venerdì 13 agosto 2010

PADRE ALDO TRENTO 27 luglio 2010

Cari amici,
uno che era un barbone, adesso, da quando è stato accolto nella nostra casa famiglia (dove vivono quanti la polizia raccoglie per i marciapiedi), mi ha detto: “Mediante la disgrazia, ho incontrato Cristo e così la disgrazia è diventata una grazia”. Guardare la realtá così è sperimentare la contemporaneitá di Cristo in ogni piccola cosa.



Come oggi, quando, uscendo dalla redazione del nostro settimanale e guardando il pavimento, ho visto una carta delle caramelle e mi sono piegato dicendo:“Tu, o Cristo mio”; l’ho presa e l’ho messa nel cestino. Due passi più avanti si presenta la stessa scena, mi piego e ancora: “Tu, o Cristo mio”; e la carta nel cestino. E siccome le carte nel cortile sono sempre presenti (per via dei bambini che stanno imparando questo metodo piano piano), potete immaginare quanto tutto questo mi renda familiare Cristo. Anche la spazzatura, il fare bene la camera, tenere in ordine la casa, ripetere all’infinito ai miei bambini sempre la stessa cosa, tutto diventa Avvenimento.
Un abbraccio e buone vacanze,
P. Aldo
PADRE ALDO TRENTO 2 agosto 2010

Cari amici
Guardate le meraviglie del Signore. Ieri nella clinica abbiamo battezzato tre bambini miei (della Casetta di Betlemme) e tre di un giovane papá che sta morendo e desiderava vedere i suoi figli, cristiani prima di morire. È stato una festa. In particolare per la mia piccola Maria Vittoria Miracolo, incontrata abbandonata in una borsa di plastica in mezzo all'erba di una piazza. È bellisssima. Lei abbandonata della mamma, ma salvata della tenerezza di Dio, che si occupa di ognuno di noi. E noi ci occupiamo gli uni degli altri? Quanto bisogno di tenerezza ha ogni uomo, in particolare chi soffre. L'altro giorno mi è giunta notizia di una giovane donna che andava alle Scuola di Comunità, trovata impiccata dopo al cui giorni e accanto a lei il cagnolino. Che dolore! Se non seguiamo Carron che giustamente ci "bastona" perchè possiamo capire cosa vuol dire lavoro personale fare esperienza questi fatti seguiranno accadendo perchè chi può fare compagnia a chi soffre se non chi vibra di passione per Cristo, se non chi ama la propria umanità. Carron ci dice che solo le pietre non si commuovono. Guardare questi miei bambini, rinati da una tenerezza di Cristo è volere solo Cristoo, è volere un cuore grande per amare l'uomo. Che bella la S. di C. Chi ci fa fare Carron, perchè con lui i discorsi sono finiti casi le prediche, le esortazioni, le frasi fatte. Per me una grazia unica altrimenti come fasi di fronte ad un oceano da dolore.Ciao.
P. Aldo




PADRE ALDO TRENTO 6 agosto 2010
Cari Amici,
Questi è il primo dei 5 bebé che arrivano in questi giorni. Si chiama Giorgio e ha 6 mesi. La mamma vive nella strada e ha altri 2 bambini che mi saranno consegnati oggi: uno ha 2 anni e l'altra 5. 
Fa molto freddo in questi giorni e la polizia le ha incontrati nudi nella catapecchia, e soli.  
Prossimamente Dio mi consegna due bebé attualmente nella incubatrice perche nate premature e abbandonate per la mamma. Sono gemelle. 
Cosi i miei figli oggi sono 40, di cui 12 sono bebé. 
Amici quanto mi duole vedere tanta sofferenza innocente Giorgio, il bebé di 6 mesi era nutrito dalla "madre" con caña (una specie di grappa) per via del freddo. 
Che conforto in questo dramma il versetto delle lodi di questa mattina: "se mio padre e mia madre mi abbandonano il Signore mi raccogliera". Che bello questo verbo "Mi raccogliera". Amici come si fa a dubitare di Lui? Come si fa non vibrare per la certezza di quel "TU" che domina, di "Io sono che tu che mi fai"? Per me la vita molto dura è piena di questa sicurezza, per cui rispondo sempre si alla realtà, sostenuto per la Madonna. Oggi è la festa della realta come segno: la Trasfigurazione. 
Che i nostri occhi siano come quelli del mio Giorgio: pieni di stupore perchè grandi cose fa il Signore per noi e con noi. Che senso avrebbero le vostre vacanze senza questa commozione. Non dimenticate quanto diceva Cleuza: "Chi ha fatto questo mare è lo stesso che ha fatto Victor, il mio Bambino senza cranio e in coma da due anni". Solo cosi si può gustare il sapore dell'acqua marina o delle montagne. 
Siamo sospesi su un punto fermissimo... ed è una cosa dell'altro mondo. Anche la depressione è sottomessa a questo giudizio e cosi non può vincerci. Ê proprio bello. 
Ciao
P. Aldo





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