mercoledì 12 maggio 2010

ADUNATA DEGLI ALPINI

Un fiume in piena,gente in ogni angolo della citta' e della periferia.
Tutte le piazzuole erano occupate da tende o gazebi.
Un clima gioioso,sereno,accogliente.
Il traffico cittadino aumentato all'improvviso non infastidiva nessuno.
In questi giorni abbiamo potuto sentire la nostra citta' accogliente.
Gente sorridente,giovani,bambini,anziani tutti hanno potuto godere di questa grande festa.
L'evidenza di un avvenimento cosi' ha messo in luce quali sono le vere esigenze dell'uomo.
Se giravi in citta' potevi sperimentare l'accoglienza.
Che cosa univa tutti in quelle giornate se non il desiderio di amicizia?
Non era lo spettacolo in particolare che richiamava la gente ma la voglia di esserci,di poter dire c'ero anch'io.
Giovedi' 6 hanno prtato in cattedrale le spoglie di don Carlo Gnocchi,cappellano degli alpini nell'ultima guerra.
Ha partecipato anche lui a questo grande evento in compagnia degli alpini(l'hanno sempre vegliato)e del popolo che si radunava in preghiera.
Tradizione e religione in queste giornate erano un unica fusione,e nemmeno lo scorrere di tanto vino ha creato problemi.
Davvero credo che l'esigenza di tutti noi sia quella di far riemergere le proprie radici e di essere aiutati a scoprire cio' di cui veramente abbiamo bisogno.

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