sabato 5 gennaio 2008

A DIECI ANNI DALLO SCOPPIO DELL'EPIFANIA 1998 A PADOVA















Edizione del 05-01-2008 Edizione Padova
Padova
Una s. Messa e una festa per non dimenticare lo scoppio di via Forcellini
A dieci anni dallo scoppio dell'epifania 1998. Due occasioni per non dimenticare
04-01-2008

Accadde dieci anni fa in via Forcellini, ma è ancora vivo nella memoria dei padovani. Lo scoppio dell’Epifania del 1998, nel luogo in cui oggi sorge il Centro congressi Papa Luciani, provocò decine di feriti e due morti, il giovane cuoco Massimo Paulon e la bimba di sette anni Giulia Vianello.

Ma quel gennaio e i mesi che seguirono non furono segnati solo da eventi luttuosi, ma da una costruttività e da un perdono che stupirono tutti, un perdono che partiva dalle famiglie più colpite.

“Misterioso” fu la parola più usata in quei giorni, una misteriosità di cui per primo parlò don Giussani, fondatore di Cl e amico personale di molte delle famiglie coinvolte, il 6 gennaio 1998: «una tragedia misteriosa come la morte di Gesù», uno «scopo misterioso» di tutto questo, identificando tale scopo in «un richiamo alla conversione nostra perché ognuno di noi dia il suo apporto nella sua storia alla gloria di Cristo».


Oggi, a dieci anni di distanza, questo avvenimento verrà ricordato in due modi, con una S. Messa in memoria e con una festa per i bambini.


sabato 5 gennaio 2008, ore 17.00 al centro congressi Papa Luciani, via Forcellini 170/a - Padova- Festa dell’Epifania con i bambini

Sarà rappresentato lo spettacolo teatrale per bambini "Zaccheo. Nel deserto un albero" di Maurizio Monti e Davide Rondoni, regia di Franco Palmieri. L’iniziativa è organizzata dal Gruppo studenti dei Collegi universitari padovani.

Al termine, i Piccoli cantori patavini diretti dal maestro Nicola Rampazzo eseguiranno alcuni canti del repertorio natalizio.

Domenica 6 gennaio 2008 ore 19.00 - Basilica del Santo - S. Messa in memoria per ricordare Massimo e Giulia e chiedere aiuto per tutti gli amici coinvolti.

Nella foto: immagine tratta dello spettacolo teatrale "Zaccheo, nel deserto un albero"

(Ufficio stampa Comunione e liberazione)


SCHEDA 1 - ZACCHEO. NEL DESERTO UN ALBERO

di Maurizio Monti e Davide Rondoni, regia di Franco Palmieri

Una grande piccola storia che invita all’attesa, nella quale si fondono raffinatezza di realizzazione drammaturgica e semplicità dei modi del racconto, una efficace colloquialità narrativa e una giocosità tutta dell’oggi per segno e gesto.

Lo spettacolo racconta in forma teatrale l’incontro tra Zaccheo, pubblicano di Gerico, e Gesù.

La scena è un’aula scolastica, al centro la cattedra, ai lati alcuni banchi: l’attore narratore chiama per nome alcuni ragazzi invitati a prendere posto in scena. La loro presenza non sarà mai dimenticata. L’attore maestro si rivolge spesso a loro come allievi speciali a cui far scrivere parole importanti e a cui porre alcune domande, semplici. La città di Zaccheo era Gerico e vengono sospese sagome in ottone dai caratteri orientaleggianti. Una città antica, costruita a più strati. In Palestina. Zaccheo raccoglieva i soldi del suo popolo. Tasse: per i Romani che avevano occupato quella terra. Nessuno voleva bene a Zaccheo, piccolo, antipatico e triste. Ma un giorno… l’incontro con Gesù, che disse, guardandolo tra i rami del sicomoro: «Scendi Zaccheo, devo fermarmi a casa tua». L’iniziativa è finanziata con il contributo dell’Università di Padova con i fondi della legge 3.8.1985 n.429 sulle iniziative culturali studentesche

SCHEDA 2 - PICCOLI CANTORI PATAVINI

I Piccoli Cantori Patavini nascono nel dicembre 2003 come Piccolo Coro Gozzi. Con tale denominazione si esibiscono nella chiesa di Chiesanuova (Padova) durante il concerto natalizio; nello Studio teologico della Basilica di S. Antonio dove il coro ha eseguito un repertorio di canzoni. Nel 2004 presso la chiesa di Mandria, insieme alla “Cappella musicale della Beata Vergine”, accompagnati dall’orchestra i bambini hanno interpretato una ampia selezione di brani natalizi, incisi in un CD che è in fase di distribuzione.

Nel 2005 il coro cambia denominazione per adeguarsi al bacino di utenza che si è esteso ad altri quartieri della città. Con tale denominazione partecipa al “4° Festival Provinciale dei Cori 2005” istituito dalla provincia di Padova, ottenendo un lusinghiero gradimento pubblico.

L’intento dei Piccoli Cantori Patavini è quello di educare i bambini al repertorio polifonico, tramite una scelta di brani originali per voci bianche e arrangiamenti particolari curati dal maestro Nicola Rampazzo che dirige il gruppo sin dalla fondazione. Durante i concerti i Piccoli Cantori Patavini si avvalgono della collaborazione di musicisti professionisti ma anche di giovani




1 commento:

Paolo ha detto...

Mi permetto di dire che il commento di Don Giussani, di fronte a una simile tragedia, è semplicemente inumano, e quindi mostruoso.
Saluti,
Paolo