venerdì 28 agosto 2009

SONO IN ARRIVO I NIPOTINI DI CINCINNATI


VI STIAMO ASPETTANDO FRA QUALCHE ORA ARRIVATE!!!!

UN CIAO AI NIPOTINI DI BOSTON


ciao bellissimi!!!

giovedì 27 agosto 2009

LA CONOSCENZA L'ESPERIENZA IL SOGGETTO NOI MODERNI

«La conoscenza è sempre un avvenimento»

Carmine Di Martino

1.1. I termini del problema
Quale urgenza ha per noi (noi che siamo qui, inclusi tutti coloro che non hanno un interesse alla filosofia) il tema della conoscenza?
La conoscenza non è un’attività fra le altre del soggetto umano, ma la forma stessa del suo rapporto con la realtà. «Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» , diceva Dante. Spesso serpeggia una concezione grottesca ed astratta della conoscenza che ne fa un’attività professionale separata o addirittura contraria alla vitalità e al vigore della vita, che si può eventualmente affiancare o sommare all’esperienza, ma non è necessaria. Si tratta di un equivoco.

RATZINGER RIFORMA LA MESSA BASTA CON L'OSTIA SULLA MANO

Il Giornale, 22 agosto 2009
di Andrea Tornielli

Il documento è stato consegnato nelle mani di Benedetto XVI la mattina del 4 aprile scorso dal cardinale spagnolo Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino.
È l’esito di una votazione riservata, avvenuta il 12 marzo, nel corso della riunione «plenaria» del dicastero che si occupa di liturgia e rappresenta il primo passo concreto verso quella «riforma della riforma» più volte auspicata da Papa Ratzinger.

COSI' DON GIUSSANI CI MANDO' NELLA TERRA DELLE RIDUZIONES

Aldo Trento
lunedì 24 agosto 2009 testimonianza al meeting
«Carissimi amici universitari, vi auguro di avere tanta fede e tanta intelligenza da rinnovare la più grande impresa sociale e politica del vostro passato, l’impresa delle Reducciones. La fede in Cristo è il mezzo per vivere più intensamente anche questo mondo. Coraggio e arrivederci» (Don Giussani, Asuncion 23/7/1988).
Don Giussani non era mai stato nelle Reducciones, aveva letto solo un libro di un autore francese, eppure quel giorno di luglio di 21 anni fa con questo semplice e profondo giudizio ci ha portato nel cuore di questa esperienza accaduta 400 anni fa a cominciare dal 1609 quando il provinciale dei gesuiti della grande Provincia di Paracuaria, Diego de Torres, decise di inviare i primi due gesuiti verso sud, sulle sponde del Rio Tebicuary, principale affluente del Rio Paraguay,

AVVENIMENTO E CONOSCENZA IN SAN PAOLO

CARRON AL MEETING

Il 28 giugno scorso in occasione della chiusura dell’Anno Paolino, Benedetto XVI ha affermato. “L’Anno Paolino si conclude, ma essere in cammino insieme con Paolo, con lui e grazie a lui venir a conoscenza di Gesù e, come lui, essere illuminati e trasformati dal Vangelo – questo farà sempre parte dell’esistenza cristiana” . In un Meeting per l’Amicizia fra i Popoli che mette a tema la conoscenza difficilmente avremmo potuto trovare un testimone migliore di Paolo per documentare la verità del titolo scelto: La conoscenza è sempre un avvenimento. In cammino con l’Apostolo, come ci suggerisce il Papa, è possibile capire che cosa sia per lui la conoscenza come avvenimento: nel modo con cui egli ce l’ha testimoniata nella conoscenza di Gesù.

sabato 22 agosto 2009

LA CONOSCENZA E' SEMPRE UN AVVENIMENTO


La conoscenza è sempre un avvenimento
domenica 23 agosto 2009 - sabato 29 agosto 2009

«La conoscenza è sempre un avvenimento»: questo il tema che darà il titolo alla trentesima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli. Lungi dal voler proporre un inaccessibile discorso per addetti ai lavori, parleremo innanzitutto dell’uomo e del suo rapporto con il mondo.

O PROTAGONISTI O NESSUNO MEETING 2008


Che cosa invece è più forte della riuscita, meno effimero del successo? Afferma don Luigi Giussani: “protagonisti non vuole dire avere la genialità o la spiritualità di alcuni, ma avere il proprio volto, che è, in tutta la storia e l’eternità, unico e irripetibile”. Il vero protagonista è infatti l’uomo stupito che fa la scoperta commovente -che scaturisce sempre da un preciso incontro con la realtà- di avere un volto unico e irripetibile. Un uomo libero: libero perché, quasi per una sorta di paradosso, è consapevole di essere legato all’origine della vita stessa, a quel disegno misterioso da cui intuisce che ogni cosa dipende. Un uomo religioso: capace di rapportarsi con la realtà tutta e che, ammettendo la categoria della possibilità, è disponibile ad una possibile rivelazione. Un uomo irriducibile: che non può accontentarsi di nessuna riduzione ideologica, né biologica né storicistica. Un uomo che conosce perché ama: abbracciando le persone e le circostanze della vita, quelle felici e quelle dolorose, vuole giudicare tutto nella continua ricerca del significato ultimo per cui la realtà è fatta.


O protagonisti o nessuno
domenica 24 agosto 2008 - sabato 30 agosto 2008

La ventinovesima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli intitolata O protagonisti o nessuno vuole riflettere sul concetto di persona. La parola protagonista, che è una accezione positiva del concetto di persona, è molto usata nella nostra società; per questo motivo dobbiamo tenere nella giusta considerazione il contesto storico in cui viviamo.

martedì 18 agosto 2009

IL 15 AGOSTO E' MORTO IL PAPA' DI RENATA

E' triste dover salutare per l'ultima volta i nostri cari ma siamo certi che un giorno ci riincontreremo.
Renata ti siamo vicini e con voi preghiamo per il tuo caro papa'.

E' MORTO IL PAPA' DI MARTA

Siamo vicini a tutti voi per la repentina morte del babbo.
Ci uniamo in preghiera a tutti voi .
Ciao Marta Michele Marco e Carlo.

TRA QUALCHE GIORNO TOMMASO E MATTEO CON IL BABBO VERRANNO IN ITALIA A TROVARE NONNI E ZII




UN GIRO IN ITALIA E POI.....DI CORSA DALLA MAMMA PER ACCOGLIERE IL NUOVO FRATELLINO IN ARRIVO.AUGURI!!!

UN SALUTO AI NIPOTI DI BOSTON TORNATI DALLE VACANZE NEL MAINE




Scrivi qui il riassunto del POST

DON GIANNI BAGET BOZZO UN CATTOLICO IN CARNE ED OSSA



Don Gianni si lasciò trascinare dalla passione per la Chiesa e per l’umanità fin dove nessun altro avrebbe osato. Nel bene e nel male, è un grande testimone di fede del nostro tempo

di mons.Luigi Negri*
Per certi aspetti conoscevo in modo approssimativo don Gianni Baget Bozzo; ricordo fra gli altri un bellissimo, intensissimo incontro con lui e don Luigi Giussani, qualche convegno cui abbiamo partecipato insieme, qualche incontro, anche se frettoloso, al Meeting per l’Amicizia fra i popoli, ma ho frequentato molto il suo pensiero.

domenica 16 agosto 2009

CASTEL GANDOLFO 15 08 2009 BENEDETTO XVI


L'unica fretta sia quella per seguire Dio"
La fede è un viaggio in un "mare spesso burrascoso" che non deve interrompersi neanche "al momento dell'oscurita"', ma deve anzi procedere con una "sacra fretta" di aderire al progetto divino, mentre "nient'altro deve creare fretta nella nostra vita".



Questo uno dei passaggi dell'omelia di papa Benedetto XVI nella messa celebrata questa mattina per l'Assunzione nella parrocchia di San Tommaso di Villanova a Castel Gandolfo.

Ricordando un episodio della vita di Maria, la sua corsa da Elisabetta dopo l'Annunciazione, il Papa ha sottolineato come, udito il richiamo divino, la Madonna "percorre una nuova strada e intraprende subito il cammino fuori dalla propria casa, lasciandosi condurre solamente da Dio". "La grazia dello Spirito santo - ha detto papa Ratzinger - non comporta lentezze". Da quel momento Maria, seguendo Gesu' "nella sua vita nascosta e in quella pubblica, fino ai piedi della croce" "vive la sua costante ascesa a Dio, aderendo anche nel momento dell'oscurità al suo progetto".

FESTA DELL'ASSUNTA

Benedetto XVI prega per i sacerdoti
Angelus dell'Assunta da Castel Gandolfo
Benedetto XVI affida i sacerdoti del mondo intero alla protezione di Maria assunta in cielo, dedicando loro l'Angelus di Ferragosto recitato dal cortile del palazzo apostolico di Castel Gandolfo. "Nel cuore del mese di agosto, tempo di ferie per molte famiglie, la Chiesa celebra la solennità dell'Assunzione, - ha detto il Papa -. Invito i sacerdoti a ravvivare l'amore e la venerazione per la Vergine".

domenica 9 agosto 2009

IL 16 LUGLIO E' NATA ANNA CHIARA


ANNA CHIARA SEI BELLISSIMA UN BACIONE DALLA ZIA

MIGUEL MANARA


Miguel Mañara

Quest’anno ad inaugurare il Meeting il 23 di agosto sarà la rappresentazione dell’opera di Oscar V. Milosz, interpretato dall’attore Gigio Alberti, con la regia di Otello Cenci, musiche originali di Roberto Andreoni e Marina Valmaggi e opere pittoriche di Franco Vignazia.


di Otello Cenci

La trama
Siviglia. È notte inoltrata. Nella cella del Convento della Caridad Padre Miguel non riesce a prendere sonno. Tra ricordi e sogni rivive quegli incontri che gli hanno cambiato la vita. Don Fernando, l’anziano uomo d’armi che osò riprenderlo in pubblico con toni aspri e, nello stesso tempo, abbracciarlo come un figlio. Girolama, la giovane donna e sposa che infiammò il suo cuore di amore vero. L’abate che gli insegnò il valore del tempo e la forza del perdono. Lo storpio, nel quale riconobbe Cristo e per il quale invocò il miracolo. Diversi luoghi, persone diverse accomunate da uno stesso sguardo. Uno sguardo severo e allo stesso tempo dolce, dal quale Manara è rimasto più volte affascinato. Accadimenti straordinari a cui si è abbandonato fiducioso accettando i cambiamenti e i rischi che questi comportavano. Gli stessi fatti di sempre, gli eventi del passato visti sotto una diversa prospettiva, che disvela un disegno fino ad allora nascosto.

Il tema
‘Si, Girolama, dite il vero; non sono come ero. Vedo meglio; e pure non ero cieco; ma era la luce, forse, che mancava: perchè la luce esterna è cosa da poco; non è essa che ci illumina la vita. Voi avete acceso una lampada nel mio cuore.’ Questo brano del Miguel Manara, credo esemplifichi in maniera efficace il significato del titolo di quest’anno del Meeting. Tutti i sei quadri di quest’opera parlano di avvenimenti che conducono, a volte trascinano, avanti il protagonista nella sua interminabile ricerca. Ricerca di qualcuno o qualcosa che dia senso e gusto alle giornate che si ripetono. Così, specchiandosi nell’irrequieto desiderio di felicità del Don Giovanni spagnolo di Oscar Milosz, ci si commuove per quegli incontri a volte bruschi, a volte dolci che stravolgono e sorreggono il suo cammino. In questi personaggi, ciascuno rivede le persone particolarmente care e importanti della propria storia e riassapora il loro abbraccio sincero e incondizionato. Per questi motivi, pur essendo una storia ambientata in una Spagna rinascimentale, sarà facile per il pubblico immedesimarsi. Il motore delle azioni e l’intreccio che ne consegue, sono le stesse per gli uomini di tutti i tempi: l’attesa di qualcosa che colmi l’abisso della vita e la grazia di un incontro con una Presenza che dona nuova luce alle ‘solite cose’ di tutti i giorni.

Lo spettacolo
Lo spettacolo inaugurale del Meeting è per sua natura un evento. Un evento perchè presenta in prima assoluta, una nuova produzione che apre una settimana eccezionalmente ricca di contenuti culturali ed artistici internazionali. Un evento perchè è l’occasione per iniziare a confrontarsi con il tema della manifestazione attraverso il linguaggio scenico. Un evento perchè vi prendono parte ogni anno tremila persone. Quest’anno l’allestimento prevede la presenza di oltre 50 artisti tra attori, acrobati coro e orchestra. Grazie ai dipinti di Franco Vignazia e a grandi proiezioni realizzate su quattro differenti fondali, gli spettatori sono introdotti nei paesaggi e negli ambienti di Siviglia della metà del 1600. I costumi di Ilaria Ariemme e le musiche originali di Marina Valmaggi e Roberto Andreoni completano il panorama di un viaggio che auspico suggestivo e intenso.


MEETING 30


MEETING 30 GIUSSANI:DIO HA BISOGNO DEGLI UOMINI

Redazione venerdì 7 agosto 2009
da il sussidiario
Fate bene a battere le mani, perché credo in quello che dico.
«Il pericolo maggiore che possa temere l’umanità - dice Teilhard de Chardin - non è una catastrofe che venga dal di fuori, non è né la fame né la peste, è invece quella malattia spirituale, la più terribile perché il più direttamente umano dei flagelli, che è la perdita del gusto di vivere».



Quando ho detto questa frase mi è venuto immediatamente al cuore e alla memoria come deve essere nato storicamente l’interesse per Cristo. La gente poteva andarlo a sentirlo chiedendosi: "Cosa dice costui? Parla della Trinità, di Dio Padre, parla dell’inferno dell’anima, della responsabilità dell’uomo". Però poteva farsi anche un’altra domanda, che trovava la risposta dentro il cuore della gente, senza che essa ne fosse cosciente: "Costui, perché dice queste cose?" E immediatamente, chi avesse formulato questa domanda si sarebbe sentito rispondere: "Perché ama l’uomo". Prese un bambino se lo strinse al seno e disse: "Guai a colui che torce un capello al più piccolo dei bambini" e non parlava di torcere fisicamente un capello, perché in questo fatto tutti hanno un po’ di ritegno; parlava nel far del male al bambino in termini morali, là dove nessuno presta attenzione e precauzione; parlava di un rispetto assoluto di questo esserino indifeso. Oppure si scosta nel sentiero, passa un funerale, una donna singhiozza dietro il feretro e Lui domanda: "Cosa succede?" "È una donna vedova. Le è morto l’unico figlio". Fa un passo avanti e dice: "Donna, non piangere". O ancora: "Che importa se ti prendi tutto quello che vuoi e poi perdi te stesso?” Che cosa darà l'uomo in cambio di sé? Così è sorto nel mondo il senso del rispetto, della venerazione, dell'attaccamento, dell'amore, della fiducia, della responsabilità verso la persona.

martedì 4 agosto 2009

RU486 IL VESCOVO LUIGI NEGRI LA MORALITA' PUBBLICA DEI LAICISTI?OTTENUTA USANDO"PESTICIDI UMANI"


.....Infine, l'alto prelato ricorda «la terribile e drammatica definizione che il più grande genetista del ventesimo secolo Lejeune utilizzò nei confronti della pillola abortiva: “Si tratta di un autentico pesticida umano”.....

Redazione lunedì 3 agosto 2009 il sussidiario
Non si placano le polemiche a seguito dell'ammissione alla vendita da parte dell'Aifa del farmaco abortivo noto con il nome di Ru486. Le reazioni più dure arrivano da parte della Chiesa cattolica, da sempre contraria all'aborto, ma anche da molti intellettuali, politici ed esperti.

RU486 L'ABORTO FACILE CHE SEPPELLISCE IL FEMMINISMO NELLA SOCIETA' DELLE SCAPPATOIE



....L’introduzione di una nuova modalità di aborto ci richiama dunque a ritrovare dove sia il vero interesse delle donne, se nell’incontrare una società che di fronte al loro disagio le lascia sole con la sola alternativa dell’aborto (chimico o meccanico che sia), o nello scoprire come un frutto duro da ottenere, ma gustoso, la responsabilità di un nuovo femminismo e un nuovo diritto alla maternità che non deve essere necessariamente – come impone il costume imperante - rimandata ai 30-35 anni con la prospettiva limitata rispetto alle sue attese e possibilità morali del figlio “unico e perfetto”.....


Carlo Bellieni lunedì 3 agosto 2009

In Italia diventa possibile l’aborto chimico, e questo genera preoccupazione certo per il fatto in sé; ma c’è altro ed è questo “altro” che bisogna finalmente affrontare. Già, perché magari saremo miopi, ma ci sembra che si discuta - e tanto -sulle forme per ottenere l’aborto, e non si discute - se non marginalmente - su come evitarlo. Perché?

domenica 2 agosto 2009

LA KILL PILL INCOMBE


31 luglio 2009
Cossiga ci spiega che la Ru486 va fermata perché “è contro la 194”
“Così l’aborto diventerà un metodo contraccettivo come gli altri” Anche il ministro Ronchi contrario
Poche ore prima che l'Aifa votasse a maggioranza l'introduzione della pillola abortiva RU486 in Italia, il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, ha chiesto un decreto per bloccare l’adozione della pillola e ha rivolto un’interpellanza al governo e al ministero del Welfare. Convinto com’è che il presidente, Giorgio Napolitano, dopo essersi rifiutato di firmare il decreto legge che tentava di bloccare l’esecuzione di Eluana, questa volta una firma non la negherebbe. “Chiedo che si faccia riferimento alla legge 194 – spiega al Foglio – e si spieghino i limiti dell’aborto farmacologico, più pericoloso di quello chirurgico. Così l’aborto diventerà un metodo contraccettivo come gli altri.

RU486 IL PESTICIDIO UMANO


da IL FOGLIO

....Dovrebbe scaturire, da questa brutta faccenda, una rivolta politica, morale e religiosa. Dovrebbero farsi sentire ministri, primi ministri, sottosegretari, presidenti di Regione, deputati e senatori che già hanno sottoscritto questa battaglia contro l’ultimo ritrovato di una cultura pestifera. La classe dirigente e i pastori delle chiese cristiane, in primo piano la cattolica, dovrebbero uscire dal mutismo o dal balbettamento, evitare un inutile confronto sui dettagli e andare al cuore della questione. L’introduzione della kill pill in Italia contraddice in modo evidente la 194, la legge che rendeva possibile l’aborto solo e soltanto nelle strutture pubbliche e a condizioni incompatibili con la solitudine e il simbolismo solitario e indifferente che l’uso della Ru486 implica necessariamente.....

30 luglio 2009


Da questa brutta faccenda dovrebbe scaturire una rivolta totale
Ieri un comitato di tecnici e burocrati che si occupa di farmaci, l’Aifa, ha autorizzato l’impiego su larga scala anche in Italia della pillola abortiva o kill pill Ru486.

sabato 1 agosto 2009

SIAMO VICINI AL DOLORE DEL PAPA' MARCO E DELLA SUA FAMIGLIA



Il ricordo di Paolo Dal Fior Martedì 28 Luglio 2009 13:52 VF
L'INCIDENTE
In casa Dal Fior nessuno se la sente di parlare. Chiusi nella loro abitazione di via Magatti preferiscono vivere il dolore della perdita del figlio Paolo in famiglia. Il papà, caporedattore del Corriere della Sera ricorda il figlio con poche parole.
UN RAGAZZO RISERVATO
"Un ragazzo silenzioso e riservato - Così lo ricorda il papà Marco -. Aveva un legame particolare con sua sorella Claudia. Con lei parlava e si confidava, erano molto legati". Un giovane sempre sorridente, scherzoso ma riflessivo.
GRANDE STUDIOSO
Laureato in economia all'università Bocconi di Milano, Paolo stava per partire per l'erasmus. "Sarebbe andato ad Helsinki a gennaio per completare gli studi della specialistica - racconta il papà -. Si è laureato a pieni voti, è sempre stato bravo a scuola".
FREQUENTAVA L'ORATORIO
"Era sempre in oratorio a San Vittore - continua il papà -. Si occupava del sito internet della squadra di calcio". Paolo era il capitano dell'Osvi la squadra in cui giocavano anche gli amici Andrea e Luca, morti anche loro nell'incidente sull'A8. Giocava nel ruolo di difensore e si occupava di gestire il forum sul sito della parrocchia. "L'Osvi San Vittore OPEN è la squadra di calcio dei più "grandi" (per certi versi solo di età, non di cervello!)" aveva scritto nella presentazione on line.
UN CUOCO PROVETTO
Tra le tante passioni di Paolo c'era anche quella per la cucina. Gli piaceva dilettarsi tra i fornelli e cucinare per gli amici. "Erano sempre tutti qui a casa - ricorda il padre -. Tutti gli amici venivano spesso a cena da noi e lui cucinava per loro. Grigliavano in terrazza. Anche in vacanza con l'oratorio faceva sempre l'aiuto cuoco negli alberghi in cui soggiornavano". Per le vacanze sarebbero partiti a breve. Tutti insieme, la compagnia con cui ieri sera Paolo stava andando a cena a Gallarate prima del tragico incidente. "Sarebbero partiti lunedì - racconta - per andare a casa nostra ad Alassio a trascorrere le vacanze".

LA PILLOLA RU 486

Ru486: Fisichella, e' Aborto Ma Collaborare a Scuola
Oggi - 09.38
(AGI) - Roma, 31 lug. - La pillola Ru486 "non cambia la sostanza" delle cose: "sempre aborto e'", e sull'aborto e chi vi ricorre la posizione della Chiesa e' chiara. Lo sostiene il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Rino Fisichella, che pero' preferisce mettere l'accento sulla necessita' di "formare la coscienza delle persone". Una "strada molto piu' faticosa" che viene incontro a quell'"emergenza educativa" denunciata piu' volte dalla Chiesa. Per questo auspica una "collaborazione" con le famiglie, la scuola e le istituzioni. "Nel momento in cui prendiamo tutti in considerazione l'emergenza educativa", spiega Monsignor Fisichella, "la diffusione di una tecnica come la Ru486 vanifica difatto qualsiasi tentativo di fa comprendere ai ragazzi il senso corretto dell'affettivita', dell'amore e della sessualita'". Al contrario, bisogna secondo il prelato "aiutare l'educazione dei giovani, collaborare con la famiglia, la scuola e le istituzioni affinche' le giovani generazioni comprendano il valore fondamentale della sessualita' e dell'amore nel loro giusto contesto, e non come capriccio".(AGI) N