martedì 1 marzo 2011

MESSA AL DUOMO




MILANO – Duomo di Milano gremito lunedì sera per la messa officiata dall’arcivescovo cardinale Dionigi Tettamanzi in ricordo di don Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione di cui quest’anno ricorre il sesto anniversario della morte.

Una decina di migliaia di aderenti al movimento, molti accorsi già un’ora prima della funzione, hanno invaso le navate della cattedrale per la preghiera eucaristica in suffragio della loro guida spirituale, cui lo stesso Tettamanzi ha riconosciuto la statura di ”nostro Fratello e Padre”.

Seduti in prima fila il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e le personalità più in vista in città della Compagnia delle Opere. Nella sua omelia, tutta incentrata sull’esegesi del concetto biblico di ”sapienza”, Tettamanzi ha proposto un’interpretazione suonata come un monito per chi, come i ciellini, dall’esperienza cristiana traggono linfa per un protagonismo attivo nella vita sociale e politica.

”E’ conforme al pensiero di Dio – ha detto l’arcivescovo – ai suoi pensieri, alla sua volontà il dono totale di sé che si manifesta in modo sommo nella passione e nella morte di Gesù. Non è invece lo stile mondano del potere e della gloria”.

”Ci è chiesto perentoriamente di operare – ha continuato Tettamanzi – di intraprendere, di far fruttificare i talenti che la natura e la grazia ci offrono, di saper incidere nella molteplice realtà sociale e culturale e politica, di essere protagonisti dello sviluppo integrale dell’uomo e del mondo ma tutto questo sempre e solo in Cristo, operando con la sua logica e non quella del mondo”.

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