mercoledì 24 giugno 2009

LETTERA APERTA SUL NUOVO MORALISMO

di Ubaldo Casotto
Tratto da Il Riformista del 22 giugno 2009

Faccio questo mestiere da vent'anni e capisco quanto possano prudere le mani sulla tastiera, prurito che segue quello che ha tormentato le orecchie e il gonfiore che affligge gli occhi dopo il lungo stropiccio per tenerli ben desti e incollati al buco della serratura... Capisco. Però allora non capisco più che mondo volete.

Gentili colleghi scandalistici e gentili lettori scandalizzati della sinistra progressista - Faccio questo mestiere da vent'anni e capisco quanto possano prudere le mani sulla tastiera, prurito che segue quello che ha tormentato le orecchie e il gonfiore che affligge gli occhi dopo il lungo stropiccio per tenerli ben desti e incollati al buco della serratura... Capisco. Però allora non capisco più che mondo volete.


Mi spiego. Ho una figlia in età di liceo e dal prossimo anno potrà fornirsi liberamente di preservativi a scuola (non credo che sulle confezioni ci saranno scritte tipo quelle che campeggiano sui nostri pacchetti di sigarette: “Il sesso in età precoce nuoce all'equilibrio psichico”) e vivere “gioiosamente” e “liberamente” le sue “avventure” (avventure che potranno indifferentemente essere con un uomo, una donna, più uomini, più donne, un mix tra i due generi e... perché no?, anche con il concorso di qualche animale, come teorizzato da illustre pensatore tempo addietro). Ho un figlio di undici anni, non credo sappia che alle sue compagne di classe verrà consigliato il vaccino contro il papillomavirus, responsabile di alcuni tumori dell'utero e che si trasmette attraverso i rapporti sessuali. Non lo sa ma presto glielo spiegherete voi, o provvederà un insegnante di educazione sessuale, magari lo stesso che in seconda media spiegò a mia figlia (quella di prima) che la gravidanza è un “inconveniente” del rapporto sessuale dal quale tutelarsi, appunto con il preservativo.

Leggo da anni interviste a sindacaliste delle prostitute che spiegano l'assoluta liceità della professione (e quindi della dazione di denaro) e la necessità della sua legalizzazione. Non c'è rivista che con l'approssimarsi dell'estate non spieghi che «l'avventura extraconiugale fa bene alla coppia». Preti, suore e monaci dovrebberro, sempre secondo voi, smetterla con questa anticaglia della castità, sposarsi, liberarsi, emanciparsi... insomma scopare.

Finalmente trovate uno che (pare) attua tutto quello che ci avete predicato e che a me non piace; lo fa ostentando gioia, allegria, sfrontatezza e senza limiti... E voi che fate? Citate con faccia triste le preoccupazioni di qualche tonaca vescovile (le stesse che irridete negli altri 364 giorni dell'anno) e lo impiccate alla corda del vostro moralismo.

Ma andate a farvi fottere!

Segnalato da Il Mascellaro

Anche i padri "moralisti" riusciranno a reggere alla provocazione di una figlia undicenne che domanda a che serve quella cosa lì?

O fingerano disinteresse?

1 commento:

Baldo ha detto...

Tralasciando le affermazioni del tipo “Il sesso in età precoce nuoce all'equilibrio psichico” e altre amenità, vorrei sottolineare come i fatti che hanno coinvolto il nostro premier vadano ben oltre la questione morale, per investire sfere molto più serie, come quella legale. Un settantenne che frequenta minorenni, legato a giri di escort e forse anche di droga (cocaina e feste mondane vanno spesso a braccetto), compie atti illegali, ancor prima che immorali.
Non solo.
Una posizione così compromessa con la giustizia rende un uomo vulnerabile, esposto ai ricatti di chi può permettersi di incastrarlo. Può un capo di governo legittimarsi davanti al paese alla luce di queste considerazioni? Ho forti dubbi. E nessuno di essi riguarda la questione morale.