Luigi Giussani
A vent’anni dal riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione proponiamo gli appunti dalla sintesi di Luigi Giussani ai primi Esercizi spirituali della Fraternità. Rimini, 7-9 maggio 1982
«Dove due o tre si riuniranno nel Tuo nome: Ti riconosciamo presente, o Signore,
perdonandoci a vicenda e soccorrendo al bisogno di tutti. Ascoltiamo la Parola e insieme spezziamo il Pane. (…) Ci scambiamo la pace che ci hai dato: perché (…) l’umanità sani le divisioni e costruisca il mondo nuovo»1. Ora, noi che cosa desideriamo, con l’impegno del movimento, se non che questo si realizzi? Quando poi cantiamo insieme un Inno come quello di questa mattina2, non è possibile che siamo così totalmente distratti da non provarne un’emozione grande, perché questa è proprio, fin nel dettaglio, la descrizione di quello che vorremmo accadesse, che preghiamo accada, meglio ancora, che supplichiamo si manifesti: là dove due o tre si riuniscono Ti riconosciamo presente, e la Sua presenza genera un’umanità diversa.
Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
martedì 31 luglio 2007
APPARTENENZA E COMUNIONE
Riporto il pezzo che con la fraternita' si e' meditato domenica 29 luglio.
"Il volto dell'uomo è nella modalità con cui si pone di fronte al suo destino. il modo con cui un uomo guarda chi è vicino e chi è lontano, chi è in famiglia o all'estremità della terra,dipende dalla coscienza del destino che ha preso consistenza dentro di lui.
E' questo ciò a cui vogliamo tendere con l'impegno della Fraternità: che esista nella nostra vita, non soltanto un lavoro che ci proietta fuori, ma un lavoro sulla nostra faccia, cioè sulla posizione che io ho col mio destino, cioè con Dio.
La posizione che io ho con Dio è ciò che dà consistenza alla mia umanità: perchè altrimenti noi cerchiamo e mettiamo la nostra consistenza in tutto quello che facciamo.
Io credo che l'impegno della Fraternità possa essere descritto come la ricerca del proprio volto, perciò come la fatica e il lavoro su di sè, sulla propria persona, la fatica e il lavoro per vivere il rapporto con Dio, con il proprio destino, perchè non sia più estraneo, anche se il suo nome è così familiare, perchè sia più incidente sul nostro cuore.
Anche se la maggior parte di quel che facciamo lo facciamo in Suo nome, è come se questo riuscisse a intaccare tutto, ma non il cuore, cioè la mentalità, vale a dire quel seme da cui scaturiscono i criteri di valutazione, perciò i criteri di speranza, di gusto, di piacere e i criteri del fare."
( Ritiro della Fraternità, 9 ottobre 1982)
Metto all'interno pezzi di interventi,di lettere di Enzo Piccinini che credo ci possano essere di grande aiuto.
lunedì 30 luglio 2007
VARIGOTTI
Varigotti
Il luogo della nostra storia
e di una bellezza ospitale
Per vent’anni è stata la meta dei raduni di Gioventù Studentesca, nella primissima stagione della vita del movimento. La Torre e la chiesetta di San Lorenzo hanno ospitato le Settimane Studenti e le Tre giorni di Pasqua. La Casa San Francesco, dove don Giussani aveva trascorso un periodo di convalescenza negli anni 1946-47, conserva la memoria di una storia.
DON GIUSSANI VITA DI UN AMICO
“Don Giussani sapeva spiazzare e sorprendere chi l’ascoltava e ci augurava spesso di “non essere mai tranquilli”, non perché ci volesse nevrotici, ma perché non intendeva la fede come una specie di consolazione intimistica e di ‘pace’ in cui rifugiarsi di fronte alle difficoltà e disavventure della vita. Questo modo di proporre le cose apparteneva un po’ anche al suo temperamento e al suo carisma.
LA CONFUSIONE E LA BRECCIA DEL MISTERO
La consapevolezza del desiderio del cuore, chiave di volta del metodo che mette nelle condizioni di incontrare la risposta. La presentazione pubblica de Il cammino al vero è un’esperienza
La Diaconia Nazionale di Comunione e Liberazione ruota intorno a due fattori: una domanda e una risposta. Né l’una né l’altra sono pure idee pensate in astratto, ma piuttosto esperienze vissute nel concreto.
La Diaconia Nazionale di Comunione e Liberazione ruota intorno a due fattori: una domanda e una risposta. Né l’una né l’altra sono pure idee pensate in astratto, ma piuttosto esperienze vissute nel concreto.
GLI INASCOLTATI E ACCORATI APPELLI DEL PAPA
Perché il Papa, come i profeti biblici, non viene ascoltato? “Anche al tempo di Noè gli uomini mangiavano e bevevano…..”, dice la Scrittura. Se ne infischiavano di chi li ammoniva di tornare a Dio…
“Quando ero bambino” ha scritto Jean Guitton “nessun destino dei personaggi della Storia Santa mi appariva così misero quanto quello di Noè, per il diluvio che lo tenne rinchiuso nell’Arca per quaranta giorni. Più tardi, fui spesso ammalato e per lunghi giorni costretto anche io a restare nell’Arca. Capii che mai Noè poté vedere così bene il mondo come dall’Arca, malgrado essa fosse chiusa e facesse notte sulla terra”.
domenica 29 luglio 2007
LA COMUNITA' DI ANCONA INCONTRA IL PAPA:
Lo scorso 27 giugno la nostra comunità dei ragazzi di GS di Ancona è stata accolta nell'udienza del Santo Padre a Roma insieme alle famiglie dell'Associazione Arianuova con i cui figli disabili gli studenti portano avanti da alcuni anni l'esperienza della caritativa. La responsabile dell'Associazione, Anna Sgrò, al termine dell'udienza, ha avuto la possibilità di incontrare e dialogare per qualche minuto con il Papa presentandogli l'Associazione e il gesto della caritativa; ha poi consegnato al Papa la lettera che qui alleghiamo, due bottiglie di vino che provengono dalla vendemmia che i ragazzi disabili avevano fatto nello scorso settembre, e un DVD che presenta la caritativa. Ci è giunta una risposta dal Vaticano che qui alleghiamo.Prof. Nicola Campagnoli
Santo Padre,
le doniamo questo vino, frutto di un'incontro e testimonianza di un'amicizia. Un gruppo di famiglie di Ancona con ragazzi disabili, guardando i loro figli ha pensato di farli incontrare con la realta' nella sua interezza, fatta di circostanze quotidiane e di cose straordinariamente belle, come incontrarsi, lavorare e divertirsi insieme. Una realta' non 'ristretta' dal limite dell'handicap, che invece diventa punto di partenza. Fino a realizzare un vino. Anzi due. Un bianco e un rosso di qualita', opere della terra marchigiana. Con l'aiuto di Cristo, questa compagnia chiamata 'Arianuova' - da qui la denominazione del vino - e' cresciuta, nel numero e nella consapevolezza della propria storia e del proprio destino. Santo Padre, le doniamo questo vino nella certezza del Suo apprezzamento e nella letizia di sapere che e' arrivato in luogo che mai avremmo immaginato. Le chiediamo di pregare affinche' questa storia continui. Sempre in Cristo.
Carissimo Santo Padre,
in questo dischetto è contenuto un breve filmato che riguarda alcuni momenti della vita delle nostre famiglie, alcuni gesti che abbiamo compiuto insieme durante l’anno: la vendemmia, la festa di carnevale, i momenti trascorsi insieme nel convento di Colle Ameno ad Ancona, le gite…
Insieme a noi, ai nostri figli, ai nostri ragazzi, ci sono studenti ed insegnanti di Gioventù Studentesca che spesso ci accompagnano e condividono la nostra vita, secondo l’insegnamento e l’esempio del loro fondatore don Luigi Giussani, uomo di carità ed educatore nell’amore.
A uno di questi insegnanti, al termine di un incontro con tanti giovani studenti di GS, si avvicinò una ragazza di diciotto anni, adottata, che aveva sofferto di poliomielite e quindi claudicante:
- Prof, è bellissimo quello che ci ha detto su Cristo e il cristianesimo, ma io…io devo lottare ogni giorno in classe contro il disprezzo e il pregiudizio dei miei compagni. Mi considerano una povera diversa…
E il professore le ha detto:
- Vedi, a te il Signore ha fatto capire immediatamente, sulla tua stessa pelle, di aver bisogno di Lui. E’ evidente che tu sei un bisogno, bisogno di Amore, di Cristo. Tu lo capisci meglio…Anche loro, i tuoi compagni hanno lo stesso identico bisogno, sono lo stesso bisogno che tu sei. Se ne accorgeranno più tardi. Quindi non piangere, ricorda loro che tutti, tutti siamo lo stesso bisogno di Dio e del Suo Amore.
La carità – Dio che ci ha amato per primo, si è piegato sul nostro niente e sulla nostra povertà comunicandoci il Suo amore che da noi si diffonde al mondo – è il tema e il filo che lega queste immagini.
Grazie Santo Padre, Lei è il segno privilegiato dell’Amore di Dio presente qui fra di noi.
Le famiglie di Aria Nuova
La comunità di Gioventù Studentesca di Ancona
Dal Vaticano, 5 luglio 2007
Al prof.Nicola Campagnoli
Ancona
Pregiatissimo signore,
nel corso dell’Udienza generale del 27 giugno scorso Ella, unitamente alle famiglie di Arianuova e alla comunità di Gioventù Studentesca, ha fatto pervenire al Santo Padre espressioni di filiale stima e di gratitudine, unendo un simpatico DVD.
Riconoscente per l’attestato di devozione e per i sentimenti che lo hanno suscitato, il Sommo Pontefice incoraggia a proseguire nell’amore a Cristo e ai fratelli, soprattutto ai più provati, per sperimentare sempre più la gioia che lo Spirito Santo effonde su quanti hanno cuore caritatevole e, mentre assicura un ricordo nella preghiera, è lieto di rinnovare la Benedizione Apostolica, pegno di pace e di speranza, estendendola volentieri alle Famiglie, agli studenti e alle persone care, con speciale pensiero per i piccoli e gli ammalati.
Profitto della circostanza per porgerLe cordiali saluti
Mons.Gabriele Caccia
Assessore
Santo Padre,
le doniamo questo vino, frutto di un'incontro e testimonianza di un'amicizia. Un gruppo di famiglie di Ancona con ragazzi disabili, guardando i loro figli ha pensato di farli incontrare con la realta' nella sua interezza, fatta di circostanze quotidiane e di cose straordinariamente belle, come incontrarsi, lavorare e divertirsi insieme. Una realta' non 'ristretta' dal limite dell'handicap, che invece diventa punto di partenza. Fino a realizzare un vino. Anzi due. Un bianco e un rosso di qualita', opere della terra marchigiana. Con l'aiuto di Cristo, questa compagnia chiamata 'Arianuova' - da qui la denominazione del vino - e' cresciuta, nel numero e nella consapevolezza della propria storia e del proprio destino. Santo Padre, le doniamo questo vino nella certezza del Suo apprezzamento e nella letizia di sapere che e' arrivato in luogo che mai avremmo immaginato. Le chiediamo di pregare affinche' questa storia continui. Sempre in Cristo.
Carissimo Santo Padre,
in questo dischetto è contenuto un breve filmato che riguarda alcuni momenti della vita delle nostre famiglie, alcuni gesti che abbiamo compiuto insieme durante l’anno: la vendemmia, la festa di carnevale, i momenti trascorsi insieme nel convento di Colle Ameno ad Ancona, le gite…
Insieme a noi, ai nostri figli, ai nostri ragazzi, ci sono studenti ed insegnanti di Gioventù Studentesca che spesso ci accompagnano e condividono la nostra vita, secondo l’insegnamento e l’esempio del loro fondatore don Luigi Giussani, uomo di carità ed educatore nell’amore.
A uno di questi insegnanti, al termine di un incontro con tanti giovani studenti di GS, si avvicinò una ragazza di diciotto anni, adottata, che aveva sofferto di poliomielite e quindi claudicante:
- Prof, è bellissimo quello che ci ha detto su Cristo e il cristianesimo, ma io…io devo lottare ogni giorno in classe contro il disprezzo e il pregiudizio dei miei compagni. Mi considerano una povera diversa…
E il professore le ha detto:
- Vedi, a te il Signore ha fatto capire immediatamente, sulla tua stessa pelle, di aver bisogno di Lui. E’ evidente che tu sei un bisogno, bisogno di Amore, di Cristo. Tu lo capisci meglio…Anche loro, i tuoi compagni hanno lo stesso identico bisogno, sono lo stesso bisogno che tu sei. Se ne accorgeranno più tardi. Quindi non piangere, ricorda loro che tutti, tutti siamo lo stesso bisogno di Dio e del Suo Amore.
La carità – Dio che ci ha amato per primo, si è piegato sul nostro niente e sulla nostra povertà comunicandoci il Suo amore che da noi si diffonde al mondo – è il tema e il filo che lega queste immagini.
Grazie Santo Padre, Lei è il segno privilegiato dell’Amore di Dio presente qui fra di noi.
Le famiglie di Aria Nuova
La comunità di Gioventù Studentesca di Ancona
Dal Vaticano, 5 luglio 2007
Al prof.Nicola Campagnoli
Ancona
Pregiatissimo signore,
nel corso dell’Udienza generale del 27 giugno scorso Ella, unitamente alle famiglie di Arianuova e alla comunità di Gioventù Studentesca, ha fatto pervenire al Santo Padre espressioni di filiale stima e di gratitudine, unendo un simpatico DVD.
Riconoscente per l’attestato di devozione e per i sentimenti che lo hanno suscitato, il Sommo Pontefice incoraggia a proseguire nell’amore a Cristo e ai fratelli, soprattutto ai più provati, per sperimentare sempre più la gioia che lo Spirito Santo effonde su quanti hanno cuore caritatevole e, mentre assicura un ricordo nella preghiera, è lieto di rinnovare la Benedizione Apostolica, pegno di pace e di speranza, estendendola volentieri alle Famiglie, agli studenti e alle persone care, con speciale pensiero per i piccoli e gli ammalati.
Profitto della circostanza per porgerLe cordiali saluti
Mons.Gabriele Caccia
Assessore
domenica 15 luglio 2007
IL PROFESSORE DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA CHE VIENE IN AIUTO A BERLICCHE,DIAVOLO ISTRUTTORE
Fortuna che c'è chi fa il nostro lavoro di Berlicche, da Tempi
Mio caro Malcoda, devo dirti in tutta sincerità che neanche io ho più parole per quello che vedo succedere. La realtà ormai supera largamente le nostre peggiori intenzioni. Eravamo in seria difficoltà di fronte a quel musulmano che si è messo in testa di difendere gli ebrei e i cristiani, non sapevamo da che parte prenderla. Quando Magdi Allam ha iniziato a gridare "Viva Israele" senza mezzi termini è stato un duro colpo.
ECCO L'ORGOGLIO CRISTIANO
di RENATO FARINA
....E il pensiero è stato anche per suo fratello e sua sorella, ad Abbiategrasso, i quali non hanno aderito a questa piazza, e lo hanno fatto sapere. Posso dirlo? Hanno fatto benissimo. Li ha consigliati così il governo e l'amore per il proprio caro. Non bisogna irritare i nemici. Non bisogna dare pretesti di irritazione. Le altre manifestazioni cui parteciparono a Roma le famiglie di sequestrati da bande musulmane in Iraq e Afghanistan non erano contro i rapitori ma contro il nostro governo e i nostri alleati, contro la guerra al terrorismo ....
martedì 10 luglio 2007
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
RISPOSTE A QUESITI RIGUARDANTI ALCUNI ASPETTI
CIRCA LA DOTTRINA SULLA CHIESA
Introduzione
Il Concilio Vaticano II, con la Costituzione dogmatica Lumen gentium e con i Decreti sull'Ecumenismo (Unitatis redintegratio) e sulle Chiese orientali (Orientalium Ecclesiarum), ha contribuito in modo determinante ad una comprensione più profonda dell'ecclesiologia cattolica.
CIRCA LA DOTTRINA SULLA CHIESA
Introduzione
Il Concilio Vaticano II, con la Costituzione dogmatica Lumen gentium e con i Decreti sull'Ecumenismo (Unitatis redintegratio) e sulle Chiese orientali (Orientalium Ecclesiarum), ha contribuito in modo determinante ad una comprensione più profonda dell'ecclesiologia cattolica.
VOGLIONO RIDURRE LA MEDICINA A SEMPLICE TECNICA
Eutanasia - mar 26 giu
Intervista a Felice Achilli
di Francesco Ognibene
Intervista a Felice Achilli
di Francesco Ognibene
Chi quotidianamente lavora a contatto con la malattia e la sofferenza, non solo fisica, è costretto a misurasi tutti i giorni con la domanda circa il significato della vita. Non solo quella degli altri, ma anzitutto la propria, e con essa anche con la fatica necessaria per continuare a prendersi cura dei malati.
MESSA IN LATINO VIA LIBERA DEL PAPA
Messa in latino, via libera del Papa
Il Papa ha pubblicato il motu proprio «Summarum Pontificum» che permette l'uso della messa in latino secondo il rito anteriore alla riforma liturgica, in via ordinaria e senza richiesta al vescovo
Il Papa ha pubblicato il motu proprio «Summarum Pontificum» che permette l'uso della messa in latino secondo il rito anteriore alla riforma liturgica, in via ordinaria e senza richiesta al vescovo
CACCIA AI PAGANI
Figli di nessuno nella divisione tra sciiti e sunniti che spacca l'Iraq,
i cristiani riparano in Libano. Dove persino dirsi rifugiati è un lusso
di Casadei Rodolfo
Tempi num.27 del 05/07/2007
Beirut (Libano)
Per Surur il Paradiso non basta. Il Padreterno le deve qualcosa di più, magari una grazia speciale per i suoi che restano in questa valle di lacrime. Perché nessuno dovrebbe morire come lei: stuprata e sgozzata dentro casa a 17 anni, mentre i genitori e i fratellini erano legati e imbavagliati in un'altra stanza. Uccisa a quel modo per punire suo padre, commerciante di bevande alcoliche a Baghdad, cristiano come quasi tutti quelli che praticano quella professione. «Maledetti crociati che vendete i liquori», li hanno apostrofati quando è cominciata l'aggressione.
i cristiani riparano in Libano. Dove persino dirsi rifugiati è un lusso
di Casadei Rodolfo
Tempi num.27 del 05/07/2007
Beirut (Libano)
Per Surur il Paradiso non basta. Il Padreterno le deve qualcosa di più, magari una grazia speciale per i suoi che restano in questa valle di lacrime. Perché nessuno dovrebbe morire come lei: stuprata e sgozzata dentro casa a 17 anni, mentre i genitori e i fratellini erano legati e imbavagliati in un'altra stanza. Uccisa a quel modo per punire suo padre, commerciante di bevande alcoliche a Baghdad, cristiano come quasi tutti quelli che praticano quella professione. «Maledetti crociati che vendete i liquori», li hanno apostrofati quando è cominciata l'aggressione.
LE VITE GRANDIOSE DEI COMUNI MORTALI
PREFAZIONE DI MAGDI ALLAM
Tempi num.27 del 05/07/2007
Anche nelle vicende umane più disperate si nasconde il segreto che
può riscattare un'intera esistenza fatta di sconfitte. Un cronista ateo,
una suora e un musulmano non praticante contro la piaga del nichilismo
Ci fa comprendere l'orrore del nichilismo che nega la Vita. La calamità del relativismo che viola la sacralità della vita e l'immagina come un valore su cui si può mercanteggiare a seconda dell'identità dei carnefici e delle vittime. Un messaggio laico, quello di Fabio, che coincide con l'essenza della fede religiosa.
BENTORNATO LATINO MI SENTO PIU' A CASA
Libero 8 luglio 2007
di ANTONIO SOCCI
È un grande Pontefice, Papa Benedetto, e avrà un'importanza storica per la Chiesa. E da oggi, col ritorno alla libertà di celebrare anche la Messa in latino, certi "progressisti" scateneranno una guerra feroce contro di lui. Magari inventandosi falsamente il ripristino della controversa preghiera sugli ebrei, che invece non c'è affatto. Sono tanti i segni del coraggio di quest'uomo, che è mite e gentile, ma anche deciso a «non anteporre nulla a Dio» e a «non fuggire davanti ai lupi».
venerdì 6 luglio 2007
LA PERFIDA CROCIATA INGLESE CONTRO LA MESSA DI RATZINGER
In realtà Papa Ratzinger liberalizzerà il messale tridentino promulgato da Giovanni XXIII nel 1962, cioè dopo che la famosa preghiera «pro perfidis judaeis» venne abolita e non si ritrovava più nella liturgia del Venerdì Santo. Quell’espressione, dunque, non ci sarà né riecheggerà più nelle chiese cattoliche durante il secondo rito del suggestivo Triduo pasquale.
di Andrea Tornielli - giovedì 05 luglio 2007,
GARIBALDI DIVIDE L'ITALIA
TEMPO DI VACANZA
Il modo della preghiera, la fedeltà alla preghiera, la verità dei rapporti, la dedizione di sé, il gusto delle cose, la modestia nell’usare della realtà, la commozione e la compassione verso le cose, tutto questo lo si vede molto più in vacanza che durante l’anno.
In vacanza uno è libero e, se è libero, fa quello che vuole.
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In vacanza uno è libero e, se è libero, fa quello che vuole.
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RICORDO E PREGHIERE PER UNA MAMMA DI CIVITANOVA:
Ieri a Civitanova,ci sarebbe dovuta essere la messa insieme alla gente del movimento di Civitanova.
Si sono recitati solo i vesperi perche' tutti erano stati al funerale di una amica di 44 anni.
Lascia un bimbo di 10 anni, vi chiedo di pregare per lui perche' sempre qualcuno gli stia accanto e lo accompagni verso il Destino che la mamma tanto desiderava e che portava avanti da sola.
Si sono recitati solo i vesperi perche' tutti erano stati al funerale di una amica di 44 anni.
Lascia un bimbo di 10 anni, vi chiedo di pregare per lui perche' sempre qualcuno gli stia accanto e lo accompagni verso il Destino che la mamma tanto desiderava e che portava avanti da sola.
giovedì 5 luglio 2007
QUELLO CHE UNA PERSONA GIOVANE O ADULTA VERAMENTE VUOLE- LO SI CAPISCE NON DAL LAVORO DALLO STUDIO CIOE' DA CIO' CHE E' OBBLIGATO A FARE
dalle convenienze o dalle necessità sociali, ma da come usa il suo tempo libero. Se un ragazzo o una persona matura disperde il tempo libero, non ama la vita: è sciocco. La vacanza, infatti, è il classico tempo in cui quasi tutti diventano sciocchi. Al contrario, la vacanza è il tempo più nobile dell’anno, perché è il momento in cui uno si impegna come vuole col valore che riconosce prevalente nella sua vita oppure non si impegna affatto con niente e allora, appunto, è sciocco.
sono al mare con Laura che olre a farmi compagnia ed aiutarmi mi aiuta a vivere la giornata nella peghiera e nella domanda.
Mi ha raccontato che l'anno scorso aveva scritto a don Carron.
La sua lettera era poi comparsa su tracce.
L'ho cercata ed ora la pubblico.
Giovanni sta molto bene con Laura e certamente si sente guardato con stima e amato.
E' difficile che Giovanni si sbagli nei giudizi,lui ha un sesto senso e sente subito se lo sguardo dell'altro e' un abbraccio o una misura del limite.
Voler bene
....«L’attesa delle vacanze documenta una volontà di vivere: proprio per questo non devono essere una “vacanza” da se stessi. Allora l’estate non sarà una interruzione o una proroga al prendere sul serio la vita» ...Ciao
sono al mare con Laura che olre a farmi compagnia ed aiutarmi mi aiuta a vivere la giornata nella peghiera e nella domanda.
Mi ha raccontato che l'anno scorso aveva scritto a don Carron.
La sua lettera era poi comparsa su tracce.
L'ho cercata ed ora la pubblico.
Giovanni sta molto bene con Laura e certamente si sente guardato con stima e amato.
E' difficile che Giovanni si sbagli nei giudizi,lui ha un sesto senso e sente subito se lo sguardo dell'altro e' un abbraccio o una misura del limite.
Voler bene
UDIENZA PAPA MERCOLEDI' 4 LUGLIO
L'UOMO CON LE VALIGIE IN MANO
L’articolo di Francesco Agnoli comparso su il Foglio di martedì 3 luglio mi è piaciuto moltissimo.
Come giornalista è riuscito a comunicarmi e a rendermi più consapevole del perché nella mia vita mi capita di pensare sempre alla morte, pur non sentendomi pessimista.
Spesso, anche i miei figli stessi, mi dicono che parlare di morte, di provvisorietà può diventare un ricatto morale per gli altri.
Con la nascita di Giovanni mi diventa sempre più chiara la necessità di mendicanza e di abbandono. Il limite, così forte, non suo ma mio, ogni giorno riaffiora più evidente e non può che farmi piegare per rialzare la testa per domandare. Questa consapevolezza fa sì che nel quotidiano mi sia più semplice continuare a domandare la conversione. Conversione di sguardo. E’ un esercizio costante che nel tempo, lentamente mi fa cambiare. Solo chi tanto pecca più tanto ama.
Ritengo che questa sia la grazia che la presenza di Giovanni mi richiama costantemente, mi mostra con evidenza come l’amore verso l’altro può continuamente crescere e che non ci si può sentire mai arrivati e tutto dipende da una mendicanza ad un Altro.
Avere in mente questa precarietà mi aiuta ad essere più seria e non rimandare le cose ad un domani.
Proprio in qusti giorni mi sono resa conto di quanto sia importante approfondire sempre di più i rapporti con le persone che il Signore mi ha messo sulla strada.
Il marito per primo, i figli, gli amici.
La tentazione di pensare che una volta sposati i figli non ci si debba nuovamente mettere in discussione per poter afffrontare un rapporto che cambia, ma che sicuramente può crescere, è forte.
Non si vuole fare la suocera e può accadere che per non interferire lentamente nel tempo si diventa estranei.
Rischiare il nuovo rapporto è importante, perchè il rischio ora può essere che lentamente ciascuno viva di ricordi, per poi incontrarsi dopo anni non avendo più nulla da dirsi; i figli continuano nel loro percorso e i genitori vanno ad aspettare il trapasso in gabbie dorate.
Il rischio di vita su binari paralleli è forte e due strade parallele non possono più incontrarsi.
Ritengo che, proprio avendo presente la precarietà, l’avere sempre in mano le valigie può permettere di giocarsi meglio.
Certamente sono tanti i rischi di incomprensione, ma se continuamente ci si aiuta ad avere un unico traguardo, lentamente nel tempo ci si incontrerà.
E’ come fra marito e moglie, il rapporto può durare non perche' la nostra capacità di amore è più o meno gande, non perchè siano necessari sforzi titanici, ma perché in ambedue c’è la consapevolezza della diversità, del limite, ma un obiettivo comune che è il proprio Destino.
IL FOGLIO QUOTIDIANO MARTEDÌ 3 LUGLIO 2007
di Francesco Agnoli
L’UOMO CON
LE VALIGIE IN MANO
Il problema è arrivare pronti alla partenza,
che è meglio non sia né improvvisa né subitanea
INCONTRO CON IL PAPA
La visita a SUA SANTITA' di mercoledi' scorso
La sua benedizione
sono momenti difficili da raccontare
che ti cambiano
e cosi' la vacanza in campeggio ,iniziata con la Sua benedizione,puo' esere vissuta solo nella contemplazione della Sua grandezza
Una possibilita' datami dagli amici di Ancona che ancora ringrazio tanto
Scrivi qui il riassunto del POST
martedì 3 luglio 2007
AMARE RINO GOTTUSO,UN TERRON CALABRO,O FORSE SEMPLICEMENTE UN UOMO
È impossibile non amare Rino Gattuso,
un «terrone» che guardava il Milan in tv
di Marina Corradi, da Tempi
Due anni fa un amico mi disse: il mio modello di vita è Gattuso. Solo a casa osai chiedere: chi è Gattuso? I figli mi guardarono attoniti, come avessi domandato cos'è un frigorifero. Mi costrinsero a guardare le partite del Milan. Fu così che cominciai ad amare Rino Gattuso.
...Essere terroni significa avere radici molto solide, vuol dire amare e portare avanti le tradizioni, dare al primo figlio maschio il nome del nonno, avere un rispetto sacro per la famiglia e per gli amici»....
lunedì 2 luglio 2007
CIAO MICHELE CIAO ANNA
UN saluto a Michele e Anna dalla nonna Tiziana e dallo zio Giovanni.
Il mare e' bello!
Anche le piscine del campeggio.Lo zio Giovanni vi aspetta.
Il mare e' bello!
Anche le piscine del campeggio.Lo zio Giovanni vi aspetta.
AD ASSISI NON SI MARCERA' PIU' PER LA PACE,MA PER I DIRITTI.MAI NESSUNO CHE PARLI DI DOVERI
Tempi num.26 del 28/06/2007
A fuoco lento
di Risè Claudio Rise'
... «Denunziare e giudicare, mi fanno orrore egualmente. Forse c'è la smania di apparire puri, innocenti, senza macchia, immuni dagli errori e dai delitti. E qual modo migliore di apparire innocenti, che denunziare e giudicare colpevoli gli altri?».....
PADRI E FIGLI
Ogi pubblico volentieri quest'articolo.
La testimonianza contenuta e' interessante anche perche' ci si rende conto che gli stessi che pronunciano parole cosi' vere sono loro stessi da educare.
"emergenza educativa", della crescente difficoltà che s'incontra nel trasmettere alle nuove generazioni i valori-base dell'esistenza e di un retto comportamento. Cresce perciò, da più parti, la domanda di un'educazione autentica e la riscoperta del bisogno di educatori che siano davvero tali. Lo chiedono i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli».
«Per l'educazione e formazione cristiana è decisiva anzitutto la preghiera e la nostra amicizia personale con Gesù - ha proseguito il Papa - solo chi conosce e ama Gesù Cristo può introdurre i fratelli in un rapporto vitale con Lui».
(Tutti gli uomini abili e non hanno bisogno di incontrare persone che sanno inginocchiarsi e domandare a Cristo la capacita' di abbracciare amare e stimare la realta' che si impone.
Aiutiamoci, partendo da questa provocazione ,ad aprire le nostre scuole le nostre case sopratutto il nostro cuore a tutti coloro che Cristo ci mette sulla nostra strada.Impariamo ad accogliere l'altro con-passione.
Non nascondiamoci piu' dietro a falsi problemi ma da mendicanti impariamo ad alzare lo sguardo e aiutiamoci ad affrontare tutta la realta' non solo i frammenti.)
Spero che questa provocazione abbia un seguito,costruttivo.
La testimonianza contenuta e' interessante anche perche' ci si rende conto che gli stessi che pronunciano parole cosi' vere sono loro stessi da educare.
"emergenza educativa", della crescente difficoltà che s'incontra nel trasmettere alle nuove generazioni i valori-base dell'esistenza e di un retto comportamento. Cresce perciò, da più parti, la domanda di un'educazione autentica e la riscoperta del bisogno di educatori che siano davvero tali. Lo chiedono i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli».
«Per l'educazione e formazione cristiana è decisiva anzitutto la preghiera e la nostra amicizia personale con Gesù - ha proseguito il Papa - solo chi conosce e ama Gesù Cristo può introdurre i fratelli in un rapporto vitale con Lui».
(Tutti gli uomini abili e non hanno bisogno di incontrare persone che sanno inginocchiarsi e domandare a Cristo la capacita' di abbracciare amare e stimare la realta' che si impone.
Aiutiamoci, partendo da questa provocazione ,ad aprire le nostre scuole le nostre case sopratutto il nostro cuore a tutti coloro che Cristo ci mette sulla nostra strada.Impariamo ad accogliere l'altro con-passione.
Non nascondiamoci piu' dietro a falsi problemi ma da mendicanti impariamo ad alzare lo sguardo e aiutiamoci ad affrontare tutta la realta' non solo i frammenti.)
Spero che questa provocazione abbia un seguito,costruttivo.
UOMO SERIO QUEL BLAIR SERIO ANCHE CON DIO
Davide Rondoni
Avvenire 24 giugno 2007
Un uomo forte. Uno che ha sempre puntato, nelle scelte e nella immagine pubblica, sulla forza che viene dal mostrarsi convinto anche nei momenti più delicati. Un leader che, dicono in molti, ha segnato la vita pubblica europea e mondiale di questo passaggio di secolo. E che anche nel momento in cui esce di scena dà una lezione di forza. Non di forza muscolare, o strategica ma di un altro genere di forza. Oggi si parla tanto di debolezza della politica in Italia. Forse, tale debolezza dipende anche da come uomini che vogliono gestire il potere si confrontano con il tema centrale di ogni questione: come vivere un rapporto con Dio, ovvero con il senso delle cose.
DOVE NON C'E' LIBERTA' PER I CRISTIANI NON C'E' LIBERTA' PER NESSUNO
di Tempi, 21 GIUGNO 2007
In meno di quattro anni i cristiani in Iraq sono stati annientati. Erano un milione e mezzo prima della guerra, oggi ne sono rimasti 250 mila. Un disastro analogo in Terra Santa. Erano la maggioranza della popolazione araba di Gerusalemme e Betlemme a metà del secolo scorso, oggi sono un'esigua minoranza nella Palestina che brucia in una guerra civile scatenata dal fondamentalismo islamico. Ovunque, dalla Malaysia al Marocco, intolleranza e legislazioni sempre più improntate alla sharia fanno terra bruciata della libertà religiosa.
In meno di quattro anni i cristiani in Iraq sono stati annientati. Erano un milione e mezzo prima della guerra, oggi ne sono rimasti 250 mila. Un disastro analogo in Terra Santa. Erano la maggioranza della popolazione araba di Gerusalemme e Betlemme a metà del secolo scorso, oggi sono un'esigua minoranza nella Palestina che brucia in una guerra civile scatenata dal fondamentalismo islamico. Ovunque, dalla Malaysia al Marocco, intolleranza e legislazioni sempre più improntate alla sharia fanno terra bruciata della libertà religiosa.
VATICANO CINA
Claustrali in preghiera per la Lettera del papa alla Cina e per la piena libertà religiosa
Una lettera del card. Dias e del segretario della Pontificia unione missionaria domandano a tutti i monasteri almeno una settimana di preghiera perché la lettera sia accolta e porti frutto. Il porporato parla della persecuzione e della fedeltà della Chiesa in Cina.
Una lettera del card. Dias e del segretario della Pontificia unione missionaria domandano a tutti i monasteri almeno una settimana di preghiera perché la lettera sia accolta e porti frutto. Il porporato parla della persecuzione e della fedeltà della Chiesa in Cina.
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