martedì 12 ottobre 2010

SEMPRE E DOVUNQUE

...Costituire un nuovo dicastero e stabilirne il ruolo, infatti, non è stato semplice, dato che si sarebbero andate a toccare competenze di altri organismi, come ad esempio la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, la Congregazione per l’educazione cattolica e il Pontificio consiglio per la cultura. Il motu proprio, un testo relativamente breve, di poche pagine, è stato limato fino all’ultimo dal Pontificio consiglio per i testi legislativi e non contiene organigrammi. I locali del dicastero per la nuova evangelizzazione sono stati predisposti durante l’estate all’inizio di via della Conciliazione....


Il Papa chiede a Fisichella di trovare nuovi cristiani

di Andrea Tornielli
Tratto da Il Giornale del 10 ottobre 2010
«Ubicumque et semper», cioè «sempre e dovunque»: è questo il titolo del motu proprio di Benedetto XVI che istituisce il Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, affidato alla guida dell’arcivescovo Rino Fisichella.


Il documento, atteso da tempo, sarà pubblicato martedì e presentato ai giornalisti nella Sala stampa della Santa Sede.

«Sempre e dovunque» la Chiesa ha fatto dell’evangelizzazione il suo «compito primario», si legge nel motu proprio, che contiene una significativa novità rispetto a quanto previsto. Come si ricorderà, nel momento in cui venne annunciata l’intenzione di creare il nuovo dicastero, venne spiegato che sarebbe stato competente soltanto sui Paesi di antica evangelizzazione oggi caratterizzati dal fenomeno della secolarizzazione. Invece, anche se Benedetto XVI, nel testo, sottolineerà che l’azione del Pontificio consiglio s’indirizza in modo particolare a queste zone, la competenza del dicastero di Fisichella non avrà confini e si estenderà su tutta la Chiesa. A motivare questa decisione, apprende il Giornale, è stato uno dei compiti principali che Ratzinger ha voluto affidare al nuovo organismo: quello di far meglio conoscere e assimilare il Catechismo della Chiesa cattolica. Un compito che non può essere ristretto solo al mondo occidentale.
Nel tempo trascorso dall’annuncio del Pontefice, in giugno, all’effettiva istituzione che avverrà martedì con la pubblicazione del documento papale, si è svolto un lungo e non sempre facile lavoro nei sacri palazzi. Costituire un nuovo dicastero e stabilirne il ruolo, infatti, non è stato semplice, dato che si sarebbero andate a toccare competenze di altri organismi, come ad esempio la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, la Congregazione per l’educazione cattolica e il Pontificio consiglio per la cultura. Il motu proprio, un testo relativamente breve, di poche pagine, è stato limato fino all’ultimo dal Pontificio consiglio per i testi legislativi e non contiene organigrammi. I locali del dicastero per la nuova evangelizzazione sono stati predisposti durante l’estate all’inizio di via della Conciliazione. Lo scorso 19 settembre, nel discorso tenuto ai vescovi britannici a Birmingham, Benedetto XVI aveva detto: «Mentre annunciate la venuta del Regno, con le sue promesse di speranza per i poveri ed i bisognosi, fate di tutto per presentare nella sua interezza il messaggio vivificante del Vangelo, compresi quegli elementi che sfidano le diffuse convinzioni della cultura odierna. Come sapete, è stato di recente costituito un Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione dei Paesi di lunga tradizione cristiana, e desidero incoraggiarvi ad avvalervi dei suoi servigi per affrontare i compiti che vi stanno innanzi». Il dicastero affidato a Fisichella, rappresenta una delle novità più significative del pontificato ratzingeriano.


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