mercoledì 31 agosto 2011

LE PAROLE DI ALFANO DANNO UNA LETTURA SERIA DI COSA SIA LA CHIESA PER L'ITALIA

......Quasi un rabbioso riflesso involontario, davanti alla spianata madrilena piena di giovani, due milioni con età media 22 anni, figli di una società secolarizzata, che però cercano altro, e lo cercano nella Chiesa. Uno spettacolo straordinario e confortante, dopo quello offerto dalle devastazioni nelle strade di Londra, inaspettato, però, per chi è abituato a giudicare la Chiesa dalle letture dei grandi quotidiani e di opinionisti disattenti.



C’è chi vuole una Chiesa debole, irrilevante, rinchiusa nelle sagrestie e lontana dalle piazze e dalla vita civile, che diventi il meno visibile possibile. Ma se questo accadesse, quali sarebbero i riflessi sulla società italiana? Per questo le parole del segretario Alfano non sono solo una presa di posizione politica, ma una lettura seria e ragionata di cosa significa la presenza e la vitalità della Chiesa per il nostro paese, e di quanto un governo che operi per il bene comune debba saperne tenere conto.......






di Eugenia Roccella

Tratto da L'Occidentale il 29 agosto 2011



Ha fatto benissimo il segretario Alfano con la sua lettera ad Avvenire, ieri, a intervenire tempestivamente nella polemica alimentata da alcuni quotidiani sulla Chiesa e i suoi cosiddetti privilegi fiscali. Oltre a precisare subito la posizione del Pdl sul tema, Alfano ha chiarito che le presunte ricchezze della Chiesa sono ricchezze dei poveri, considerando le innumerevoli opere di carità, piccole e grandi, disseminate in tutto il paese, senza distinzione fra Nord e Sud, fra paesi e città, e che contribuiscono in modo decisivo alla tenuta del nostro tessuto sociale.









Se in tempi di crisi economica (ma non solo: basti pensare ai disordini inglesi di qualche settimana fa) l’Italia riesce, nonostante tante difficoltà, a mantenere la sua particolare capacità di coesione sociale, grazie alla centralità della famiglia e alla diffusione delle reti di solidarietà, sarebbe bene chiedersi quanto di tutto questo sia dovuto, oltre che alle solide e vive radici cristiane del nostro paese, alla presenza capillare e partecipata della Chiesa.



E’ interessante la lettura dei fatti offerta dalla lettera ad Avvenire: l’attacco arriva subito dopo le giornate della gioventù di Madrid, dopo un iniziale, e fallimentare, tentativo di descrivere l’incontro dei giovani cattolici con il Papa come un’iniziativa perdente e isolata, assediata dalle contestazioni della società civile e in particolare degli indignados. Anche qui il pretesto era fornito dai presunti privilegi dei cattolici, accusati stavolta di aver organizzato la GMG a spese dei contribuenti spagnoli.



La polemica si è arenata di fronte all’immenso e indiscutibile successo del raduno, ma chiunque avrebbe potuto capire che due milioni di persone in una città come Madrid, in pieno agosto, sotto gli occhi dei media di tutto il mondo, costituiscono, dal punto di vista economico e di visibilità, un’occasione imperdibile. Chi, in Italia, ha dovuto digerire il trionfo della giornata e constatare l’affetto di tanti giovani per il pontefice non ha saputo trovare di meglio che riciclare le accuse alla Chiesa, adattandole alla manovra economica.



Quasi un rabbioso riflesso involontario, davanti alla spianata madrilena piena di giovani, due milioni con età media 22 anni, figli di una società secolarizzata, che però cercano altro, e lo cercano nella Chiesa. Uno spettacolo straordinario e confortante, dopo quello offerto dalle devastazioni nelle strade di Londra, inaspettato, però, per chi è abituato a giudicare la Chiesa dalle letture dei grandi quotidiani e di opinionisti disattenti.



C’è chi vuole una Chiesa debole, irrilevante, rinchiusa nelle sagrestie e lontana dalle piazze e dalla vita civile, che diventi il meno visibile possibile. Ma se questo accadesse, quali sarebbero i riflessi sulla società italiana? Per questo le parole del segretario Alfano non sono solo una presa di posizione politica, ma una lettura seria e ragionata di cosa significa la presenza e la vitalità della Chiesa per il nostro paese, e di quanto un governo che operi per il bene comune debba saperne tenere conto.



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