giovedì 9 giugno 2011

RISPOSTA MIA ALLA LETTERA DI ANTONIO SOCCI

Antonio Socci in una lettera mandata a tempi ad Amigoni esorta gli amici a ripensare ad un nostro partito.
Anni addietro molti si erano gia' cimentati in una simile avventura.
Don Giussani era poi intervenuto sciogliendo il movimento popolare.
Antonio ,giustamente,ci ricorda che continuamente anche il Papa richiama il suo popolo a vivere piu' seriamente l'adesione a Cristo.
Ritengo che ciascuno di noi debba mettersi in gioco testimoniando nel quotidiano la propria appartenenza.Penso che sperare pero' in un partito perfetto sia veramente voler riporre le forze ,le capacita' negli uomini.Ciascuno di noi e' chiamatyo in gioco,ci e'chiesta una presenza piu' viva ci e' chiesto di vivere in prima persona l'avventura della vita.
Anche noi ,come tutti, se non ci aiutiamo in questo cambimento piu' facilmente ci lasceremo prendere dalla corrente ci lasceremo inghiottire dalla sua forza.
Quello che ci manca non e' un partito ma la voglia di conversione.

..."In occasione del trentennale del movimento, Giovanni Paolo II riceve diecimila ciellini in udienza, dando loro il seguente mandato: «Andate in tutto il mondo a portare la verità, la bellezza e la pace che si incontrano in Cristo Redentore. Questa è la consegna che vi lascio». Viene così dato un nuovo impulso alla diffusione missionaria del movimento, oggi presente in circa settanta Paesi...."


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