giovedì 11 giugno 2009

MORTO DI FAME HA LASCIATO UN COMMENTO


Tutto sta nel trovare l'equilibrio giusto.Io lo cerco disperatamente in questo mondo, che ancora non ho trovato.


Certamente non e' facile trovare un equilibrio ma il bello e' che non siamo soli e
dentro un'amicizia ci si aiuta ad affrontare ogni circostanza con letizia.
Padre Aldo raccontandoci fatti sconvolgenti ci mostra come tutto proprio tutto e' possibile viverlo senza lasciarci schiacciare.
Preghiamo perche' rimanga in noi sempre viva la speranza.



e Stellina scrive sul forum di totuus tuo
Hei, mi hanno detto che gli Esercizi della Fraternità sono stati stupendi!:Non vedo l'ora che arrivi il testo con Tracce!
L'altro giorno, durante la Scuola di Comunità del CLU, è venuto fuori da parte di un adulto un esempio che Carron ha fatto durante questi Esercizi e che mi ha proprio entusiasmato: Carron sostiene appunto
che come è naturale che il nostro fisico non sia mai sazio di cibo e che appunto, attraverso lo stimolo della fame, ci richieda continuamente ,durante tutta la nostra vita, di essere nutrito, allo stesso modo anche la nostra anima ha continuo bisogno di Cristo, e il nostro desiderio di Lui è insaziabile in questa vita : quindi non ci devono scandalizzare:eek: i momenti di buio e di tristezza, è un aspetto tipico dell'animo umano e anzi questo "vuoto" è un'occasione per ricercarLo nella nostra vita... Io l'ho trovato un esempio efficacissimo! Dai Laura, raccontaci qualcosa:

...Ma questo è segno che lo Spirito lavora dentro di noi... e più lavora e più ci sconquassa!...

E Laura controbatte
Non sai quanto hai ragione.
E davvero è uno Spirito forte, perché per sconquassare una come me ci vorrebbero le bombe. :D Invece Lui ha deciso di riuscirci a modo Suo, mettendomi alle strette con decisione, ma senza farmi a pezzi.

«...Vedete, il problema della fede pensiamo sempre riguardi qualcosa che non si vede. Invece è riconoscere qualcosa che c’è nella realtà. E’ quello che vedo, tocco, mangio, amo, che rende possibile il percorso della fede. E allora capite perché Carron ci rompe perché impariamo ad usare questo cuore? Abbiamo questo regalo che Dio ci ha fatto per guardare quello che accade sotto i nostri occhi paragonandolo con quello che urge nel cuore...

Il medico intelligente non è quello che ti da duemila esami da fare. E' quello che capisce da un particolare. L’intelligenza della fede è qui: da un particolare, da ciò che accade, riconoscere quello che ci sta dietro, l’origine di ogni cosa. E' questa la sfida che Carron, la nostra amicizia, Cristo lancia continuamene a ciascuno di noi: ma tu sei disposto a cedere?...»

Ma io sono disposta a cedere? :o

RitaBi01-05-2009, 10.51.55
Anch'io qualche spina ce l'avevo (e ce l'ho).

...Ma subito, fin dall'introduzione dl venerdì sera, è arrivato il primo spunto per trovare nel cuore la risposta alla fatica:

"...Le circostanze non sono neutre, non sono cose solo da sopportare, stoicamente, sono parte della nostra vocazione, della modalità con cui Lui ci chiama, ci sfida ci educa, con cui Dio, il Mistero buono ci chiama oggi.
Per noi queste circostanze hanno tutto lo spessore di una chiamata, perciò sono parte del dialogo di ciascuno di noi con il Mistero presente..."

Grazie Gesù...

L'ho imparato... e sono soprattutto quelle inevitabili che mi danno la dolcezza dell'abbandono alle Sue mani.
Io sono Tu che mi fai e qui io non posso opporre nulla. Fammi!

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Charisma01-05-2009, 11.22.39
L'ho imparato... e sono soprattutto quelle inevitabili che mi danno la dolcezza dell'abbandono alle Sue mani.
Io sono Tu che mi fai e qui io non posso opporre nulla. Fammi!
Leggendo le tue parole mi sembrano l'eco delle mie pronunciate spesso durante la giornata mentre ero per anni ferma a letto per malattia.
Quando si soffre il rapporto con in nostro Signore è intenso e, per chi crede sul serio, di totale abbandono e fiducia.
Poi sono stata bene e ho potuto ritornare al lavoro.
E' nella vita quotidiana che devo conquistarmi ogni giorno di nuovo questo totale abbandono e faccio molta più fatica.

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RitaBi01-05-2009, 12.36.34
Leggendo le tue parole mi sembrano l'eco delle mie pronunciate spesso durante la giornata mentre ero per anni ferma a letto per malattia.
Quando si soffre il rapporto con in nostro Signore è intenso e, per chi crede sul serio, di totale abbandono e fiducia.
Poi sono stata bene e ho potuto ritornare al lavoro.
E' nella vita quotidiana che devo conquistarmi ogni giorno di nuovo questo totale abbandono e faccio molta più fatica.

Nella vita quotidiana ci si può lasciare invadere dalla memoria.
La si domanda.
Non so bene spiegare come sia successo a me. Sono cose che accadono impercittibilmente, come il fiore che sboccia, ma che tu non vedi sbocciare anche se stai lì per giorni e notti.
Certo é che quando conobbi Cristo fui trovolta dal fascino della sua presenza, da tutto ciò che avevo sempre cercato e mai trovato, dal tutto che rappresentava.
Ricordo che al lavoro, dove passavo 12-13 ore, non c'era cosa che non mi servisse per "parlare" con lui. Salivo lo scalone e gli chiedevo di farmi salire da Lui, scendevo e gli chiedevo di farmi umile, ero arrabbiata con il mio capo e Gli dicevo..ma il mio capo sei tu e allora? tornavo calmissima e serena...
Il mondo é segno. E lo é veramente. Se ascolti, se guardi tutto parla di Lui e la memoria ti invade: Ecco la serva del Signore, mi accada secondo la Tua parola.
E così continua, istante dopo istante, la giornata fino alla sera. Spegni la luce e ti abbandoni: Adesso lascia che il tuo servo vada in pace secondo la Tua parola...che brividi di gioia!!!
Io ho un'altro grande dono e fin da piccolo. Il silenzio. Per me é una dimensione. Posso essere in mezzo a mille esseri vocianti e sono nel più profondo silenzio!
Desiderarlo e domandare. Mendicanti di Cristo!

1 commento:

Morto di fame :( ha detto...

Grazie per il post. Ho letto tutto con molta sorpresa.

Io voglio continuare a sperare :)