martedì 30 dicembre 2008

PADRE ALDO CI SCRIVE

PADRE ALDO TRENTO MAIL 28 DICEMBRE 2008
Carissimi amici,

oggi è la festa della Sacra Famiglia, e per noi della parrocchia è il giorno nel quale durante la Santa Messa dei bambini, alle 8 della mattina, benediciamo le scope (vedi foto) e le consegnamo ad ogni bambino. Il motivo è educativo.

Non dimenticate le tre regole fondamentali del cammino educativo che ha portato questo non-popolo a essere popolo, comunitá viva. Tre regole che nascono dalla coscienza di “Io sono Tu che mi fai” e che “la realtá è grande amica dell’Uomo” come ci ricorda ogni giorno Carron.


sabato 27 dicembre 2008

IL RICHIAMO DI BENEDETTO XVI

....Ma chi ha nel mondo l’autorevolezza per dire: teniamoci stretti? Per dire: senza solidarietà tutti finiamo a mare? Non possono dirlo in modo credibile coloro che hanno fatto di un modello egoistico il proprio spunto di vita e le proprie profezie di sviluppo. E nemmeno coloro che a un modello egoistico opponevano facili e irrealizzabili, e dunque pericolose, utopie.
Benedetto XVI lo può fare......



IL QUOTIDIANO SGUARDO DELLA SOLIDARIETÀ’

DAVIDE RONDONI
Avvenire, 27 dicembre 2008
Nei momenti di crisi occorre la voce credibile di un uomo che dica: teniamoci stretti. Come occorre, in una tempesta, un capitano che sapendo la rotta offra indicazioni buone. In questa crisi innescata in buona parte dall’egoismo, il modo peggiore per reagire sarebbe altro egoismo.

URBI ET ORBI

Buon Natale agli abitanti di Roma e dell’intera Italia! La grande festa della nascita di Cristo sia fonte di luce e di fiducia per la vita di tutti. In questo nostro tempo, segnato da una considerevole crisi economica, possa il Natale essere occasione di più grande solidarietà tra le famiglie e tra le comunità che compongono la cara Nazione italiana. Dalla povera e umile grotta di Betlemme si diffonda dappertutto la luce della speranza evangelica e risuoni l’annuncio che nessuno è estraneo all’amore del Redentore.

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
"Apparuit gratia Dei Salvatoris nostri omnibus hominibus" (Tit 2,11).
Cari fratelli e sorelle, con le parole dell’apostolo Paolo rinnovo il gioioso annuncio del Natale di Cristo: sì, oggi, "è apparsa a tutti gli uomini la grazia di Dio nostro Salvatore"!

OMELIA SANTA MESSA DI MEZZANOTTE NATALE BENEDETTO XVI

.....Questa parola è una parola profetica. Nella notte di Betlemme, essa ha acquistato un significato completamente nuovo. Il chinarsi di Dio ha assunto un realismo inaudito e prima inimmaginabile. Egli si china – viene, proprio Lui, come bimbo giù fin nella miseria della stalla, simbolo di ogni necessità e stato di abbandono degli uomini. Dio scende realmente. Diventa un bambino e si mette nella condizione di dipendenza totale che è propria di un essere umano appena nato......

Basilica Vaticana
Giovedì, 25 dicembre 2008


Cari fratelli e sorelle!
"Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto e si china a guardare nei cieli e sulla terra?" Così canta Israele in uno dei suoi Salmi (113 [112], 5s), in cui esalta insieme la grandezza di Dio e la sua benevola vicinanza agli uomini. Dio dimora nell’alto, ma si china verso il basso… Dio è immensamente grande e di gran lunga al di sopra di noi. È questa la prima esperienza dell’uomo. La distanza sembra infinita. Il Creatore dell’universo, Colui che guida il tutto, è molto lontano da noi: così sembra inizialmente. Ma poi viene l’esperienza sorprendente: Colui al quale nessuno è pari, che "siede nell’alto",

venerdì 26 dicembre 2008

UN NATALE ALL'INCONTRARIO

.....Vogliono farci fare un Natale all’incontrario. Non più una festa per Uno che nasce, ma per una che muore, che viene fatta morire di fame e sete. E vorrebbero pure che su tutto cali il silenzio – adesso - dicendo che è un fatto privato (ma chi è stato a renderlo pubblico?)......

di Assuntina Morresi*
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 23 dicembre 2008

Un Natale all’incontrario, questo che ci vorrebbero far passare nel 2008. Un Natale all’incontrario, dove un ministro viene detto – giustamente! – coraggioso perché ricorda a tutti che bisogna dare da mangiare e da bere a chi non riesce più a farlo da solo. All’incontrario, perché lo stesso ministro deve pure spiegare che se in un ospedale italiano verrà lasciato morire di fame e sete un malato, quell’ospedale ne subirà le conseguenze.

BENEDETTO XVI LA FESTA SI PUO' ORGANIZZARE LA GIOIA NO

....“Parte integrante della festa è la gioia – ha affermato il Santo Padre –. La festa si può organizzare, la gioia no”.
“Essa può soltanto essere offerta in dono; e, di fatto, ci è stata donata in abbondanza: per questo siamo riconoscenti”.......

I suoi auspici per i fedeli in vista dell'anno nuovo
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 24 dicembre 2008

In questi giorni di Natale, pieni di decorazioni e di regali, Benedetto XVI ha lasciato un consiglio per scoprire il senso della celebrazione: “la festa si può organizzare, la gioia no”.

E' questa una delle constatazioni alle quali è giunto nel discorso che ha rivolto il 22 dicembre ai membri della Curia Romana nella tradizionale udienza per lo scambio degli auguri in occasione della nascita di Gesù (cfr. ZENIT, 22 dicembre 2008).

UNA DOMANDA ALLA CORTE EUROPEA :MA I DIRITTI DEI CITTADINI SONO AFFARI PRIVATI?

Questo fatto non vi riguarda
da Il sussidiario
Assuntina Morresi
martedì 23 dicembre 2008

Questo fatto non vi riguarda: potremmo sintetizzare così la motivazione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per dichiarare inammissibile il ricorso con cui alcuni cittadini italiani ed associazioni di famiglie di disabili gravi hanno contestato l’autorizzazione dei giudici italiani a sospendere nutrizione ed idratazione artificiale ad Eluana Englaro.

mercoledì 24 dicembre 2008

ANNA E MICHELE I NIPOTINI DI BOSTON


BUON NATALE BELLISSIMI AUGURI ANCHE A MAMMA E BABBO E NATURALMENTE AL FRATELLINO ANCORA NELLA PANCIA DELLA MAMMA

NONNA E NONNO

VITO PIEPOLI CI PROPONE QUESTO SUO ARTICOLO

La questione morale e lo spirito del Natale

Alcune vicende stanno interessando diverse procure del paese, stiamo seguendo le vicissitudini che sta vivendo il comune di Firenze, abbiamo sofferto per la tragica fine di Giorgio Nugnes e assistiamo preoccupati al montare delle accuse alla classe politica che da anni governa Comune di Napoli e Regione campana, fino al coinvolgimento anche solo politico di Rosa Russo Iervolino e Antonio Bassolino, nell’Italia del dopo-Tangentopoli.





BUON NATALE A TUTTI VOI GRAZIE PER GLI AUGURI

martedì 23 dicembre 2008

IL NATALE E LA SPERANZA

di Yulian Carron Pubblicato su La Repubblica del 23 Dicembre 2008
Caro direttore, sono stato colpito dalle letture che la Liturgia ambrosiana proponeva il lunedì della terza
settimana di Avvento. Come devono essere rimasti sconcertati i membri dell’antico popolo di Israele davanti
alle parole del profeta Geremia: «Divorerà le tue messi e il tuo pane; divorerà i tuoi figli e le tue figlie;
divorerà i greggi e gli armenti; distruggerà le città fortificate nelle quali riponevi la fiducia» (Ger 5,17).

lunedì 22 dicembre 2008

ROSA CORTESI MANDA GLI AUGURI


Egli si è mostrato. Egli personalmente.
E adesso è aperta la via verso di Lui.
La novità dell’annuncio cristiano non
consiste in un pensiero ma in un fatto:
Egli si è mostrato. Il fatto è ragionevole.
Certamente occorre sempre l’umiltà della ragione
per poter accoglierlo.
Occorre l’umiltà dell’uomo che risponde all’umiltà di Dio.

(S.S.Benedetto XVI)

L’avvenimento di Cristo diventa presente “ora” in un fenomeno di umanità diversa: un uomo vi si imbatte e vi sorprende un presentimento nuovo di vita, qualcosa che aumenta la sua possibilità di certezza, di positività, di speranza e di utilità nel vivere e lo muove a seguire. Gesù Cristo, quell’uomo di diecimila anni fa, si cela, diventa presente, sotto la tenda di una umanità diversa. L’incontro, l’impatto, è con una umanità diversa, che ci colpisce perché corrisponde alle esigenze strutturali del cuore più di qualsiasi modalità del nostro pensiero o della nostra fantasia: non ce lo aspettavamo, non ce lo saremmo mai sognato, era impossibile, non è reperibile altrove.

(Luigi Giussani)




I NIPOTINI DI CINCINNATI FANNO GLI AUGURI


CIAO SIETE BELLISSIMI AUGURI ANCHE A VOI:
LO ZIO ANTONIO STA TENTANDO DI RAGGIUNGERVI MA A NEWARK LO HANNO MANDATO A DORMIRE IN ALBERGO PERCHE' IL SUO VOLO PER CINCINNATI L'HANNO CANCELLATO
SIETE PROPRIO FUORI DAL MONDO!!!!!


venerdì 19 dicembre 2008

UDIENZA DEL MERCOLEDI' 17 DICEMBRE 2008

!.... In verità, però, le difficoltà, le incertezze e la stessa crisi economica che in questi mesi stanno vivendo tantissime famiglie, e che tocca l’intera umanità, possono essere uno stimolo a riscoprire il calore della semplicità, dell’amicizia e della solidarietà, valori tipici del Natale. Spogliato delle incrostazioni consumistiche e materialistiche, il Natale può diventare così un’occasione per accogliere, come regalo personale, il messaggio di speranza che promana dal mistero della nascita di Cristo”......

CITTA’ DEL VATICANO, 17 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’ultima Udienza Generale del 2008, tenutasi nell’Aula Paolo VI, al Natale del Signore, che è “una festa universale”.


“Anche chi non si professa credente, infatti” - ha detto il Papa - “può percepire in questa annuale ricorrenza cristiana qualcosa di straordinario e di trascendente, qualcosa di intimo che parla al cuore. E’ la festa che canta il dono della vita. La nascita di un bambino dovrebbe essere sempre un evento che reca gioia”.

APPELLO

Da Il Foglio

Per aderire basta inviare una e-mail con i propri dati all'indirizzo appelloRu@ilfoglio.it

COSA E' LA PILLOLA RU486 E PERCHE' BISOGNA FERMARLA

La Ru486 non è una medicina. Non cura alcuna malattia. Non aiuta la vita, la stronca sul nascere.

La Ru486 non è amichevole nei confronti delle donne. Non realizza in alcun modo un aborto indolore, posto che sia possibile realizzarlo. E' al contrario un sistema abortivo altamente controverso anche dal punto di vista della sua sicurezza ed efficienza clinica.

STATOLATRIA IN SPAGNA

Società - ven 19 dic
Il capo della Congregazione per le Cause dei Santi, Angelo Amato, ex Segretario della Congregazione della Fede, in un'intervista alla rivista "Consulente Re".

di Marco Tosatti
Tratto dal blog di Marco Tosatti San Pietro e dintorni il 18 dicembre 2008

In Spagna, e in tutta Europa, avanza la "statolatria": lo sostiene il prefetto della Congregazione vaticana per la causa dei santi, monsignor Angelo Amato, che, focalizzando l'attenzione in particolar modo sulla educazione civica introdotta da Zapatero nelle scuole spagnole, sottolinea, però, che "la Chiesa in Spagna è molto reattiva".

MIRABELLI IL DOCUMENTO SACCONI E' LEGITTIMO.LA SENTENZA ENGLARO CREATIVA

intervista a Cesare Mirabelli
Tratto da Il Sussidiario.net il 18 dicembre 2008

Il provvedimento del Ministro Maurizio Sacconi ha ricreato nella giornata di ieri i soliti schieramenti contrapposti tra i “sostenitori” del potere giudiziario e quelli del potere politico con reciproci scambi di accuse sulla liceità di provvedimenti o sentenze e accuse di invasioni di campo.

mercoledì 17 dicembre 2008

COMUNICATO STAMPA MEDICINA E PERSONA

17 dicembre 2008

COMUNICATO STAMPA
Esprimiamo il nostro sostegno all’atto di indirizzo del 16 dicembre del Ministro Maurizio Sacconi e dei sottosegretari Francesca Martini e Eugenia Roccella dal titolo “Stati vegetativi, nutrizione e idratazione”


Da medici impegnati tutti i giorni con il bisogno di salute non possiamo fare altro che ringraziare questo atto politico semplice ed efficace in quanto ricorda a tutti - tecnici e non - quali sono i criteri irrinunciabili di una assistenza ad ogni uomo che si trovi in uno stato di dipendenza totale da chi lo assiste.

E’ necessario un monito per tutti, quando si dimentica o si vuole snaturare come accade oggi, ciò che costituisce l’essenza della medicina e lo scopo per cui è nata.

La medicina è nata per “guarire qualche volta, curare spesso, assistere sempre”.

La semplice ragione ci fa dire che dare da mangiare e da bere è un atto eminentemente umano, a prescindere dalle modalità tecniche con cui esso è attuato, tanto più se è efficace per il paziente e non oneroso, cioè un atto dovuto.

Anche gli organismi citati nel breve documento del Ministro (il Comitato Nazionale di Bioetica e la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità del 2006) ribadiscono questo atteggiamento come essenziale e indiscutibile.

Ci si dovrebbe domandare piuttosto come mai nella nostra società civile occorra oggi che il livello politico debba indicare a noi cosa è meglio, quando dovrebbe essere coscienza e patrimonio di ciascuno, cioè cosa ovvia.

Se questo accade è probabilmente il segno di un limite che si sta travalicando e che va ritrovata una coscienza di cosa realmente è in gioco oggi nel nostro Paese.


Medicina e Persona

martedì 16 dicembre 2008

LETTERA APERTA

dai genitori di Holly Patterson

Da “La favola dell’aborto facile”, di Assuntina Morresi, Eugenia Roccella, ed. Franco Angeli (2006)
6 novembre 2003

“Gentili signori e signore,

il rapporto del coroner della contea di Alameda ha ratificato la verità che già sapevamo. Holly è morta a causa di un aborto chimico provocato dalla Ru486. Non esistono rimedi veloci o pillole magiche per interrompere una gravidanza. La nostra famiglia, gli amici, la nostra comunità è profondamente addolorata, e per sempre segnata dalla morte, tragica ed evitabile, di Holly.

lunedì 15 dicembre 2008

PADRE ALDO

padretrento@rieder.net.py;

Cari amici “puó una madre abbandonare i suoi figli?”

“Ebbene Io non ti dimenticheró mai” dici il profeta.

Un fatto accaduto nella clinica che mi ha riempito di gioia. Viene ricoverato un uomo anziano, ammalato grave di cancro alla prostata. Viveva in una sgabuzzino del famoso “Mercato 4” cosi chiamato e conosciuto in tutto il Paraguay per essere l´ inmondezzaio della vendita a poco costo di tutto e centro di qualunque traffico. Pericolosissimo passare di notte per quella zona.

DON CARRON RICEVUTO DA SUA SANTITA'

S.S.Benedetto XVI riceve don Julián Carrón. Intervista con il presidente di CL

S.S.Benedetto XVI ha ricevuto stamani, in Vaticano, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione. Al termine dell’udienza, il successore di don Giussani si è soffermato con Alessandro Gisotti sul significato di questo incontro con il Santo Padre:


R. – Un anno dopo l’incontro di Piazza San Pietro di tutto il movimento di Comunione e Liberazione con il Papa, abbiamo chiesto di poterlo rivedere per raccontargli quello che è successo e condividere con lui i frutti di quell’incontro.

D. – Sappiamo quanto Joseph Ratzinger prima e Benedetto XVI poi sia legato a CL e alla figura di don Giussani. Basti pensare alla rivista “Communio”... Questo, chiaramente è importante per voi…

R. – Assolutamente! Per la nostra storia è stato molto significativo per il rapporto che don Giussani ha sempre mantenuto con l’allora cardinale Ratzinger. Noi, soprattutto adesso, sentiamo il suo Magistero decisivo per la nostra vita di movimento, per la nostra storia. Siamo sempre molto attenti a quello che il Papa ci dice, per orientarci nella nostra strada.

D. – Sappiamo quanto Comunione e Liberazione sia impegnata nell’evangelizzazione nel mondo della cultura…

R. – Noi siamo attenti a tutto quanto il Papa dice riguardo alla presenza culturale della fede. Per esempio, noi abbiamo apprezzato tantissimo, oltre il grande discorso di Regensburg, il recente discorso fatto a Parigi, agli uomini di cultura, che noi abbiamo distribuito a tutto il movimento. Ci siamo impegnati a presentarlo ovunque. Diffondere questa perfezione della cultura che nasce dall’appartenenza all’esperienza cristiana, che è in grado di generare un’umanità con una razionalità tutta aperta, come il Papa ci testimonia in continuazione.

D. – Il tema dell’ultimo meeting di Rimini era “Protagonisti o nessuno”. Ecco, questo tema è particolarmente significativo in un periodo come l’Avvento, in cui aspettiamo Qualcuno, quel Qualcuno che cambia la vita di ogni uomo…

R. – Assolutamente! Per noi questo è decisivo perché è l’incontro con l’unico protagonista della storia a rendere gli uomini protagonisti, altrimenti siamo sazi, travolti dal torrente delle circostanze, dell’ideologia, dei nostri pensieri, dei nostri sentimenti, e soltanto l’incontro con Lui che - per usare una parola grata a don Giussani - “calamita” tutto l’essere, tutta l’affezione, tutta la ragione, che può veramente far sì che un uomo sia un protagonista della vita, e perciò dia un contributo reale al rinnovamento della società, un contributo per una umanità diversa.


domenica 14 dicembre 2008

....La Arendt afferma inoltre: "la mia opinione è che il male non è mai 'radicale', ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare a radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua "banalità"... solo il bene ha profondità e può essere integrale....."

.... Eichmann ha introdotto il pericolo estremo della irriflessività. Ma il guaio del caso Eichmann era che di uomini come lui ce n'erano tanti e che quei tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali. E questa normalità è più spaventosa di tutte le atrocità messe insieme, poiché implica - come fu detto e ripetuto a Norimberga dagli imputati e dai loro patroni - che questo nuovo tipo di criminale, realmente "hostis generis humani", "commette i suoi crimini in circostanze che quasi gli impediscono di accorgersi o di sentire che agisce male. " L'analisi delle interrelazioni fra la facoltà di pensare, la capacità di distinguere tra giusto e sbagliato, la facoltà di giudizio, e le loro implicazioni morali, come detto sopra rappresentano il nucleo tematico dell'opera . A questo proposito la Arendt si è chiesta se la facoltà di pensare, nella sua natura e nei suoi attributi intrinseci, coinvolge la possibilità di evitare di "fare il male"......

HANNAH ARENDT
A cura di Diego Fusaro
LA BANALITA' DEL MALE

giovedì 11 dicembre 2008

UDIENZA DEL MERCOLEDI' 10 DICEMBRE

..... Un autentico matrimonio sarà ben vissuto se nella costante crescita umana e affettiva resterà sempre legato all’efficacia della Parola e al significato del Battesimo. Cristo ha santificato la Chiesa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla Parola. La partecipazione al corpo e sangue del Signore non fa altro che cementare, oltre che rendere visibile una unione resa per grazia indissolubile........

.....il verbo battezzare è al passivo. Nessuno può battezzare se stesso, ha bisogno dell’altro. Nessuno può farsi cristiano da se stesso. Divenire cristiani è un passivo. Solo dall’altro possiamo essere fatti cristiani. E questo altro che ci fa cristiani, ci dà il dono della fede, è in prima istanza la comunità dei credenti, la Chiesa. Dalla Chiesa riceviamo la fede, il Battesimo. E senza lasciarci formare da questa comunità non diventiamo cristiani. Un cristianesimo autonomo - ha sottolineato Benedetto XVI - è una contraddizione in sé. In prima istanza questo altro è la comunità dei credenti, la Chiesa, ma in seconda istanza anche questa comunità non agisce da sé, secondo le proprie idee e desideri: solo Cristo può costituire la Chiesa.....

Alla teologia paolina dei sacramenti è stata dedicata la catechesi del Papa all’udienza generale di mercoledì 10 dicembre, nell’Aula Paolo VI. Seguendo san Paolo - ha esordito Benedetto XVI - abbiamo visto nella catechesi di mercoledì scorso due realtà. La prima è che la nostra storia umana dagli inizi è inquinata dall’abuso della libertà creata, che intende emanciparsi dalla volontà divina.

mercoledì 10 dicembre 2008

PERCHÉ CREDERE...NON È ROBA DA CRETINI

....«Non so cosa si dovrebbe fare, ma sono convinto della necessità di impegnarsi a partire dal livello personale ed individuale. Ciascuno si faccia la sua famiglia e cerchi di fare in modo che sia più cristiana possibile. Io, però, cerco di occuparmi di qualcosa che sta ancora prima; cioè della Fede, della possibilità di credere»......

...«Nei miei 22 libri ed in tutte le migliaia di articoli che ho scritto, non ho mai trattato di temi morali, né fatto prediche o lezioni di etica. La morale è importante, ma credo che, insieme all’impegno nella Carità, sia una conseguenza della Fede. Quello che oggi stiamo perdendo è la Fede, la consapevolezza che il Vangelo è vero».....

VITTORIO MESSORI LO SCRITTORE ITALIANO PIÙ LETTO NEL MONDO, PER LA PRIMA VOLTA RACCONTA LA SUA CONVERSIONE
venerdì 5 dicembre 2008 (fonte ??)

di Giuseppe Stabile

Attraverso i suoi scritti milioni di persone in tutto il mondo hanno ricevuto doni inestimabili. Nel suo ultimo libro, appena uscito, Vittorio Messori ci regala, però, il suo tesoro più intimo: le ragioni della sua fede ed i retroscena della sua miracolosa conversione.
Dalla quale sgorga ancora l’inesauribile desiderio di aiutare altri ad incontrare quel Gesù a cui prima era assolutamente indifferente.

DIRITTI UNIVERSALI MA NON PER TUTTI

....Io non sono d’accordo, io penso che la Chiesa è sì grande perché ha forza di popolo, si poggia sull’intuito di fede della folla dei fedeli, ma è grande anche per questa reductio ad unum che è il Papa......

...I diritti dei gay vanno bene se non diventano un attacco al matrimonio, il diritto per uomini e donne di condurre una vita libera va bene, ma non deve diventare uno scardinamento ideologico della nozione di famiglia.....


Giuliano Ferrara e una
Dichiarazione che spiega tutto degli uomini tranne che si tratta di persone

di Rodolfo Casadei
Sulle tematiche evocate dal 60esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, che si celebra il 10 dicembre prossimo, abbiamo dialogato col direttore del Foglio Giuliano Ferrara.

LA MIA FEDE LIBERALE

01 Dicembre 2008

Per Benedetto XVI ha scritto un libro di «fondamentale importanza». Marcello Pera spiega perché “deve” dirsi cristiano

di Emanuele Boffi


Diritti universali ma non per tutti
«In questi giorni ho potuto leggere il Suo nuovo libro Perché dobbiamo dirci cristiani. Era per me una lettura affascinante». Non sono le uniche parole d’elogio che Benedetto XVI ha rivolto tramite lettera all’ultima opera di Marcello Pera, filosofo e senatore Pdl che con l’attuale Pontefice ha una certa consuetudine intellettuale avendo già nel 2004, con l’allora cardinale Joseph Ratzinger, dato alle stampe Senza radici. Nella missiva all’ex presidente del Senato, il Papa scrive che «il libro è, a mio parere, di fondamentale importanza in quest’ora dell’Europa e del mondo» e lo ringrazia per aver contribuito a dimostrare che «un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo».

martedì 9 dicembre 2008

AVERE UN FIGLIO DOWN NON E' UNA VERGOGNA E QUESTO GLI INGLESI LO SANNO

.....L’aspetto interessante quindi non è tanto nelle cifre, difficili da interpretare in assenza di altri dati, quanto nelle testimonianze di chi ha risposto all’inchiesta affermando che ritiene la società più preparata ad accogliere le persone down.....

Cos'è normale?
La stampa inglese ha commentato la notizia dell’apparente incremento nel paese di nascite di bambini con Sindrome di Down enfatizzando la posizione dei genitori, apparentemente più serena che in passato.
di Paola Vitali
Tratto da L'Occidentale il 7 dicembre 2008

giovedì 4 dicembre 2008

IL SENSO DELLA VITA NASCOSTO NELLA DEPRESSIONE…

...Siamo sicuri che il benessere che inseguiamo, come meta unica e assoluta, sia veramente la felicità? Certi ripetitivi programmi di informazione fanno pensare a una battuta di Bruce Marshall: “Oggi la gente vive nel benessere senza gioia. In fondo a una lunga sfilata di bollette della luce, del telefono e del gas, non intravede altro che il conto delle Onoranze funebri”......

..... “ero impaurito… mi tremavano le gambe all’improvviso, un malessere continuo mi attraversava… come se fossi continuamente altrove”.

Quello di Buffon non è un caso strano. In forme diverse è quasi la normalità per i cosiddetti “uomini di successo”. Cesare Pavese diceva: “c’è qualcosa di peggio del fallire nei propri progetti: è riuscirci”. Perché è lì, quando sei “arrivato”, quando stringi fra le mani quello che volevi possedere, che avverti il nulla e ti scopri insoddisfatto, destabilizzato. Tanto da smarrirti......


Antonio Socci Da Libero, 16 novembre 2008

Cosa dà senso alla vita? Cosa le dà valore e gusto? Il soldi? Il successo? La salute? Per cosa vale la pena vivere? Mi ha colpito, in questi giorni, il casuale intrecciarsi sui giornali di storie apparentemente lontanissime. Tre storie.

AI LETTORI

Carissimi lettori
e' iniziato il tempo dell'avvento,dell'attesa.
Questo blog ,desidera aiutarmi ed aiutare a renderci ogni giorno piu' certi che la vera liberazione dell'uomo sta nel seguire Cristo.
Non una fantasia o un lontano ricordo ma tutti coloro che con la loro vita ci testimoniano che la vera letizia la si puo' sperimentare ubbidendo,seguendo cio' che un giorno ci ha stupito e pregando che questo stupore permanga e si rinnovi quotidianamente.
AUGURI BUON CAMMINO


IL PENSIERO DI BENEDETTO XVI SECONDO IL CARDINAL RATZINGER

Incontro con alcuni giornalisti dell’agenzia ZENIT
Da Agenzia ZENIT del 28 aprile 2005

MURCIA, giovedì, 28 aprile 2005 (ZENIT.org).- L’annuncio di Cristo e del suo Vangelo in un mondo relativista è per il nuovo Papa Benedetto XVI una delle sfide principali della Chiesa.

Lo ha spiegato il cardinal Joseph Ratzinger, Pefetto della Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede, in un incontro con i giornalisti – tra i quali erano presenti alcuni giornalisti di ZENIT – il 30 novembre 2002 presso l’Università Cattolica San Antonio di Murcia, in occasione della sua partecipazione al Congresso Internazionale di Cristologia.

ALLA VIGILIA DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PROMOSSA DALLE NAZIONI UNITE

Vaticano: disabili, no a convenzione Onu

La Santa Sede conferma che non firmerà il documento, perché non contiene un divieto esplicito dell'aborto
www.Corriere.it 2 dicembre 2008


CITTA' DEL VATICANO - Dopo il «no» alla depenalizzazione dell'omosessualità da parte dell'Onu (il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare a nome dell’Unione europea alle Nazioni Unite), il Vaticano esprime il proprio dissenso anche nei confronti della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l’8 maggio scorso. Alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema «Dignità e giustizia per tutti noi», la Santa Sede ha confermato, come aveva già annunciato, che non formerà il documento.

FERRARA DIRITTI UNIVERSALI MA NON PER TUTTI

....io penso che la Chiesa è sì grande perché ha forza di popolo, si poggia sull’intuito di fede della folla dei fedeli, ma è grande anche per questa reductio ad unum che è il Papa......

....Tutto questo la dichiarazione universale non lo affronta. Poi c’è la cosa che richiamava lei: oggi il diritto individuale come diritto universale si scontra con l’ideologia dei diritti umani, che è cosa diversa dalla teoria dei diritti umani. In Tom Payne e nella Costituzione americana i diritti sono fondati su una base creaturale, discendono dal modo in cui il Creatore ha fatto l’uomo. Oggi i diritti della differenza, cioè i diritti gay, i diritti di genere, l’affirmative action, sono fuori da quell’orizzonte e in parte lo contraddicono. Sono ideologia, sono falsa coscienza dei diritti umani......

Giuliano Ferrara e una Dichiarazione che spiega tutto degli uomini tranne che si tratta di persone
Tempi 01 Dicembre 2008

di Rodolfo Casadei

GAY P.LOMBARDI POSIZIONE VATICANA NON E' ISOLATA

Nel respingere la proposta francese in tema di discriminazione degli omosessuali ''la Santa Sede non e' sola''.
Lo sottolinea il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, sottolineando che ''meno di 50 stati membri delle Nazioni Unite hanno aderito alla proposta in questione, mentre piu' di 150 non vi hanno aderito''.

Secondo padre Lombardi, inoltre, ''l'intervista di mons. Migliore - che tante reazioni negative ha suscitato oggi - letta integralmente, dice cose chiare e del tutto condivisibili''.
''Ovviamente - spiega il direttore della Sala Stampa d'ella Santa Sede - nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali, come qualcuno vorrebbe far credere.

STORIE DI UNA BUFALA A MEZZO STAMPA

di Michele Brambilla
Il giornale 2 dicembre 2008

La fine è nota. Finirà che la sesquipedale bufala lanciata ieri dai media di mezzo mondo andrà ad aggiungersi alle tante leggende nere contro la Chiesa cattolica: diranno che il Vaticano vuole che l’omosessualità sia considerata un reato, che i gay finiscano in galera o meglio ancora sul patibolo come succede in certi Paesi islamici di cui Ratzinger (l’immancabile «papa nazista») vuole ora diventare alleato.
Già vediamo gli irresistibili sketch di Sabina Guzzanti, la satira di Dario Fo, le poesie incivili di Andrea Camilleri, gli indignati commenti di Augias e di MicroMega. Il voltairiano «calunniate calunniate qualcosa resterà» sarà così, ancora una volta, messo in pratica.


LA CHIESA SOTTO ACCUSA

di Andrea Tornielli
IL GIORNALE 2 DICEMBRE 2008

L'ennesima tempesta in un bicchier d'acqua ha fatto passare ieri il Vaticano come un regime autoritario e fondamentalista che vuole la criminalizzazione dell'omosessualità. A scatenarla, con parole peraltro inequivocabili che non si prestano ad ambigue interpretazioni, è stata l'intervista che l'agenzia cattolica francese I.Media ha fatto all'arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore permanente della Santa sede presso le Nazioni Unite, nella quale il diplomatico vaticano ha preso le distanze dal progetto di dichiarazione che la Francia, a nome dell'Unione europea, ha intenzione di presentare all'Onu per chiedere il pari trattamento di ogni orientamento sessuale e, fra l'altro, la depenalizzazione dell'omosessualità nei Paesi di tutto il mondo. «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale»,

mercoledì 3 dicembre 2008

NESSUNO VUOLE PUNIRE I GAY

IL GIORNALE 2 DICEMBRE 2008
Il portavoce della Santa Sede: «Non siamo certo favorevoli alle condanne a morte e al carcere. Difendiamo solamente i diritti del matrimonio fra uomo e donna»
Il Vaticano per qualche ora viene fatto passare come fautore della penalizzazione degli omosessuali. Ma padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa sede non ci sta, e spiega come Oltretevere nessuno abbia pensato di allearsi con coloro che gettano in galera gli omosessuali o addirittura li condannano a morte magari sulla pubblica piazza, come peraltro già traspariva dalle parole di monsignor Migliore nell'intervista a I.Media, che sono state strumentalizzate.

martedì 2 dicembre 2008

BUON ANNIVERSARIO

AUGURI ALESSANDRA E FRANCESCO
BUON ANNIVERSARIO.
8 ANNI

"Perché la Chiesa ha eletto il matrimonio alla dignità di sacramento?

Il sacramento del Matrimonio suggella l’esperienza umana dell’amore, dandole una solidità e una prospettiva di integrità, fedeltà e stabilità che da sola non avrebbe. È come se la natura diventasse sacra: un legame naturale viene sacralizzato. E in questa sacralizzazione la coppia trova anche la possibilità di superare le fragilità che appartengono alla natura umana e di continuare il suo percorso. Per questo Giussani definisce il Matrimonio come «il gesto sacramentale più valorizzatore dell’umano».

CHI E' PERSONA E CHI NON LO E'

di Carlo Valerio Bellieni*
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 30 novembre 2008

Stiamo assistendo in Italia e all’estero al ritorno di un’antistorica divisione tra chi è “persona” e chi non lo è. A certe dichiarazioni di questo tenore rispondono sdegnati soprattutto le persone disabili che sentono sulla propria carne il peso della discriminazione e i genitori dei bambini prematuri che combattono giorno per giorno una lotta solitaria per far riconoscere il diritto alla piena assistenza ai loro piccoli.

L,EPOCA PIU, IMMORALE CHE SI SIA CONOSCIUTA

L’epoca più immorale che si sia conosciuta
È il tempo in cui si prende la fissazione per ragione, il narcisismo per amore, il suicidio per martirio. Chesterton e l’Ortodossia
di Ubaldo Casotto
Tempi 30 novembre 2008

S.S. BENEDETTO XVI ANGELUS

ANGELUS , 30.11.2008
Cari fratelli e sorelle!
Iniziamo oggi, con la prima Domenica di Avvento, un nuovo Anno liturgico.
Questo fatto ci invita a riflettere sulla dimensione del tempo, che esercita sempre su di noi un grande fascino. Sull’esempio di quanto amava fare Gesù, desidererei tuttavia partire da una constatazione molto concreta: tutti diciamo che "ci manca il tempo", perché il ritmo della vita quotidiana è diventato per tutti frenetico. Anche a tale riguardo la Chiesa ha una "buona notizia" da portare: Dio ci dona il suo tempo. Noi abbiamo sempre poco tempo;