martedì 30 giugno 2009

VIAREGGIO

Metto queste notizie per ricordare a me e ai miei lettori di pregare per tutte le vittime e per tutti quelli che hanno perso i loro cari in questa esplosione



Strage Viareggio: morta bimba all' ospedale Bambino Gesu'
Localizzati altri due cadaveri sul luogo dell'esplosione
(ANSA) - VIAREGGIO (LUCCA), 30 GIU - E' morta nella mattinata all'ospedale Bambin Gesu' di Roma la bimba straniera di quasi 4 anni rimasta ustionata nell'esplosione. La bambina era stata trasferita d'urgenza in elicottero a Roma, era stata operata ma non ce l'ha fatta a superare la crisi. Intanto sul luogo dell'esplosione sono stati localizzati due cadaveri, ma al momento sarebbe impossibile per i vigili del fuoco recuperare i corpi. La zona non e' ancora tornata in sicurezza e i soccorritori devono agire con cautela.

Esplosione Viareggio: al momento 12 morti
Ultimo bilancio di Bertolaso, probabilmente 4 i dispersi
(ANSA) - VIAREGGIO, 30 GIU - E' di 12 morti e 16 feriti gravi il bilancio attuale dell'incidente che si e' verificato alla stazione di Viareggio. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Bertolaso ha aggiunto che sarebbero probabilmente quattro le persone ancora sepolte sotto le macerie delle case crollate. 'Ci sono alcune persone disperse - ha spiegato - stiamo lavorando su due edifici e vi potrebbero essere tre o quattro persone. Possiamo escludere che vi siano 30 dispersi'.

CARITAS IN VERITATE

....la libertà nel settore dell'economia deve inquadrarsi in un solido contesto giuridico che la metta al servizio della libertà umana integrale, una libertà responsabile il cui centro è etico e religioso»./


I punti saldi della nuova enciclica di Benedetto XVI
Flavio Felice martedì 30 giugno 2009
Ieri, 29 giugno 2009, festa solenne dei santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha firmato la sua terza enciclica, la prima del suo Magistero sociale. Lo scorso 13 giugno, durante l'udienza concessa ai soci e ai corsisti della Fondazione “Centesimus Annus”, il Papa aveva sostenuto la necessità di ripensare i «paradigmi economico-finanziari dominanti negli ultimi anni». Secondo il Pontefice, proprio «la crisi finanziaria ed economica che ha colpito i Paesi industrializzati, quelli emergenti e quelli in via di sviluppo, mostra in modo evidente come siano da ripensare certi paradigmi economico-finanziari che sono stati dominanti negli ultimi anni».

STELLA HA LASCIATO UN COMMENTO

Mi hai commossa fortemente.
Perchè queste belle notizie non vengono pubblicizzate? Farebbero bene a tante persone...me compresa.

PADRE ALDO

...Coscienti di avere i giorni contati, che faremmo noi? Ci incontreremmo in pizzeria a mangiucchiare e cantare? ....

...E vedeste che allegria quando cantavano!! Anche la pizzeria è diventata un luogo per gustare gli ultimi giorni. .....

......Insomma il problema è uno solo e i miei ammalati, tutti quanti lavorano nella clinica lo vivono: Io sono tu che mi fai! Ripettamolo ogni minuto e sono sicuro che anche per voi la morte non vi togliera il sorriso perche lui c'è e come che c'è......













Amici, dov’è o morte il tuo pungiglione? Guardateci bene! Ogni sabato sera occupiamo una piccola parte della pizzeria per fare festa e mangiare (quello che possono) con gli ammalati terminali che riescono stare senza ossigeno. La foto ci mostra la loro allegria è di questo sabato. Mancano alcuni del sabato anteriore perche sono morti questa settimana alcuni di quelli che vedete sabato prossimo non saranno più con noi a fare festa, perche raggi ungeranno Gesù. La gente entra, li riconosce e resta meravigliata, come me del resto.

S.S.BENEDETTO XVI: OMELIA CAPPELLA PAPALE NELLA SOLENNITÀ DEI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO 29 giugno 2009

...La richiesta che rivolgiamo a Dio interpella al contempo noi stessi: seguiamo noi l’insegnamento dei grandi Apostoli fondatori? Li conosciamo veramente? Nell’Anno Paolino che si è ieri concluso abbiamo cercato di ascoltare in modo nuovo lui, il "maestro delle genti", e di apprendere così nuovamente l’alfabeto della fede. Abbiamo cercato di riconoscere con Paolo e mediante Paolo il Cristo e di trovare così la via per la retta vita cristiana.....



Alle ore 9.30 di oggi, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il Santo Padre Benedetto XVI presiede nella Basilica Vaticana la Concelebrazione dell’Eucaristia con 34 Arcivescovi Metropoliti ai quali, nel corso del Sacro Rito, impone i Palli presi dalla Confessione di San Pietro

CELEBRAZIONE DEI PRIMI VESPRI DELLA SOLENNITÀ DEI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO IN OCCASIONE DELLA CHIUSURA DELL’ANNO PAOLINO, 28.06.2009

.....con Cristo è iniziato un nuovo modo di venerare Dio – un nuovo culto. Esso consiste nel fatto che l’uomo vivente diventa egli stesso adorazione, “sacrificio” fin nel proprio corpo. Non sono più le cose ad essere offerte a Dio. È la nostra stessa esistenza che deve diventare lode di Dio....

.....“Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio…” (12, 2).Le due parole decisive di questo versetto sono: “trasformare” e “rinnovare”. Dobbiamo diventare uomini nuovi, trasformati in un nuovo modo di esistenza......




Alle ore 18 di questo pomeriggio, il Santo Padre Benedetto XVI presiede nella Basilica di San Paolo fuori le Mura la Celebrazione dei primi Vespri della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, in occasione della chiusura dell’Anno Paolino.
È presente la Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, inviata da S.S. Bartolomeo I e composta da: Sua Eminenza Emmanuel, Metropolita di Francia, Direttore dell’Ufficio della Chiesa Ortodossa presso l’Unione Europea; S.E. Athenagoras, Vescovo di Sinope, Assistente del Metropolita del Belgio; Rev.do Diacono Ioakim Billis, della Sede patriarcale del Fanar.

Dal quadriportico di San Paolo fuori le Mura, il Santo Padre entra processionalmente in Basilica con i monaci varcando la "Porta Paolina". Giunto in presbiterio, il Papa scende alla Confessione per venerare il sepolcro dell’Apostolo.
Inizia quindi la Celebrazione dei Vespri, nel corso della quale il Santo Padre tiene la seguente omelia:

lunedì 29 giugno 2009

1984

Tratto dal blog di Anna
domenica, 28 giugno 2009
Il "Grande Fratello" era Stalin ma ci sono voluti 60 anni per capirlo
Invece io non ne avevo il minimo dubbio, fin dalla prima lettura del romanzo; e mi meravigliavo di come "1984" fosse citato dai nostalgici del comunismo per avvalorare le loro tesi, non riuscendo a capire come non si rendessero conto dell'evidente contraddizione in cui cadevano. Ma ora che tali metodi violenti e menzogneri vengono sempre più frequentemente usati contro la libertà delle persone , ho capito meglio quel terrificante romanzo che evitavo di proporre come lettura ai ragazzi di prima superiore perché lo consideravo troppo crudo e violento. Ma era solo fino a dieci anni fa. Ora tali violenze lasciano indifferenti anche i giovani perché il loro cervello è stato già distrutto dalla visione quotidiana di analoghe violenze alla tv o al cinema.


I metodi delle dittature sono sempre uguali, soprattutto delle dittature che hanno come unico scopo quello di cambiare persino il modo di pensare delle persone e, se non riescono con le buone - cioè con il condizionamento psicologico -, ricorrono ad altri raffinati metodi di costrizione, come succede nel romanzo di Orwell, che è una drammatica, ma ancora ingenua, anticipazione delle torture inflitte agli "ospiti" dei GULag sovietici.


PADRE ALDO

Padre Aldo Trento del 28 giugno 2009:
Cari Amici

Molti chiedono di venire da noi. Siamo grati. Però vorrei ricordare che uno ama Cristo stando dov’è prendendo in serio quanto Carron ci dice. Se manca questa posizione il Desiderio di venire qui è una fuga dalle circostanze qualunque esse siano.


È bellissimo quanto Carron ha detto agli esercize il venerdi será. Tutto si gioca li. E vivere quanto lui ci ha detto è l’unico modo per aiutarci veramente. Altrimenti tutto diventa illusione, pretesa, generosità e confusione.Desidero ricordare poi che se qualcuno desidera venire, una volta che i padri della mia comunita sono concordi, ne parleremo solo da ottobre im avanti. Durante il mese si settembre abbiamo la grazia di avere in America Latina Carron per esercizi de G.A. preti e infine lui verrà in Paraguay per cui desideriamo, godere tranquilli di questa grazia.Che Dio benedica ognuno di voi, esempio di carità.

P. Aldo


domenica 28 giugno 2009

ULTIMI RITOCCHI PER LA " CARITAS IN VERITATE"

Ultimi ritocchi per la 'Caritas in veritate'. Tra il 6 e il 7 luglio la presentazione. Alcuni stralci della terza e attesa Enciclica di Benedetto XVI
Economia Globale: la Nuova Enciclica
di Gian Guido Vecchi
Corriere della Sera
"Senza verità, senza fiducia e amore per il vero, non c’è coscienza e responsabilità sociale e l’agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società, tanto più in una società in via di globalizzazione, in momenti difficili come quelli attuali". L’ultima revisione di Benedetto XVI è ormai pronta, in queste ore si stanno rivendendo le ultime pagine della "Caritas in veritate", la terza enciclica del Papa "dedicata al vasto tema dell’economia e del lavoro" che porterà la data del 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, e sarà presentata tra il 6 e il 7 luglio. Il Pontefice ha consultato una quantità di esperti, tra economisti e prelati, ma rispetto all’ultima bozza di aprile ha compiuto la stesura definitiva da solo, parola per parola.
In Vaticano si dice ne abbia portata una copia con sé pure nel viaggio in Terra Santa, il mese scorso. L’Enciclica, rinviata per tener conto della crisi e "rispondere in base agli elementi reali", richiama la necessità di "una nuova e approfondita riflessione sul senso dell’economia e dei suoi fini, nonché una revisione approfondita e lungimirante sul modello di sviluppo".La globalizzazione non è il male ma neppure si regola da sé: se governata con "nuove regole" può diventare un’opportunità. E nel "nuovo contesto economico-commerciale e finanziario internazionale" che ha "modificato il potere politico degli Stati", il testo suggerisce "una rinnovata valutazione del loro ruolo e del loro potere", invita i sindacati a "instaurare nuove sinergie a livello internazionale" per affrontare "la riduzione delle reti di sicurezza sociale" e invoca "la presenza di una vera autorità politica mondiale", sulle tracce della "Pacem in terris" di Giovanni XXIII: non un super-Stato né semplicemente l’Onu, ma un modello internazionale di governo della globalizzazione, un’autorità "che dovrà essere regolata dal diritto, attenersi in modo coerente ai principi di sussidiarietà e di solidarietà, essere ordinata alla realizzazione del bene comune e impegnarsi nella promozione di un autentico sviluppo umano integrale ispirato ai valori della carità della verità".

MICHAEL JACKSON L'ARTE GLI ECCESSI I PROBLEMI E LA MORTE "NORMALE"

Pubblicato da don Paolo Padrini alle 11:02 in Riflessione


E' morto Michael Jackson. Ne stanno parlando tutti in queste ore.

C'è chi ne sottolinea la genialità musicale ed artistica, chi gli eccessi, chi ancora le manie ossessive e gli scandali che lo hanno coinvolto.

Ma c'è una cosa che forse nessuno dice: Michael Jackson era una persona normale, come le altre. Chi non ha manie, chi non ha problemi?

E' la vita mondana, il mito che fa salire in alto per poi lasciarti cadere facendoti olto male che ha contribuito a creare un personaggio. Ed i personaggi, sì sà, tendono a distanziarsi sempre di più dall'essere uomini.

Ma un uomo non è più tale nel momento in cui diventa per la società un personaggio? Purtroppo è così. E capita, come forse ancora una volta per questo caso tristissimo, che non lo si lasci neppure morire in pace, da uomo.

Jackson era forse un uomo triste, con tanti problemi. Questo penso sia sotto gli occhi di tutti. Ma un uomo che ha saputo trasmettere attraverso la musica, emozioni...tante emozioni. Lo si poteva guardare in volto ed avere di lui una immagine di "uomo falsificatio": dalla chirurgia, dalle manie, e chissà da cos'altro ancora....
Ma bastava ascoltare le sue canzoni - con la volontà sincera di scorgervi l'anima dell'artista - per ricordarci che in fondo....Michael Jackson era un uomo, un artista, una persona come le altre, che aveva problemi, ma che sapeva amare. E qusto è ciò che probabilmnete oggi si ricorda la gente che lo piange.

IL CATECHISMO DELLA CARNE

Pigi Colognesi venerdì 26 giugno 2009
Da il sussidiario

Consiglio vivamente la lettura dell’ultimo saggio di Timothy Verdon, Il catechismo della carne (Cantagalli 2009). Lo studioso di storia dell’arte cristiana, americano di origine ma residente in Italia da quarant’anni, offre in tre densi capitoli notevoli spunti per comprendere non solo le caratteristiche di una espressione artistica che accompagna la civiltà occidentale da due millenni (e senza della quale quella stessa civiltà risulta meno comprensibile), ma anche la natura stessa del fatto cristiano che a quell’espressione artistica ha dato origine. E la natura del cristianesimo è quella di essere «incarnazionale», cioè fondato sull’accadere di un evento compiutamente «fisico»: l’incarnazione, appunto, di Dio in un corpo umano.

BERLUSCONI:AVVENIRE HA PUBBLICATO IL PERCHE' SI E IL PERCHE' NO

Perché no:
«Da piccolo credente protesto:
non si fa carta straccia dei valori»
C’è chi, da sempre avverso a Berlusconi, pensa di avere finalmente in mano l’arma definitiva, in grado di rimuoverlo una volta per tutte dalla scena politica, e contro costoro c’è stato il fuoco di fila dei corifei del centrodestra. Ma c’è anche chi senza alcun secondo fine politico non riesce a digerire che a capo del proprio Paese ci sia una persona il cui comportamento privato appare letteralmente scandaloso.

sabato 27 giugno 2009

BERLUSCONI:AVVENIRE HA PUBBLICATO IL PERCHE' SI E IL PERCHE' NO

venerdì 26 giugno 2009
Perché si:

«Gogna mediatica, ma il reato dov’è? Guardiamo a quello che il governo fa»
Nello schizzare di fango che viene ormai ogni mattina dai quotidiani, con ventilati annunci di sempre maggiori scandali, e rivelazioni, e signore autofotografatesi – che singolare abitudine – in bagno durante una festa, vien voglia, almeno a noi, di voltare pagina verso altre storie – per esempio i massacri a Teheran, per esempio la morte annunciata di altri milioni di uomini, quest’anno, per fame. Ma le storie di Palazzo Grazioli hanno scosso molti, anche fra i lettori di Avvenire, e vorremmo allora provare a discuterne pacatamente.

venerdì 26 giugno 2009

.....DOPO UNA SETTIMANA ECCO I MAGNIFICI 3


Ciao Michele Anna e Paolo

E' MORTO IL FIGLIO DEL NOSTRO AMICO ACHILLI

Un bambino di 12 anni, Andrea Achilli di Casatenovo (Lecco), ha perso la vita questo pomeriggio a causa delle gravissime lesioni subite nell'incidente in bicicletta contro un camion, avvenuto nella frazione Cassina dè Bracchi del comune brianzolo. Andrea era figlio del dottor Felice Achilli, primario di Cardiologia dell'ospedale Manzoni di Lecco e direttore del dipartimento Cardiovascolare.
IL dott. Felice Achilli e' il presidente medicina e persona
Tutti noi siamo vicini a lui e alla sua famiglia e li sosteniamo con la preghiera.

mercoledì 24 giugno 2009

IRAN UNA BOMBA A OROLOGERIA

di Mario Mauro da Il Sussidiario

Mentre in Italia si attendono i risultati di un referendum e di un ballottaggio caratterizzati da una tra le più basse percentuali di affluenza alle urne, in Iran si combatte ormai da più di una settimana una battaglia disperata contro il regime del terrore. La crisi iraniana appare attualmente una delle situazioni più complesse e preoccupanti per la comunità internazionale nello scenario globale.


PADRE ALDO



.....La grazia, mendicata attimo per attimo, anche fisicamente, ripetendo sempre “Io sono Tu che mi fai” o “anche i capelli del vostro capo sono contati”. Oggi, 38 anni fa ero ordinato sacerdote. Il vangelo del giorno é quello di Matteo 6,24-34 dove Gesú pone ai suoi discepoli tante domande che hanno come fondo quanto Carron ci ripete spesso “anche i capelli del vostro capo sono contati”.....

lunedì, 22 giugno 2009
P. Aldo: la pazzia consiste nel credere eventi i semplici pensieri
La mail di P. Aldo:
.....Sì, per uscire dalla “pazzia”, cioé dalle immaginazioni, dai progetti, dai pensieri é neccessario che le parole di Matteo diventino carne.
Carissimi,......


“Il pensiero piú risoluto, piú scientifico non é nulla di fronte a ció che accadde, la pazzia consiste nel credere eventi i semplici pensieri”

LETTERA APERTA SUL NUOVO MORALISMO

di Ubaldo Casotto
Tratto da Il Riformista del 22 giugno 2009

Faccio questo mestiere da vent'anni e capisco quanto possano prudere le mani sulla tastiera, prurito che segue quello che ha tormentato le orecchie e il gonfiore che affligge gli occhi dopo il lungo stropiccio per tenerli ben desti e incollati al buco della serratura... Capisco. Però allora non capisco più che mondo volete.

Gentili colleghi scandalistici e gentili lettori scandalizzati della sinistra progressista - Faccio questo mestiere da vent'anni e capisco quanto possano prudere le mani sulla tastiera, prurito che segue quello che ha tormentato le orecchie e il gonfiore che affligge gli occhi dopo il lungo stropiccio per tenerli ben desti e incollati al buco della serratura... Capisco. Però allora non capisco più che mondo volete.

SAN GIOVANNI BATTISTA


AUGURI AL MIO CARO GIOVANNI

Giovanni Battista è l'unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché poté additare l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di Gesù. Giovanni è il Precursore del Cristo con la parole con la vita. Il battesimo di penitenza che accompagna l'annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito. La data della festa, tre mesi dopo l'annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca.






giovedì 18 giugno 2009

I NIPOTI DI BOSTON OGGI HANNO UN NUOVO FRATELLINO



LO ZIO GIOVANNI
LO ZIO ANTONIO

SONO NUOVAMENTE ZII

E GIACOMO HA UN NUOVO CUGINETTO


BENVENUTO CARO PAOLO




LO ZIO LORENZO E LA ZIA SABINA TI MANDANO UN BACIONE
LO ZIO ANTONIO TI MANDA UN BACIONE

MATTEO TOMMASO HABIB SCHERIN GIACOMO SONO FELICI DI DARTI IL BENVENUTO NEL CLAN DEI CUGINI
LO ZIO GIOVANNI SI RIPOSA E' DURA FARE LO ZIO!!!

CONGRATULAZIONI ALESSANDRA E FRANCESCO

CONGRATULAZIONI!!
AUGURI A MAMMA E BABBO
CIAO MICHELE E ANNA ALLORA E' ARRIVATO IL NUOVO FRATELLINO?
SPERIAMO DI POTERVI ABBRACCIARE PRESTO.



E' NATO PAOLO



Paolo was born this morning at 6.30. Everything went great !!!
7 lbs 12 oz 19.5"
Paolo e' nato !!! Tutto bene per mamma e bambino
3.5 Kg


lunedì 15 giugno 2009

REFERENDUM LE RAGIONI PER NON ANDARE A VOTARE

ilsussidiario
Luca Antonini
venerdì 12 giugno 2009
Dopo il fallimento del tentativo di instaurare un election day il 6 giugno per ottenere subdolamente e in frode alla Costituzione il quorum di partecipazione, il comitato promotore del referendum è andato incontro a un altro fallimento: la Corte Costituzionale ha respinto il suo ricorso per conflitto di attribuzione nei confronti della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai sulla programmazione radiotelevisiva della campagna referendaria.

domenica 14 giugno 2009

RITRATTO DI MONSIGNOR GEORG GAENSWEIN

...Don Georg in maniera diretta e senza mezzi termini fu esplicito: “la vita, la si può guadagnare soltanto perdendola come insegna il Signore!”. E aggiunse in maniera schietta: “il momento della decisone di cosa fare della propria vita è importantissimo. Se si decide qualcosa bisogna farlo con tutto il cuore dal profondo dell’anima. Per questo è importante saper dare tutto di noi stessi e non soltanto un pezzetto. Solo così si raggiunge la pienezza”.....

ALESSANDRA BORGHESE:
per i suoi 25 anni di sacerdozio
Gente, 11 giugno 2009

Conosco Monsignor Georg Gaenswein dai tempi in cui lavorava alla Congregazione per la Dottrina della Fede, prima ancora che diventasse il segretario dell’allora cardinale prefetto Joseph Ratzinger e poi come noto segretario particolare di Sua Santità Benedetto XVI. Questo per dire che la mia simpatia e stima nei confronti di questo giovane e colto sacerdote risalgono a tempi non sospetti. Negli anni ho avuto diverse occasioni per incontrarlo informalmente anche grazie ad amici comuni.

QUELLA MASCHERA VIRTUALE CHE INGANNA NOI E GLI ALTRI

......1. Quale promessa fa questa cosa, quali problemi mi risolverà? 2. Mi interessa la sua promessa? Ho davvero questi problemi? 3. Quali altri problemi mi creerà?
Non si tratta di demonizzare né di dare assoluzioni generali, ma di giudicare. E forse si troverà che certi anelli, come ben sa Frodo, non conviene portarli.....


Jonah Lynch
sabato 13 giugno 2009
Sulla questione della presunta neutralità del mondo e delle cose che si fanno del mondo, si gioca una partita decisiva. Mentre, tutto sommato, l’alterazione della percezione della realtà che strumenti pre- illuministici (la ruota, il coltello, la leva…) potevano avere era limitata, ciò non vale più per gli strumenti della nuova tecnologia. Abbiamo anche visto alcuni accenni di questa differenza.

VERE E FINTE REALTA' SULLE TRACCE DI CARTESIO

....Un puro dato non ha uno scopo, non è bene, ma semplicemente è. Non chiede il mio rispetto o la mia obbedienza, ma può essere trattato come un cumulo di pura materia, disponibile a qualsiasi fine. Abbiamo trattato così il ferro; ora trattiamo così anche le cellule.
La prospettiva biblica è profondamente diversa: mentre Dio dà all’uomo il “dominio” sul mondo, gli dà anche la responsabilità di nominare, coltivare e custodire il creato. Un conto è essere “padrone e possessore”. Ben altro è essere custode.....


Jonah Lynch
domenica 7 giugno 2009
www.ilsussidiario.net
Descrivere una situazione non è ancora giudicarla.
Ieri abbiamo visto, attraverso qualche esempio, che tutte le cose che entrano nel nostro orizzonte cambiano il nostro modo di percepirci e di percepire ciò che sta fuori di noi. La mia tesi per oggi è che ciò avviene in un modo particolarmente potente nelle nuove tecnologie, proprio perché mutano la percezione fondamentale del rapporto tra uomo e realtà. Ma andiamo per gradi.


Nel 1637 Cartesio pubblicò il Discorso sul metodo, in cui scrisse che la nascente scienza della fisica portava a conoscenze “utilissime alla vita” e che “invece di quella filosofia meramente speculativa che s’insegna nelle scuole, se ne può trovare una pratica, … e renderci così quasi padroni e possessori della natura”. Il progetto è analogo in Bacone e sicuramente ha radici lontane, forse in Duns Scoto e Suarez.
Lasciando da parte la questione delle origini, registriamo nella frase di Cartesio una decisione di fondo: il mondo è un dato, che si può capire (o almeno descrivere) con gli strumenti quantitativi della matematica e sul quale si può intervenire con la potenza della tecnica, per realizzare gli scopi che si vogliono.

x ANNIVERSARIO DIES NATALIS ENZO PICCININI

....Perché noi possiamo capire, amici, che cos’è la vita, perché ci è stata data, qual è la vocazione a cui siamo stati chiamati: per poterlo testimoniare, per potere far risplendere la gloria di Cristo, cioè la bellezza di una vita così, la verità che Cristo è per la vita quando uno Lo accoglie con semplicità. Alla morte di Enzo don Giussani si è rivolto a tutto il Movimento invitando a chiedere di «ereditare la sua stessa fede». Penso che ciascuno senta queste parole e questo augurio di don Giussani come l’espressione più consona a ognuno di noi.....

Omelia di don Julián Carrón
presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione
Lunedì 25 maggio 2009 – Duomo di Modena

Se c’è un sentimento che ci accomuna tutti questa sera è la gratitudine per avere in qualche modo conosciuto, intercettato, Enzo nella nostra vita. È una gratitudine sconfinata a Cristo che ce l’ha dato, che lo ha generato per mettere davanti a tutti noi che cosa può essere la vita quando uno, come lui, realizza quello che leggiamo sulla sua tomba: «Nella semplicità del mio cuore lietamente ti ho offerto tutto».

COME GUARDARE UN PALLONCINO

....A questo proposito Aleksandr Solženicyn nel suo Divisione cancro ha una pagina memorabile. Quando il protagonista, malato di tumore, finalmente guarisce, esce dall’ospedale e si ferma stupefatto di fronte a un albicocco in fiore. L’aveva visto tante volte dalle finestre della camerata, ma ora quell’albero, coi fiori luccicanti di rugiada, egli lo guarda in modo nuovo e la commozione dell’esistenza di quel semplice albero lo fa sentire come se fosse il primo uomo il primo giorno della creazione.....




Pigi Colognesi
venerdì 12 giugno 2009
Un’attenta lettrice, mi ha proposto un commento molto interessante sull’editoriale della settimana scorsa, quello su Anna e il palloncino elettorale. Scrive: «Avere una mente aperta, critica, curiosa non è da tutti. Bisogna coltivarla e aver avuto bravi maestri (non solo a scuola) e buoni esempi».

UN'AVVENTURA DI AMICIOZIA

Emilio Bonicelli
Editore Marietti Anno2009 Pagine128 Lingua Italiano
Listino € 12

Introduzione di Giancarlo Cesana. Un chirurgo così era difficile trovarlo. Non si arrendeva mai. Aveva gli occhi indomiti e curiosi di un bambino. Era uno che sapeva rischiare dove gli altri si fermavano. Se un malato si rivolgeva a lui per aiuto, lo prendeva a cuore e non lo abbandonava, anche quando dal punto di vista chirurgico, non c'era più nulla da fare. Ma, se esisteva anche solo una piccola possibilità di soluzione, la perseguiva, con tenacia.


Enzo Piccinini era un grande chirurgo ma soprattutto era un amico vero, un padre, non solo per i suoi quatto figli, ma anche per i molti giovani che ha guidato all'incontro con il fatto cristiano. Dopo l'incidente automobilistico in cui morì nel maggio del 1999, Emilio Bonicelli fa rivivere in questo libro la figura di Enzo, di cui era profondamente amico. Il libro è scritto come una memoria viva attraverso le parole di chi lo ha conosciuto e come un dono per chi non è stato scaldato dal fuoco della sua compagnia. Enzo Piccinini è stato uno dei protagonisti più significativi del cattolicesimo contemporaneo, uno dei responsabili nazionali del Movimento di Comunione e Liberazione, che con la sua testimonianza ha aperto migliaia di cuori alla verità e alla bellezza del fatto cristiano. Di lui ha scritto Monsignor Luigi Giussani, che considerava Enzo come un figlio prediletto: "Enzo fu un uomo che, dall'intuizione avuta in dialogo con me venti anni fa, disse il suo sì a Cristo con una stupefacente dedizione, intelligente e integrale come prospettiva e rese la sua vita tutta tesa a Cristo e alla sua Chiesa. La cosa più impressionante per me è che la sua adesione a Cristo fu così totalizzante che non c'era più giorno che non cercasse in ogni modo la gloria umana di Cristo”

giovedì 11 giugno 2009

MORTO DI FAME HA LASCIATO UN COMMENTO


Tutto sta nel trovare l'equilibrio giusto.Io lo cerco disperatamente in questo mondo, che ancora non ho trovato.


Certamente non e' facile trovare un equilibrio ma il bello e' che non siamo soli e
dentro un'amicizia ci si aiuta ad affrontare ogni circostanza con letizia.
Padre Aldo raccontandoci fatti sconvolgenti ci mostra come tutto proprio tutto e' possibile viverlo senza lasciarci schiacciare.
Preghiamo perche' rimanga in noi sempre viva la speranza.



e Stellina scrive sul forum di totuus tuo
Hei, mi hanno detto che gli Esercizi della Fraternità sono stati stupendi!:Non vedo l'ora che arrivi il testo con Tracce!
L'altro giorno, durante la Scuola di Comunità del CLU, è venuto fuori da parte di un adulto un esempio che Carron ha fatto durante questi Esercizi e che mi ha proprio entusiasmato: Carron sostiene appunto
che come è naturale che il nostro fisico non sia mai sazio di cibo e che appunto, attraverso lo stimolo della fame, ci richieda continuamente ,durante tutta la nostra vita, di essere nutrito, allo stesso modo anche la nostra anima ha continuo bisogno di Cristo, e il nostro desiderio di Lui è insaziabile in questa vita : quindi non ci devono scandalizzare:eek: i momenti di buio e di tristezza, è un aspetto tipico dell'animo umano e anzi questo "vuoto" è un'occasione per ricercarLo nella nostra vita... Io l'ho trovato un esempio efficacissimo! Dai Laura, raccontaci qualcosa:

...Ma questo è segno che lo Spirito lavora dentro di noi... e più lavora e più ci sconquassa!...

E Laura controbatte
Non sai quanto hai ragione.
E davvero è uno Spirito forte, perché per sconquassare una come me ci vorrebbero le bombe. :D Invece Lui ha deciso di riuscirci a modo Suo, mettendomi alle strette con decisione, ma senza farmi a pezzi.

«...Vedete, il problema della fede pensiamo sempre riguardi qualcosa che non si vede. Invece è riconoscere qualcosa che c’è nella realtà. E’ quello che vedo, tocco, mangio, amo, che rende possibile il percorso della fede. E allora capite perché Carron ci rompe perché impariamo ad usare questo cuore? Abbiamo questo regalo che Dio ci ha fatto per guardare quello che accade sotto i nostri occhi paragonandolo con quello che urge nel cuore...

Il medico intelligente non è quello che ti da duemila esami da fare. E' quello che capisce da un particolare. L’intelligenza della fede è qui: da un particolare, da ciò che accade, riconoscere quello che ci sta dietro, l’origine di ogni cosa. E' questa la sfida che Carron, la nostra amicizia, Cristo lancia continuamene a ciascuno di noi: ma tu sei disposto a cedere?...»

Ma io sono disposta a cedere? :o

mercoledì 10 giugno 2009

FOTO GIOVANNI




DALLA GRATUITA' IL BENE COMUNE


VACANZE IL TEMPO DELLA LIBERTA'

.....Da questo punto di vista, fissare come principio a priori che un gruppo debba fare la vacanza insieme è innanzitutto contrario a quanto detto, perché i più deboli della compagnia, per esempio, possono non osare dire di no.

In secondo luogo è contro il principio missionario: l’andare in vacanza insieme deve rispondere a questo criterio. Comunque, innanzitutto, libertà sopra ogni cosa. Libertà di fare ciò che si vuole... secondo l’ideale! Che cosa ne viene in tasca, a vivere così? La gratuità, la purità del rapporto umano.....




Luigi Giussani
«L’attesa delle vacanze documenta una volontà di vivere: proprio per questo non devono essere una “vacanza” da se stessi. Allora l’estate non sarà una interruzione o una proroga al prendere sul serio la vita» (Milano Studenti, 5 giugno 1964). Appunti di un dialogo prendendo un aperitivo con don Giussani, prima di partire per le ferie

CHIESA NELLA RETE

....Insomma, la chiesa è esperta in umanità anche postmoderna. “Perché sa in che mondo vive e conosce i giovani, anche quelli delle giornate della gioventù, molto meglio di tanti intellettuali da salotto. E cerca di mantenere un dialogo dentro un mondo così dispersivo. Poi, c’è chi punta a dividere”. I cattolici hanno problemi di comunicazione interna e le gerarchie si parlano solo tramite i giornali, magari in “ecclesialese”, un gergo oscuro e cifrato: è l’accusa di Ernesto Galli della Loggia nel suo libro di conversazioni con il cardinale Ruini appena pubblicato. “Ci sono rischi di parzialità e superficialità – ribatte Lombardi – ma dipende anche da chi rilancia il messaggio. Lo dimostra il viaggio del Papa in Africa: ci si è concentrati su una sola parola, l’Aids, per di più isolandola dal contesto, e trascurando tutto il resto”....
Messaggio La giornata
5 giugno 2009

Chiesa nella rete
Il portavoce del Papa, padre Lombardi: “Dobbiamo essere credibili, ma il Web fa problema”
“Sono un uomo che nuota nel fiume”, dice sornione padre Federico Lombardi, gesuita, classe 1942, portavoce della Santa Sede. Un destino nel nome: anche suo zio era un soldato della Compagnia di Gesù, Riccardo Lombardi, il celebre “microfono di Dio” degli anni 40 e 50. Dal luglio del 2006 è direttore della sala stampa, oltre che della radio e del centro televisivo vaticani.


PADRE ALDO CI SCRIVE

.....Stando con questi bambini pensavo a quanto il Papa ha detto ai funerali di Giussani: “nella sua casa c'era poco pane ma molta musica”. Come nella selva Chiquitana: i bambini non hanno pane ma suonano il violino, il contrabbasso, il flauto, l'arpa, la viola. Ciò che da voi é una scuola per chi può economicamente, qui é un fatto che ogni bimbo vive. Si può stare senza mangiare, ma non senza il violino.
Dio mio, davvero nella selva ho incontrato il movimento, un movimento come quello di Marcos e Cleuza, come questo di San Rafael, un movimento dove quello che é chiamato la “spazzatura” del mondo, vive commosso, aspettando la morte. Aspettandola con la musica o dipingendo come la testimonianza che vi mando documenta. Quanto Carron ci diceva agli Esercizi, parlando della positività delle circostanze, che per me sono il sorriso, la tenerezza di Dio, lo vivo con passione ogni giorno e ne esperimento la bellezza, come quei bambini indio, che suonano il violino, dentro delle circostanze per noi impensabili......




FOTO 1: Amici... ed è qui che soffre aspettando la morte cioè la vita
nella sua pienezza


FOTO 2: “Le cose belle e sincere nascono dal cuore e non muoiono mai”
FOTO 3: “Che tristezza mi dà colui che non vede le meraviglie che Dio regala per vedere”
Marziana con metastasi in tutto il corpo: “la vita é bella...padre sto molto bene”.
Cari amici

di ritorno dalla Bolivia, dove sono stato a rivedere l'esperienza di fede iniziata dai gesuiti 300 anni fa nella selva della Chiquitania e ancora oggi visibile nella gente che, nonostante la teologia della liberazione, segue vivendo il quotidiano come il modo piú bello e concreto della personale relazione con Cristo


IL NOBEL MA ANCHE NOI TUTTI A SCUOLA DEL MISTERO

....Euresis con la sua esperienza ci mostra che chi si perde il grande dramma dell’uomo che ricerca, in realtà si sta perdendo il meglio dell’esperienza della ricerca. Insomma, per “vederci chiaro” non è possibile pretendere di eliminare dalla scena il soggetto che conosce....


martedì, 09 giugno 2009

Da Il Sussidiario:
«Noi siamo insieme per approfondire l’origine e ampliare l’orizzonte della nostra comune passione per la scienza»: questo “refrain” affiora spesso alle labbra di Marco Bersanelli, per 11 anni presidente dell’Associazione Euresis, e ora presidente del comitato scientifico. Intuizione geniale la sua, che da un lato spazza via la tentazione di fare dell’interesse per la scienza qualcosa al servizio di un attivismo ideologico, per il quale ci si dovrebbe “armare” per difendere certe tesi, e dall’altro tiene desto il desiderio e la passione per la conoscenza della realtà, “dato” che muove il ricercatore in un’avventura in cui nulla è mai completamente esauribile dalle nostre forze, ma tutto è carico di indizi, suggerimenti verso quell’“insondabile mistero” tanto caro ad Einstein.

lunedì 8 giugno 2009

venerdì 5 giugno 2009

UN'AMICIZIA PER TUTTA LA VITA

....Sei mesi fa non conoscevamo padre Aldo. Fu Carròn che ci disse di guardare lui e la sua esperienza. Così nacque un’amicizia come non potevamo immaginare che sarebbe avvenuta. Nonostante la distanza, ed il pochissimo tempo già ci siamo incontrati 7 volte ed è come se ci conoscessimo da tutta la vita. Siamo invasi dalla certezza che questa amicizia è per tutta la vita. Non importa il tempo o la distanza. E’ per sempre perché ci fu data, perchè possiamo aiutarci nel cammino al nostro Destino.....


Di Marcos Zerbini
Asunciòn, 2 maggio 2009

Per la terza volta siamo in Paraguay per incontrare Padre Aldo, Pedro e molti altri amici che lo aiutano a trasformare in realtà le varie opere che porta avanti: l’ospedale per malati terminali, le case di accoglienza per i bisognosi, la “Casetta di Betlemme” per i bambini abbandonati, la scuola, la clinica ed innumerevoli altre opere che nascono dal desiderio di rispondere alla realtà.
Siamo felici perché alcuni coordinatori dell’Associazione e amici di Comunione e Liberazione hanno potuto accompagnarci ed esser potuto venire per conoscere quest’esperienza senza uguale. Già il primo giorno fu bello, vederli toccati, meravigliati, con l’intensità di vita, con quell’umanità diversa (come ci dice Carròn) che lì si sperimenta.

BETTI E' DIVENTATA NONNA

Congratulazioni Betti!
E' bello poter condividere insieme a te questo lieto evento.
E' nata......una bella bambina di 3.chili e 450 grammi ora siamo tutti in attesa di conoscere il nome della nuova bimba.

E' nata ieri mattina 4 giugno

LUOGO DI APPRENDIMENTO E DI ESERCIZIO DELLA SPERANZA E' LA PREGHIERA


«Un primo essenziale luogo di apprendimento della speranza è la preghiera. Se non mi ascolta più nessuno, Dio mi ascolta ancora. Se non posso più parlare con nessuno, più nessuno invocare, a Dio posso sempre parlare. Se non c’è più nessuno che possa aiutarmi - dove si tratta di una necessità o di una attesa che supera l’umana capacità di sperare - Egli può aiutarmi. Se sono relegato in estrema solitudine…; ma l’orante non è mai totalmente solo. Da tredici anni di prigionia, di cui nove in isolamento, l’indimenticabile Cardinale Nguyen Van Thuan ci ha lasciato un prezioso libretto: Preghiere di speranza. Durante tredici anni di carcere, in una situazione di disperazione apparentemente totale, l’ascolto di Dio, il poter parlargli, divenne per lui una crescente forza di speranza, che dopo il suo rilascio gli consentì di diventare per gli uomini in tutto il mondo un testimone della speranza - di quella grande speranza che anche nelle notti di solitudine non tramonta» [SS. n. 32].

APPUNTI DI UMANITA' DALL'INFERNO

....«C’è qualcosa nell’aria, cara Marys... Partiti 342 non si sa per dove... Ci trasferiscono ancora». Parole scarne, annotate in matita su un calendarietto tascabile. Sono gli appunti segnati il mattino del 2 aprile 1940 da Marian Gasowski, ufficiale polacco. Uno dei 22mila ufficiali trucidati nei boschi di Katyn’ (presso Smolensk), Tver’ e Char’kov tra aprile e maggio 1940. Un eccidio voluto da Stalin, che invece ne addossò la colpa ai nazisti in marcia verso Mosca nell’agosto 1941 (la responsabilità sovietica fu ammessa solo dopo la caduta del Muro, nel 1990). Una pagina di storia rimasta a lungo sepolta e tornata alla ribalta anche grazie all’ultimo film di Andrzej Wajda, Katyn.....


Da TRACCE:

KATYN - Appunti di umanità dall'inferno
di Fabrizio Rossi

30/05/2009 - Dopo quasi 70 anni vedono la luce in Italia i taccuini dei 22mila ufficiali polacchi trucidati dai sovietici durante la Seconda Guerra mondiale. Nella prigionia, una testimonianza unica di libertà
Primavera 1943: la scoperta dei corpi.

BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE

....Poiché Dio si è fatto uomo in carne e ossa, è entrato nel mondo sensibile, noi in tutte le dimensioni del nostro essere dobbiamo cercare e incontrare Dio. Così la realtà di Dio, mediante la fede, penetra nel nostro essere e lo trasforma. Per questo Rabano Mauro ha concentrato la sua attenzione soprattutto sulla Liturgia, come sintesi di tutte le dimensioni della nostra percezione della realtà. Questa intuizione di Rabano Mauro lo rende straordinariamente attuale.....


Piazza San Pietro
Mercoledì, 3 giugno 2009

Rabano Mauro
Cari fratelli e sorelle,
oggi vorrei parlare di un personaggio dell’Occidente latino veramente straordinario: il monaco Rabano Mauro. Insieme a uomini quali Isidoro di Siviglia, Beda il Venerabile, Ambrogio Autperto, dei quali ho già parlato in catechesi precedenti, egli seppe durante i secoli del cosiddetto Alto Medioevo mantenere il contatto con la grande cultura degli antichi sapienti e dei Padri cristiani. Ricordato spesso come “praeceptor Germaniae”, Rabano Mauro fu di una fecondità straordinaria.

CHE COSA CONTA PER TE?

Nel mio impegno istituzionale mi sono reso conto sempre di più che lo scopo del mio lavoro è legato al compimento della mia umanità e alle sue esigenze, prima ancora che agli esiti delle iniziative politiche. È per questo motivo che nell’ultima legislatura per più di trecento volte ho preso iniziativa e ho garantito la mia presenza nell’ambito del mio impegno politico. Perché credo che rappresentare gli interessi e la volontà del popolo significa “esserci” davvero e fare di tutto per migliorare le cose.


un articolo di Mario Mauro per Il Sussidiario:

Che cosa conta per te?
È la domanda che più frequentemente ho rivolto alle persone che ho incontrato sul mio cammino. Questo è anche l’interrogativo che ho posto in primo luogo a me stesso di fronte all’ormai imminente appuntamento elettorale del 6 e 7 giugno. La risposta è stata sempre la stessa: dare forma all’Europa che abbiamo nel cuore. L’Europa ha un’appartenenza. È il frutto del progetto dei padri fondatori Adenauer, De Gasperi e Schumann ed è il luogo in cui ognuno di noi è chiamato a esprimere se stesso e a dare il proprio contributo per il bene comune.

LIBERTAS ECCLESIAE E ELEZIONI EUROPEE


grazie ad Anna
DA gli esercizi di fraternita'

«Per questo ci interessano tanto le elezioni europee, perché ne va di questo, tenuto conto che in tante leggi che si fanno adesso a livello europeo il primo bersaglio è la Chiesa. Per questo difendere nell'Europa la libertas Ecclesiae è la ragione del nostro interesse alle elezioni. Non perché pensiamo che una legge giusta possa risolvere da sola il problema umano - abbiamo visto che siamo partiti da leggi giuste sulla famiglia,
sulla vita, e questo non ha fermato la distruzione che vediamo davanti ai nostri occhi - ; se possiamo fare le leggi tanto meglio, ma anzitutto dobbiamo difendere la Llibertas Ecclesiae per potere continuare a fare un'esperienza di vita che ci consenta di recuperare l'evidenza dei valori che adesso si sono persi. E per questo abbiamo bisogno anche in Europa di testimoni che possano fare capire questo. Quel che ci giochiamo non è secondario. Ci giochiamo la possibilità di vivere, che l'istituzione non soffochi l'esperienza che facciamo. E questa la dobbiamo difendere a tutti i costi.»

Esercizi della Fraternità di Comunione e Liberazione, 24-26 aprile 2009

GRAZIE ALESSANDRO

Ciao Gio! Che Gesù conceda un po' di sollievo ai tuoi occhi, preghiamo per questo. Un abbraccio, Alessandro e gli amici di Chiavari.
Grazie
a te e a tutti gli amici.
Speriamo di vedevi presto vi veniamo a trovare cosi' dall'adriatico passiamo al mare ligure.

giovedì 4 giugno 2009

GIOVANNI


CIAO
questa volta la notizia e' buona.
I miei occhi dopo tanti anni sembrano stiano bene.
La pressione e' scesa notevolmente,la primaria del niguarda ci ha detto che hanno lavorato bene al san Raffaele ma ha aggiunto che certamente anche la mano di Quello di sopra deve aver contribuito.
Ringrazio cosi' tutti quelli che si sono ricordati di me.
Adesso ci ha detto di fare le vacanze in pace che spera di non vederci piu' fino a settembre.
Lei spera proprio che anche la mia cornea si sistemi senza dover fare il trapianto.Per ora anche la valvola la dimentichiamo e speriamo di scordarcela per sempre.
Ora speriamo di incominciare a ripensare anche alla mia vista, voi ricordatevi sempre di pregare per me.
ciao buone vacanze a tutti.

mercoledì 3 giugno 2009

GIOVANNI



Ciao a tutti
oggi sono in ospedale per una visita in anestesia.
Ricordatemi nelle vostre preghiere poi vi faccio sapere come stanno andando i miei occhietti.
Ciao Giovanni

DIARIO DA L'AQUILA

....Emozione, come quella di chi riceve un dono così grande, che comprende il gesto di chi ha donato, il cuore di chi ha voluto essere vicino e presente, come se fosse un fratello ad avere bisogno. Non emozione di un momento ma disegno del destino. «Non sentirsi soli in questi tragici momenti – ha raccontato una famiglia mentre entrava in una roulotte – è la conferma che si può accettare tutto quello che accade, anche le cose più tristi. Lo si può fare solo perché ci sono persone che testimoniano la loro fede stando vicino, anche da lontano, al tuo destino personale»....


Quella gratuità che lega Bergamo all'Abruzzo
domenica 17 maggio 2009

La commozione. E’ il sentimento più diffuso di chi in questi giorni visita il centro storico dell’Aquila. Non gente comune, a cui è vietato l’accesso nella cosiddetta zona rossa. Spesso sono personaggi politici, persone con importanti ruoli istituzionali. Venerdì è stata la volta di Danuta Hubner, commissario europeo per gli affari regionali.

La commozione è un sentimento personale. Lei non lo voleva rendere noto, ma lo ha reso evidente. Davanti a quel che rimane della Casa dello studente si è fermata. Sicuramente immagini e pensieri si saranno ricorsi nella sua mente. Si è emozionata. Non ci si emoziona per un cumulo di mattoni, non ci si emoziona se non c’è qualcosa di più grande che ci richiama davanti a queste tragedie.

BENEDETTO XVI "PREGARE PUO' CAMBIARE IL MONDO"

Per questo, ha chiesto di “cominciare la giornata con una piccola preghiera e poi anche finire il giorno con una piccola preghiera”, “pregare prima del pranzo, prima della cena, e in occasione della comune celebrazione della domenica”.

“Una domenica senza la Messa, la grande preghiera comune della Chiesa, non è una vera domenica: manca proprio il cuore della domenica e così anche la luce per la settimana”, ha osservato.



“Pregare può cambiare il mondo”. E' questo il messaggio che Benedetto XVI ha voluto lasciare questo sabato ricevendo in udienza i bambini dell'Opera per l'Infanzia Missionaria.

“La preghiera è una realtà: Dio ci ascolta e, quando preghiamo, Dio entra nella nostra vita, diventa presente tra di noi, operante – ha spiegato –. Pregare è una cosa molto importante, che può cambiare il mondo, perché rende presente la forza di Dio”.

IL PAPA " NON HO CAPITO PERCHE' DIO HA SCELTO PROPRIO ME MA LO ACCETTO"

"...Dobbiamo essere amici, fratelli». «Non eravamo santi - sottolinea Benedetto XVI - abbiamo avuto i nostri litigi, ma era una bella comunione. La distinzione tra ricchi e poveri, tra intelligenti e meno intelligenti, non contavano nella comunione con Gesù. Abbiamo trovato la capacità di vivere insieme, abbiamo imparato ad accettare l’uno e l’altro, a portare il peso a vicenda. Nonostante le nostre debolezze ci accettiamo e insieme troviamo la strada della pace e impariamo a vivere insieme»...."



Benedetto XVI, incontrando i bambini dell'Opera missionaria

«Per dire la verità non avrei mai pensato di diventare Pontefice»

Papa Benedetto XVI (Ansa)
CITTA' DEL VATICANO - Papa Benedetto XVI, incontrando i bambini dell'Opera missionaria, ha confessato di avere ancora oggi «difficoltà a capire come il Signore» possa avere destinato proprio lui a questo «mestiere». «Ma lo accetto, anche se mi sembra una cosa che vada molto oltre le mie forze; so che il Signore mi aiuta», ha detto.