio Lupi:
Il paradosso campeggia su quasi tutti i quotidiani e tg (sono esclusi quelli non antipatizzanti per Berlusconi).

Da una parte la notizia di una manovra economica che toglie agli speculatori per dare agli anziani, ai giovani in cerca di casa, alle famiglie oberate dalle spese scolastiche.
Che semplifica la pubblica amministrazione tagliando gli enti inutili e l’enorme quantità di certificati e documenti, spesso altrettanto inutili, dai quali siamo assediati.


SCUOLA LA VERA AUTONOMIA?

Viene sottolineato che la liberta',la vera autonomia non sta in programmazioni differenziate ma nel permettere a ciascuno di presentare le materie di studio con taglio personale.


Secondo Paola Mastrocola, insegnante anch’essa e scrittrice, i prof hanno decisamente bisogno di essere motivati, per uscire dalla «diligente mediocrità» che spesso li contraddistingue.
Il concorso nazionale non funziona, proprio per le ragioni ricordate da Giavazzi: chi assume gli insegnanti deve avere la possibilità di sceglierli, e quindi anche prendere su di sé tutta la responsabilità delle proprie scelte. Ricade su di lui l’eventuale errore, e se una scuola assume un insegnante sbagliato, perché ignorante o inetto, poi verrà valutata male a causa degli insegnanti che ha scelto.

Scommettere sulla libertà degli insegnanti
- mer 18 giu
Intervista a Paola Mastrocola
Tratto da Il Sussidiario.net il 17 giugno 2008

MARIANGELA FONTANINI SCRIVE

Ciao Mariangela grazie un saluto dal mare.

VATICANO/ DOMANI A GENOVA AL VIA LA 'FESTA DEL PAPA 2008'; Il 22 giugno il saluto di Bagnasco, il 25 quello di Ratzinger
454 mots
19 juin 2008
Città del Vaticano, 19 giu. (Apcom) - Si terrà domani, a Genova, il convegno su 'L'aiuto alla vita debole' promosso dai Figli della Divina Provvidenza, dalla Piccole Suore Missionarie della Carità e dal Movimento Laicale Orionino nell'ambito della festa del Papa 2008. Fino al 22 giugno - informa una nota - presso il teatro della Gioventù e l'aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia del capoluogo ligure si alterneranno gli interventi e le testimonianze di esperti e di volontari impegnati in varie discipline e in ambiti legati ad un tema così cruciale come quello del servizio alla persona umana, particolarmente a quella che si trova in situazione di maggior debolezza e fragilità.

sabato 14 giugno 2008

SANTA RITA SETTE ANNI FA ERA GIA' UNO SCANDALO

Un paziente di 79 anni sottoposto a sette interventi in sei mesi. La sentenza del tribunale poche settimane fa: operazioni inutili e dannose • La denuncia dei figli. La perizia fa rabbrividire: «Nessun elemento per giustificare azioni così cruente»
di Stefano Filippi
Tratto da Il Giornale del 13 giugno 2008

CHESTERTON GENIO E ORTODOSSIA

Per Bernard Shaw era «colossale», ma Orwell, che lo apprezzava come polemista, lo accusò di apologetica. La verità è che in «GKC» convivono due anime: il libero pensatore e il pedagogo
di Ian Boyd
Tratto da Avvenire del 13 giugno 2008

CIAO A TUTTI

Siamo al mare.
Il tempo non e' dei migliori ma stiamo bene.
Stare in campeggio in un luogo stretto puo' sembrare scomodo e poco invitante ma ha i suoi pregi.
Si e' costretti a riposare quindi non e' male.
Non abbiamo ancora picchettato ma l'acqua non fa paura.
Il bliog devo farlo a casa di una mia amica quando mi e' possibile perche' temo che i computer soffrirebbero quindi li abbiamo lasciati in auto.
Grazie agli amici di Ancona ,ho ricevuto il messaggio,spero proprio di poter venire alla giornata finale delle famiglie a Fossombrone.
Il 21 arriva anche Marina con Jan e figli aspetto anche Luisella e Franco.
ciao a tutti amici figli nuore e nipoti

MATTEOLI PIU' SPAZIO AI PRIVATI

Scrivi qui il riassunto del POST

IL SESSANTOTTO E IL FANTASMA DELL'AUTORITA'

Tuttavia l’autorità non è buona in sé (come dimostrarono i totalitarismi autoritari, annegando il mondo nel sangue), ma nella misura in cui fa valere nei confronti di tutti (anche verso se stessa) la necessità del limite. Per questo lo slogan: ’68 antiautoritario cattivo contro autorità buona, è sbagliato. Innanzitutto perché il ’68, in Italia, ma anche negli altri paesi, non fu, nella sua gran parte, per nulla antiautoritario. Tranne poche eccezioni rapidamente emarginate (gli anarchici, i situazionisti, i primi «verdi» di Alexander Langer, e pochi altri), i gruppi e «gruppuscoli» politici in cui si organizzò quel movimento furono profondamente autoritari.

di Claudio Risé
Tratto da Il Mattino di Napoli del 9 giugno 2008
Tramite il blog di Claudio Risé

giovedì 12 giugno 2008

SALUTI

CIAO
Laura Gazzaniga, Laura Costa ,Renata,Betti,Stella,
Betti e Stella grazie per quello che state acendo sietedei tesori.
Ciao Marina,Paolo Anna ecc....un saluto a tutti.

COMUNICAZIONE

Non ho scritto in questi giorni perche' sono andata al mare.
Ora ho terminato quasi di piazzarmi e ho l'occasione di usare internet di una mia amica.
Devo ancora picchettare ma siamo piazzati.
Piove e non sembra molto di essere al mare ma stiamo benone.
Saluto tutti i lettori ,tutti ifigli nuoree nipoti.
Un saluto particolare al caro Tommaso che si e' roto la tibia.
Bravo cosi' attiri l'attenzione un po' su di te e il tuo prossimo fratellino non ti rubera' completamente la piazza.
Ho visto il video e ho potuto costatare che il gesso non ti ferma nelle attivita'.
Un bacione ,presto verra' a trovarti lo zio Antonio.
I nonni ti aspettano speriamo di poterci vedere presto .
ciao


UDIENZA GENERALE

Udienza Generale, la catechesi del Pontefice incentrata sulla figura di San Colombano:..Udienze - mer 11 giu
..“L’Europa può rinascere solo riscoprendo le radici cristiane e senza piegarsi alla corruzione dei potenti”
di Gianluca Barile
Tratto dal sito Petrus il 11 giugno 2008

IL MONITO DI BENEDETTO XVI

“Un errore abbandonare la speranza risolvere da sole ogni problema”.
Ribadita la linea della Chiesa su eutanasia e immigrazione

di Gianluca Barile
Tratto dal sito Petrus il 10 giugno 2008


IL PAPA RILANCIA IL PRIMATO DELL'AMORE

Il risveglio della coscienza cristiana al primato dell'amore, fondato su una speranza che non delude, è l'obiettivo programmatico persistente del pontificato di Benedetto. L'amore è ormai la parola più ricorrente in ogni sua catechesi. Amore che non è vago sentimentalismo, ma vita trasformata, capace di servizio. Lo ha detto persino agli ecclesiastici dell'accademia diplomatica vaticana. La spinta propulsiva per garantire la fede cristiana nelle reti della storia che bussa alle porte, dal sapore globalizzato, rimane l'amore.
Tratto da L'Osservatore Romano del 11 giugno 2008

Nello stile di Benedetto XVI, di fronte alle soluzioni per i piccoli e grandi problemi della città dell'uomo, viene prima l'accoglienza e poi la sicurezza. Di più: viene prima la compassione.

LE QUATTRO REGOLE DI BENEDETTO PER AVERE SPERANZA

Troppo spesso Dio viene messo tra parentesi, si vive senza di lui, lo si dimentica, e allora ecco che tutte le nostre «grandi e piccole speranze poggiano sul vuoto».Religione - mer 11 giu
di Paolo Rodari

ANONIMO COMMENTA

"SATANA TEME BENEDETTO XVI":

Ho imparato con il tempo a non offendere mai chi mi sta accanto o semplicemente la pensa diversamente da me,semplicemente esporro' una mia opinione datami dai fatti e da cio' che giornalmente vedo.Amerei nonostante non sia cristiano,ne' cattolico ne' appartenente ad altre religioni,un papa un poco piu' povero,magari che fatica ad addormentarsi la sera pensando che c'e qualcuno che non ha il suo bel letto o chi gli lava e gli stiri gli indumenti,semplicemente perchè l'unico indumento che hanno sono 4 stracci.Un papa che benedisse l'amore di qualunque genere sia e non che per amore della sua chiesa lasciasse fare a pedofili vestiti di nero le loro schifezze.Stiamo entrando nella nuova era,che vogliamo crederci o no e la verità sarà a portata di tutti,ma non tutti sapranno accettarla.Un abbraccio d'amore a tutti gli esseri viventi


Mi sarebbe piaciuto che ti fossi presentato non come anonimo.
Il PAPA ama gli uomini per questo non puo' essere un buonista.
Se i genitori amano i propri figli non permettono di comportarsi come l'istinto puo' suggerire.Amare vuol dire desiderare il bene dell'altro.
Il nostro caro Benedetto forse preferirebbe trovarsi a riposarsi anche in un letto scomodo.
Alla sua eta' si desidera rimanere a riposo.
La vita di sua santita' non corrisponde esattamente a cio' che l'istinto detta solitamente ad un anziano . Lui aderisce a cio' che gli e' stato chiesto.
Il si che disse molti anni fa gli hanno fatto fare una vita diversa da quella che probabilmente si immaginava.
Rinunce ,tante rinunce,sofferenze ,dolori.
Ora lo considerano il cattivo tedesco,eppure quando era giovane ha visto portare via suo cugino l'ha visto morire solo perche' portatore di un cromosomo in piu'ora difende la vita di tutti dall'albore fino al tramonto.Lui comprende,Lui sa come sia importante per la gente incontrarlo e non si ferma di fronte alla fatica.
Se lo guardi in faccia caro anonimo non puoi che essere pervaso da un Amore indescrivibile.
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lunedì 9 giugno 2008

SCUOLA E FAMIGLIA IL PAPA SI RACCOMANDA A SILVIO

LIBERO 7 GIUGNO 2008
di RENATO FARINA
Ieri c'è stato l'incontro tra Benedetto XVI e Silvio Berlusconi nel Palazzo Apostolico. È stato il primo viaggio all'estero del premier dopo la fiducia. Una visita all'estero ma forse ancor più nell'intimo di questa Italia, dove c'è la sua coscienza più o meno dimenticata. Il Papa aveva profetizzato «gioia» e gioia fu. Almeno ieri lo fu. Vedremo se dura, ma promette bene. Nessun predecessore in Vaticano aveva mai usato una parola così forte, e in fondo ingenua, neanche per un capo del governo democristiano, dotato di sposa con il velo nero, e a posto con i sacramenti. Eppure il 29 maggio, in non casuale contemporanea con l'annuncio dell'udienza concessa al neo-premier, Ratzinger aveva concentrato in questo sentimento festoso il suo giudizio sulla politica italiana dopo il 13 aprile. Mai si era concessa in tempi tanto rapidi la possibilità ad un neo-presidente del Consiglio di farsi benedire dal Santo Padre. E nessuno si aspettava la formula "gioia": che è propria del suo linguaggio, non è da ufficio dei discorsi impomatati, il Pastore bavarese la adopera nelle omelie più serene, e c'entra parecchio con il suo sorriso. Perché? Che cosa ci vede, cosa spera il Papa da quest'uomo? E dalla parte del Cavaliere, come si intende convalidare questo entusiasmo? L'incontro di ieri ha reso più forte questa specie di intesa preventiva che ora si fa programmatica. È stato un avvenimento limpido e persino amoroso al punto che (quasi) nessuno ha osato spedire anatemi all'uno o all'altro per presunte offese alla laicità dello Stato. Il Cavaliere si era fatto precedere, consigliato da Gianni Letta ma ispirato in sogno da Mamma Rosa, da un intervista all'Osservatore Romano dove ha spiegato che lo Stato fa quel che deve fare in autonomia, ma ascolta, eccome se ascolta l'autorità morale della Chiesa che si muove «sullo stesso piano» ideale di lui, il Silvio Berlusconi, che vuol difendere «la libertà e i più poveri, la famiglia e la vita umana».

LA VITA SPERICOLATA E'n DEI PRETI NON DI VASCO ROSSI

Conosco ragazzi di 20 anni, belli, intelligenti e vigorosi, che avrebbero avuto davanti a sé un futuro di successo e soddisfazioni mondane e che invece hanno deciso di entrare in seminario (a volte per farsi missionari), facendo questo "folle" dono di sé, per sempre, a un mondo che li disprezza, li dileggia e spesso li odia (salvo ricorrere a loro nei momento di disperazione). La loro sì che è una "vita spericolata". Loro sì che disobbediscono al Potere e ai ferrei comandamenti dell'apparire, del dominare e del possedere, del vendere e del comprare, i quali rappresentano - come scriveva Pasolini - il vero dispotismo di oggi. Eppure, la cosa stupefacente per me è vedere quanto spesso loro sono lieti.



Libero 7 giugno 2008 La "
di ANTONIO SOCCI
Vasco Rossi ha preso cappello per il mio corsivo di martedì scorso. E ieri ha scritto una risentita replica sulla Stampa. Pensavo che, presentandosi come trasgressivo, irriverente e anarchico, avesse un po' di senso dell'umorismo e di autoironia. Invece si prende maledettamente sul serio. Mi spiace. Saper sorridere anche di sé rende più simpatici. Quello che è andato di traverso a Vasco è la mia battuta sulla citazione di Spinoza con cui ha iniziato il suo grande concerto. Ci tiene a far sapere precisamente il titolo dell'opera da cui è tratta e - piacendogli la vita esagerata - aggiunge addirittura un'altra frase del vecchio Baruch. Cosa che probabilmente fa di Vasco il maggior esperto vivente del filosofo seicentesco. Nulla in contrario: è un luminare. Resta la mia perplessità sul fatto che il malinconico Spinoza possa essere considerato il simbolo della «gioia». Avesse evocato Mozart o Francesco d'Assisi avrei capito. Ma Spinoza francamente no. E Vasco? Dice: «Noi musicanti con la nostra musica portiamo un po' di gioia». La levità delle sue canzoni, l'allegra gioia di vivere che le connota in effetti è proverbiale. Si può rappresentare con alcuni titoli emblematici: "Fegato, fegato spappolato", "Sono ancora in coma", "Ti taglio la gola", "Valium". "Siamo soli", "Mi si escludeva", "Io perderò". Ora - parlando seriamente - le canzonette di Vasco in genere piacciono (anche a me) precisamente per la loro tristezza (anche se a volte è una disperazione compiaciuta e un maledettismo recitato). È poesia saper cantare lo spleen e quanto è triste Bologna. Non che Vasco sia Baudelaire o Rimbaud, ma talora sa esprimere con accenti veri e giri armonici piacevoli il male di vivere e lo smarrimento della vita quotidiana.

INTERVENTO DI DON CARRON AL PELLEGRINAGGIO MACERATA LORETO

«sappiamo che deve esistere un qualcosa che noi non conosciamo e verso il quale ci sentiamo spinti».


Intervento di don Julián Carrón
Cosa ha portato qui ognuno di noi, questa sera? Soltanto il riconoscimento e l'aver preso sul serio il proprio bisogno umano, solo un momento di lealtà con se stessi, con la propria umanità. Perché ognuno di noi è proprio questo: bisognoso. È bello essere bisognosi, perché ci rimanda all'Unico che può rispondere a questo bisogno. Ma bisognosi di che cosa? Il Papa nella si domandava nella Spe salvi (n. 11): che cosa vogliamo veramente? «In fondo» - diceva il Papa citando sant'Agostino - «vogliamo una sola cosa: la vita che è semplicemente vita, semplicemente "felicità".

STEFANO SACCHETTONI CI MANDA QUESTA MAIL

RINGRAZIAMO STEFANO
GRAZIE CI VEDIAMO PRESTO ARRIVIAMO MARTEDI' IN CAMPEGGIO CI VEDIAMO QUESTA VOLTA PORTIAMO DOPPIE CHIAVI:


Oggetto: 30/O PELLEGRINAGGIO MACERATA-LORETO


» 2008-06-08 09:42
Pellegrinaggio Macerata- Loreto, arrivati in 70 mila
Tra i partecipanti il giornalista convertito Magdi Allam
(ANSA) - LORETO (ANCONA); 8 GIU - Oltre 70 mila persone sono arrivate
questa mattina a Loreto al termine del Pellegrinaggio a piedi partito
ieri da Macerata. Ad accogliere i pellegrini, il presidente della Cei
card. Angelo Bagnasco e l'arcivescovo di Loreto mons. Giovanni Tonucci.
All'evento, promosso da Comunione e Liberazione, anche il presidente del
movimento Juan Carron e il giornalista Magdi Cristiano Allam, di recente
convertitosi al cristianesimo. Con lui, alcune donne musulmane. (ANSA).

sabato 7 giugno 2008

BUON COMPLEANNO MARCO


Auguri Marco buon compleanno
fra pochi giorni poi diventi ancora babbo auguri doppi.
Un saluto anche a SIMONA

6 GIUGNO 40 ANNI DALLA MORTE VIOLENTA DI BOB KENNEDY



Robert Francis Kennedy « Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché..... Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no. »
(R. F. Kennedy, citando George Bernard Shaw)
DA UN DISCORSO DI BOB
Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL).

ECCO COME SI DISTINGUE UN CATTOLICO IN POLITICA

COSI' rispondeva don Giussani alla domanda «Ma lei si sente più garantito da un cristiano al governo?»,

il sacerdote milanese rispondeva: «No. Il problema è la sincera dedizione al bene comune e una competenza reale e adeguata. Ci può essere un cristiano ingolfato nei problemi ecclesiastici la cui onestà naturale e la cui competenza possono lasciare dubbi».

Giorgio Vittadini06/06/

Continua, praticamente senza soluzione di continuità, la discussione sul ruolo dei cattolici nella vita politica. Dopo le valutazioni sul loro peso nel nuovo governo, autorevoli esponenti dell’opposizione hanno più volte messo in guardia sul pericolo che la Chiesa si ponga come organizzazione in qualche modo al servizio del potere. Come spesso accade, il problema è un altro, non schematizzabile in questa rozza ottocentesca contrapposizione.

giovedì 5 giugno 2008

IL COMPAGNO BOB AFFAMA IL SUO POPOLO E QUI E' OSPITE D'ONORE

«Mugabe è il responsabile della fame di cui soffre il suo popolo. Ha usato gli aiuti alimentari a fini politici. Il fatto che partecipi ad una conferenza sulla sicurezza alimentare è francamente osceno». La stilettata nei confronti di Robert Mugabe, padre-padrone dello Zimbabwe, invitato al vertice della Fao a Roma, non l’ha pronunciata un inascoltato attivista dei diritti umani. Questa volta è sceso in campo il ministro degli Esteri australiano, Stephen Smith, che rappresenta il suo paese al summit romano.

INVITARE PANSA PER ONORARE LE VITTIME DEI COMUNISTI

Il consiglio di don Gianni agli amici del Meeting di Rimini
Credo che per rispetto a quei morti, ai preti uccisi a decine, non possiate negare una bella presentazione al suo nuovo libro sulla strage scatenata dai rossi dopo la liberazione del paese
di Gianni Baget Bozzo
Tratto da Tempi del 3 giugno 2008

mercoledì 4 giugno 2008

LA CHIESA NON E' NE' DI DESTRA NE' DI SINISTRA

martedì, 03 giugno 2008

Un'intervista a Maurizio Lupi tratta dal suo sito:

Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera e cattolico doc
la religione usa la politica e persegue il potere.

"Lo scopo della Chiesa non è il raggiungomento del potere, ma come direbbe Don Giussani , educare l'uomo al senso religioso".

Nessuna contaminazione pericolosa?

"D'Alema e Latorre fanno un grave errore di prospettiva. Parlano del rischio che corre la Chiesa quando abbandona la sfera privata. ma l'esperienza cristiana è il fatto pubblico per eccellenza perchè è la risposta alla domanda di senso e di verità dell'uomo. Una risposta che è innanzitutto testimonianza e presenza nella vita di ogni giorno"

.Il Papa interviene spesso su temi sensibili per la politica italiana. E' la religione che usa la politica?

"Semmai è il contrario. E qui sbagliano tutti: centrodestra e centrosinistra. Ha ragione Latorre: non si deve tirare il Papa per la giacca in funzione del proprio disegno politico. Quando il Santo Padre parla di pace e di fame nel mondo il centrosinistra dice viva il Papa. Quando parla dei valori della famiglia è il centrodestra a spellarsi le mani. E' sbagliato. Chi fa politica dovrebbe vedere il richiamo della Chiesa come uno stimolo e una ricchezza per la propria azione pubblica".

C'è il rischio del patto demoniaco avocato da D'Alema?

"No, semmai è demoniaca la concezione che abbiamo della politica e del potere tesa unicamente ad affermare la propria egemonia e non a servire il bene comune".

Il Papa gioisce per il nuovo clima politico italiano. E' un'ingerenza nella vita politica di uno Stato laico?

"Non vedo nessuna ingerenza. Anzi. Vedo un arricchimento soprattutto per noi che abbiamo responsabilità politiche. Ci serve a verificare e a confronatre le nostre azioni".

di M.Giannattasio


CLANDESTINI

Perché Berlusconi ha avuto buon senso
Renato Farina

Bravo Berlusconi. La questione del reato di clandestinità non può trasformarsi – per favore! – nella contesa sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, su cui si impantanò il governo Berlusconi nel 2001 e seguenti.
Una questione formale, diventò il pretesto di una contesa di piazza, da cui nessuno uscì vincitore. Così stavolta non è proprio il caso di arroccarsi su una ipotesi di reato fumosa e che (siamo in Italia…) avrebbe l’effetto di consegnare alla magistratura il problema politico dell’immigrazione.

GOMORRA .DA VEDERE


La camorra senza cliché. Il “sistema” camorristico raccontato attraverso cinque diverse storie.


Tempi 22 Maggio 2008 di Simone Fortunato
Un film serio e disperato. Serio perché Garrone non prende per i fondelli lo spettatore infarcendo la propria storia di cliché e frasi fatte. Nessuna concessione allo spettacolo crudo. Anzi, la violenza è tutto sommato limitata all’essenziale per un film di oltre due ore sulla camorra. Quello che interessa è il racconto sotto forma di film inchiesta di un sistema che non ha nulla di romantico e di poetico, ma che nasce dalla solitudine e dall’ignoranza. Garrone è in gamba, sa girare e, cosa decisiva, ha a cuore la storia e i personaggi, anche i più devastati tra i delinquenti, su cui lo sguardo del regista è più compassionevole che moralista. Grandi interpreti, facce splendide e terribili per un cast in cui i più bravi sono i non professionisti. Ma è un film anche disperato perché non si salva nessuno o quasi. Perché quelli che ce la fanno, escono con le ossa rotte e rimangono ai margini di questo atomo opaco del male.



L’ANNUNCIO DEL PAPA: DAL 2010 NUOVA OSTENSIONE DELLA SINDONE

Quel volto da sempre cercato che ci svela la verità

DAVIDE RONDONI
AVVENIRE 3 GIUGNO 2008
Non c’è nulla come cercare quel volto.
Non c’è nulla come cercare il volto del destino. Cioè il volto profondo di quel che ci succede. Di quel che ci arriva addosso. Il suo volto, vogliamo sapere. Vogliamo vedere al fondo della vita che ci tocca di vivere, vita che con i suoi splendori e orrori a volte ci toglie il respiro, vedere che volto ci sia.

S.S.BENEDETTO XVI: ALLA CONFERENZA DI ALTO LIVELLO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE MONDIALE PROMOSSA DALLA FAO

Alla FAO ed al suo Direttore Generale va, pertanto, il mio apprezzamento e la mia gratitudine, per aver nuovamente attirato l'attenzione della comunità internazionale su quanto ostacola la lotta contro la fame e per averla sollecitata ad un'azione che, per risultare efficace, dovrà essere unitaria e coordinata.

Il diritto all’alimentazione "risponde principalmente ad una motivazione etica: ‘dare da mangiare agli affamati’ (cfr Mt 25, 35), che spinge a condividere i beni materiali quale segno dell’amore di cui tutti abbiamo bisogno […] Questo diritto primario all’alimentazione è intrinsecamente vincolato alla tutela e alla difesa della vita umana, roccia salda e inviolabile sui cui si fonda tutto l’edificio dei diritti umani» (Discorso al nuovo Ambasciatore del Guatemala, 31 maggio 2008). Ogni persona ha diritto alla vita: pertanto, è necessario promuovere l’effettiva attuazione di tale diritto e si debbono aiutare le popolazioni che soffrono per la mancanza di cibo a divenire gradualmente capaci di soddisfare le proprie esigenze di un’alimentazione sufficiente e sana.

(ROMA, 3-5 GIUGNO 2008) , 03.06.2008

Signor Presidente della Repubblica italiana,
Illustri Capi di Stato e di Governo,
Signor Direttore Generale della FAO,
Signor Segretario Generale dell’ONU,
Signore e Signori!
Sono lieto di porgere il mio deferente e cordiale saluto a Voi, che, a diverso titolo, rappresentate le varie componenti della famiglia umana e vi siete riuniti a Roma per concordare soluzioni idonee ad affrontare il problema della fame e della malnutrizione.

TRASLOCO

In questo periodo stiamo traslocando.
Non riesco cosi' a mettere commenti e pensieri .
Ci trasferiamo poco lontano rimaniamo nello stesso paese ma andiamo in via Alben.
Spero ci mettano presto il telefono e naturalmente la linea veloce di internet.
Ora mi tocca venire nella vecchia casa per fare il blog.
Presto poi andiamo al mare perche' poi a luglio operano Giovanni nuovamente.
Spero sia l'ultimo intervento ,devono estrargli l'olio di silicone.
Vi faro' sapere e vi chiedero' di starci vicino con le preghiere .



IL LIBRO NERO DELLE OLIMPIADI

Cervellera denuncia tutte le violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime cinese in vista dei Giochi di Pechino
Tempi 24 Maggio 2008
di Rodolfo Casadei

«Dal 1° settembre 2007 tutte le reincarnazioni del Budda dovranno avere l’approvazione del governo comunista cinese, se non vogliono essere bollate come “illegali” o “non valide”. La norma stabilisce che tutte le reincarnazioni devono far richiesta di approvazione ai dipartimenti provinciali o nazionali, a seconda “della loro fama o influenza”. La nuova regola serve per “mantenere ordine nel buddismo tibetano e creare una società armoniosa”». Il rovescio delle medaglie, l’ultima fatica di padre Bernardo Cervellera sul tema Cina appena arrivata in libreria, è ricco di brani grotteschi come questo, che fanno comprendere meglio di cento analisi l’anormalità del sistema politico cinese alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino.

S.S. BENEDETTO XVI ANGELUS

Si conclude il maggio mariano, inizia il mese di giugno, in cui veneriamo il Cuore di Gesù pieno d’amore. Preghiamo affinché sperimentando quest’Amore divino rispondiamo con gioia, con il cuore ardente e con opere di misericordia verso i fratelli. Dio vi benedica.]
Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i ministranti di Ortisei con il loro Parroco, i fedeli della parrocchia di San Gregorio Barbarigo in Milano e quelli di Santa Maria della Speranza in Battipaglia, il gruppo della diocesi di Reggio Emilia, i membri della Famiglia Mercedaria e i loro collaboratori, i donatori di sangue "Fratres", i ragazzi di Cividino Quintano che hanno ricevuto la Cresima e i catechisti di Calisese e Badìa. A tutti auguro una buona domenica.

L'EUTANASIA DI UN RATZINGER

Tempi 30 Maggio 2008

Anche il cugino Down del futuro papa fu ucciso dal Terzo Reich perché difettoso. Ecco di cosa parla Benedetto quando dice che la vita è sacra
di Lorenzo Fazzini

«Il nazionalsocialismo non è nient’altro che un’applicazione della biologia». Ovvero la messa in pratica, su scala politica, economica e finanche sanitaria, del principio che esistono vite “degne” e altre che invece sono “indegne” di essere vissute. Tale lapidaria ammissione del gerarca nazista Rudolf Hess, risalente al 1934, poco dopo la presa del potere da parte di Hitler, illumina la prassi dell’eutanasia di Stato nel Terzo Reich, sancita dalla celebre “Operazione T4”, chiamata così dall’ufficio al numero 4 di Tiergartenstrasse, nel quartiere di Charlottenburg, a due passi da Berlino, dove il Führer sancì – siamo nel 1939 – l’eliminazione fisica degli infermi e dei malati di mente da parte della burocrazia statale germanica.

lunedì 2 giugno 2008

PAPA: POTENTI E SAPIENTI SMENTITI, DIO UNICA ROCCIA

"A distanza di secoli e millenni, il Magnificat resta la piu' vera e profonda interpretazione della storia, mentre le letture fatte da tanti sapienti di questo mondo sono state smentite dai fatti nel corso dei secoli".
Lo ha detto Benedetto XVI nel discorso pronunciato questa sera a conclusione del mese di maggio. "La sua fede - ha spiegato ai 20 mila fedeli presenti con il cardinale vicario Camillo Ruini - ha fatto vedere a Maria che i troni dei potenti di questo mondo sono tutti provvisori, mentre il trono di Dio e' l'unica roccia che non muta e non cade".

BENEDETTO XVI ALL'ANGELUS: CUORE DI GESU' E' CENTRO DELLA STORIA; APPELLO PER MYANMAR E CINA

01/06/2008 - 17:30 -

Un nuovo appello per le catastrofi ambientali e umanitarie che da un mese hanno colpito la Cina e il Myanmar e una preghiera di affidamento alla Madonna per quelle popolazioni e "per quanti attraversano le tante situazioni di dolore, di malattia e di miseria materiale e spirituale che segnano il cammino dell’umanità”. Il pensiero di Benedetto XVI all’Angelus domenicale, davanti a circa 40 mila fedeli, si è concluso stamattina con un nuovo atto di solidarietà verso le vittime del ciclone Nargis e del sisma cinese, al termine di una breve riflessione incentrata sul senso spirituale del Sacro Cuore di Gesù, definito “cuore del mondo”, che dilata i limiti della storia.

Il servizio di Alessandro De Carolis:


IL VACCINO ANTI HPV E IL SESSO

Ancora più efficace e scevro da problemi è vivere la tua vita senza sciupare nulla di te, né buttarti via e andare fino in fondo solo quando avrai incontrato l’amore vero, quello che dura. Che è come dire: carissima c’è un altro modo di vivere la sessualità, c’è un altro modo di amare, che è quello di rispettare te e lui, di non usare di te e di lui, dei vostri corpi, per un piacere istantaneo che lascia solo l’amaro in bocca. Anche un vaccino può servire a veicolare un messaggio tanto importante.

Il ministero della Salute ha dato vita a una campagna gratuita su tutto il territorio nazionale. Se servirà lo sapremo solo nel 2030. Quel che è sicuro è che costa moltissimo
Tempi 27 Maggio 2008
di Clementina Isimbaldi*
*Medicina e Persona Milano

domenica 1 giugno 2008

NESSUN MEDICO PUO' CONDANNARE QUEL BAMBINO

«Una delle tendenze della nostra epoca è di usare la sofferenza dei bambini per screditare la bontà di Dio, e una volta scredidata la sua bontà, aver chiuso il conto con lui. [...] Intenti a tagliar via l'umana imperfezione stanno facendo progressi anche sulla materia prima del bene. Ivan Karamazov non può credere finché ci sia un bambino che soffre; l'eroe di Camus non può accettare la divinità di Cristo per via del massacro degli innocenti».

Nessun medico può condannare quel bambino
LIBERO 30 MAGGIO 2008
di RENATO FARINA
Non ho competenza sul caso di Davide. In questi casi nessuno ha competenza. Competenza però mi richiama a questa etimologia: cum petere, cioè chiedere, cercare insieme. Quando non capisco chiedo a degli amici.

GIACOMINA LA CONTADINA SACRILEGA DI RAVENNA

Dio mostrò in quella donna il suo perdono. Che non è un dire: pazienza. Ma è trarre da un male un bene più grande. «Fatti vedere in questo che ho nella pancia», rise la fanciulla ubriaca. Dio la prese sul serio. Perdonando, e facendo nuova ogni cosa.


Quel pancione gettato come una sfida a Dio

Tempi 19 Maggio 2008

di Marina Corradi
È storia antica, di un secolo fa quasi, che affiora ancora nelle campagne verso Ravenna, dove la pianura è infinita e il sole a giugno inchioda le cose a terra, senza margine d’ombra. Te la racconta il parroco di un paese, vaga, sfumata come quando una storia comincia a farsi leggenda. Poi la ritrovi precisa, con nomi e cognomi, in un saggio di un anziano sacerdote di Ravenna (don Enzo Tramontani, La settimana rossa nella Romagna del 1914, Longo).